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Sarebbe interessante fare un bilancio su cosa ci ha lasciato questo tipo di film dello scorso decennio. Se qualcosa ce lo ha lasciato. XD Parlando del film specifico, un noioso trashone con dei personaggi veramente odiosetti e situazioni astruse.
Sufficiente, soprattutto grazie ad una brava Capotondi che praticamente sorregge tutto il carrozzone; molto buono il suo trasformismo e la sua doppia prova, movenze incluse (ad un certo punto è così bella che pare la Mezzogiorno, prima invece, merito del make up, pare un'altra persona).
Per il resto, morale ambivalente (il compromesso va bene o no? Boh, ma il finale pare suggerire di sì), Vaporidis che fa lo spaccone e qualche dialogo che spinge alla riflessione, sia da una parte (conformisti: ci critichi solo perchè non ci puoi avere) che dall'altra (alternativa: siete voi modaioli il problema di tutto).
Tecnicamente nella media, offre (con le vamp, con i playboy, con i prof maialoni, con la superficialità, ecc.) uno spaccato sociale purtroppo molto molto molto vicino alla realtà che, al solito, pare immobile ed incorregibile.
Vedibile senza problemi, e De Biasi poi ha fatto anche di peggio.
Camei di Marco Foschi (Riprendimi) - nella parte meno credibile del film; dove azz siamo, nel laboratorio di Frankenstein? - e Nicola Nocella (Il figlio più piccolo).
veramente ma veramente brutto. E la cosa peggiore è la assoluta non credibilità. Di qualsiasi cosa. A partire dalla protagonista. Non bastano un paio di occhiali e la sciatteria nel vestire per esser credibili come secchione brutte e sfigate. Anzi non è proprio quello il punto. Almeno se la psicologia del personaggio fosse coerente, plausibile...niente! Lui poi è odioso oltre il sopportabile...stop, bocciatissimo, e ad ogni livello.
La corruttibilità dell'animo umano è da sempre esistita e sempre esisterà, ma è il pretesto usato da De Biasi per imbastire la solita storiella d'amore che esplora l'attualità e la superficialità che si nasconde dietro le pieghe del mondo giovanile di oggi. Un mondo fatto di apparenza, di povertà etica, di luci abbaglianti e suoni martellanti delle discoteche, di moda e di tutto ciò che bada all'apparire e non all'essere. La prima parte del film di De Biasi è tutto sommato guardabile, non infastidiscono più di tanto le caratterizzazioni dei personaggi e le situazioni che li riguardano, ma nella seconda parte si scade nel banale, nel patetico e nell'inconsistenza fatta di dialoghi stucchevoli e interpretazioni sfasate, di sentimentalismo e morale spicciola, di retorica ingenua e seccante che rende tutto sciapo ed incolore. Se l'imbruttimento della Capotondi risulta essere la cosa più riuscita significa che COME TU MI VUOI non ha granchè da dire. Vedibile ma ampiamente dimenticabile.
quando lo vidi la prima volta mi era piaciuto (cioè era sufficiente) ma adesso dico che è un filmettino molto mediocre! cioè alla fine il messaggio è: se vuoi far innamorare un ragazzo devi cambiare totalmente e vestirti più da bippppppppp non mi piace questo messaggio!
Classica commediola italiana senza infamia e senza lode... Non spicca tra gli altri film del genere ma, per passare una serata tranquilla e senza pretese, ci può stare. Sufficiente.
Cristiana Capotondi nel ruolo di una colta Cenerentola che incontra il suo Principe Azzurro Vaporidis. Una favola-commedia con le prevedibili crisi e rappacificazioni che se fosse durata una mezzoretta in meno non avrebbe fatto un soldo di danno. Il film parte in maniera abbastanza piacevole, brava la Capotondi nell'interpretare la parte dell'imbranata, poi si annacqua parecchio nella seconda parte e la tira esageratamente in lungo. La trasformazione è piuttosto improbabile ma in fin dei conti si tratta di una favola no? Probabilmente bisogna essere più giovani di quanto non sia io per apprezzare questo film....
buona commedia adolescenziale, senza particolari pregi ne difetti.....si lascia guardare tranquillamente......piacevole per trascorrere una serata relax in compagnia della fidanzata....
questa volta mi sento di andare controcorrente... io non sono un amante di commedie, tanto meno italiane, ma questo film non mi è dispiaciuto!! dietro a tutti gli stereotipi presentati, si cela una sottile critica alla società contemporanea fatta di apparenze e finti miti...vuoi o non vuoi, al giorno d'oggi, è così che va il mondo e non possiamo farci niente!! apprezzabile l'intento del regista, buona la recitazione di tutti gli attori, sopratutto di una caparbia e bella Capotondi....
