hotel rwanda (2004)

Abbiamo trovato un altro film da mostrare a scuola. Molto bello e istruttivo.

Bello, ansiogeno, ma molto rappresentativo di quanto accadde in Rwanda nel 1994; per gli amanti dei film storici rappresenta un lungometraggio ben fatto, che ti lascia incollato alle vicende dei Tutsi per tutto il film, non lasciando spazio alla scelta della parte da cui stare. Assolutamente consigliato!

I film...quelli belli...da vedere e rivedere!

Dramma raccontato nella giusta maniera, senza cadere (o quasi) nel sentimentalismo eccessivo ma senza nemmeno esagerare con le immagini forti, riuscendo comunque ad emozionare e colpire lo stesso. La regia non è certo il massimo, ma il coinvolgimento e l'emotività che il film trasmette sopperiscono alla qualità non eccelsa delle immagini.

Molto buono il cast, soprattutto quello di colore che oscura i bianchi Nolte e Phoenix, protagonisti comunque di parti marginali. Ottima la scelta di Don Cheadle.

Scolastico ma efficace.

Umano ed emozionante; piu' che per la guerra in se, atroce, colpisce per come sottolinea la triste verita' su ignoranze ed ipocrisie varie del mondo occidentale (una cosa che dovrebbe far vergognare non poco visto che la reazione dello spettatore sarà tale anche dopo la fine del film).
Ottimo Don Cheadle, un po' meno la regia televisiva e poco coinvolta, qualche frammento retorico/pompato di quando in quando; comunque impossibile non apprezzarne il sincero impegno civile e la potenza drammatica di certe sequenze.

Media in ogni caso esagerata... Non e' ne il primo ne l'ultimo film ad affrontare tematiche del genere.

Gran film, che emoziona, sulla triste storia della guerra civile ruandese

Come spiegare ... diciamo che vedo Hotel Rwanda come il classico film da ora di religione al liceo. Un film bigotto. Dove si tenta di parlare di un tema serissimo ma senza nessunissimo approfondimento storico/antropologico; senza tentativi di dare una spiegazione; senza nemmeno presentare bene il background in cui tutto si compie.
Alla stregua di Schindler's List (altro film non certo apprezzatissimo dalla critica, un po' come il suo regista) ma in versione africana, con un po' troppa superficialità si racconta (e in modo alquanto assurdo e mieloso, v. rapporti con la moglie e importanza di certi attori BIANCHI, come il reporter/Phoenix e l'infermiera/Seymour) una bella vicenda legata all'eroismo di un uomo.

Insomma, è un po' la classica porcata americana e occidentale che vorrebbe criticare quei bianchi che non si sono fatti coinvolgere (gli occidentali, qui rappresentanti come turisti fuggiti prima del tracollo, facendo fotografie, lasciando la popolazione locale a massacrarsi senza possibilità di aiuto e senza interventi esterni) ma al tempo configurandosi come film dagli standard occidentali e con un target di bianchi borghesi come spettatori. La versione cinematografica di quei festini di raccolta fondi dell'alta borghesia, filantropia da ricchi sfondati. E in tutto questo non un tentativo di spiegare perché, in un paese, i vicini di casa abbiano iniziato ad affettarsi a colpi di machete dall'oggi al domani.

Film da vedere assolutamente, non fosse altro per il fatto che parla di un avvenimento poco conosciuto in Europa.
Essendo un film "commerciale", la confezione è gradevole: ritmo veloce, sceneggiatura curata, attori bravi (ma l'unico che emerge è il protagonista). Il prezzo da pagare è una certa dose di retorica e manicheismo, che tuttavia si mettono sempre in conto quando si guarda film di denuncia, ma quì non raggiungono mai livelli stucchevoli.
Mi permetto una nota ignorante: la moglie del protagonista è la principessa dei Kakati di "Ace Ventura - Missione Africa".

Passato piuttosto inosservato nonostante tre nomination all'Oscar in categorie importanti,é un film discreto che forse si è fatto poco notare per come eviti di spettacolizzare un genocidio abbastanza sconosciuto alla massa.

L'indifferenza degli europei e americani verso un massacro che non li riguardava direttamente è più volte messa in evidenza dalla pellicola,emblematica la frase in cui si dice gli abitanti del Rwanda non valgono niente perché "non portano voti".Si riflette anche sulla finta preoccupazione ma anche impotenza degli spettatori esterni,i quali mentre guarderanno le immagini delle violenze continue subite dai profughi diranno che è terribile,per poi continuare a fare quello che stavano facendo come se niente fosse.Ci si focalizza più su questi punti che sul massacro,di cui si vede ben poco.

