Recensione sognando l'africa regia di Hugh Hudson USA 2000
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

Recensione sognando l'africa (2000)

Voto Visitatori:   4,70 / 10 (5 voti)4,70Grafico
Dimensione testo: caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi

locandina del film SOGNANDO L'AFRICA

Immagine tratta dal film SOGNANDO L'AFRICA

Immagine tratta dal film SOGNANDO L'AFRICA

Immagine tratta dal film SOGNANDO L'AFRICA

Immagine tratta dal film SOGNANDO L'AFRICA

Immagine tratta dal film SOGNANDO L'AFRICA
 

Kuki Gallmann (Kim Basinger), 25 anni, è una nobile veneziana divorziata, ha un figlio piccolo, Emanuele, con cui vive a Venezia.

Una sera, dopo una festa con amici, durante il ritorno a casa la donna perde il suo compagno di vita in un incidente stradale, mentre lei e gli altri passeggeri rimangono solo feriti. Nella convalescenza Kuki incontra Paolo (Vincent Perez), un uomo intelligente ma egoista ed infantile, a cui piace solo divertirsi, vivendo senza prendersi alcuna responsabilità e ripiegando psicologicamente in un mondo più sognato che reale, sempre spensierato.

I due si innamorano, si sposano e insieme decidono di andare a vivere in Africa, nel Kenya, un viaggio e una permanenza a lungo desiderate, perché il continente nero è da loro ritenuto un luogo ideale per una vita ricca di emozioni forti, ambigue, inconsciamente legate a quelle pulsioni di morte che a volte si annidano subdole nel rischio troppo ricercato.

Nella pianura di Laipikia, in Kenia, la coppia compra un ranch fatiscente, situato nella sabbia, aperto in ogni direzione, senza confini, del tutto privo di protezioni, soggetto all'attacco di serpenti velenosi, elefanti, leoni molto aggressivi, rinoceronti di notevoli dimensioni.

La donna, a causa dell'assenza prolungata del marito Paolo che all'affettuosa compagnia della moglie preferisce la caccia grossa, affronta efficacemente, da sola, i pericoli quotidiani del continente nero riuscendo a trovare anche il tempo per impegnarsi in una seria battaglia contro i feroci bracconieri della zona.

L'ambiente in cui vivono Paolo, Kuki e Emanuele è molto diverso dall'Occidente: la cultura degli indigeni non è di facile comprensione, né di immediata e reciproca accettazione e il clima africano è imprevedibile, con le sue improvvise tempeste di sabbia e le devastanti piogge; inoltre i tempi della giornata non ammettono pause di lavoro, pena un ritardo irrecuperabile in tutte le mansioni del ranch.

Emanuele va a scuola in città, la mamma di Kuki, Franca (Eva Marie Saint), qualche volta viene a trovarla, ma ha idee diverse dalla figlia, teme per la sua vita e per quella del nipote, cerca perciò di dissuaderla dal rimanere nel Kenya.
Kuki, però, con un coraggio che sembra non avere limiti, rimane indifferente al preoccupato richiamo della madre e prosegue ostinatamente la sua avventurosa esperienza dando alla luce una bella figlia di nome Sveva.

Riuscirà Kuki a rimanere in Kenya, nonostante le delusioni e lo stress per le nuove e numerose disavventure che piomberanno nella sua famiglia?

Storia vera quella del personaggio Kuki che si ispira proprio al libro autobiografico della Kuki Gallmann, di cui il regista Hugh Hudson segue con una certa fedeltà le vicende.

La donna rimarrà sempre una fervente nemica dei bracconieri e, oltre a diventare un'ottima scrittrice, fonderà anche una associazione per la difesa in Africa dell'armonia tra vita animale e ambiente.

Questo film dell'inglese Hugh Hudson, noto per "Devolution" (1985), "Momenti di gloria" (1981), "Lost Angels" (1989), è stato ingiustamente stroncato a Cannes perché privo di una composita, ben intrecciata linea narrativa e di una più elaborata, da un punto di vista letterario, descrizione dei personaggi, che sono lasciati, secondo i critici, poco caratterizzati soprattutto nelle situazioni narrative di maggior tensione.

In realtà il film, pur avendo qualche grave difetto (come la stesura zoppicante di quella parte della sceneggiatura che riguarda l'eloquio, indubbiamente un po' scarna), funziona a meraviglia sul piano fotografico, riuscendo a descrivere per immagini, sempre in modo raffinato, la realtà africana.

La magistrale fotografia fa pulsare ciò che più coinvolge del continente nero: un altrove immaginifico stupefacente, tutto da esplorare, che brilla di effetti reali. Una fotografia insomma che, in virtù di una composizione accuratissima, ricca di nitidissime profondità di campo, ha la rara caratteristica di distinguersi per le sue instancabili variazioni d'oggetto, sempre ben legate fra di loro, disposte in una forma associativa raffinata, in grado di funzionare da sintassi visiva, capace cioè di diventare molto loquace per immagini.

La stessa cosa, ad esempio, non si è avuta con il film più simile a questo, che invece è piaciuto molto ai critici e al pubblico, quale "La mia Africa" di Pollak (1985) con protagonista Meryl Streep, in cui la riuscita letteraria della sceneggiatura, ben drammatizzata e realizzata nella pratica narrativa in modo eccellente, acquisisce a un certo punto un difetto: diventa troppo protagonista delle scene tanto da mettere in secondo piano la fotografia più di atmosfera e di accompagnamento, relegando cioè le scene chiave a un immobilismo espressivo un po' tipico del teatro.
Con il film "La mia Africa", a differenza del film di Hudson, è stata quindi oggettivamente impedita al pubblico la possibilità di godere dell'estetica più fotografica del film perché si è fatta la scelta di dare alla narrazione un ritmo esclusivamente romanzesco.

