il bacio della pantera regia di Jacques Tourneur USA 1942
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il bacio della pantera (1942)

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locandina del film IL BACIO DELLA PANTERA

Titolo Originale: CAT PEOPLE

RegiaJacques Tourneur

InterpretiSimone Simon, Kent Smith, Tom Conway, Jane Randolph, Jack Holt, Alec Craig

Durata: h 1.13
NazionalitàUSA 1942
Generedrammatico
Al cinema nell'Agosto 1942

•  Altri film di Jacques Tourneur

Trama del film Il bacio della pantera

Irena Dubrovna, un'affascinante stilista di origine serba che vive a new York, è sposata con Joe, ma il loro matrimonio è in crisi perchè Irena è convinta che su di lei grava un'antica maledizione che la trasforma in pantera e la costringe ad uccidere ogni volta che è eccitata. Oliver non crede a queste cose e manda Irena da uno psichiatra...

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Voto Visitatori:   7,91 / 10 (38 voti)7,91Grafico
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Voti e commenti su Il bacio della pantera, 38 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Elfo Scuro  @  16/11/2024 04:17:41
   8½ / 10
Un saggio su come girare un film horror che sa muoversi tra il drammatico e lo psicologico, altro non viene da pensare dopo aver visto questa pellicola di Jacques Tourneur (il maggior successo della RKO di Val Lewton). Immensamente intepretato da Simone Simon, davvero suggestiva (molto tragica tra le altre cose) la sua protagonista in bilico tra il terrore atavico, folkloristico e piscogologico alla quale viene affiancata da degli ottimi interpreti come Kent Smith, Tom Conway e la biondissima Jane Randolph. Il film ha diversi meriti nella storia del cinema (dal tipico salto paura fino al classico "Lewton Bus"), di base è una struggente storia d'amore finito male tra due personalità molto diverse che si sono trovate attratte tra loro, dove misticismo e psicologia si fondono con un tocco horror di vera classe, senza mettere da parte le ottime intuizioni artistiche: fatte dal regista Jacques Tourneur, dal direttore della fotografia Nicholas Musuraca, dal montatore Mark Robson e senza dubbio dallo sceneggiatore DeWitt Bodeen. Il film dimostra come si possa suggestionare lo spettatore con abilità di regia, d'interpretazione, di fotografia e di scenario.

Thorondir  @  19/03/2024 11:31:04
   8 / 10
Irina è un personaggio profondamente umano perché ambiguo. Nonostante la sua condizione di "cat people" è gravata dalle tipiche contraddizioni degli esseri umani: da un lato sa che il suo "potere" può essere sfruttato ogni qual volta si vuole punire qualcuno/a ma allo stesso tempo sa che quel potere è una prigione, qualcosa che impedisce di vivere serenamente come le altre donne, una gabbia (elemento visivo che torna dalla gabbia della pantera a quella del canarino, alla scena del negozio di animali). Da quella gabbia si può uscire solo rifiutando quella condizione, fuggendone via, in una lotta animalesca con l'uomo, con la scienza che sconfigge il presunto elemento folklorico/fantastico (lo scontro con lo psichiatra, la scienza). È certamente un film figlio dei suoi tempi e che se guardato oggi senza la mente e gli occhi del periodo in cui è uscito potrebbe dire poco. D'altronde gli anni passano. Ma in questa riflessione sulla condizione umana, grazia e bestia, nell'uso del fuori campo e delle ombre, il film di Tourneur trova la sua forza, non a caso destinato a restare anche per il cinema del futuro.

Boromir  @  29/07/2023 14:12:04
   7½ / 10
Un gioiellino targato RKO che trasforma i limiti del budget in eleganti non-detti. Pur reggendosi su una storia esilissima, il film di Tourneur descrive l'incombenza animale delle paranoie femminile sulla sessualità (che potrebbero essere in realtà i segnali premonitori di un'antica e primordiale maledizione), e lo fa con un notevole gioco di ellissi e ambiguità simboliche. Gli orrori suggeriti dai contrasti di luci e ombre, il sonoro felpato, gli sguardi occultati dal simbolismo psicanalitico travalicano il proibito e calibrano un'atmosfera rarefatta a metà tra noir e soprannaturale lovecraftiano.

