Recensione vallanzasca - gli angeli del male regia di Michele Placido Italia 2010
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

Recensione vallanzasca - gli angeli del male (2010)

Voto Visitatori:   7,11 / 10 (121 voti)7,11Grafico
Dimensione testo: caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi

locandina del film VALLANZASCA - GLI ANGELI DEL MALE

Immagine tratta dal film VALLANZASCA - GLI ANGELI DEL MALE

Immagine tratta dal film VALLANZASCA - GLI ANGELI DEL MALE

Immagine tratta dal film VALLANZASCA - GLI ANGELI DEL MALE

Immagine tratta dal film VALLANZASCA - GLI ANGELI DEL MALE

Immagine tratta dal film VALLANZASCA - GLI ANGELI DEL MALE
 

Michele Placido, coadiuvato dall'attore protagonista Kim Rossi Stuart in qualità di co-sceneggiatore, si rimette alla regia per un'altra storia nera dell'Italia degli ultimi trenta-quarant'anni dopo "Prima linea" e "Romanzo criminale". Stavolta si tratta dell'autobiografia di Renato Vallanzasca (detto il bel René per l'aspetto gradevole), bandito milanese che spadroneggiò intorno alla metà degli anni Settanta, conquistando contemporaneamente i cuori di centinaia di casalinghe frustrate attratte dalla perversione del male.

Il vero bandito Renato Vallanzasca nasce a Milano nel 1950. A otto anni finisce al minorile per aver tentato di liberare una tigre dalla gabbia di uno zoo ed è per questo affidato a una zia che vive al Giambellino, il quartiere reso noto da Gaber per le imprese criminose del Cerruti Gino.
Ben presto il ragazzo si farà strada nella mala milanese detta "ligèra", tanto da arrivare a contrapporsi al boss dei boss di Milano, Francis Turatello.
Il suo exploit criminoso, che lo vede protagonista di efferate rapine spesso conclusesi con l'assassinio di tutori dell'ordine, si ha a metà anni Settanta, in pieni anni di piombo, periodo particolarmente "caldo" che contrappone banditi e terroristi egualmente impegnati a creare un clima di angoscia unitamente alla crisi economica e ai movimenti operaio e studentesco.

Le sue gesta criminose vanno quindi contestualizzate nel particolare momento storico vissuto dall'Italia, forse per molti una definitiva uscita di scena degli anni del boom, un abbandono deciso al dopoguerra, pur a un trentennio dalla conclusione del secondo conflitto mondiale.
Chiuso con la ricostruzione, chiuso con la necessità di rimboccarsi le maniche, si passa alla voglia di affermazione delle proprie idee per quanto sbagliate o controverse e quindi con episodi di rottura. Il delinquere viene quasi visto come un atto rivoluzionario e da qui si spiega l'ascendente che Vallanzasca ha esercitato su molti, in particolare giovani donne in cerca di mordente non ancora tentate dall'altro grande movimento del tempo, quello femminista.

Placido fa raccontare allo stesso protagonista la sua storia, partendo dal 1981 quando il bandito si trova in regime carcerario duro ad Ariano Irpino: la voce fuori campo mostra le bravate di Renato bambino ed adolescente con in mente "Quei bravi ragazzi" di Scorsese: Renato è sempre in gruppo, attorniato dai suoi sodali che continueranno a seguirlo fedelmente in età adulta.
Il gruppo di compari è compatto attorno alla figura carismatica di Vallanzasca, ma emerge una anima più nera delle altre, Enzo (un intenso Filippo Timi), che si contrappone a Renato per mancanza di nervi saldi e di forza di carattere.

Vallanzasca si distingue per la sua fredda lucidità e per il suo beffardo sarcasmo: ogni sua azione criminosa è compiuta scientemente, senza tralasciare il minimo dettaglio. Non si può parlare di apologia di reato perché la puntuale sequenza di crimini, documentata quasi con taglio da video clip con sequenze accelerate e una colonna sonora di peso composta dai Negramaro, lascia attoniti e sgomenti. Molte scene del film ci ricordano le medesime di pellicole contemporanee ai fatti narrati, quelle appartenenti al genere "poliziottesco", dove l'eterna lotta tra guardie e ladri si trasforma in terrore:rapina in banca, fuga col malloppo e sparatoria con la "madama", seguita dai relativi cadaveri (tra l'altro all'epoca dei fatti un onesto artigiano del mondo di celluloide portò sugli schermi un "La banda Vallanzasca", ispirato molto alla lontana alle gesta del celebre bandito).

Nel film di Placido manca un'analisi accurata dei fatti, che pure sono presentati ineccepibilmente sul piano storico (l'attore indossa gli stessi indumenti del vero Renato in alcune scene). I delitti sono presentati in successione rapida, il gruppo e la stessa protagonista femminile, Valeria Solarino, si perdono schiacciati dalla figura del protagonista principale, al quale si consegnano.
Carente qualsiasi approfondimento sui personaggi che via via Renato incontra o affronta: i genitori (cameo di Gerardo Amato, fratello del regista e sempre più somigliante nel ruolo del padre) sono due figure quasi caricaturali, vicine per retorica all'immagine del "vecchio genitor" (per dirla con Verdi) della classica sceneggiata napoletana. Anche la figura di Francis Turatello, prima antagonista poi alleato di Vallanzasca (buona l'interpretazione del giovane Francesco Scianna protagonista di "Baàrìa") non è sufficientemente tratteggiata: di lui Placido ci dice che è stato un boss, mostra la sua tragica morte in carcere, ma mantiene riserbo su molti episodi della sua vita criminosa, riducendo il rapporto con Vallanzasca a una insipida storia amici-nemici forse un po' copiata da alcune scene de "Gli intoccabili".