E quindi uno dei pregi del film,cioè quello di evitare i sensazionalismi eccessivi,è anche il maggiore difetto,in quanto non si riesce a dare la vera portata drammatica della situazione,se non in qualche isolato momento.Bisognava trovare una giusta via di mezzo fra immagini crude e la storia di Rusesabagina e la sua famiglia ma non è avvenuto.Inoltre, non mancano spruzzate di retorica,poche,per fortuna.
Certo,si prova empatia per queste persone e viene voglia di approfondire,ma in fin dei conti solo il protagonista riesce a coinvolgere,merito di un ottimo Don Cheadle,mentre la moglie manca d'intensità con espressioni poco efficaci.

Uno dei motivi per cui rimane solo un buon prodotto sono la regia e la fotografia,piuttosto piatte e privi di guizzi,sembra un po un film televisivo.
La sceneggiatura fortunatamente riesce a farcela da sola,rendendo interessante una vicenda piuttosto statica,e infatti certe volte si sente una certa pesantezza,ma comunque si lascia guardare tranquillamente,senza annoiare troppo,nonostante personaggi secondari monodimensionali.

Nel complesso,è un film da vedere per informarsi di una storia importante molto trascurata,che riesce a produrre qualche emozione sincera,ma poteva fare di più approfondendo maggiormente il discorso come avrebbe meritato.Anche così suscita delle riflessioni,pur senza avere un grande valore cinematografico in senso stretto.In ogni caso consigliato..

una pagina di storia africana che ignoravo, ma che merita di essere conosciuta...
la vera storia di codesto Rusesabagina che riuscì a salvare circa 1200 persone (un pò gli stessi che salvò Schindler dai nazisti)
Il film seppur lunghetto riesce a farsi seguire e non cade nella retorica....
crudo, drammatico e realistico quanto basta per essere promosso a pieni voti...

Gran film, scritto con estrema intelligenza: vincente la scelta di non mostrare le efferatezze ma di farne lo sfondo della vicenda, con il rumore dei mitra perennemente presente in ogni inquadratura ed i racconti di chi si trovava all'esterno dell'hotel. La sensazione di assedio claustrofobico è totale, così come l'ansia che cresce sempre di più assieme al senso di ineluttabile disperazione. Peccato che il film non si sia imposto all'attenzione con maggior forza, forse proprio ad ulteriore beffa: come dice il colonnello dell'ONU, il Ruanda per l'occidente è immondizia. Spero non lo sia però per i cinefili e per tutti gli uomini liberi: questa pellicola è assolutamente da recuperare.

stupendo racconto della strage in Rwanda
Don Cheadle da Oscar

Racconto ottimo del crescere del malcontento nella popolazione, poi degenerata in una brutalità senza senso e inspiegabile.
Ho provato uno sconforto totale nella razza umana, ma anche una speranza data proprio dal grande eroe interpretato da cheadle.
Ottima ovviamente l'interpretazione di cheadle.
Per me che ho visitato il Rwanda pochi anni fa, vedere come è adesso il paese con hutu e tutsi che vivono in pace e confrontarlo col genocidio avvenuto poco tempo prima lascia veramente basiti.

film molto importante che racconta una terribile guerra in un paese che sentiamo forse troppo lontano. Credo sia uno di quei film che devono essere mostrati necessariamente ai giovani di oggi, al pari di quelli sull'olocausto.

Questi sono i film di denuncia da far vedere nelle scuole (come hanno fatto con me a suo tempo).
Tecnicamente ottimo, non si perde quasi mai in inutili sentimentalismi racconto questa guerra fratricida tra Hutu e Tutsi.
Don Cheadle qui da oscar.

Preziosa ricostruzione storica - manco troppo romanzata - del genocidio avvenuto in Ruanda del 1994.

SPOILER

Non può non colpire, è impossibile non porsi delle domande. Sul perché esistano ancora oggi delle nette divisioni in etnie (Hutu e Tutsi) benché siano in realtà delle caste imposte dai colonizzatori, sull'utilità dell'ONU quando davvero c'è da ballare, sul come venga stabilito un piano d'intervento delle popolazioni occidentali in un Paese in difficoltà, se è eticamente corretto che le uniche ragioni che smuovano i potenti siano esclusivamente di tornaconto economico.

SPOILER

E dunque, aiutati che il ciel t'aiuta piuttosto che attendere qualcuno che non arriverà mai.
Ed è un sempre un piacere fare la conoscenza di un eroe moderno, come Paul Rusesabagina.

SPOILER

Storia vera (purtroppo) adattata per il cinema. Bravo Don, sempre credibile.

