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Sufficiente, soprattutto grazie ad una brava Capotondi che praticamente sorregge tutto il carrozzone; molto buono il suo trasformismo e la sua doppia prova, movenze incluse (ad un certo punto è così bella che pare la Mezzogiorno, prima invece, merito del make up, pare un'altra persona).
Per il resto, morale ambivalente (il compromesso va bene o no? Boh, ma il finale pare suggerire di sì), Vaporidis che fa lo spaccone e qualche dialogo che spinge alla riflessione, sia da una parte (conformisti: ci critichi solo perchè non ci puoi avere) che dall'altra (alternativa: siete voi modaioli il problema di tutto).
Tecnicamente nella media, offre (con le vamp, con i playboy, con i prof maialoni, con la superficialità, ecc.) uno spaccato sociale purtroppo molto molto molto vicino alla realtà che, al solito, pare immobile ed incorregibile.
Vedibile senza problemi, e De Biasi poi ha fatto anche di peggio.
Camei di Marco Foschi (Riprendimi) - nella parte meno credibile del film; dove azz siamo, nel laboratorio di Frankenstein? - e Nicola Nocella (Il figlio più piccolo).