topsecret  @  12/09/2021 21:39:59
   6½ / 10
Sceneggiatura piuttosto flebile in alcuni punti, con scene liquidate troppo frettolosamente, ma la realizzazione a livello emotivo si fa apprezzare senza tanti problemi, riuscendo a interessare e intrigare abbastanza. Il cast fa il suo e contribuisce a rendere questo film a basso costo della RKO uno dei cult di genere che ha riscosso più successo in quegli anni.
Merita la visione.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  02/11/2017 19:15:06
   7 / 10
Noir fortissimo a tinte anche horror e con forti momenti di suspense .
Con i mezzi dell'epoca ne viene fuori un gran prodotto ancora oggi in grado di tenere incollato lo spettatore allo schermo per vedere come va a finire .
Grande Simon Simon , fatatle e disagiata allo stesso tempo .
Scena della pisicna da cult.

alex94  @  15/06/2016 13:16:09
   8 / 10
Altra grandissima pellicola prodotta dalla RKO e diretta da Jacques Tourneur (che l'anno successivo realizzerà anche Ho camminato con uno zombie) negli anni 40.
Il film si lascia ricordare per il modo in cui il regista realizza la pellicola sfruttando al meglio i pochi mezzi a disposizione per girare una pellicola che inquieta,giocando quasi tutto su un dubbio che si insinua anche nello spettatore,e cioè,la protagonista è vittima di una maledizione o soffre di qualche problema psicologico?
Tutto questo impreziosito da una serie di simbolismi e scene alquanto inquietanti (sopra tutte quella della piscina ).
D'ottimo livello anche la recitazione e l'aspetto tecnico.
Un classico....assolutamente imperdibile.

GianniArshavin  @  18/08/2015 21:17:03
   6½ / 10
Horror anni 40 ancora oggi interessante e godibile, malgrado in alcuni momenti palesi i tanti anni che si porta sul groppone.
A splendere ancora oggi sono l'atmosfera misteriosa e cupa esaltata da un b/n di classe, i sottotesti erotici e sessuali molto azzardati per il periodo e la prova di una ferina e tormentata Simone Simon,davvero brava nel ruolo principale.
Purtroppo in alcune dinamiche il film risulta superato e a tratti non riesce più a stupire o trasmettere tensione come all'uscita,ma per un'opera che ha 70 anni è anche comprensibile.
Per quanto riguarda gli aspetti tecnici, regia di Jacques Tourneur, la fotografia e la prestazioni attoriali sono davvero di grande spessore .

Una pellicola moderna per i suoi anni che conserva un fascino magnetico tutto suo. Qualche aspetto risulta un po invecchiato ma nel complesso questo classico merita la fama che ha.

Neurotico  @  13/03/2015 13:34:38
   8½ / 10
"Esiste in certi casi un bisogno fisico di scatenare il male sul mondo, e..."


Jacques Tourneur orchestra magistralmente un noir dall'atmosfera rarefatta e sospesa che si ammanta d'orrore in modo allusivo lavorando sull'immaginazione e lasciando al potere della suggestione il compito di impressionare lo spettatore.

La bella protagonista (la magnetica Simone Simon) sprizza una felina (per l'appunto!) ed enigmatica sensualità ad ogni inquadratura, con quell'espressione triste e melanconica, causata dalla consapevolezza della sua diversità e della sua condanna ad essere infelice. Come lei stessa ammette, la sua dannazione a non essere normale la induce a invidiare la vita normale della altre donne. Questa sua predisposizione esploderà in uno stato d'animo ferito dalla vergogna e dalla gelosia allorquando la rivale in amore Alice si impiccerà dei suoi affari.

Grandissima è l'atmosfera plumbea e sospesa che si respira durante la sequenza della piscina, così come pregna di suspense è la scena del pedinamento, scandito dai passi delle due donne e architettata dalla sontuosa regia di Tourneur. E' inevitabile il finale in cui si scopre essere profetico il disegno che fa la protagonista all'inizio del film allo zoo di fronte la gabbia della pantera, metafora della sua vita da "mostro" in gabbia.

Sussurrato, elegante, malinconico. Il capolavoro di Tourneur verrà ricordato per sempre come un grande esempio di cinema horror d'epoca, basato tutto su un'atmosfera inquieta fatta di ombre, ruggiti, sguardi, metafore di un'esistenza umana evanescente, impalpabile, sofferente, condannata all'infelicità, alla frustrazione e alla ferocia latente.