Pura immondizia, sono scioccato che abbia una media così alta visto le innumerevoli s******** presenti nel film. Attori pessimi, dialoghi osceni e storia ridicola e banale. Questi sono gli ingredienti che compongono questo filmetto adatto giusto ai giovanissimi teen- agers. Schifo allo stato puro!
Per farsi piacere al figo di turno visto che lui vi evita..cambiate totalmente personalita',siate piu' svestite,lasciate sottoterra il cervello,siate piu' coatte,truccatevi da zocc.ole,vestitevi firmate(chiedete aiuto a Ma Come Ti Vesti? se non riuscite a orientarvi con la moda)..ma soprattutto,non fategli capire che pero' voi non siete cosi'in realta',anzi per farlo innamorare definitivamente continuate ad essere come siete diventate che siete sulla giusta strada. Insomma modernizzatevi ragazze e fate vedere di che pasta siete fatte con tette,trucco,cul.i e capelli sciolti.
Pellicola post-adolescenziale dal basso profilo. Il cinema italiano che delude, un tema potenzialmente interessante banalizzato da una sceneggiatura totalmente imbarazzante dove, a partire dai personaggi (caricaturali/surreali) e per proseguire con dialoghi ed evoluzione scenica, purtroppo si lascia davvero poco spazio ad una matura ed attente riflessione del fenomeno generazionale ..qualunquista e basato sui soliti elementi stereotipati, ci si mantiene costantemente in superficie senza mai riuscire davvero ad approfondire temi e problematiche ..finale in linea con tale mediocrità. Insomma da bocciare in toto se da una pellicola ci si aspetta qualcosa in più di una mera rappresentazione "favolistica" della realtà che ci circonda.. deludente!
Abbastanza sorpreso da questo film, pensando fosse una storiella cachetica, invece tutto sommato ci può stare... Non annoia e i protagonisti non demeritano granchè... Fastidio enorme per l'amica di lui, con quel modo di fare altezzoso e da principessa de sto caz.zo... Buon film di De Biasi...
Un filmetto carino per passare una serata spensierata: il tema è trito e ritrito e i personaggi banalissimi e stereotipati (il figo figlio di papà, la secchiona bruttina e asociale, le oche svampite e così via) ma se lo si guarda con le giuste aspettative non è malaccio, Vaporidis non si discosta molto dalle sue solite prestazioni mediocri mentre la Capotondi è già meglio, sicuramente non offre una prova da Oscar ma perlomeno si impegna un minimo a caratterizzare il suo personaggio e il risultato non è male....
Finale abbastanza scontato, improbabile e melenso, con lo stronzo di turno che si redime completamente in nome dell'ammmore, ma in un film come questo ci può stare....
Mooooooooooolto banale e prevedibile però dai, la storia scorre bene e lo si vede tranquillamente senza annoiarsi. Bravi i due attori protagonisti e brava anche l'amica di lei (inutili e senza sostanza invece il cugino e le "amiche" di lui). Insomma, viva gli stereotipi, ma film nel complesso piacevole. 6,5 non di più
Non saprei che voto dare, perchè alla fine è scontatissimo e piatto in alcune parti, ma alla fine non puoi aspettarti niente di diverso dalla classica commedia romantica italiana.