L'interpretazione di Kim Rossi Stuart è viceversa grandiosa: l'attore applica sapientemente il metodo dell'identificazione con il suo personaggio, sfoggiando una buona cadenza milanese (anche se a tratti il suo accento scade un po' nella caricatura, almeno per orecchie più esperte), regge la storia per tutta la sua durata, trasformandosi nell'epigono dell'ottimo Vincent Cassel di "Nemico pubblico n. 1". I due film si reggono sui loro interpreti principali e mostrano le loro nefandezze in maniera cronachistica, senza azzardare un giudizio morale o un'analisi sociologica e, malgrado l'assenza di un intento apologetico, sembrano quasi assolvere gli autori di tali gesta, trincerandosi dietro un libero arbitrio o un destino (a seconda dell'interpretazione di chi guarda).

Musica e scene veloci contribuiscono a dare allo spettatore una giusta dose di angoscia che sfocia nella catarsi finale a conclusione della pellicola: Vallanzasca si definisce uno con "un lato oscuro più pronunciato" autoassolvendosi dai suoi peccati e autorizzando chi lo guarda a giustificarlo.

Commenta la recensione di VALLANZASCA - GLI ANGELI DEL MALE sul forum

Condividi su Facebook Condividi recensione su Facebook


Recensione a cura di peucezia - aggiornata al 04/02/2011 16.05.00

Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico

10 giorni con i suoia complete unknown
 NEW
a real painal progredire della notteamerikatsiamiche alle cicladi
 NEW
amichemaianora
 NEW
attack on titan: the last attackbabygirlback in actionbagmanbetter man
 NEW
black dogblur: to the end
 NEW
bridget jones - un amore di ragazzocaptain america: brave new world
 NEW
carlo mazzacurati - una certa idea di cinemacherry juiceciao bambinocitta' d'asfaltocompanion
 NEW
diciannovediva futuradog mandove osano le cicogneduse, the greatestemilia perezfatti vederefiume o morte!follementehello! spank: il film - le pene d'amore di spankhere
 NEW
heretici am martin parri colori dell'anima - the colors withinil mestiere di vivereil mio giardino persianoil seme del fico sacroil signore degli anelli - la guerra dei rohirrimio sono ancora quiio sono la fine del mondoitaca - il ritorno
 HOT R
la zona d'interessel'abbagliol'erede (2025)lilianaluce (2024)l'uomo di argillal'uomo nel boscolux santamaria (2024)misteri dal profondomonte corno - pareva che io fussi in arianina e il segreto del ricciono other land
 NEW
noi e loro
 HOT R
nosferatu (2024)oh, canada - i tradimentipaddington in peru'pellizza pittore da volpedopino daniele - nero a meta'presencericardito lo squalo?
 R
september 5 - la diretta che cambio' la storia
 NEW
silenzio!simone veil - la donna del secolosonic 3 - il filmstrange darlingthe brutalistthe calendar killerthe girl with the needlethe last showgirlthe opera! - arie per un'eclissithe shroudsthe substancetornando a esttoys - giocattoli alla riscossauna barca in giardinouna viaggiatrice a seoulwolf man

1059128 commenti su 51741 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

BACH - IL MIRACOLO DELLA MUSICARICK AND MORTY - STAGIONE 4RICK AND MORTY - STAGIONE 5RICK AND MORTY - STAGIONE 6RICK AND MORTY - STAGIONE 7SENNA (SERIE TV)

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

in sala


SEPTEMBER 5 - LA DIRETTA CHE CAMBIO' LA STORIA
Locandina del film SEPTEMBER 5 - LA DIRETTA CHE CAMBIO' LA STORIA Regia: Tim Fehlbaum
Interpreti: John Magaro, Leonie Benesch, Peter Sarsgaard, Ben Chaplin, Zinedine Soualem, Georgina Rich, Corey Johnson, Marcus Rutherford, Daniel Adeosun, Benjamin Walker, Ferdinand Dörfler, Solomon Mousley, Caroline Ebner, Daniel Betts, Leif Eduard Eisenberg, Sebastian Jehkul, Rony Herman, Jeff Book, Robert Porter Templeton, Stephen Fraser, Leon Dragoi, Doris Meier, Mark Ruppel, Christine Ulrich, Günther Wernhard, Antje Westermann, Harry Waterstone, Andreas Honold, Stefan Mittermaier
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

THE ORDER (2024)
Locandina del film THE ORDER (2024) Regia: Justin Kurzel
Interpreti: Jude Law, Nicholas Hoult, Tye Sheridan, Jurnee Smollett, Alison Oliver, Morgan Holmstrom, Odessa Young, Marc Maron, Philip Granger, Sebastian Pigott, Matias Lucas, Bradley Stryker, Phillip Forest Lewitski, Victor Slezak, Daniel Doheny, Bryan J. McHale, Ryan Chandoul Wesley, Geena Meszaros, George Tchortov, Daniel Yip, Sean Tyler Foley, John Warkentin, Vanessa Holmes, Rae Farrer, Carter Morrison, Huxley Fisher, mandy fisher
Genere: thriller

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net