".. e ciascuno di noi porta con sè un desiderio di morte."

1 risposta al commento
Ultima risposta 13/03/2015 13.43.35
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pak7  @  20/08/2014 12:11:54
   7 / 10
Buon film di Tourneur, regista che mi piace tantissimo. Pellicola che si dimostra più un thriller che un horror, ma che comunque riesce ad inquietare per il suo splendido gioco d'ombre. Grandissima la Simon.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  29/11/2013 12:42:46
   7½ / 10
Uno dei migliori horror anni '40 dove il bianco e nero è perfetto per giocare con luci e ombre e soprattutto con il nero-pantera della protagonista.
Tensione costante ed erotismo represso che clamorosamente sfocia nel deludente remake di quarant'anni dopo.
A distanza di poco tempo Jacques Tourneur rivoluziona il genere horror con due perle del genere. Dopo l'ormai cult "Il bacio della pantera" uscira' "Ho camminato con uno zombie".

Invia una mail all'autore del commento nocturnokarma  @  31/01/2013 12:33:05
   8 / 10
Cult horror del tempo che fu. Ambientazione superlativa e una protagonista esemplare per bellezza e fragilità. Una discesa negli inferi della mente e del male che scaturisce da paure ancestrali. Visivamente affascinate.

Goldust  @  14/01/2013 09:00:36
   5 / 10
Ha fama di cult imperdibile questo Cat People, peccato che il tempo passi inesorabile per tutti: rivisto oggi, a più di settant'anni dall'uscita, risulta essere solo un thriller mediocre, con spaventi solo accennati ed una trama inverosimile. La Simon però è perfetta nella parte.

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  25/09/2012 23:18:32
   5½ / 10
Un magnifico uso delle ombre ed un paio di idee interessanti non salvano lo spettatore dalla noia e dalla assurdità della sceneggiatura (vedi la scena della piscina: geniale come idea, ridicola per come avviene). I dialoghi sono altrettanto scarsi (e probabilmente non rendono giustizia agli attori).

C.Spaulding  @  10/07/2012 12:18:14
   7 / 10
Ottimo film di Tourneur . Una pellicola inquietante carica di atmosfera che nonostante l'età, calcoliamo che siamo nel 1942, regge bene e non annoia. Indimenticabile la scena della piscina. Da vedere.

Oskarsson88  @  09/04/2012 15:17:54
   6½ / 10
ottime le atmosfere in particolare in piscina, la scena del bus etc. però la storia è purtroppo inverosimile e beh fa perdere un po' lo charme di questo thriller. comunque bella prova per l'epoca considerando anche il budget di poche pretese.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  24/10/2011 00:08:09
   8½ / 10
E' un classico intramontabile, esempio di come si possa creare angoscia da paure ancestrali, percepire in maniera tangibile sensazioni di un qualcosa che possa scatenarsi all'improvviso. Tourneur era un maestro in questo ed usando alla perfezione una fotografia in bianco e nero dal forte taglio espressionista regala sequenze in cui la suspence è tangibile. Questo film dimostra che molte volte è il sottinteso e il non vedere che incute la paura.

Crimson  @  09/11/2010 20:16:16
   7½ / 10
Un ottimo thriller psicologico low-budget che deve molto alla perizia inconsueta attraverso cui lascia immaginare l’orrore. Ciò che è rivelato si scatena e confonde in un magico gioco di luci ed ombre.
Ritroviamo Simone Simon dopo La Bête humaine ed il suo personaggio si arricchisce di una inconfondibile quanto elettrizzante carica ambigua. Riesce a dar vita ad una femminilità felina che affascina ma intimorisce al tempo stesso, complice una sceneggiatura abile nel mascherare per poi colpire (ma nemmeno troppo) con dettagli rivelatori nei venti minuti finali.
Simbolismi audaci rivelano un sottostrato costellato da allusioni sessuali mordaci e quanto mai avanti per il 1942. La schiena nuda della Simon nella vasca, il suo smalto e il graffio sul divano sono dettagli cuciti nell’immaginario, per il resto il film deve la sua fama molto più alla scena della piscina, in cui la tensione è al massimo.
Bisogna a mio avviso godersi sequenze di questo tenore, lasciandosi trasportare dal meccanismo del thriller, evitando piuttosto di dannarsi in sofisticate e inopportune analisi psicanalitiche.

