Recensione frozen - il regno di ghiaccio regia di Chris Buck, Jennifer Lee USA 2013
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

Recensione frozen - il regno di ghiaccio (2013)

Voto Visitatori:   6,64 / 10 (85 voti)6,64Grafico
Voto Recensore:   4,50 / 10  4,50
Miglior film d'animazioneMiglior canzone originale (Kristen Anderson-Lopez, Robert Lopez - Let It go)
VINCITORE DI 2 PREMI OSCAR:
Miglior film d'animazione, Miglior canzone originale (Kristen Anderson-Lopez, Robert Lopez - Let It go)
Miglior film d'animazione
VINCITORE DI 1 PREMIO GOLDEN GLOBE:
Miglior film d'animazione
Dimensione testo: caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi

locandina del film FROZEN - IL REGNO DI GHIACCIO

Immagine tratta dal film FROZEN - IL REGNO DI GHIACCIO

Immagine tratta dal film FROZEN - IL REGNO DI GHIACCIO

Immagine tratta dal film FROZEN - IL REGNO DI GHIACCIO

Immagine tratta dal film FROZEN - IL REGNO DI GHIACCIO

Immagine tratta dal film FROZEN - IL REGNO DI GHIACCIO
 

Signore e signori, buonasera! Anche quest'anno, come da tradizione, la Disney è lieta di offrirvi lo spettacolo di Natale per grandi e piccini! Riderete, piangerete e vi innamorerete con il nuovo, imperdibile classico "Frozen - Il regno di ghiaccio"! E per l'occasione avrete non una, ma ben due principesse da aggiungere alla vostra collezione di bamboline! Accorrete, mamme e papà, portate i vostri bimbi a godersi uno spettacolo che si preannuncia indimenticabile!

Questi sono - più o meno - i toni del battage pubblicitario che ha accompagnato l'uscita dell'ultimo classico Disney al cinema. Toni entusiastici che si ripetono ormai stancamente anno dopo anno. Solo che da ormai parecchio tempo (dai tempi di "Pocahontas", per lo più) a questi toni trionfalistici (ed al connaturato marketing selvaggio) non corrisponde la qualità che sarebbe lecito aspettarsi, salvo rarissime eccezioni. E dire che la Pixar aveva sparigliato le carte già da tempo, mostrando come il matrimonio tra qualità e successo al botteghino fosse non solo possibile, ma addirittura particolarmente fecondo. Ma andiamo per ordine.

"Frozen - Il regno di ghiaccio" è la storia di Elsa, una principessa di un non precisato regno nordico che ha il potere di congelare ciò che la circonda, fino a creare vere e proprie sculture di ghiaccio o neve. Crescendo, però, Elsa inizierà a temere sempre di più i suoi poteri, tanto da decidere di auto-esiliarsi in cima ad una montagna, all'interno di un magnifico castello di ghiaccio di sua creazione. Sua sorella Anna decide però di andare a cercarla per convincerla a tornare a casa, aiutata da Kristoff - un commerciante di ghiaccio - e da Olaf, un pupazzo di neve animato creato dalla stessa Elsa.

C'è un piccolo particolare che non traspare né dalla trama né dai trailer con cui la Disney ha inondato ogni mezzo di comunicazione in circolazione: "Frozen - Il regno di ghiaccio" è un musical. Nel senso che la prima metà del film è quasi interamente cantata, una canzone ogni 5 minuti. Nella seconda metà del film il numero di canzoni si dirada leggermente, lasciando un po' più di spazio agli avvenimenti veri e propri. Ora, se è vero che la tradizione Disney (soprattutto da "La sirenetta" in poi) è prevalentemente fatta di musical, è vero anche che questa tradizione ha funzionato finché le canzoni si sono mantenute su un buon livello: pezzi come "In fondo al mar", "Il mondo è mio" o "Hakuna matata" sono entrati nell'immaginario collettivo, e si canticchiano con piacere ancora oggi. Esaurita però la vena creativa degli autori delle canzoni (e soprattutto di Alan Menken), la formula del musical, sempre uguale a se stessa, ha presto mostrato i suoi punti deboli, sconfinando nel tedio.

