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Senza dubbio un grande film. Le vessazioni sui contadini da parte dei potenti, vengono qui rappresentate efficacemente, con crudo realismo e incisività, ma anche con ironia. Il regista riesce a rendere benissimo l'umanità dei contadini analfabeti e la crudeltà dei potenti istruiti che usano il loro potere solo per opprimere e uccidere. Da segnalare, tra le altre cose, le grandi prove degli attori, soprattutto di Placido, qui ai limiti della perfezione. Da vedere senz'altro.
Film eccezionale, molto aderente al capolavoro di Silone, dal quale, si sa, sono nati libri cone "Cristo si è fermato a Eboli", "Conversazione in Sicilia", "Le terre del Sacramento" e altri ancora. Mi sono ritrovato io stesso in mezzo ai "cafoni" e ho vissuto la loro vita durissima, fatta esclusivamente di soprusi e angherie da parte dei ricchi e dei potenti. Impeccabili sia il regista, sia gli interpreti nel farci calare in una società arcaica e chiusa, dove sembrano non esserci vie d'uscita. Tuttavia l'uscita c'è e, nonostante la resa dei poveri, rimane un filo di speranza, che è, poi, la speranza di tutti noi in una vita migliore. Da vedere e rivedere.