Niko.g  @  24/10/2010 17:44:58
   9½ / 10
Eccellente psico-dramma, che non svela nessun orrore ma lo fa vivere nell'immaginazione dello spettatore tra ombre, rumori ed allusioni. Il regista sembra giocare a nascondino con lo spettatore, ma la riuscita della pellicola consiste proprio in questo: l'orrore viene percepito e in colui che guarda il film si innesca inevitabilmente la molla dell'immaginazione e della tensione fino al tragico finale.
La scena della donna che si avvicina a Irena nel ristorante, chiamandola "sorella”, pur nella sua minimalità, risulta inquietante coma poche altre. Un film fondamentale nel suo genere.

Invia una mail all'autore del commento Gualty  @  18/10/2010 14:21:45
   8½ / 10
Dalla psicanalisi all'etica, dalla simbologia al puro thriller questo film riesce ad innalzare un palco sublime in cui gli attori snocciolano paure e desideri, diretti da una grande regia che con pochi e dissimulati mezzi dirige un piccolo capolavoro.
Un po' affrettato il finale ma ben fermo e deciso, coraggioso a suo modo.

edmond90  @  01/03/2010 08:57:48
   8½ / 10
Straordinario come un film del lontano 1942 sappia ancora tenere in pugno lo spettatore avvolgendolo in atmosfere da incubo e ammaliandolo con il fascino della splendida Simon.Gran lavoro di regia di Jacques Tourneur che probabilmente non si esprimerà più a questi livelli.

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

pinhead88  @  24/02/2010 01:45:42
   6½ / 10
Un piccolo cult,ma da qui a dire che si tratta di un capolavoro ce ne vuole.insomma per un'ora non succede mai nulla,e il finale è piuttosto sbrigativo e confuso.capisco l'alone di mistero,ma in questo film non ha significato.comunque non mi sento di penalizzarlo,nell'insieme ha un nonsoche di fascinoso.

El_Baro  @  23/02/2010 10:22:11
   9½ / 10
Sarò anche di parte, ma questo è fenomenale.
Strepitoso il rapporto tra sogno e realtà, mai chiarito, l'ambiguità della splendida Simon, la scena della piscina, l'inseguimento.
Psicologicamente geniale, questo film è un assoluto capolavoro, oltre che essere assolutamente modernissimo!

JOKER1926  @  11/01/2009 20:23:29
   3 / 10
"Il bacio della pantera" di Jacques Tourneur è un film indubbiamente sopravvalutato; trama "fiabesca" spinge lo spettatore nella noia pura; l'emozione, la tensione sono zero…

La dinamica del film è troppo semplice, lineare e come detto la trama non soddisfa (essa è troppo "stravagante", fantastica…)
La nota positiva del film (forse l'unica!) è la buona prova degli attori che soddisfano pienamente (soprattutto Kent Smith riesce a "incarnare" il suo personaggio).
Sul piano tecnico quindi grosso modo ci sono poche pecche rilevanti.
I veri difetti riguardano il contenuto della pellicola.
L'icona della donna pantera è assurda, contraddittoria non curata…
La donna è un personaggio costruito male, regia penosa…
Nessuna scena degna di nota, Trovo ridicola la scena della piscina ( anche tecnicamente è scadente) senza senso e bizzarra…

Film a tratti diseducativo, improbabile ( il marito della "donna pantera" assumerà atteggiamenti incredibili); il finale risulta essere troppo sbrigativo e superficiale.
La pellicola annoia molto, appena accettabile sul piano tecnico sdegna clamorosamente sul piano del contenuto.

"Il bacio della pantera" è inoltre una pellicola "ingarbugliata" (paradossalmente) nella sua semplicità, in pratica alcuni episodi, e soprattutto la personalità della protagonista sono incoerenti e un po' troppo forzati…

Film di altri tempi, "Il bacio della pantera" (pellicola del 1942) risulta essere un totale disastro cinematografico "gonfiato" sproporzionatamente dalla massa spettatrice; pellicola tramontata (magari nei decenni passati poteva entusiasmare... ma oggi assolutamente no…) estremamente cattiva, diseducante…

"Il bacio della pantera" è un Horror primordiale di bassa lega che si basa sul niente; noia, piattezza, lentezza, prevedibilità "ornano" il tutto, pellicola primitiva…

