Trama del film Happy days - la banda dei fiori di pesco
Wimpy e Chico sono quattro “vitelloni” che dividono birra, tavolo da biliardo, risse e avventure amorose. Prima o poi anche le loro strade dovranno dividersi.
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Il classico tipo di filmetti che fa piacere vedere il pomeriggio "giusto" in spensieratezza e in ricordo degli anni 50 tipo "American Graffiti"... Un precursore di GREASE che ha molti difetti ma qualche buon pregio... I personaggi non hanno un gran spessore, la sceneggiatura è confusa e i limiti di regia e produzione sono vistosi... Però le interpretazioni sono piacevoli come è piacevole vedere un giovane Stallone in quel ruolo (lui merita da solo la visione).
Il titolo italiano e il nome di uno dei protagonisti (Fonzie) cercano attinenze con la serie tv creata da Garry Marshall, ma è solo una trovata commerciale visto che i due prodotti non hanno nulla a che vedere tra loro. Penso piuttosto che THE LORDS OF FLATBUSH abbia invece ispirato film come GREASE, tanto per fare un esempio. La storia è semplice ma gradevole, si lascia guardare senza problemi grazie anche a un ritmo scorrevole e a delle interpretazioni convincenti, regalando una visione discreta.
In Italia il film è stato portato cercando di sfruttare il marchio di "Happy Days", dato che il titolo originale era "The Lords of flatbush" e che il nome reale del personaggio interpretato da Henry Winkler non era Arthur Fonzarelli detto "Fonzie"(esatto, hanno chiamato il personaggio in questo modo) ma bensì Butchey Weinstein detto "Butch"..... ....quindi vi lascio immaginare come potevano essere all'epoca gli spot propagandistici nel nostro paese..... In realtà credo che questo film sia uscito prima della famosa serie TV "Happy days", considerato che il film è del 1974 come la prima stagione del serial....o comunque subito dopo ...non saprei, ma con il famoso telefilm americano ambientato negli anni 50 ha ben poco da spartire; direi piuttosto che si tratta di una specie di "American graffiti" ambientato negli anni 70 farcito da quel clima sporco e trucido che era tipico dei sobborghi americani di quel decennio(infatti vedere Sylvester Stallone in queste location evoca molto quello che sarebbe stata l'dentità di Rocky Balboa nell'imminente film di Avildsen). Al di là di questi riferimenti e riflessioni, la pellicola scorre benino; non racconta nulla di eclatante, è solo una storia di bravi ragazzi che si divertono a fare i bulletti e a provarci con le ragazze; nonostante ciò risulta abbastanza scorrevole e curioso per il cast...anche la regia se la cava benino..... ...caruccio......
Partiamo subito dicendo che col telefilm "Happy Days" non ha proprio nulla da spartire se non la presenza (quasi anonima) di Henry Winkler nel cast (che per l'occasione, nella versione italiana, è stato appositamente chiamato Fonzie - in originale Butchey - giusto per mandare in palla lo spettatore).
Chiarito questo punto, passiamo al film, che altro non è che la classica storiella di gang da strada. Lineare, girato un pò maluccio e con più di qualche buco in sceneggiatura (a un certo punto, per colmare la mancanza di dialogo, entra in scena "Da qui all'Eternità" di Zinnemann che parla al posto di King e della Blakely); ma in fin dei conti, l'insieme risulta comunque gradevole grazie alla presenza del cast (dal quale spicca inevitabilmente la faccia assonnata del bruto Stallone, vera calamita nonchè protagonista assoluto del film) e ai soliti, instancabili clichè del caso (birra, sesso, scorribande, rock'n'roll, e difficoltà nell'accettare il passaggio all'età adulta).
La curiosità di vedere un film che ricordi la serie tv. Ma non ha molto a che vedere con la serie, o forse è la serie tv che ha poi deviato verso altre tematiche. Comunque rimane una commedia da vedere almeno una volta. Con attori poi divenuti importanti. La storia è lineare, ma non noiosa.
A onor del vero il riferimento alla nota serie televisiva (successiva di qualche mese?) è solo parziale, in fondo è solo un filmetto divertente che sfrutta un copione sfruttatissimo e si segnala per la presenza di Sylvester Stallone e Perry King. Simpatico e informale