"Frozen - Il regno di ghiaccio" è, per l'appunto, la quintessenza del tedio: nessuna delle canzoni è minimamente interessante, e serve solo a far sfoggio di roboanti coreografie in computer graphic. Tutto bellissimo, per carità, ma che noia. Per non parlare poi della frustrazione di vederlo al cinema, senza poter beneficiare del salvifico effetto del flash forward.

"Beh", direte voi, piccoli amici di Filmscoop, "che c'entra, anche se le canzoni non sono proprio indimenticabili, la storia è bella! Ci sono l'amore fraterno, il passaggio all'età adulta, il dolore, la suspense, la magia, la comicità! Tutto ciò che serve per divertirsi! ".
Ebbene no. Spiace deludere i piccoli fan di questo piccolo angolo del web, ma la storia di "Frozen" è veramente sciatta e risibile: c'è la solita principessa da salvare, il solito colpo di scena che poi colpo di scena non è, il solito personaggio comico di alleggerimento che però non fa ridere; insomma è vero che c'è tutto ciò che ci si aspetterebbe di trovare in un "classico" di Walt Disney: ma allora perché vederlo? Perché vedere un prodotto trito e ritrito, prevedibile e scritto malissimo quando abbiamo a disposizione decine di classici precedenti scritti con ben altra maestria? E perché invece non dovremmo pretendere qualcosa di ben più originale, dopo che i nostri palati hanno gustato il dolce nettare dei film Pixar? Anche se pure sulla Pixar bisognerebbe aprire un capitolo a parte, visto che da quando la Disney ha aumentato il proprio peso specifico, non fa altro che produrre sequel di valore altalenante a fini di marketing (tipo "Cars 2", "Toy Story 3", "Monsters University" o il prossimo "Alla ricerca di Dory"). Ma sorvoliamo.

L'errore di fondo della Disney è credere che ormai sia sufficiente innescare il pilota automatico del marketing per assicurarsi un trionfo al botteghino, senza badare più di tanto alla qualità o alla scrittura dell'opera: "Tanto sono bambini, cosa vuoi che ne capiscano se il film è scritto bene o male". Ed il guaio è che hanno pure ragione, perché i loro classici continuano ad incassare (quasi) senza colpo ferire. E così ci toccano personaggi bidimensionali come Elsa, potenzialmente interessante ma totalmente priva di spessore, cui succedono delle cose senza un perché e senza il minimo conflitto. O come sua sorella Anna, cui è dedicato uno spazio più ampio ma che, nonostante abbia alcune battute anche gradevoli, annaspa per tutto il film senza una reale direzione. O come l'imbolsito Kristoff, uno dei protagonisti più anonimi della storia della Disney, uno di cui non ti ricordi più nemmeno il nome dopo due ore dalla fine del film. O come l'ignobile pupazzo di neve Olaf, che nonostante un paio di battute carine è veramente inspiegabile: qualsiasi paragone con altre spalle comiche del passato sarebbe veramente impietoso. E, sì, sto pensando al Genio di "Aladdin". Per non parlare dei villain, che spesso sono stati il punto di forza dei classici Disney, qui ridotti ad un paio di personaggi che non hanno nemmeno una precisa collocazione nel film. Insomma, un pastrocchio di sceneggiatura mal digerito.

Tecnicamente, ovviamente, "Frozen" è perfetto, e l'impatto visivo delle scene sulla neve è oggettivamente notevole. Non basta però uno sfoggio di paesaggi mozzafiato a fare un bel film: la perizia tecnica Pixar rimane ineguagliata, soprattutto in materia di character design. Anna ed Elsa sono infatti praticamente identiche, Kristoff è invece del tutto anonimo; da questo punto di vista gli unici a salvarsi sono Olaf e la renna di Kristoff.