Nel momento in cui ho sentito "Sono come tu mi vuoi" dei CCCP utilizzata come brano della colonna sonora di questo film ho avuto un impulso fortissimo: estrarre il dvd dal lettore, andare a prendere un martello e rimediare così all'offesa. Poi mi sono tristemente resa conto che così facendo non avrei certo liberato il mondo da questa schifezza. Ritratto terrificante di una generazione, anzi, di una fetta di una generazione cioè i cosiddetti Figli di papà (che esistono sì, ma mi auguro che non tutti si comportino così), ricchi e annoiati le cui uniche preoccupazioni sono: essere belle/essere fighi, comprare beni di lusso, andare a ballare nei locali giusti, andare alle feste giuste, conoscere le persone giuste, farsi di coca nei cessi, avere rapporti sessuali rigorosamente superficiali. E in questo bel mondo si inserisce Lei, uno dei personaggi più detestabili mai visto (almeno da me) sul grande schermo. Giada è una secchiona, all'università prende tutti 30 e lode, e fin qui niente di male... ma visto che è una secchiona, deve per forza andare in giro conciata come uno scorfano, per dimostrare che a lei dell'apparire non importa nulla. Come se una persona intelligente non potesse avere anche buon gusto nel vestire, o tenerci al non andare in giro conciata come una barbona (che non significa automaticamente spendere mezzo milione per una borsa di vuitton, basta un po' di decenza). Giada spende fiumi di parole contro la società che dà importanta solo all'apparenza... peccato che poi, appena una specie di consulente d'immagine la trasforma da brutto anatraccolo in bel cigno, mandi giù per il cesso tutti i suoi valori e le sue convinzioni (arriva a rubare per comprarsi i vestiti). Della serie la volpe dice che l'uva è acerba solo perchè non riesce ad arrivarci. Una volta diventata bella conquista l'amore del cafone arricchito di turno (Vaporidis, da dimenticare) e ottiene di fare la tesi con il professore che voleva, basta appoggiare un po' le tette sul banco. E alla fine, di chi è la colpa di tutto questo vuoto esistenziale? Ma dei genitori certo! Film orribile. Se questo è l'esordio di Volfango De Biasi, gli consiglierei di cambiare mestiere.
mah, è fondamentalmente una cavolata. l'idea è in stile commedia americana, solo che non riesce a ad essere abbastanza commedia, e neanche sufficientemente drammatico da far riflettere. non rimane quasi niente di questa pellicola, se non cristiana, stupenda e molto brava! devo dire che anche nicolas se l'è cavata bene.
devo ammetterlo,questi film(?) italiani sono fatti con classe,amore e sono di grande qualità... le interpretazioni sono magistrali,la regia è ottima e per non parlare dell'amico del protagonista,si vede che ha studiato cinema per anni e anni... vaporidis è bravissimo e sono sicura che non ha pagato nessuno per diventare un attore,perchè quelli bravi non hanno bisogno di corrompere registi e produttori... stessa cosa per le femmine... cast degno di nota,bello quasi come i cinepanettoni di de sica e boldi.. mi sono fatto certi pianti quando ho visto questo gran film che non riesco nemmeno ad immaginarmeli... poi il tema trattato è davvero buono:l'estetica di una ragazza naturalmente è un tema che deve essere trattato per forza in un film... questo film ha una gran classe e nemmeno un po di volgarità!!!! consigliatissimo...
Rispetto ad altre schifezze teen nostrane, che viaggiano tra l'inguardabile e l'oscenità, questa si distacca con destrezza. Scontato come da copione, ma per lo meno divertente e ben realizzato, soprattutto nella prima parte un po' più ispirata di una seconda, dove la prevedibilità, ahimè, si fa sentire. Indecente la recitazione di Vaporidis, sicuramente raccomandato, brava la Capotondi. Il resto del cast nella media.
E me ne avevano parlato bene. -.-''' Per me è un film zeppo di luoghi comuni e che non insegna e lascia dentro nulla, ma che anzi serve ancor più a trasmettere quel messaggio distorto di una società basata essenzialmente sull'immagine (rapporti interpersonali a parte), fraudolenta concezione che in Italia (ma nn solo) oggigiorno va per la stragrande. E non mi si venga a dire che ciò che traspare dal film non è ciò perchè è talmente evidente. Inutile a dir poco.
Visto per puro caso in paio di giorni in tv, mi aveva incuriosito sin dai primi momenti. Non credo di poter trovare un aggettivo adatto per quanto risulti finto e prevedibile, per non dire incredibile. Non c'è un attore che si immedesimi nel suo personaggio e la coppia Vaporidis-Capotondi sono rimasti agli esami di Brizzi, forse l'amica robusta della protagonista si salva. Una retorica nella sua più bella forma, dialoghi Disney e infine scenograficamente parlando artefatto senza gusto (sembrano riprese pubblicitarie oppure accendi la camera ... giriamo). Il 2 va dato per il coraggio avuto di girare una simile boiata, perché ce ne vuole.
