Recensione the counselor - il procuratore regia di Ridley Scott USA, Gran Bretagna 2013
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

Recensione the counselor - il procuratore (2013)

Voto Visitatori:   5,10 / 10 (77 voti)5,10Grafico
Voto Recensore:   8,00 / 10  8,00
Dimensione testo: caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi

locandina del film THE COUNSELOR - IL PROCURATORE

Immagine tratta dal film THE COUNSELOR - IL PROCURATORE

Immagine tratta dal film THE COUNSELOR - IL PROCURATORE

Immagine tratta dal film THE COUNSELOR - IL PROCURATORE

Immagine tratta dal film THE COUNSELOR - IL PROCURATORE

Immagine tratta dal film THE COUNSELOR - IL PROCURATORE
 

"The counselor - Il procuratore" è ambientato lungo il border fra U.S.A. e Messico: lungo quel meridiano di sangue dove oggi, il sangue, bagna le piste del narcotraffico. Un rampante procuratore (Michael Fassbender), uomo comune senza nome, innamorato della sua fidanzata (Penelope Cruz), si lascia tentare dal facile guadagno legato ad una partita di cocaina del valore di 20 milioni di dollari. L'affare proviene da un suo cliente, Reiner (Javier Bardem), affiliato di un cartello messicano insieme a Westray (Brad Pitt).

Il procuratore viene ripetutamente avvisato dei rischi in cui incorrerà: nel caso qualcosa andasse storto, le conseguenze saranno tremende.

La trama è quasi secondaria. Conta l'umore. E l'orrore, crescente e soffocante, in cui senza pietà veniamo risucchiati insieme al protagonista. Molte le ellissi compiute sui retroscena; molte cose rimangono avvolte nel mistero. Non hanno reale importanza: ciò che conta è la trama nascosta, l'ordito dietro il quale si cela l'opera della ferina donna di Reiner, la degenerata Malkina (Cameron Diaz).

 

Grande messa in scena per Ridley Scott, non nuovo a sconcertanti alti e bassi. Reduce dell'ignominioso "Prometheus" che aveva deturpato la memoria di "Alien", Scott dirige uno dei lavori più pregevoli della sua carriera (sempre di gran lunga secondo, com'è ovvio, anzitutto all'inarrivabile "Blade Runner").

Il merito va primariamente alla notevole sceneggiatura di Cormac McCarthy, che Scott adatta abilmente, sapendone amplificare asciuttezza, fermezza e intransigenza. Affidandosi ad ambientazioni fortemente espressive, fotografate con dettagliata freddezza, la macchina da presa di Scott è come trattenuta nella tensione. Scott dirige con polso saldo: non si concede virtuosismi, si limita alla contemplazione impassibile di un universo di abiezione.

In effetti sappiamo già, dal cinema, della crudezza estrema, delle efferatezze del narcotraffico. Illuminati a riguardo, di recente, anche dal Saviano di "ZeroZeroZero", il film di Scott comunque è talmente bello che, se è lungi dall'essere un capolavoro, quale ad esempio era "Gomorra" di Garrone (che viene in mente perché il senso di raccapriccio che deriva dalla visione del film è analogo), è perché soggetto e svolgimento di "The counselor" sono classici, romanzeschi, privi della veracità documentaristica del film di Garrone. E un pochino risaputi: difetta, insomma, la narrazione, di particolare originalità. Tutto il resto però, nel film, è talmente perfetto da mozzare il fiato, anche grazie a quattro interpretazioni magistrali. Il cast all-star è straordinariamente in parte. Bardem è meraviglioso nella sua duttilità; Pitt non è mai stato così poco gigionesco e tanto cinico e mediocre. Cameron Diaz è trasformata in un famelico e ferino demone di ghiaccio, qui forse nel ruolo migliore della sua carriera. Fassbender è straordinario nel mimetismo con cui rende, prima, la spregiudicatezza rampante di un uomo comune che ignora il lato oscuro delle cose, e, quindi, l'aggrovigliarsi nello strazio di quest'uomo mediocre, che aveva il paradiso e ha scelto l'inferno. A loro si aggiunge, in controcanto, una dolente Penelope Cruz che fa da agnello sacrificale.

"The counselor" si impone in maniera significativa, nello scenario del cinema contemporaneo, per il suo modo di affrontare un soggetto in qualche modo abusato con stilemi in notevole controtendenza rispetto al cinema corrente. Probabilmente è questa la ragione per cui è incompreso e sottovalutato da molti. Il linguaggio usato dai personaggi è tanto poco scurrile quanto la messa in scena è lontana dal pulp corteggiato da molti (non ultimo Oliver Stone, da "Assassini nati" a "Le belve", passando per "U-turn"). Azzerando il pulp, Scott e McCarthy compiono una decisa inversione di tendenza rispetto al postmodernismo, anche nella versione più asciutta e in qualche modo epocale dei Coen di "Non è un paese per vecchi" (adattamento, come ben noto, di un romanzo dello stesso McCarthy).