In questo film di Hudson, come in "2001 Odissea nello spazio", capolavoro fotografico di Kubrick, il godimento per l'immagine non è disturbato dal peso delle relazioni umane dei personaggi. Questo aspetto è molto importante perché dà più libertà di immaginare al pubblico, incuriosendolo meglio, consentendogli di rappresentare le cose secondo un proprio modo di sentire.

Dunque, da un punto di vista strettamente legato allo specifico dell'arte cinematografica, che riguarda l'immagine in movimento e le inquadrature fisse di grande profondità prospettica, è da considerare senz'altro più filmico "Sognando l'Africa" che "La mia Africa", nonostante le grandissime differenze di consensi di pubblico e di critica a favore della pellicola di Pollak prodotta nel 2000.

"Sognando l'Africa" è stato maltrattato ignominiosamente da critici illustri e bocciato dal pubblico più nevrotico, quello degli ultimi vent'anni, privo di una certa sensibilità estetica al visivo più diretto (vedi Kurosawa) e ciò fa capire come oggi sia sempre più necessaria e urgente una nuova proposta formativa sul gusto, attuata ad esempio dai nuovi media, per favorire l'acquisizione di una maggiore sensibilità fotografica filmica, troppo spesso intesa dal pubblico conformista e da una certa critica come un mezzo di scrittura artistica minore, di facile realizzazione, secondaria rispetto alla costruzione narrativa e all'intreccio letterario, e quindi poco degna di attenzioni.

Sappiamo invece, attraverso i grandi registi come Kubrick e Orson Welles, come essa rappresenti spesso la parte più bella e creativa del film, quella che non si può meditare prima e memorizzare dopo per usarla comodamente all'istante del ciak su indicazione scritte, come avviene con la sceneggiatura, perché essa è una parte linguistica che è legata creativamente all'ispirazione artistica del momento, quell'ispirazione che può nascere ma anche assopirsi nei luoghi in cui si gira il film ritardando il lavoro di completamento della pellicola.

Commenta la recensione di SOGNANDO L'AFRICA sul forum

Condividi su Facebook Condividi recensione su Facebook


Recensione a cura di Giordano Biagio - aggiornata al 09/12/2010 15.30.00

Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico

200% lupoall we imagine as light - amore a mumbai
 NEW
anime sbullonateanora
 R
anywhere anytimeapocalisse z - inizio della fineappartamento 7abambi: the reckoningbeetlejuice beetlejuiceberlinguer. la grande ambizionebestiari, erbari, lapidaribuffalo kidscaddo lakecampo di battagliaclean up crew - specialisti in lavori sporchicloudcome far litigare mamma e papa'desire' (2024)disclaimer
 NEW
do not expect too much from the end of the worlddon't moveeterno visionariofamiliafinalementfino alla fine (2024)flow - un mondo da salvarefrancesca cabrinigiurato numero 2goodbye juliagrand tourhalloween parkidduil buco - capitolo 2il gladiatore iiil maestro che promise il mareil magico mondo di haroldil ragazzo dai pantaloni rosail robot selvaggioil sogno dei pastoriil tempo che ci vuoleinter. due stelle sul cuoreio sono un po' matto... e tu?italo calvino nelle citta'joker: folie a deuxjuniper - un bicchiere di ginla bambina segretala banda di don chisciotte - missione mulini a ventola bocca dell'animala cosa migliorela gita scolasticala misura del dubbiola scommessa - una notte in corsiala storia del frank e della ninala storia di souleymanela testimone - shahedl'amore e altre seghe mentalil'amore secondo kafka
 NEW
le deluge - gli ultimi giorni di maria antoniettale linci selvagge
 NEW
leggere lolita a teheranlimonovlinda e il pollolonglegslove lies bleedingl'ultima settimana di settembrel'ultimo drinkmadame clicquotmaking ofmaria montessori - la nouvelle femme
 NEW
modi - tre giorni sulle ali della follianapad - la rapina
 NEW
napoli - new york
 NEW
nasty - more than just tennisnever let go - a un passo dal malenon sono quello che sonooutsideozi - la voce della forestapaolo vivepapmusic - animation for fashionparthenopepeter rabidping pong - il ritornorebel ridgericomincio da taaacsalem's lot (2024)saturday nightshakespea re di napolismile 2snot e splash - il mistero dei buchi scomparsispeak no evil - non parlare con gli sconosciutisquali
 NEW
stella e' innamoratastranger eyessuper/man: the christopher reeve storytaxi monamourterrifier 3the apprentice - alle origini di trump
 NEW
the beast (2024)the conciergethe dead don't hurt - i morti non soffrono
 NEW
the devil's baththe killer (2024)the redthe shadow straysthe substancethelma (2024)this time next year - cosa fai a capodanno?timor - finche' c'e' morte c'e' speranzatransformers onetrifole - le radici dimenticate
 NEW
una madre
 NEW
una terapia di gruppoun'avventura spaziale - un film dei looney tunesuno rossovenom: the last dancevermigliovittoriavolonte' - l'uomo dai mille volti
 NEW
wickedwolfs - lupi solitariwoman of the hour

1055967 commenti su 51412 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

A DIFFERENT MANL'OMBRA CHE CAMMINAMY OLD ASSSONO LILLO - STAGIONE 2THE OUTRUN

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

in sala


ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net