Un film degenerativo dal punto di vista contenutistico.
Dopo aver letto il commento di "glucutes@libero" ho capito che questo film sarà apprezzato tra un ventennio... per adesso solo da sociologi e teenagers.
io l'ho guardato con piacere dall'inizio alla fine. il brutto anatroccolo che si trasforma in cigno, l'emarginata dalla società che diventa la più ricercata... e purtroppo si riconferma il fatto che l'aspetto fisico è sempre più un elemento di discriminazione. basta un maglione firmato o una pettinatura fashion a cambiare le persone?
all'inizio mi rifiutavo di guardarlo, mi sembrava una di quelle "italianate" senza senso, ma poi ho cambiato idea. Tutto sommato è un film con degli insegnamenti, soprattutto fa vedere questi ragazzi annoiati che si danno all'alcol alla droga ecc...solo per cercare un po di divertimento, che alla fine neanche trovano, anche per colpa dei genitori. Ad esempio fa vedere il rapporto di Riccardo (N.Vaporidis) con il padre che lo ignora e riempie il vuoto con i soldi, questo mi sembra molto significativo. Soprattutto quando Riccardo dopo essere stato lasciato da Giada (C.Capotondi) pensa molto a queste cose e sbatte in faccia i soldi al padre dicendo che quello non significava vero amore paterno.
Ennesimo ritratto della giovinezza, sempre pronta a farsi influenzare dal primo che le capita e a farsi trascinare nella sua vita. Le recitazioni non sono male, ma neanche tutto sto granchè. Ho buoni ricordi del film,anche se non è che rientra tra i miei preferiti nel genere. Chi ama le commedie italiane di oggi, nella quale i giovani la fanno da padrone lo veda, chi proprio non le può sopportare ne stia abbondantemente alla larga:D
e questo sarebbe il cinema giovane italiano???a parte la non-recitazione da parte degli attori, ma almeno togliere quel fastidioso accento?vaporidis inconsistente e fuori parte, la capotondi già meglio (un 5).mi domando sempre come fanno a rientrare dei soldi spesi...nà ciofeca!
film con una trama e attori di contorno da poco in cui il bravo Vaporidis e la splendida, bravissima e sempre fantasmagorica Chiatti tengono in piedi il tutto e spingono alla sufficienza il verdetto.
Stereotipato e banale. Nulla a che vedere con "Notte prima degli esami". Si, magari a volte può apparire un minimo profondo, con una buona morale, e magari il sorriso può anche scappare, ma è solo un illusione. In verità è sciatto ed è un continuo citare cantilene e proverbi triti e ritriti. Solo alla fine capiremo che il tutto non ha conclusione. Anzi, peggio, la conclusione è che nel mondo di oggi bisogna essere cool, altrimenti sei un povero pirl@. Solo perchè la Capotondi mi sta abbastanza simpatica non lo boccio totalmente. Scempio.
premetto che non mi sarei mai permesso di mia spontanea volontà di vedermi questo film beccato casualmente su sky...dopo 1 ora non ce l'ho fatta più...banale, scontanto e poco educativo! attori da cani lui su tutti che fa pure il figo! ma ia!
Cosa vuole dirci questo film? Che se la poveretta non si fosse data un pò una sistemata, nessuno avrebbe mai fatto caso a lei??? Che ci vuole tutto questo per capire che si è fatti l'uno per l'altro anche se si appartiene a classi sociali diverse? Forse la realtaà è proprio così!!! Ma non è che il film ti insegni niente, solo che se conosci le persone giuste, se hai un pò di più soldi, sali di ... "un gradino"...
