Recensione i sogni segreti di walter mitty regia di Ben Stiller USA 2013
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

Recensione i sogni segreti di walter mitty (2013)

Voto Visitatori:   6,62 / 10 (117 voti)6,62Grafico
Dimensione testo: caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi

locandina del film I SOGNI SEGRETI DI WALTER MITTY

Immagine tratta dal film I SOGNI SEGRETI DI WALTER MITTY

Immagine tratta dal film I SOGNI SEGRETI DI WALTER MITTY

Immagine tratta dal film I SOGNI SEGRETI DI WALTER MITTY

Immagine tratta dal film I SOGNI SEGRETI DI WALTER MITTY

Immagine tratta dal film I SOGNI SEGRETI DI WALTER MITTY
 

Walter Mitty (Ben Stiller) si occupa dell'archivio fotografico di Life Magazine, è segretamente innamorato della sua nuova collega, Cheryl (Kristen Wiig), e ha un problema: sogna ad occhi aperti così intensamente che si disconnette dalla realtà. Non ha mai viaggiato, non ha mai fatto nulla di straordinario, avendo soffocato precocemente i suoi talenti e i suoi progetti per aiutare la famiglia in difficoltà dopo la scomparsa del padre. Le sue fughe dalla realtà sono il rimedio per una vita di rimpianti, ma di fatto sono peggiori del male, perché lo rendono ancora più introverso e difficile. Quando Life Magazine arriva all'ultimo numero cartaceo, il fotografo Sean O'Connell (Sean Penn) invia un telegramma in redazione, con istruzioni precise per la foto di copertina. Incredibilmente, il negativo della foto prescelta è stato rimosso dal rullino inviato a Walter, che per salvare la copertina e il posto di lavoro, decide di rintracciare Sean e, forse, finalmente, aprirsi alla vita...

"I sogni segreti di Walter Mitty" è l'ennesimo, vano, tentativo di Ben Stiller di espiare la famosa scena del gel per capelli in Tutti Pazzi per Mary. Il ruolo che gli ha spalancato le porte di Hollywood e gli ha permesso di realizzare i suoi progetti personali pesa ancora come un macigno, costringendolo a strafare continuamente, da un lato per essere sempre e comunque altrettanto divertente, dall'altro per dimostrare di non essere demente come le sue migliori gag.
Il potere onestamente guadagnato e meritato con una vita dedicata al cinema, come regista, attore e produttore, mostra sempre il suo lato oscuro nei progetti, cui Stiller sembra tenere di più, quelli in cui investe il proprio capitale economico, artistico e umano. Come "Tropic Thunder", "I Sogni Segreti di Walter Mitty" è un incredibile spreco di talenti, mezzi ed effetti speciali per raccontare una storia che aveva bisogno di tutt'altro registro, regista e forse anche attore protagonista. Il delirio di onnipotenza - o almeno la mancanza di un confronto e un controllo - si manifesta in una durata eccessiva, in una fotografia completamente sbagliata (perché sembra tutto uno spot?), una sceneggiatura senza un vero centro e un casting poco equilibrato.