Toccante e ben fatto...denuncia una "guerra" ai più sconosciuta usando ottimi attori, un buon ritmo ed una ragia sicura...
Non lascia indifferenti

Bellissimo film che mette l'accento su una delle più sanguinose guerre dei nostri tempi sconosciuta a molti. Ottima interpretazione di Don Cheadle, davvero eccezionale

Una storia cruda, forte, ma soprattutto vera. La storia del genocidio rwandese messo in atto nel 1994 da parte degli Huti ai danni della popolazione Tutsi.
Mi ha fatto riflettere il ruolo ricoperto dai caschi blu dell'ONU e dalla modalità in cui la situazione è stata affrontata dai vertici del mondo.
Merita. Ce ne fossero di film come questo.

Film di denuncia sul genocidio avvenuto in Rwanda durante gli scontri tra Tutsi e Hutu negli anni novanta di cui si è sentito molto poco parlare!Impressionante pensare che sono state massacrate un milione di persone in soli 3 mesi. Dovrebbero farlo vedere nelle scuole perchè si tratta di un capitolo terribile di storia molto recente e di cui purtroppo non molti sanno.

Un film veramente ben fatto! Toccante ed esplicativo al punto giusto! Attori fantastici che riescono a trasmettere un senso di angoscia veramente molto alto! CONSIGLIATO anche per conoscere le realta' di quei paesi devastati dalle guerre civili.

Diciamo che è una specie di Schindler's list africano!!!! Molto bella e toccante la storia di questo gestore dell'hotel!!!

Ottimo film , davvero intenso e in alcuni momenti anche toccante e commovente , con un bravissimo Don Cheadle nei panni di un direttore d' Hotel in Rwanda che offre rifugio a dei civili perseguitati per la loro etnia.

Bravi anche il resto del cast

Da vedere .

Un film molto commovente e toccante. Il tema delicato è stato affrontato in ottima maniera dal regista. Affascinante e mai retorico.

Un grandioso film denuncia sullo spaccato dell'Africa, ambientato, più precisamente, nel 1994 durante il genocidio degli Hutu e dei Tutsi, diretto discretamente da Terry George, che vuol far riflettere su ciò che accadde in quel periodo, quando, come dice il tag-line del film, "il mondo chiuse gli occhi. Lui aprì le sue braccia".
Quel 'lui' è il personaggio di Paul Rusesabagina, probabilmente una delle più intesne e sentite interpretazioni dell'attore americano Don Cheadle, qui molto a suo agio nei panni del direttore d'albergo di Kigali Paul.
Buone le prove attoriali di Jean Reno (grandioso cameo di pochi minuti), di Joaquin Phoenix (anche lui, meno presente nel film) e di Nick Nolte.
Intesna e senza respiro la colonna sonora; e giusto e artisticamente parlando, crudo, il realismo nelle scene di sangue e negli assalti di massi di ribelli.
Buon film denuncia.
Leggermente migliore, però, "Blood Diamond" di Edward Zwick, con un grande Leonardo DiCaprio.

film denuncia della crudeltà dell'uomo verso i suoi simili.
Molto bene gli attori.
Consigliato a tutti.

buon documento su una guerra civile poco pubblicizzata e già dimenticata. Magari si doveva calcare più la mano sulla denuncia.

Mi ha fatto vergognare di essere un uomo e soprattutto un uomo bianco..bisognerebbe farlo vedere nelle scuole, come si fa con i film sull'Olocausto..

sicuramente un bel film. conisglio però di vederlo soprattuto per avere una testimonianza dei fatti storici realmente accaduti in Rwuanda durante il genocidio del 1994.
Questo film rappresenta un buon modo per conoscere tali fatti che testimoniano la crudeltà alla quale può giungere l'odio umano e alla totale indifferenza dell'Occidente, che hanno tra l'altro reso tali fatti quasi del tutto sconosciuti.
A differenza del genocidio degli Ebrei che è ampiamente trattato nei film quello del Rwanda rimane ancora sconosciuto invito quindi tutti a vedere questo film, che a mio avviso è anche abbastanza ben fatto.

Film bellissimo che racconta del genocidio in Rwanda, molte volte queste guerre civili non contano, ma tutti dovrebbero sapere, e cercare che cose del genere non accadano di nuovo, alcune scene sono molto significative. Oltre a questo racconta del coraggio di Paul Rusesabagina, davvero un grande uomo, il film va visto assolutamente.

Film forte, commovente e toccante. Assolutamente da vedere perchè non sono solamente due ore di puro intrattenimento, ma un arrichimento per ciascuno di noi...avvenimenti accaduti e che in alcuni paesi tutt'ora accadono..aldilà dell'incuranza e della disinformazione del mondo capitalista.

