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Come un antenna capace di creare un ponte comunicativo tra Occidente ed Oriente, Hong Kong riuscirà a trasmettere e ricevere il cinema del suo tempo. John Woo riesce non solo a decodificare il cinema americano, che nel caso di YING XIONG WU LEI (Heroes Shed no Tears) corrisponde ai "viet-movie", ma riesce anche a dare un impronta personale all'azione che si svolge nelle verdi ed umide radure selvagge. Rimane impressa la violenza e la crudeltà di certe immagini, che pur ricercano l'eroismo e mai la lacrima, e la qualità dell'azione, intensa e già ricca di rallenty, spaziamenti e migliaia di tipi di inquadrature diverse, che nella loro armonizzazione rendono trasparente la stessa regia.