La forza del film deriva dunque dalla sceneggiatura, è senz'altro un film insolitamente verbale, e in ciò va trovata la sua originalità.

Lungi, d'altra parte, dall'essere un film statico, "The counselor" è attraversato da una tensione che progredisce parallelamente all'incupirsi della tragedia, mentre il cielo resta splendente e luminoso, indifferente alla meschinità umana: disinteressato alle sorti di uomini mediocri, che si trascinano all'inferno sulla superficie, levigata e brulla, di un deserto che è correlativo oggettivo del deserto morale.

E attraverso i dialoghi di McCarthy, filosofici senza essere retorici (sempre congrui ai personaggi e ai contesti), si dipana l'intransigente disgusto e il disincanto di un autore ottantenne che dimostra di aver scrutato lungamente nell'abisso: e, pur avendone viste di tutti i colori, ha conservato la capacità d'indignarsi.

La constatazione più amara e più forte che il film ci consegna, è che quanto maggiore sia la consapevolezza del male e delle sue conseguenze, maggiore diventa in realtà la capacità di agire nel male. Confessare il male non implica pentimento, ma lucida rivendicazione della propria natura maligna. Non c'è redenzione, né desiderio di catarsi: affidando proprio ai più spietati le riflessioni più lucide e sagge ("il dolore è privo di valore commerciale"), McCarthy apre veramente gli occhi sull'orrore. Con sguardo più che mai asciutto e disilluso.

Commenta la recensione di THE COUNSELOR - IL PROCURATORE sul forum

Condividi su Facebook Condividi recensione su Facebook


Recensione a cura di Stefano Santoli - aggiornata al 31/01/2014 17.23.00

Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico

200% lupoall we imagine as light - amore a mumbaianime sbullonateanora
 R
anywhere anytimeapocalisse z - inizio della fineappartamento 7abambi: the reckoningbeetlejuice beetlejuiceberlinguer. la grande ambizionebestiari, erbari, lapidaribuffalo kidscaddo lakecampo di battagliaclean up crew - specialisti in lavori sporchicloudcome far litigare mamma e papa'desire' (2024)disclaimerdo not expect too much from the end of the worlddon't moveeterno visionariofamiliafinalementfino alla fine (2024)flow - un mondo da salvarefrancesca cabrini
 NEW
freud - l'ultima analisigiurato numero 2goodbye juliagrand tourhalloween parkhayao miyazaki e l'airone
 NEW
hey joeidduil buco - capitolo 2
 NEW
il corpo (2024)il gladiatore iiil maestro che promise il mareil magico mondo di haroldil ragazzo dai pantaloni rosail robot selvaggioil sogno dei pastoriil tempo che ci vuoleinter. due stelle sul cuoreio sono un po' matto... e tu?italo calvino nelle citta'joker: folie a deuxjuniper - un bicchiere di ginla bambina segretala banda di don chisciotte - missione mulini a ventola bocca dell'animala cosa migliorela gita scolasticala misura del dubbiola scommessa - una notte in corsiala storia del frank e della ninala storia di souleymanela testimone - shahedl'amore e altre seghe mentalil'amore secondo kafkale deluge - gli ultimi giorni di maria antoniettale linci selvaggeleggere lolita a teheranlimonovlinda e il pollolonglegslove lies bleedingl'ultima settimana di settembrel'ultimo drinkmadame clicquotmaking ofmaria montessori - la nouvelle femmemodi - tre giorni sulle ali della follianapad - la rapinanapoli - new yorknasty - more than just tennisnever let go - a un passo dal malenon sono quello che sono
 NEW
oceania 2outsideozi - la voce della forestapaolo vivepapmusic - animation for fashionparthenopepeter rabid
 NEW
piccole cose come questeping pong - il ritornorebel ridgericomincio da taaacsalem's lot (2024)saturday nightshakespea re di napolismile 2snot e splash - il mistero dei buchi scomparsispeak no evil - non parlare con gli sconosciutisqualistella e' innamoratastranger eyes
 NEW
sulla terra leggerisuper/man: the christopher reeve storytaxi monamourterrifier 3the apprentice - alle origini di trumpthe beast (2024)the conciergethe dead don't hurt - i morti non soffronothe devil's baththe killer (2024)the redthe shadow strays
 NEW
the strangers: capitolo 1the substancethelma (2024)this time next year - cosa fai a capodanno?timor - finche' c'e' morte c'e' speranzatransformers onetrifole - le radici dimenticateuna madreuna terapia di gruppoun'avventura spaziale - un film dei looney tunesuno rossovenom: the last dancevermigliovittoriavolonte' - l'uomo dai mille voltiwickedwolfs - lupi solitariwoman of the hour

1056324 commenti su 51411 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

A DIFFERENT MANL'OMBRA CHE CAMMINAMY OLD ASSSONO LILLO - STAGIONE 2THE OUTRUN

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

in sala


ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net