Molto bello, sia per i fatti che racconta, come testimonianza, che come film in sé e per sé.

Toccante! Da vedere perchè il ricordo di questo genocidio è importante per pesare la malvagità umana!

Documentario. Un film che mette a nudo i veri valori della società occidentale.
Anche sotto l'aspetto artistico, per quello che può valere, è un film molto ben fatto; non si perde mai l'impressione di essere in contatto con la realtà. Qualche pecca nel montaggio serrato, giustificabile in un film di questa durata e intensità.

Un film da vedere. Sì, un po' scolasticoe didascalico, sì, un po' retorico, ma almeno fa riflettere. Un genocidio "poco di moda": 1 milione di morti, nel 1994, ieri, di cui non è fregato niente a nessuno.
Un giorno vivi con il tuo vicino di casa una vita normale, non hai probelmi, è come te, il giorno dopo ti dicono che è il tuo nemico mortale e diventa meno di una bestia.... uno scarfaggio, appunto.

quanti volti può avere il dolore dunque ?....quante lame conficcate nel profondo dell'anima si possono sopportare?....oh, uomo, che rinneghi secoli di evoluzione per trasformarti , nel solo spazio di un attimo , in belva feroce chi sei dunque? ...Quale può essere la tua strada se di sangue son lorde le tue mani ? ...solo ieri lastricate di morte le vie che seguono i tuoi passi ....nulla è cambiato , continuerai ad uccidere , continuerai a predicare la stessa morte da cui sei giunto ....Uccide l'uomo, osserva l'uomo, pensa l'uomo , ....e tra queste azioni di tanto in tanto si nutre ....solo piccole gocce di purezza , simili ad acqua pura rendono azzurro questo mondo .....L'amore una mera chimera .....

Film sul genocidio in Ruanda e di un gestore di un hotel che ha accolto un migliaio di civili, sia Tutsi che Hutu nel suo stabile. Un racconto di sentimento, unione, pacifismo e coraggio. Ottimo l'attore principale e discreta la sceneggiatura che cerca di restare fedele a quello che successe senza esagerare in erosmi. Peccato però che in molti punti mi sembrava un film troppo "americano" con le tipiche sparatorie, tensione ecc. comunque vale la pena di vederlo.

Discreto film sulla guerra civile in Rwanda. Fatto abbastanza bene, buona l’idea della radio all’inizio che in qualche modo inquadra la situazione.

Hotel Rwanda è uno di quei film che tutti gli amanti del cinema devo vedere almeno una volta.Il movie merita un voto alto solo per il merito di dare visibilità ad una delle tragedie umane del secolo scorso(forse in pochi ancora oggi conoscono le vicende di Hutu e Tutsi).Se ci aggiungiamo poi la straordinarietà del protagonista (ricordiamo che quella del direttore dell'hotel è una storia vera) e la magistrale interpretazione di uno straordinario Don Cheadle,ecco che il giudizio non può che sfiorare il massimo dei voti.Storia su cui riflettere molto.

Che bello questo film!!!Rimane...

Film che racconta una pagina di storia del rwanda e che evidenzia molti aspetti interessanti.
Purtroppo non riesce a essere più di tanto incisivo e troppo spesso si perde per strada.

Il suo maggior pregio è (ovviamente) la denuncia.
Il suo maggior difetto: la regia troppo scolastica e poco incisiva.
Sostanzialmente un buon film che, soprattutto nell'ultima parte, è molto emozionante.
E' un film che fa capire il dramma vissuto Rwanda e che pone in evidenza che senza petrolio o altri interessi, il mondo "dei grandi capitali" gira le spalle e chiude gli occhi.
E' un film che merita di essere visto

Che schifo!... Ecco un motivo per vergognarsi di essere occidentali. Per fortuna che noi possiamo spegnere la tv, un commentino sul film e così continua la nostra vita come se niente fosse... fra poco avremo cosî tanti film denuncia che saremo stufi di vederli e chiederemo a Bollywood altri sorprusi, altre denunce al mondo o di farceli più satirici perchè non ci divertono a sufficienza. Infine potremo perlomeno criticarli, dire la nostra opinione e non AMMAZZARCI dalla noia... (un genocidio della noia, ....ci faranno sicuramente un film)

ma poi dico... aiutandoli non abbiamo nessun interesse e soprattutto nemmeno un soldo ci vien in tasca, quindi perchè farlo?? Lasciamo che si ammazzino tra di loro e nel frattempo rubiamogli ogni tipo di risorsa naturale! Mi sembra un buon compromesso!!