Una breve nota conclusiva sul doppiaggio italiano. Ora, nel bene e nel male "Frozen" è un classico Disney, un film piuttosto atteso e decisamente importante nell'arco della stagione. E' inoltre un cartone animato, ergo i vincoli legati alle voci degli attori originali sono infinitamente meno stringenti. Risulta perciò assolutamente inconcepibile la scelta di affidare le voci delle protagoniste Elsa ed Anna a due attrici (scadenti) praticamente al loro esordio al doppiaggio come Serena Autieri e Serena Rossi, che difatti offrono una tremenda prova di doppiaggio. La loro inadeguatezza salta all'occhio soprattutto nei dialoghi con Kristoff, doppiato dal professionista Paolo De Santis che, ovviamente, fa un buon lavoro.
Anche la scelta di Enrico Brignano per doppiare Olaf pareva azzardata, ma bisogna ammettere che se la cava discretamente; perlomeno non stona, oltre ad essere irriconoscibile. Bravo.

Tirando le somme, cosa resta di "Frozen"? Un mix piuttosto sconclusionato di ingredienti già visti ma assemblati peggio degli originali. Il tutto con una spolverata di ghiaccio.

Praticamente "Ice Ice baby" di Vanilla Ice.

Commenta la recensione di FROZEN - IL REGNO DI GHIACCIO sul forum

Condividi su Facebook Condividi recensione su Facebook


Recensione a cura di Jellybelly - aggiornata al 22/01/2014 18.21.00

Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico

200% lupoall we imagine as light - amore a mumbai
 NEW
anime sbullonateanora
 R
anywhere anytimeapocalisse z - inizio della fineappartamento 7abambi: the reckoningbeetlejuice beetlejuiceberlinguer. la grande ambizionebestiari, erbari, lapidaribuffalo kidscaddo lakecampo di battagliaclean up crew - specialisti in lavori sporchicloudcome far litigare mamma e papa'desire' (2024)disclaimer
 NEW
do not expect too much from the end of the worlddon't moveeterno visionariofamiliafinalementfino alla fine (2024)flow - un mondo da salvarefrancesca cabrinigiurato numero 2goodbye juliagrand tourhalloween parkidduil buco - capitolo 2il gladiatore iiil maestro che promise il mareil magico mondo di haroldil ragazzo dai pantaloni rosail robot selvaggioil sogno dei pastoriil tempo che ci vuoleinter. due stelle sul cuoreio sono un po' matto... e tu?italo calvino nelle citta'joker: folie a deuxjuniper - un bicchiere di ginla bambina segretala banda di don chisciotte - missione mulini a ventola bocca dell'animala cosa migliorela gita scolasticala misura del dubbiola scommessa - una notte in corsiala storia del frank e della ninala storia di souleymanela testimone - shahedl'amore e altre seghe mentalil'amore secondo kafka
 NEW
le deluge - gli ultimi giorni di maria antoniettale linci selvagge
 NEW
leggere lolita a teheranlimonovlinda e il pollolonglegslove lies bleedingl'ultima settimana di settembrel'ultimo drinkmadame clicquotmaking ofmaria montessori - la nouvelle femme
 NEW
modi - tre giorni sulle ali della follianapad - la rapina
 NEW
napoli - new york
 NEW
nasty - more than just tennisnever let go - a un passo dal malenon sono quello che sonooutsideozi - la voce della forestapaolo vivepapmusic - animation for fashionparthenopepeter rabidping pong - il ritornorebel ridgericomincio da taaacsalem's lot (2024)saturday nightshakespea re di napolismile 2snot e splash - il mistero dei buchi scomparsispeak no evil - non parlare con gli sconosciutisquali
 NEW
stella e' innamoratastranger eyessuper/man: the christopher reeve storytaxi monamourterrifier 3the apprentice - alle origini di trump
 NEW
the beast (2024)the conciergethe dead don't hurt - i morti non soffrono
 NEW
the devil's baththe killer (2024)the redthe shadow straysthe substancethelma (2024)this time next year - cosa fai a capodanno?timor - finche' c'e' morte c'e' speranzatransformers onetrifole - le radici dimenticate
 NEW
una madre
 NEW
una terapia di gruppoun'avventura spaziale - un film dei looney tunesuno rossovenom: the last dancevermigliovittoriavolonte' - l'uomo dai mille volti
 NEW
wickedwolfs - lupi solitariwoman of the hour

1055967 commenti su 51412 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

A DIFFERENT MANL'OMBRA CHE CAMMINAMY OLD ASSSONO LILLO - STAGIONE 2THE OUTRUN

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

in sala


ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net