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L' esploratore Allan Quatermain rinuncia al matrimonio e parte per un avventuroso viaggio in cerca del fratello disperso .... Le avventure esotiche di questo esploratore creato dalla fantasia di sir Henry Rider Haggard , una specie di Emilio Salgari britannico , erano già state sfruttate dal Cinema con un paio di pellicole di buon successo negli Anni '50 . Qui invece ci troviamo di fronte al secondo episodio della bilogia voluta dalla Cannon Films , casa di produzione dei famigerati cugini Golan e Globus , molto in voga negli Anni '80 per i tanti B Movie di cassetta da essa prodotti . Come loro costume , cercano di inserirsi nella scia del successo altrui ( in questo caso " I predatori dell' arca perduta " ) per produrre lucrose pellicole a basso costo dello stesso genere . Così , dopo il boom di Indiana Jones , si dedicano alle avventure esotiche , ingenue e quasi infantili , venate di ironia e con una dose minima di sangue . Incaricano della regia l' americano Gary Nelson , mestierante che galleggiava tra poco Cinema e tanta Televisione , e gli affidano un buon cast e qualche interessante location ( le caverne e le Cascate Vittoria ! ) . Purtroppo , se nella prima parte ( quella del viaggio ) il film risulta vedibile , all' arrivo nella ( mediocrissima ) città d' oro i nodi vengono al pettine e la trama mostra tante lacune e davvero troppe ingenuità fanciullesche , oltre ad effetti speciali scadenti . Richard Chamberlain ha le phisique du role e battibecca bene con una Sharon Stone ancora sulla rampa di lancio , mentre James Earl Jones interpreta il classico guerriero nero grande , grosso e fedele tipico del genere coloniale e Henry Silva fa un cattivo veramente da operetta . Per gli amanti del gossip , segnalo che in questo set Chamberlain lavorò con quello che fu il grande amore della sua vita , Martin Rabbett , che qui interpreta suo fratello minore . Purtroppo devo dire che era decisamente meglio il primo episodio , questo fa già fatica ad arrivare al 5 .
Non ho visto la prima avventura di Allan Quatermain (un clone di Indiana Jones) quindi non posso fare paragoni,posso però dire che questo sequel è veramente poca roba. Inizialmente regicchia anche dignitosamente, l'humor non manca e anche le sequenze d'azione risultano godibili, poi con l'arrivo alla città cade nella ripetitività e quindi finisce per annoiare. Brutta anche la caratterizzazione dei cattivi, piuttosto ridicola. Cast così e così,con un Chamberlain in parte,un Jones simpatico,un Silva patetico e una Stone bella quanto insulsa. Tranquillamente tralasciabile.
Un tarocco di Indiana Jones o meglio ancora la sua versione di serie-B americana. La sceneggiatura è un obbrobrio ma visivamente ha dei momenti affascinanti pur ricordando che è un film realizzato con pochi mezzi, non regge il confronto con i film di Spielberg sotto nessun aspetto ma per passare un pò di tempo in salsa avventurosa non è proprio pessimo. La regia è basilare, gli effetti speciali piuttosto rozzi, i dialoghi banalissimi e stupidi ma sopratutto come ho detto tutta la storia non regge ed è un casino...però certi momenti danno proprio quel tocco da avventura assurda che uno può cercare. Gli attori fanno piuttosto càcare ed è proprio una giovane Sharone Stone a dimostrarsi pessima all'estremo, proprio non sapeva recitare! Si vede già, al contrario, il mito di James Earl Jones che però è relegato ad un ruolo stereotipato al massimo. Non lo considero una emerita porcata, evitabile si comunque.
Scopiazzatura abbastanza indecente di "Indiana Jones", affidata a un attore (Chamberlain) che non ha il minimo carisma e che risulta ingessato dal primo all'ultimo minuto. Film molto frenetico, penosamente ironico, cerca in tutti i modi di essere credibile. Il divertimento è assicurato esclusivamente per trascorrere una serata in tv, e per chi dal cinema chiede soltanto questo: una serie di emozioni di cartapesta. Il migliore del cast è Earl Jones, bravo come sempre e come sempre sprecato malissimo al cinema