OOOH mi son tolto un gran peso....Ora mi sento meglio. Ho detto la mia e vado a letto tranquillo e soddifatto. Domani è un altro giorno e non ci penserò mai più...

Film molto positivo e necessario su uno dei più orrendi genocidi della storia, una guerra civile che l'Occidente si è rifiutato di vedere e contro cui non ha fatto niente. La denuncia all'Occidente è uno degli aspetti più espliciti ed efficaci del film, che senza mostrare troppe carneficine coinvolge a sufficienza ma non tanto da renderlo un film indimenticabile.
E la regia lineare e discreta fa un po' a schiaffi contro la tendenza del film ad esagerare la drammatizzazione emotiva di certe scene.
Bravissimo Don Cheadle, uno dei più bravi attori di colore oggi, a interpretare uno degli ultimi veri eroi moderni.
Comunque, è uno di quei film che tutti dovrebbero vedere, almeno per farsi un'idea propria sui livelli di aberrazione che può raggiungere l'essere umano e un popolo abbandonato a se stesso.

Sconcertante dramma su una delle tante guerre africane ignorate e dimenticate dall'occidente.
Giustamente evidenziato da tutti il confronto tra Paul Rusesabagina e Oskar Schindler, due personaggi realmente esistiti, due eroi che aggrappandosi alle loro conoscenze altolocate hanno potuto porre un freno alle violenze dei loro paesi.
L'impresa di Paul anzi appare anche più difficile: parecchi sono i momenti in cui sembra non ci sia più niente da fare.
Egli è nero, il razzismo innato di ogni uomo bianco gli complica continuamente la faccenda. Significativo a questo proposito il discorso del colonnello ONU: "Siete immondizia. Per noi siete immondizia".
Il film mostra anche come nn solo gli europei se ne siano lavati le mani, ma siano addirittura all'origine di questo conflitto e della distinzione tra Hutu e Tutsi. Come dice anche il reporter Joaquin Phoenix sulle due ragazze di "razza" diversa: "Ma potrebbero essere gemelle".
Sconvolgente.

SPOILER

Hotel Rwanda così come Schindler's list, ci ha fatto conoscere oltre alle atrocità delle guerre, il bieco odio degli uomini, i genocidi e l'indifferenza, anche il valore di uomini straordinari come Paul Rusesabagina. Uomini che hanno rischiato la propria vita e quella dei loro cari per salvare delle vite innocenti e di ridare loro la speranza, la libertà, la dignità.
Questo film racconta in maniera cruda, tragica ed umana l'accanimento assurdo della popolazione Hutu nei confronti di quella dei Tutsi, che lasciò sul terreno quasi due milioni di morti e l'eroico gesto di un uomo, Hutu anch'egli, che riuscì a salvare la sua famiglia e più di 1200 persone da morte certa. Don Cheadle è straordinario nella sua interpretazione, ma anche tutti gli altri attori se la cavano egregiamente e il film risulta essere ancora più intenso e toccante.
Assolutamente da vedere.

Significativo, crudo e esplicito.
Un film che diffonde la storia di un paese in difficoltà, abbandonato a se stesso, mostra chiaramente la realtà e la offre all'occidente.
E' molto spiacevole vedere queste cose, come sono nate, come si sono
sviluppate e come si sono concluse, cruento.

Una pellicola ottima, sia x il livello internazionale, che x il quieto verismo di una storia vera , di un buon samaritano che,nall'orrore di un genocidio, mette in gioco la propria vita , x salvare centinaie di vite , lanciando al mondo un disperato appello d'aiuto.

film bellissimo,ma mi lascia una rabbia che vorrei spaccare il mondo,diamo l'oscar a dei film senza storia ,paghiamo calciatori milioni e milioni ,per non parlare degli attore ,e in tutto questo massacro la chiesa che fa resta a guardare.......mondo occidentale svegliaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

non mi ha entusiasmato, anche se mi aspettavo molto.
film spesso scontato, e recitazioni sicuramente non da più di sei...
a mio parere, se riesce a strappare qualche voto che vada oltre il 6,5 è dovuto solamente alla drammaticità delle vicende. purtroppo, però, non sono frutto della mente di qualche regista o sceneggiatore, ma sono realtà.

Film di modesta fattura ma di un forte impatto emotivo che si regge tutto nelle esprssioni di un bravo Cheadle.