GIADA NON VUOLE LA GIOSTRINA – di MATILDE PERRIERA Giada Ferretti, Cristiana Capotondi, studentessa universitaria intelligente ma “schifata da tutti come se avesse la lebbra”; si dedica all'apprendimento delle Scienze della Comunicazione a Roma, ha un curriculum da lode, esiste solo per le sue teorie sui media, scrive con rabbia sui taccuini che nasconde gelosamente. Brufoli, coda di cavallo, occhiali grandi e spessi, abbigliamento dimesso: l’archetipo della secchiona trasandata, contraria a ogni aprioristica forma di mercificazione e di conformazione alla “gioventù bruciata” incapace di “chiedersi cosa hai dentro”. Riccardo Croce, Nicolas Vaporidis, studente svogliato, spaccone, “abituato a stare sulla giostrina”, in conflitto con il padre deciso a tagliargli i fondi perchè deluso dai fallimenti accademici del figlio. Netto il contrasto tra la “sostanza” di lei, “homo sapiens”, impiegata part-time in una trattoria per mantenersi agli studi, e “l’apparenza” di lui, “homo ridens”, spregiudicato “succhiasoldi” che raggiunge il “venti” a stento. Le strade dei due si intrecciano quando Riccardo, per tacitare il genitore e garantirsi la vacanza a Ibiza, chiede a Giada di impartirgli lezioni private. Gli amici gli consigliano di sedurre la ragazza in modo da ottenere le ripetizioni gratuitamente. Le ore passate sui libri li avvicinano. Giada si innamora di Riccardo e, per conquistarlo, si affida allo stilista John Richmond, mettendo in moto uno dei temi centrali della trama in cui l’abbigliamento si trasfigura in protagonista implicito. Le “nuove abitudini vestimentarie” (Marcella Sardo, Moda – identità e comunicazione) trasformano il brutto anatroccolo in teenegers alla moda, ammirata e apprezzata, cigno dalle ali bianche librate nell’aria. La metamorfosi fisica, però, non basta, anche Riccardo deve mettere in discussione i propri valori e maturare insieme a lei una fresca filosofia di vita. Dall’amore reciproco scaturisce una morale profonda: la “nuova” Giada, al di là dei successi, deve recuperare il suo io più profondo ed essere amata per quella che è realmente, mentre il “nuovo” Riccardo, abbandonata, “grazie a lei”, la condotta dissipata, si accorge di amare la Cristiana “di prima”, quella che c’è all’interno. Volfango De Biasi, insomma, ha dato vita a un film di notevole spessore socio-antropologico perchè fa risalire in superficie l’identico patrimonio cromosomico degli adolescenti del XXI secolo, coinvolge il pubblico di giovanissimi e aiuta gli storici a disegnare la nuova Italia in cui, purtroppo, “non si comunica più con la parola ma con l’immagine”. Il tempo della storia, certo, non può coincidere con il tempo del discorso; impossibile, in 107 minuti, elaborare modelli propositivi in un’età in cui “la comunicazione sociale funziona a piramide e al vertice siede chi non fa nulla”. Basilare il messaggio che il regista, pur con le macroscopiche ellissi e l’esteriore entertainment, trasmette; la progressione in climax di emozioni che lo esplicitano, infatti, se, da un lato sottolinea la demistificante etica che antepone l’apparire all’essere “in un mondo abbastanza crudele, anche peggio di come appare nella pellicola” (De Biasi), dall’altro, vuole risalire la china, riallacciare i rapporti umani e far risplendere la luce che alberga in ogni animo.
Si può vedere solo se costretti a letto da una malattia o da qualche incidente stradale. Tematica banale, attori che recitano da cani, regia scolastica... e la solita accozzaglia di luoghi comuni sui gggiòvani superficiali con le macchinone che prendono la dddroga, ma che quando incontrano quella ggiusta prima la strapazzano un po', poi però vivono tutti felici e contenti. Desolante.
Una ciofeca biblica! Lei, ragazza dagli ideali "alternativi" ma sani, si ritrova a trasormarsi nel fenomeno mediatico e dozzinale da lei tanto odiato... Ma ci volete prendere per il cu.lo? Spero che codesto Volfango stia solo scherzando, perchè se così non fosse è davvero ridotto molto male. E pensare che l'ho visto con amici i quali dicevano fosse un film carino e originale... Stendo un velo pietoso.
FANTASTICO! Uno dei film più originali degli ultimi anni... incentrato su temi fondamentali e sconosciuti che affrontano la vera realtà dei giovani incompresi di oggi. Non ci credete? Ecco alcuni esempi: - è più importante essere o apparire?? - meglio essere belli dentro o belli fuori? - l’amore può farci cambiare visione della vita e dei valori a cui siamo attaccati? - il ragazzo ricco e incompreso, la ragazza povera e brutta pronta a qualunque compromesso pur di avere successo - il denaro non compra la felicità - la bella gnocca che con le tet.te di fuori riesce a fare l'assistente universitaria.