11 risposte al commento
Ultima risposta 15/09/2009 19.52.07
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Gruppo COLLABORATORI ULTRAVIOLENCE78  @  11/11/2008 23:53:24
   8½ / 10
Ancora un volta è dimostrato il teorema, secondo il quale quando ci sono il talento e la bravura del regista nonché validi propositi e idee alla base di un film, questo, a dispetto della scarsità di mezzi e di risorse finanziarie, sarà comunque destinato a diventare un grande film. Non è un caso che “Cat People” di Jacques Tourneur sia assurto a classico del genere horror-psicologico, che ha ispirato una folta schiera di autori. Tra essi si annovera sicuramente il nostro Dario Argento, che in molti suoi lavori, “in primis” “Suspiria”, denuncia diversi debiti nei confronti della pellicola “de qua”: basti pensare alla scena del pedinamento lungo il viale alberato o a quella all’interno della piscina, e più in generale all’atmosfera ansiogena che Tourneur ha saputo generare attraverso il gioco di passi, sospiri –appunto e chiaro-scuri, che contribuiscono superbamente a produrre l’impressione di presenze non definite ma tuttavia minacciosamente incombenti. Agli effetti angoscianti si uniscono poi le sfumature psicologiche, che conferiscono al personaggio di Irena un notevole caratterizzazione, nella quale si obiettiva il conflitto interiore di un soggetto scisso tra il desiderio di amare ed essere amato ed una spasmodica tensione alla morte, ipostatizzata nella belva feroce. A questa polarità, insita nell’uomo, si ricollega la citazione finale con cui si chiude il film:
“But black sin hath betrayed to endless night – My world, both parts, and both parts must die” (John Donne).
Una pietra miliare del genere, che non può mancare nella videoteca di ogni vero cinefilo.

DarkRareMirko  @  02/11/2008 18:15:43
   9 / 10
Fenomenale horror psicologico di Tourneur, poi rifatto (anche abbastanza bene) successivamente dal grande Schrader.

Scene da antologia (come quella della piscina, poi omaggiato da Argento nel suo Suspiria) si alternano a simbolismi vari (primo fra tutti quello sessuale e della sessualità, qui rappresentata come repressa) e a grandi maestrie registiche.
Buonissime anche le interpretazioni (spicca l'affascinante Simon); per tutto il film ci si trova poi di fronte ad un'ambiguità di fondo (sia riferita a trama che a personaggi) e ad una qualità cinematografica davvero senza eguali.

70 minuti di vera cinematografia, dell'orrore e non.

Vero cult, film da veri mestri, imprescindibile.

Invia una mail all'autore del commento wega  @  03/07/2008 14:00:26
   9 / 10
L'abc dell'horror essenziale. Atmosfere noir in un miracoloso matrimonio tra paure ancestrali dello spettatore e codici visivi e sonori cinematografici; una pellicola che tiene con il fiato sospeso. Indimenticabile la Simon, dalla faccia felina che ad un certo punto -come la leggenda vuole- sarà sempre vestita in nero, e capace di fendere la tela di un cuscino con il sol sfiorar delle unghie.

2 risposte al commento
Ultima risposta 12/11/2008 10.17.48
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  05/06/2008 15:11:18
   7½ / 10
Eh sì, c’è una bella differenza fra “Ho camminato con uno zombie” e “Il bacio della pantera”, entrambi di Tourneur. “Il Bacio della Pantera”, come già è stato detto, è un mystery che gioca molto sulle atmosfere ed alcune scene sono molto ad effetto. Il film è ben delineato da una buona, non eccellente, ma dignitosa sceneggiatura e il finale può andare (forse poteva essere più geniale ma è riuscito il rapporto di paura-attrazione di Irena per la sua specie, i felini).
Buone le musiche, buona la fotografia anche se un po’ sgranata e bravi attori.
Ha fatto, meritatamente, storia.

Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  19/05/2008 15:12:50
   8 / 10
Film avanti almeno di 30 anni, che gioca con lo spettatore grazie alla bellezza angelica ma ferale della protagonista (vestita sempre di nero) che suggerisce un sottile desiderio di sessualità repressa che attrae perchè possibile dispensatrice di morte. Le ombre ed i sottintesi faranno il resto, grazie ai quali tutto viene immerso in un'ineluttabile sensazione di pericolo imminente.
Imprescindibile nel suo bizzarro gusto noir affogato nell'horror.