Sufficienza strappata solo per l'argomento trattato. Ma a pensarci bene anche questo potrebbe essere un deterrente, visto che questo film è veramente un'occasione persa, un pastrocchio fatto con i piedi.
Dialoghi? ... mio dio
Recitazione? A dir poco irritante.
Caratterizzazione dei personaggi? Neanche a parlarne.
Tecnica? Vabbe, non infieriamo.
Retorico, ruffiano, pasticciato..molto, molto approssimativo. L'unico merito è quello di dare almeno un'infarinatura generale sui fatti, e soprattutto quello di destare un vivo interesse per questa abominevole pagina di storia, e magari informarsi meglio. Molto meglio.

film talmente girato male che il dramma raccontato sembra passare in secondo piano. Recitazioni pessime, regia e sceneggiatura ancora peggio.
Una delusione totale.

DA UN ANNO A QUESTA PARTE è STATO IL FILM CHE MI HA COMMOSSO DI PIù,FORSE UN Pò ESASPERATO,MA CMQ BASATO SU FATTI REALI DELLA STORIA MODERNA!!PURTROPPO QUELLO DEL RWANDA è SOLO UNO DEI TANTISSIMI DRAMMI AFRICANI - FILM ASSOLUTAMENTE DA VEDERE MI HA FATTO PIANGERE!!

Incisivo film che sa raccontare una pagina nera della storia con gusto e senza pietismi.
Una pellicola appassionante, che riesce ad avere ritmo senza lasciarsi andare a bombe o scene eccessivamente cruente.
Peccato che la denuncia sia un elemento di contorno

E SE SI PARLA DELLA GUERRA DEL RUANDA NON SI PUO' ESSERE COSI DIPLOMATICI

Film accademico ma di grande impatto emotivo e denuncia sociale.
Da vedere.

un ottimo film di denuncia che in quanto tale è privo dii divi strombazzati.
Insieme all'Ultimo re di Scozia è uno dei pochi prodotti che ha il merito di aver fatto luce su una delle tante guerre dimenticate

Il genocidio del Rwanda rappresenta una delle pagine più nere nella coscienza del mondo occidentale e dell'Onu (sua diretta emanazione). Il film è visto con gli occhi di Paul Rusesabagina (un bravissimo Don Cheadle), un uomo giusto, che lotta da solo contro l'orrore crescente nel suo paese. Un film che, giustamente, non indugia nella descrizione dei massacri, ma dimostra ancora una volta, che l'indifferenza fa molto più male. Una pagina dolorosa, una ferita non più rimarginabile.

Film di denuncia che racconta alcuni aspetti di una delle carneficine più terribili e meno testimoniate dai mass-media dei nostri tempi, soprattutto per quanto concerne le responsabilità dei paesi occidentali. Lo fa senza cercare l'immagine cruda e la violenza visiva a tutti i costi, ma con la forza di alcune scene (si pensi alla divisione tra occidentali e non alla salita del pullman che porta alla salvezza, con i bambini orfani lasciati a terra) che non possono far vergognare l'opinione pubblica di quello che dovrebbe essere il mondo più progredito. Buona la prova dell'attore protagonista.

ecco una di quelle storie che ti danno rabbia...siamo solo nel 1994,praticamente ieri!
eppure non si sapeva nulla,la gente si è gia dimenticata tutti quegli orrori,alla fine saranno un milione di orrori!
il film non è sempre avvincente ma ha questo merito,di illuminarci su fatti incresciosi che sono stati incredibilmente nascosti da "potenze" superiori!
bravissimo il protagonista che incarna perfettamente l'uomo da due punti di vista...quello che deve fare il capo e quindi deve affrontare la situazione da "capo" e l'uomo padre di famiglia che deve fare di tutto per salvare i suoi cari!
bello

Voto sicuramente alto per l'argomento trattato, ma non così alto come si spererebbe per un film del genere a causa del profilo dei personaggi forse un po' troppo stereotipati.
Peccato si tratti di una storia vera e non sia solamente finzione...

