Recensione paranoid park regia di Gus Van Sant Francia, USA 2007
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

Recensione paranoid park (2007)

Voto Visitatori:   6,47 / 10 (134 voti)6,47Grafico
Voto Recensore:   9,00 / 10  9,00
Dimensione testo: caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi

locandina del film PARANOID PARK

Immagine tratta dal film PARANOID PARK

Immagine tratta dal film PARANOID PARK

Immagine tratta dal film PARANOID PARK

Immagine tratta dal film PARANOID PARK

Immagine tratta dal film PARANOID PARK
 

"Gus Van Sant è uno dei pochi registi che riesce a portare lo spettatore oltre il racconto visivo"

"Per Gus Van Sant il modo di raccontare è importante quanto la storia, e forse anche di più"

"I film di Van Sant sono sempre imprevedibili e controcorrente, ma a tratti anche esagerati nella ricerca stilistica, a rischio di autocompiacimento. In questo lavoro, invece, l'autore sfrutta il suo talento... Per proporre un film in cui l'originalità serve agli scopi narrativi"

Esule dal trionfo del festival di Cannes, "Paranoid park" debutta nelle sale in una stagione cinematografica già conclusa, già ampiamente traboccante di melassa natalizia, cinepanettoni e (dulcis in fundo) spettatori svogliati.
Ultimo (?) film di una ipotetica "trilogia del silenzio" inaugurata con "Elephant" (palma d'oro a Cannes) e seguita da "Last days", il film è indubbiamente la summa dell'arte del regista, quella che gli ha procurato lodi sperticate da parte della critica e anche parecchi detrattori.
Il suo cinema che, a detta di esperti è uno dei pochi ad adottare un linguaggio cinematografico vero e proprio, non è certamente consigliato a tutti, ma a quanti trovano ancora la forza di credere che il cinema possa essere anche un vettore di codici espressivi meno tradizionalisti e più rivoluzionari del solito.

"Paranoid park" è la degna prosecuzione di "Elephant", sviluppandosi su un'insieme di "allegorie" narrative che fanno perno a una storia. La storia è quella, ambientata a Portland (città natale del regista) del giovane Alex (molto bravo l'attore esordiente, Gabe Melvins), un adolescente che, come molti altri, coltiva la passione per lo skateboard, e si lascia condizionare da un amico coetaneo ad andare al cosiddetto "Paranoid park", ribattezzato così dai ragazzi del luogo, una sorta di "palestra di vita" dove i frequentatori del posto hanno modo di esibire la propria sfrenata vitalità lontano dal mondo degli adulti.
Un luogo dove si trovano diverse tipologie di persone, unite dalla stessa passione: ragazzini di strada o veri e propri homeless, ragazzi borghesi di buona famiglia, o di razze ed estrazione sociale diversa.
Una sera, Alex si lascia convincere a fare una "bravata" con un gruppo di ragazzi più grandi di lui (la famosa iniziazione nel mondo adulto, non molto diversa delle corse in auto nel cinema giovanile degli anni Cinquanta) ed è responsabile della morte di un uomo, orribilmente spezzato in due dalle ruote di un treno.
Indifferente a tutto e a tutti (litiga con la sua ragazza dopo averci fatto l'amore), rimosso da una situazione familiare di disagio (i genitori stanno divorziando) e poco propenso a confessare agli altri i propri disagi, Alex vive una situazione di annientamento, dove per la prima volta deve fare i conti con la propria coscienza, con l'ammissione della colpa e la paura delle conseguenze.

"Paranoid park" non è necessariamente un film con cui trascorrere 85' in allegria, e risulterà indubbiamente ostico a molti.
Van Sant racconta ancora una volta una storia di adolescenti allo sbando, con uno sguardo mai morboso sulla storia ma che tradisce probabilmente un'insolito ("Pasoliniano, verrebbe da dire") interesse verso i personaggi ai quali sembra affezionato, se non addirittura attratto. La mdp del resto è la stessa che suggerisce l'interesse di Alex per il ragazzo più "grande", quello che lo porta, insieme ad altri, all'abisso temporale di una notte fatale.
Il film è volutamente frammentato e spezzato come quel corpo inerme, quello che - in una terribile sequenza - sollecita i ragazzi a ridere delle immagini immortalate nella foto, che è il sentimento più ripugnante, cinico e al tempo stesso diffuso di chi esorcizza in questo modo la propria paura (o l'orrore della visione).
Qualcuno ha voluto vederci una sorta di scissione operata tra l'Alex apatico e monoespressivo del "prima" e la dolorosa sopravvivenza del "dopo": effettivamente, sia le foto mostrate dall'agente della polizia ai ragazzi della scuola sia la ricostruzione diretta del dramma che coinvolge Alex hanno il grande pregio di non essere mai morbose e compiaciute, ma girate con un certo rigore atto ad operare proprio in Alex due stati allucinati della propria coscienza: il senso di colpa, di impronta Dostoevskijana, e l'apparente rimozione passiva dell'accaduto (torna in mente "Lo straniero" di Camus).