Ed alcune chicche del tipo: "a te papà non è mai importato nulla di me.... mi hai dato solo e sempre soldi. Ma i soldi non possono sostituire un padre" waoooooo complimenti per la sceneggiatura.
Io spero tanto, lo spero davvero, che chi abbia pensato al titolo di questo capolavoro non sappia dell'esistenza del dramma scritto da Pirandello, incentrato proprio su un personaggio ed il modo in cui si rifà una nuova vita e sulla tematica della doppia identità... altrimenti il povero Luigi si sta rigirando nella tomba.
Film molto più complesso di quello che si potrebbe pensare a prima vista. La storia è di una banalità assoluta, già si sapeva come sarebbe stato non solo il finale, ma l’intera trama, ma sarebbe sbagliato fermarsi a questo perché l'idea di base è molto intelligente e molto seria, ovvero mettere in contrapposizione l’apparire con l'essere, e lo sceneggiatore tratta l’argomento con eleganza e serietà. Interessante in particolare, e riscontrabile nella realtà, che apparire belli può aprire tante porte, come
l’assunzione di Giada per il lavoro di assistente da parte del professore solo quando lei si è proposta in modo piacevole e provocante
Da condannare ma purtroppo veritiero l'alcool e la droga apparsi nella festa, però mi sarebbe piaciuto qualcosa da parte del regista che faceva capire che queste cose sono da evitare, ma non ho visto nulla.
Cosa non mi piace è la poca costanza del volume del parlato che non permette un ascolto omogeneo, e per fortuna che la colonna sonora, molto azzeccata, non ci va sopra.
Devo ammettere di avere un debole (cinematografico) per Vaporidis: so benissimo che non è un gran attore, ma a me piace il suo approccio nell’interpretazione dei personaggi, in questo caso è molto bravo a mettere sullo schermo il giovane ricco fannullone che pensa solo alla bella vita, a me è piaciuto parecchio.
Chi invece mi ha un po’ deluso è stata la Capotondi, nulla da dire sul suo impegno, ma non mi ha convinto, è stata poco incisiva forse perché aveva il ruolo più difficile, ma questa non dev’essere una giustificazione.
Interessante l'interpretazione della Sterigerwalt (Fiamma nel film, quella che aiuta Giada), non che sia una gran attrice, ma ha interpretato a mio modo di vedere molto bene la svampita, vuota ed annoiata riccona, favorita anche da una sceneggiatura che l’ha aiutata non poco. Gli altri non mi hanno detto nulla.
Nel complesso quindi un film con una trama scontata, ma che racchiude dentro di sé un’idea molto buona e realizzata più che bene.
Meglio del successivo Iago, comunque davvero brutto. Al di là di qualsiasi giudizio moralistico, questi sono film sostanzialmenrte noiosi; non riesco onestamente a capire come facciano a fare presa sui giovani. Chissà.
Film molto carino, Cristiana Capotondi molto brava, temi affrontati bene, rendendo particolare cio che a priori sembra banale... Carina la colonna sonora.. Belle alcune frasi: "Non c'è niente di intelligente ad essere tristi" "E interessata alla verita solo perche il resto non se lo puo permettere" "Ahahah... Perche ridi? Sto pensando a quanto sia corrutibile l'animo umano..." "Almeno quando c'è il sole io sorrido. Giada, oggi c'è il sole, te ne sei accorta?"
Concordo sui personaggi stereotipati, comunque il film non è malaccio, prima di entrare al cinema avevo paura di ritrovarmi di fronte a un altro 3msc, e invece si segue benino e non è irritante. E meno male non c'era Scamarcio...
Nonostante la trama troppo ovvia e scontate e i personaggi stereotipati all'estremo il film mi è piaciuto. La storia scorre leggera e divertente, senza troppe pretese. Ottima l'interpretazione della capotondi. Un 7 ci può stare.
Commedia senza infamia e senza lode, consigliato a chi vuole trascorrere una serata tranquilla e spensierata con gli amici. Di più a questo genere di film non si può chiedere.