Walter Mitty è il personaggio di una breve storia di James Thurber (1894-1961), importantissimo autore satirico del New Yorker magazine, ma basta leggere poche righe della storia, per capire che del Walter Mitty originale, quello di Stiller ha solo l'abitudine a "incantarsi", perdendosi in fantasie ad occhi aperti che lo disconnettono momentaneamente dalla realtà. La poetica via di fuga dalla grigia realtà del Mitty cartaceo diventa materiale per Stiller, che ha costruito una carriera nel mettere la sua versione dell'uomo comune - quello che non è Derek Zoolander o il villain di Dodgeball - al centro di momenti di grande imbarazzo (a partire proprio da quella famosa scena del gel, per poi arrivare alla serie di Ti Presento i Miei).
L'impressione è che, dell'uomo comune, Stiller conosca troppo poco e si limiti a re immaginarlo continuamente in situazioni frustranti e umilianti, cui prestare la sua gamma di smorfie. Una comicità reattiva, uno slapstick moderno basato sul lato peggiore della natura umana, quello che prova piacere nell'assistere alle disgrazie altrui. Il rimedio di Stiller alla sua visione limitata della mediocrità umana è un'ancor più distorta forma di riscatto che passa attraverso vicende incomprensibili e smisurate (i sogni a occhi aperti di Mitty sono nulla rispetto a quello che gli capita davvero). Solo che non funziona mai davvero, c'è sempre qualcosa che disturba la sospensione dell'incredulità e impedisce l'empatia. Se sia sovraesposizione mediatica, mancanza di misura, convinzione di far ridere sempre e comunque o semplice incapacità di mettersi al servizio della storia, o un po' di tutto questo, qualcun altro, più bravo di chi scrive, saprà dirlo meglio.

Non c'è analisi sociale e non c'è humor, ma la cosa peggiore è che, sintonizzando gli spettatori su questo tipo di comicità, Ben Stiller impedisce al proprio film di avere un respiro più ampio e di raggiungere la sintesi tra dramma e commedia che è propria dei grandissimi. Stiller non è certo Chaplin, ma non è efficace nemmeno come il Fantozzi di Paolo Villaggio, perché non riesce mai a credere veramente nel suo personaggio. In Walter Mitty il germe del riscatto e del talento è evidente sin da subito (perché è quello di Stiller stesso che non si nasconde), è la sorte avversa a giocargli contro, fino al punto in cui scatta la reazione salvifica che porta, tutte in una volta, le rivincite e le ricompense. Non c'è la fantozziana, umana, sofferenza quotidiana che è sia causa che effetto di sporadici momenti di rivalsa. L'uomo comune di Villaggio, dopo aver alzato la testa, è schiacciato ancora più in basso per aver osato sovvertire l'ordine sociale, quello di Stiller arriva sempre a grandi, impensabili cose, senza mai averci davvero emozionato.

La parte centrale del film è quella meno riuscita, perché quando parte la fase "riscatto" di Walter, lo spettatore non è stato ancora agganciato emotivamente, distratto da una gag di troppo, un inutile campo lungo sui paesaggi islandesi o la sorte di Life Magazine (davvero una sottotrama assurdamente ingombrante). Ancor più semplicemente, Stiller non riesce mai a sganciarsi dal registro comico-grottesco, nemmeno quando questo non serve. A questo punto non si può parlare di mancanza di esperienza: è uno stile, una scelta ponderata, che va però in direzione opposta all'obiettivo chiaramente dichiarato.

Si fatica davvero a capire cosa sia "I Sogni Segreti di Walter Mitty". E' un omaggio a Life magazine? Un film che invita ad essere coraggiosi? L'adattamento della storia di Thurber? Un film che racconta la crudeltà del mondo lavorativo americano? Una commedia romantica? Uno showcase di gag di Stiller? E' tutte queste cose, davvero, per brevi momenti, ma nessuna di queste completamente e soprattutto, senza alcuna armonia tra le varie parti. In oltre due ore di film, non si riesce mai a cogliere il senso dell'opera.
La sensazione è che Stiller sia alla ricerca della formula del film perfetto, che racchiuda spettacolo, dramma e comicità, che abbia dentro qualcosa che gli rode - il male di tutti i comici: poter far piangere come far ridere. Per raccontare davvero il senso della vita, bisogna essere un genio e Stiller non lo è, soprattutto se pensa di arrivarci attraverso effetti speciali e riprese aeree. La leggerezza del senso della vita è roba per geni, e non a caso a spiegarcelo ci hanno pensato i Monty Python, che si fa davvero fatica a immaginare divertiti davanti alla gag del gel che non era gel. Ben Stiller deve decidere cosa fare da grande, perchè qualunque cosa sia, sarà meglio di queste trappole in cui si caccia ripetutamente. Ha tutto il talento per riuscirci, inizia forse a mancargli il tempo.