"Paranoid park" è un film determinante, proprio per aver osato restituire al linguaggio cinematografico la sua validità sperimentale, e non a caso il dualismo tra immagini e musica è tra i più azzeccati della carriera di Van Sant: le musiche vanno da Beethoven a Nino Rota ("Amarcord" e "Giulietta degli spiriti") fino a epilogarsi quasi nel funesto presagio di un Elliott Smith che ha lasciato, come tanti altri epigoni Santiani (v. il Kurt Kobain di "Last days") e in silenzio, questo mondo.
Inframmezzato da magnifiche immagini di skateboarders, in un trapasso visivo di allucinata bellezza, grazie anche alla fotografia di Christopher Doyle (ex direttore della fotografia per Wong Kar-wai, v. "Angeli caduti" e "In the mood for love") il film ha il solo limite di essere fin troppo manicheo e approfondito, di non lasciare pertanto mai lo spettatore strumento "passivo" della storia o delle immagini (fatto che, paradossalmente, è anche il suo maggior pregio).
Rispetto ad "Elephant", ci sono indubbiamente dei miglioramenti: lo sguardo ora voyeurista ora sorprendentemente moralista di quel film ha ora ceduto a una visione intuitiva, introspettiva e pianificata (ma pur sempre, attraverso un montaggio analitico, rallentata e sospesa) della storia.
Gli eventi in "Paranoid park" vengono ricostruiti a poco a poco, fino a divenire l'ombra oscura dell'alienazione di Alex e del suo rapporto inedito con il bene e il male, il bianco e il nero, la luce e l'oscurità.

La storia è tratta da un romanzo di Nelson Blake, ma tutto ciò è forse irrilevante: a Van sant interessa privilegiare l'insieme delle azioni che compongono le conseguenze, e la reazione successiva agli eventi.

Non sarebbe sbagliato parlare di "esorcismo morale", quando Alex brucia la lettera destinata a un'amico nel quale confessa le sue colpe assistiamo già a una sorta di oscuramento improvviso (o radicalmente necessario) del proprio coraggio.

Ci sono invero sequenze che strappano il cuore, letteralmente: la lite verbale oscurata da Van sant con la ragazza di Alex (cfr. una nemmeno vaga reminescenza con Bresson), e la muta impotenza del ragazzo davanti alla disponibilità del padre. Su tutte, comunque, memorabile la sequenza di una doccia ablutoria e disperata, o la precedente fuga nella pioggia battente, farebbero pensare a un regista ancora una volta ossessionato da Psyco (di cui è autore di un correttissimo e discusso plagio), o magari proprio dalle intenzioni di Hitchcock quando girava quel film (la storia come accessorio al racconto visivo, e in entrambi i casi prevale la coscienza).

La scena, emblematica, di Alex che osserva con disagio l'ispettore della polizia in una sorta di inconfessabile repulsione, è emblematica: da quel momento, sappiamo che nulla e mai più potrà essere rivelato(re) oltre lo sguardo.

Non come un Larry Clarke, che cattura i disagi giovanili lasciandoli, diciamolo, al puro voyeurismo dello spettatore: "Paranoid park" è stato comunque accolto molto bene dalla stampa, che ha osato fare paragoni ingombranti con il neorealismo e il Rossellini di "Germania anno zero", francamente fuori contesto ma non del tutto lontano dallo stile essenziale e rigoroso di Van Sant.

Girato in 8 mm. e super-8, con una "ripresa" che sembra identificare il realismo con l'arte del documentario analogico, è un film che dà disagio, e lo compensa con una forte irritazione o, tutt'al più, con un certo sgomento entusiasmo.
Dipende tutto dal modo in cui aderiamo al linguaggio cinematografico più oltranzista, visto che anche il popular De Palma ne ha innegabilmente percorso le tracce (v. "Redacted").

Probabilmente un capolavoro, per quanto astruso e decodificato rispetto alle aspettative della massa.