Un'altro mondo a parte, il più devastante massacro di civili della storia recente dell'universo, raccontato in un film. Avrei dovuto vederlo due anni fa, questo film, e per qualche oscura ragione ne ero profondamente scettico: di solito i film sull'Africa sono lastricati di buone intenzioni, e di retorica.
Tutt'altro: per quanto io non possa perdonare l'idealismo di un fronte o dell'altro (con il milite Nolte pronto a prestarsi per tutti, e a dire il vero il personaggio non ha - nonostante l'ottimo attore - una profondità interiore che sarebbe stata legittima ed espressiva), per quanto a tratti il personaggio di Paul sia calcato un pò troppo nel suo aplomb e nella sua utopia democratica e fraterna, il film è sinceramente bello, toccante, di grandissimo realismo umano e sociale.
Un film che fa riflettere sulla necessità delle azioni di guerra, o delle cosiddette "missioni di pace", specialmente quando il dramma necessita anche di un simile e suggestivo apparato ideologico pronto a far fronte con il linguaggio più diretto degli eserciti.
Un film che, per quanto "la gente dirà Mio Dio è orribile, e poi continuerà a cenare", come suggerisce Joaquim Phoenix, ha la rara capacità di filtrare nel dramma autentico un riflusso di coscienze nello spettatore.
Sapete cosa significa vivere con il solo scopo di sopravvivere? O sperare di poter evitare la morte ancora per qualche giorno?
Non è tutto a fuoco, in effetti il film di George è abbastanza carente nell'introspezione psicologica dei personaggi, un poco affettati: la coraggiosa eroina della Croce Rossa, il militare bonario e stoico, il dipendente traditore e votato ai piaceri ludici di se stesso, unicamente.
Ma le pagine finali, con quell'orgia di morte che tempesta le foto dei bambini, e la predestinazione alla fine di un'incubo (un pò alla Schindler's list direi) fanno gelare il sangue e strappare un senso di indignato dolore che difficilmente si dimentica

Commevente,simbolo della storia che purtroppo si ripete fine a se stessa nel bene e nel male,educativo,sarebbe da proiettare nelle scuole ai ragazzi; certo non sarà ricordato sul piano registico(regia sobria senza troppi fronzoli),ma per il tema agghiacciante che affronta.Buona prova del protagonista Don Cheadle,ha certamente il merito di portare alla ribalta un tema come il genocidio ruandese ed in particolare le schiaccianti responsabilità dell'occidente(su tutti Francia,Usa e Gran Bretagna).

commovente e sincero film che racconta questo genocidio, ottimo il protagonista, davvero calato nella parte.

non metto un voto maggiore parchè a volte la storia assume un tono un po' melenso e in regia T.G. fa un lavoro al più discreto.

Confermo un Nick Nolte decisamente scialbo nonostante il personaggio richiedesse un certo spessore

Rimane comunque da vedere: sono davvero pochi i film-denuncia che parlano dell'africa

Spaventoso genocidio tribale in una nazione che sembrava destinata a una certa crescita civile e tecnologica. 800.000 morti tutsi che pesano anche nelle coscienze delle nazioni ocidentali e dell'ONU, che pur sapendo dell'imminente strage hanno tergiversato sulla decisione di come intervenire.

La storia funziona e coinvolge ma nulla dinuovo aggiunge per quanto riguarda le invenzioni cinematografiche.

L'idea dell'eroe tutu che salva numerose vite tutsi è già stata sfruttata inaltri film sul razzismo tra bianchi.

Commovente, solo commovente, i msteri su come possa accadere una cosa del genere rimangono intatti, sempre impenetrabili.
Ma forse un motivo c'è , non lo si osa dire per non turbare un'Africa che cerca di sopravvivere imitando politicamente vecchi modelli europei...

Film estremamente emotivo dall'inizio alla fine. Ottimo il cast, a parte un Nick Nolte spaesato, come se fosse il suo primo film. Mi ha deluso la fine che ho trovato molto sbrigativa. Film così dovrebbero durare di più proprio perchè ti inchiodano alla poltrona.

Vedo questo film una settimana dopo Blood diamond ed ho la conferma che non sono necessari alti budget, cast eccellente, operazioni di marketng capillari, per lanciare un film di valore, emotivo per lo meno.
Questa piccola produzione senza pretese mi ha commossa, profondamente, perchè denuncia in modo così lampante l'indifferenza del mondo politico occidentale di fronte agli orrori della pulizia etnica perpetrata in quel luogo del vecchio continente volutamente ignorato da noi. Lo fa senza mostrare l'orrore della violenza, è già molto solo immaginarla, lo fa caricando emotivamente il protagonista, a lui è dato il compito di trasmettere a chi forse ha già dimenticato o peggio non ha mai voluto sapere, la vergogna di quel tradimento.

Grande! Una tragedia, un genocidio dimenticato. Non ci sono parole per commentarlo.

Uno dei migliori film del 2005, che racconta una delle pagine più nere della ns. storia recente; mostra in modo chiaro, come il genocidio in Rwanda fu reso possibile dall'indifferenza del mondo (soprattutto Europa). Molto bella l'interpretazione di un sofferto Don Cheadle, ma brave anche le figure di contorno. Terribili, ma non credo come la realtà, le immagini dei cadaveri che ostruiscono il passaggio del protagonista. Documento storico.