Post Scriptum: la foto di Sean è descritta come "la quintessenza della vita", ma, arrivati alla fine, potrebbe sembrare un'esagerazione. Purtroppo, si perde completamente nella traduzione il doppio significato della parola "Life", intesa come vita ma anche come titolo della rivista. Ne risente, e non di poco, il senso di parte della sceneggiatura.

Commenta la recensione di I SOGNI SEGRETI DI WALTER MITTY sul forum

Condividi su Facebook Condividi recensione su Facebook


Recensione a cura di JackR - aggiornata al 18/12/2013 15.54.00

Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico

200% lupoall we imagine as light - amore a mumbai
 NEW
anime sbullonateanora
 R
anywhere anytimeapocalisse z - inizio della fineappartamento 7abambi: the reckoningbeetlejuice beetlejuiceberlinguer. la grande ambizionebestiari, erbari, lapidaribuffalo kidscaddo lakecampo di battagliaclean up crew - specialisti in lavori sporchicloudcome far litigare mamma e papa'desire' (2024)disclaimer
 NEW
do not expect too much from the end of the worlddon't moveeterno visionariofamiliafinalementfino alla fine (2024)flow - un mondo da salvarefrancesca cabrinigiurato numero 2goodbye juliagrand tourhalloween parkidduil buco - capitolo 2il gladiatore iiil maestro che promise il mareil magico mondo di haroldil ragazzo dai pantaloni rosail robot selvaggioil sogno dei pastoriil tempo che ci vuoleinter. due stelle sul cuoreio sono un po' matto... e tu?italo calvino nelle citta'joker: folie a deuxjuniper - un bicchiere di ginla bambina segretala banda di don chisciotte - missione mulini a ventola bocca dell'animala cosa migliorela gita scolasticala misura del dubbiola scommessa - una notte in corsiala storia del frank e della ninala storia di souleymanela testimone - shahedl'amore e altre seghe mentalil'amore secondo kafka
 NEW
le deluge - gli ultimi giorni di maria antoniettale linci selvagge
 NEW
leggere lolita a teheranlimonovlinda e il pollolonglegslove lies bleedingl'ultima settimana di settembrel'ultimo drinkmadame clicquotmaking ofmaria montessori - la nouvelle femme
 NEW
modi - tre giorni sulle ali della follianapad - la rapina
 NEW
napoli - new york
 NEW
nasty - more than just tennisnever let go - a un passo dal malenon sono quello che sonooutsideozi - la voce della forestapaolo vivepapmusic - animation for fashionparthenopepeter rabidping pong - il ritornorebel ridgericomincio da taaacsalem's lot (2024)saturday nightshakespea re di napolismile 2snot e splash - il mistero dei buchi scomparsispeak no evil - non parlare con gli sconosciutisquali
 NEW
stella e' innamoratastranger eyessuper/man: the christopher reeve storytaxi monamourterrifier 3the apprentice - alle origini di trump
 NEW
the beast (2024)the conciergethe dead don't hurt - i morti non soffrono
 NEW
the devil's baththe killer (2024)the redthe shadow straysthe substancethelma (2024)this time next year - cosa fai a capodanno?timor - finche' c'e' morte c'e' speranzatransformers onetrifole - le radici dimenticate
 NEW
una madre
 NEW
una terapia di gruppoun'avventura spaziale - un film dei looney tunesuno rossovenom: the last dancevermigliovittoriavolonte' - l'uomo dai mille volti
 NEW
wickedwolfs - lupi solitariwoman of the hour

1055967 commenti su 51412 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

A DIFFERENT MANL'OMBRA CHE CAMMINAMY OLD ASSSONO LILLO - STAGIONE 2THE OUTRUN

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

in sala


ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net