Commenta la recensione di PARANOID PARK sul forum

Condividi su Facebook Condividi recensione su Facebook


Recensione a cura di kowalsky - aggiornata al 17/12/2007

Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico

200% lupoall we imagine as light - amore a mumbaianime sbullonateanora
 R
anywhere anytimeapocalisse z - inizio della fineappartamento 7abambi: the reckoningbeetlejuice beetlejuiceberlinguer. la grande ambizionebestiari, erbari, lapidariblitz (2024)buffalo kidscaddo lakecampo di battagliacarry-onclean up crew - specialisti in lavori sporchicloud
 NEW
conclavecriaturedesire' (2024)
 NEW
diamantidisclaimerdo not expect too much from the end of the worlddon't moveeterno visionariofamiliafinalementfino alla fine (2024)flow - un mondo da salvarefrancesca cabrinifrancesco guccini - fra la via emilia e il westfreud - l'ultima analisigiurato numero 2goodbye juliagrand tourhalloween parkhayao miyazaki e l'aironehey joeidduil buco - capitolo 2il corpo (2024)il giorno dell'incontroil gladiatore iiil maestro che promise il mareil magico mondo di haroldil monaco che vinse l'apocalisseil ragazzo dai pantaloni rosail robot selvaggioil sogno dei pastoriil tempo che ci vuoleindagine di famigliainter. due stelle sul cuoreinterstella 5555
 NEW
io e te dobbiamo parlareio sono un po' matto... e tu?italo calvino nelle citta'joker: folie a deuxjuniper - un bicchiere di ginkraven - il cacciatorela bambina segretala banda di don chisciotte - missione mulini a ventola bocca dell'animala cosa migliorela gita scolasticala misura del dubbiola nostra terra (2024)la scommessa - una notte in corsiala stanza accantola storia del frank e della ninala storia di souleymanela testimone - shahedl'amore e altre seghe mentalil'amore secondo kafkale deluge - gli ultimi giorni di maria antoniettale linci selvaggeleggere lolita a teheranlimonovlinda e il polloll grande natale degli animalilonglegsl'orchestra stonatalove lies bleedingl'ultima settimana di settembrel'ultimo drinkmadame clicquotmaking ofmaria montessori - la nouvelle femmeme contro te: cattivissimi a natalemodi - tre giorni sulle ali della follia
 NEW
mufasa: il re leonenapad - la rapinanapoli - new yorknasty - more than just tennisnever let go - a un passo dal malenon dirmi che hai pauranon sono quello che sonooceania 2ops! e' gia' nataleoutsideoverlord: il film - capitolo del santo regnoozi - la voce della forestapaolo vivepapmusic - animation for fashionparthenopeper il mio benepeter rabidpiccole cose come questepiece by pieceping pong - il ritornorebel ridgericomincio da taaacsalem's lot (2024)saturday nightshakespea re di napolismile 2snot e splash - il mistero dei buchi scomparsisolo leveling reawakeningsolo per una nottespeak no evil - non parlare con gli sconosciutisqualistella e' innamoratastranger eyessulla terra leggerisuper/man: the christopher reeve storytaxi monamourterrifier 3the apprentice - alle origini di trumpthe bad guy - stagione 2the beast (2024)the conciergethe dead don't hurt - i morti non soffronothe devil's baththe killer (2024)the redthe shadow straysthe strangers: capitolo 1the substancethe sweet eastthelma (2024)this time next year - cosa fai a capodanno?timor - finche' c'e' morte c'e' speranza
 NEW
tofu in japan. la ricetta segreta del signor takanotransformers onetrifole - le radici dimenticateuna madre
 NEW
una notte a new yorkuna terapia di gruppoun'avventura spaziale - un film dei looney tunesuno rossovenom: the last dancevermigliovittoriavolonte' - l'uomo dai mille voltiwickedwolfs - lupi solitariwoman of the hour

1056831 commenti su 51536 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

ALIEN INTRUDERARI-CASSAMORTARIASSASSINI SILENZIOSIBLUE LOCK IL FILM: EPISODIO NAGIBOUDICA - LA REGINA GUERRIERABOY KILLS WORLDCOME E' UMANO LUICOMPAGNE NUDECONSUMEDDANGEROUS WATERSDEAD WISHPERGLI AMICI DEGLI AMICI HANNO SAPUTOHAIKYU!! BATTAGLIA ALL'ULTIMO RIFIUTOHERETICHOLD YOUR BREATHHOUSE OF SPOILS - IL SAPORE DEL MALEI CALDI AMORI DI UNA MINORENNEIL RAGAZZO E LA TIGREINQUIETUDINEL'ARTE DELLA GIOIALATENCYLE AVVENTURE DI JIM BOTTONEL'UNICA LEGGE IN CUI CREDOMALABESTIAMASCARIANATALE A BILTMORENATALE AI CARAIBINESSUNO MI CREDENIGHTFORCEPECCATI DI UNA GIOVANE MOGLIE DI CAMPAGNAPLACE OF BONESROBO VAMPIRE 2: DEVIL'S DYNAMITEROBO VAMPIRE 3: THE VAMPIRE IS STILL ALIVESULLE CANZONI SCONCE GIAPPONESISVANITI NELLA NOTTETHE AMBUSHTHE DELIVERANCE - LA REDENZIONETHE HYPERBOREANTHE LAST BREATHTHE PEEPING TOMTRAPPED - IDENTITA' NASCOSTEUN NATALE MOLTO SCOZZESEYOKAI MONSTERS: ALONG WITH GHOSTS

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

in sala


ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net