Gruppo COLLABORATORI Marco Iafrate  @  17/04/2008 22:11:50
   8 / 10
Horror psicologico, uno fra i generi più appassionanti e coinvolgenti di tutto il panorama cinematografico. Quando uscì nel 1942, "Il bacio della pantera" di Tourneur con la produzione di Val Lewton per la RKO ebbe un tale successo di pubblico che anche la critica che lo aveva accolto freddamente giudicandolo inspiegabilmente noioso fu costretta ad aggiustare il tiro; talmente lunga era la permanenza nelle sale cinematografiche che molti recensori furono costretti, anche a seguito di una visione più attenta, a cambiare in positivo il loro giudizio.
Il film, pur rientrando a far parte della categoria dei B-movies ( pellicole a bassissimo costo ) riuscì lo stesso a far presa sulle masse; l'orrore nascosto: mutazioni, mostri, trasformazioni, maschere, richiedono i costi di truccatori ed effetti speciali, qui tutto ciò che è soprannaturale non viene manifestato, si lascia insinuare nello spettatore il dubbio, il sospetto, la paura di quello che potrebbe accadere, immergendolo in una dimensione ambigua di grande fascino e di forte condizionamento psicologico.
La struttura della trama si poggia sul mistero che circonda il rapporto dell'attrice protagonista ( Irena ) con la pantera di uno zoo della città, non essendo palesata nessuna trasformazione, viene a crearsi quella sottile simbiosi tra la donna e il felino mai rivelata, continue allusioni simboliche accomunano le due creature ma tutto rimane straordinariamente in bilico tra il reale e l'immaginario; non mancano comunque scene che associano Irena alla pantera, dai graffi felini prodotti dalle unghie delle sue mani, all'inquietudine che manifestano gli animali ( soprattutto i gatti ) quando vengono a contatto con la donna.
Tourneur ci regala un film dalle atmosfere classiche del thriller/horror anni '40 con una suspense ed un gioco di ombre fantastico; lontano dall'essere adatto agli estimatori dell'horror/splatter attuale, ma vera e propria perla per gli appassionati del bianco e nero.

The Monia 84  @  06/02/2008 15:29:38
   9 / 10
La villa di Irene, lo zoo, lo studio di notte, la piscina... Non c'è un luogo nel film che non diventi inquetante. La trasformazione della donna in pantera è tanto irrazionale quanto angosciante: Cat People è un gioiello inestimabile.

éowyn_3  @  25/07/2007 23:09:49
   8½ / 10
bell'horror, fine, appassionante, azzeccatissima protagonista.

Dick  @  03/06/2007 22:15:54
   8 / 10
Bel film d' atmosfera giocato tra la cupezza e l' inquietudine dell' animo umano.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Andre85  @  12/02/2007 19:07:20
   9½ / 10
se già nel 43 si riuscivano a fare film horror di questo livello ci si potrebbe mettere a piangere nel pensare alla situazione attuale...

cmq CAT PEOPLE è un film geniale con diverse scene da antologia, come quella dell'inseguimento e della piscina.

meravigliosa la protagonista

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  28/10/2006 09:23:18
   10 / 10
capolavoro minimamente intaccato dal trascorrere degli anni, ancora cupo e inquietante grazie alla livida fotografia. da imparare a memoria.

amnesia78  @  29/05/2006 14:50:58
   8½ / 10
Un ottimo horror psicologico, giocato sul sospetto, la sfiducia e, in alcune sequenze, sul puro panico. Ottime le interpretazioni dei due protagonisti maschile e femminile.

Gruppo COLLABORATORI paul  @  07/05/2006 13:54:26
   9 / 10
Uno dei migliori horror di sempre, stupenda la scena della piscina che è stata poi omaggiata da Dario Argento in Suspiria. Davvero inquietante.

Gruppo COLLABORATORI Mr Black  @  29/12/2005 22:10:36
   9½ / 10
Gran film, un vero classico. Pensare che è degli anni '40 fa solo aumentare il suo valore artistico.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  25/12/2004 12:30:29
   10 / 10
Un capolavoro assoluto, il film più bello di jacques Tourneur, con "Le catene della colpa". Un film tutto giocato sulle ombre, sulle luci, sui riflessi, con uno splendido bianco e nero.
Angosciante come pochi, ancora oggi un horror da manuale.

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Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

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ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

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