Film che racconta una della pagine più buie della Storia recente. Forse leggermente e forzatamente melenso in alcuni punti, ma le emozioni che sprigiona sono comunque molto forti.
Un milione di morti in nome del nulla: a me fa più rabbia la stupidità degli Hutu, che in nome di baggianate non tanto diverse da quelle della seconda guerra mondiale cominciano ad ammazzare Tutzi a casaccio, piuttosto che l'indifferenza delle nazioni unite: tanto se fosse intervenuto qualcuno si sarebbe criticato quel qualcuno perchè sarebbe intervenuto nella maniera sbagliata, o no?

Questo film risalta la malvagità degli uomini dell'occidente che sapevano della situazione in rwanda.
Don Cheadle bravissimo
per me questo film era da oscar troppo la bellezza

Sullo sfondo dei maledetti 100 giorni durante i quali morirono 800.000 persone, quasi tutte a colpi di macete e mazza, si racconta dell'uomo che salvò 1200 persone, con astuzia e con coraggio. Come Schindler, un uomo qualunque trova la forza di restituire dignità al genere umano, in mezzo all'orrore e alla follia del mondo.

Opera civile, emozionante, che fa riflettere, che non si preoccupa di mostrare una tragedia nella quale tanti erano coinvolti. Ottimo il protagonista.

Hotel Rwanda è un film realizzato per non dimenticare un genocidio vero e proprio,che quando venne perpetrato vide le nazioni ricche di tutto il globo girarsi dall’altra parte e far finta di nulla.
Il Rwanda infatti è un paese sul quale non interessava allungare le mani,una nazione non particolarmente ricca e dalla nulla importanza dal punto di vista commerciale e militare.Meglio quindi far finta di nulla e lasciare che la popolazione se la sbrigasse da sola…il risultato fu di piu’ di un milione di morti,letterelmente massacrati,la maggior parte a colpi di machete.
Fa rabbia dover assistere ad una pellicola simile ed essere consapevoli che pure noi,seppur in minima parte,abbiamo contribuito a tutto cio’…ben venga quindi il film di Terry Moore a ricordarci che nel mondo esistono ancora persone come Paul Rusesabagina (un ottimo Don Cheadle) pronte ad aiutare il prossimo senza chiedere nulla in cambio ma solo perché è il proprio cuore ad indicarglielo.
“Hotel Rwanda” sara’ anche un film un po’ ruffiano,stilisticamente non perfetto,ma importante per ricordarci uomini come Paul,dimenticati ormai dai piu’ ma indispensabili per la razza umana.

Bella trama di una storia accaduta realmente di una brutta vicenda storica che ha interessato il Ruanda. Bella interpretazione da parte del protagonista del film.

La Storia vera di Paul Rusesabagina, gestore di uno dei migliori hotel della capitale ruandese Kingali che all'epoca del genocidio dell'etnia Tutsi ad opera dalle milizie Hutu (1994), riesce miracolosamente con coraggio e forza della disperazione a trarre in salvo circa mille rifugiati. Il film è tutt'altro che perfetto, Terry George alla sua 3° regia dimostra ancora evidenti limiti stilistici e autoriali ma il film è passionale e rigoroso ed assume un maggiore spessore come opera-documento su una delle più grosse tragedie del XX Secolo. Forte il monito di accusa alla noncuranza occidentale alle guerre tra poveri. Don Cheadle si dimostra all'altezza di un ruolo non facile, mentre Nolte nei panni di ufficiale ONU è un pò a disagio; ininfluente Joaquin Phoenix. Complessivamente una pellicola che merita di essere vista.

non ci sono commenti per un film del genere...ti lascia a bocca aperta.....ma soprattutto ti fa aprire gli occhi....questo bisognerebbe farlo vedere a tutti (per forza) per far vedere in altri parti del mondo ..in qst caso rwanda che idee ci sono e in che condizioni vengono trattate le persone....

noioso e ripetitivo... solo don cheadle si salva

Un film coraggioso e intenso, che ci mette di fronte ad un genocidio (senza mai essere troppo cruento, l'orrore però è palpabile) e a come è potuto succedere ancora una volta anche per l'ignavia e la cupidigia degli occidentali. Certo, è stata una guerra civile, ma siamo proprio noi europei che facciamo affari con loro trafficando in armi. Il dito è puntato sulle Nazioni Unite, ma dovrebbe essere puntato anche sui cosiddetti pacifisti, che dimenticano di invocare la pace quando non ci sono alla ribalta guerre capitaliste o sioniste.
Registicamente non è perfetto, poche le scene memorabili (forse giusto il finale), ma rimane una pietra miliare del cinema moderno per la storia commovente di Paul Rusesabagina, un altro Schindler, un altro Perlasca, ancora il bene che trionfa sul male.

mezzo voto in più perchè sono film che per cultura personale dovrebbero guardare tutti