Si forse non è così originale il tema. Ma queste commedie generazionali hanno sempre da presentare ai vecchi signori come sono i giovani.. ed alle nuove generazioni che "un altro mondo è possibile". Solo per questo vale la pena vederlo, senza ricercare eccessiva profondità dei temi e senza per forza doversi aspettare qualcosa. Lo consiglio quando fuori c'è la neve e non si può passeggiare guardando il cielo
Costretto a vederlo a forza dato che a casa c'era la mia sorellina, quindi forza e coraggio e vediamoci 'sto film, "chissà potrebbe pure piacermi" ho pensato ingenuamente. E invece no. Trama stra-telefonata, attori stoici nel portare avanti la loro avversione alla recitazione, dialoghi poveri di contenuto e abbastanza banalotti nella forma, regia cosi e cosi. Credetemi, non sono un bacchettone pseudo-intellettualoide che guarda solo film impegnati e che si permette di giudicare tutti dall'alto in basso ma questo film è veramente... inutile, che altro dire. A parte poi che Vaporidis ha la danza nel sangue: i suoi movimenti ritmici e la sua leggiadria nella pista di ballo mi ricordano i tronchi sul tevere che ho visto in questi giorni di piena. Nicooò potevi impararti due passi e potevi anche usare un pò di sbloccante sulle tue giunture metalliche: sei il nostro idolo, il Tony manero de noantri. Quello che mi ha irritato invece è che essendo un film dedicato agli adolescenti il regista non ha lesinato scene di sesso esplicito a gogò ed atteggiamenti troieschi dalle pulzelle di turno: diamoci un taglio nel descrivere i giovani cosi, anche grazie a questi filmetti si aiuta a creare una realtà distorta e negativa sul mondo giovanile e si spingono gli adolescenti a uniformarsi a questi atteggiamenti a dir poco autolesionisti. Ci sono mamma è papà che dovrebbero insegnare qualcosa ai figli, ma se codesti soggetti latinano i giovani usano anche 'sti film come punti di riferimento. Vorrei vedere in giro ragazzine con atteggiamenti meno provocatori.
Mi aspettavo molto peggio. Forse questi sono tra i pochi attorini italiani degli ultimi tempi che si salvano. La trama è carina, ed è vera, non come tutti gli altri film merdosini italiani.
pessimo. un film che fa veramente schifo. nella repubblica del congo fanno film migliori. se prendevano gente dalla strada recitavano meglio. se mettevano un mongoloide alla regia era siicuramente più bravo di questo de biasi.
Non è niente di estremamente brutto, ma e lo stesso molto scadente, certamente e adatto ad un pubblico giovanile, però certe scene sono di un ridicolo veramente pesante, e tocca degli argomenti che d'importanza valgono meno di zero.
Un film che mi è veramente piaciuto. Non solo scorre bene e si lascia seguire, ma soprattutto affronta un tema oggi presente tra tutti i giovani: il sapersi "vendere". Apparire, è ciò che conta di più. E la pellicola dimostra passo passo come ormai i giovani vengano attirati solo dalla moda, dalle discoteche, da vestiti costosissimi. E così che il mondo si muove, come và avanti la società, tra scarpe e giacche firmate, e una coscia semi-nuda. Per fortuna, il film dimostra anche che tutto ciò che conta non sono le cose sopra citate, ma bensì amicizia, amore.
Ennesimo film sugli pseudo-giovani alle prese con i problemi adolescenziali. Film abbastanza noioso, senza picchi di alcun genere. Trama TROPPO banale anche tra le banali.
Interpretazione di scarso livello per un film che non ha molte pretese. Almeno spero. Storia senza appligli veramente interessanti. Nè delusa, nè sorpresa. ho visto ciò che mi aspettavo.
film che scorre senza mai annoiare che risalta una cerchia di giovani che bazzicano per le nostre città ai giorni nostri senza valori e con una vuotezza immensa dentro......ho letto commenti molto brutti su questo film... non mi pare giusto.. è un film normalissimo con la sua storia d amore... basta con qst gente che mette un voto bassissimo a un film solo xchè italiano....secondo me bravi vaporidis e la capotondi.... se poi nn piacciono questi attori fate a meno d vedere i loro film..... è tanto semplice!!!!!!!!