il corvo (1994)

Splendido e affascinante, romantico e deprimente film su un giovane chtarrista che ritorna dal mondo dei morti per vendicarsi di coloro che un anno prima avevano trucidato lui e la sua amata.
La trama è uguale a tutti i film sul giustiziere solitario, ma la eccellente messa in scena (una città sempre piovosa, inquinata, sporca, squallida) e la grande performance di Lee (ma anche degli altri) fanno si che il film sia considerato ancora oggi un cult, tutt'altro che datato. Un grandioso fumettone dark/gotico, violentissimo, pieno di ritmo e di azione e con un messaggio semplice e chiaro: l'amore trionfa sempre su tutto.
Un gran bel film (non formidabile però sul piano tecnico), affascinante e notturno, che non è mai stato eguagliato, ne dai seguiti ne da quelli che riprendevano lo stesso tema. Bravissimi tutti gli attori, sopratutto, oltre a Lee, Michael Wincott, che in questo film rappresenta il diavolo fatto persona.
Colonna sonora storica, Burn dei Cure è formidabile.
Consigliatissimo, anche se in alcuni punti mi è sempre sembrato un pò furbo nella ricerca della lacrima dello spettatore, specie nelle frasi fatte e forzate dalla voce fuori campo di Sarah.

P.S. Il film, per alcuni versi, è molto ma molto simile ad un'altro film del 1986 con Charlie Sheen (anche se meno riuscito), IL REPLICANTE, che tratta praticamente lo stesso tema, e cioè un ragazzo ucciso da una banda di 4 teppisti e che ritorna immortale dall'aldilà per vendicarsi dei suoi uccisori uno alla volta, ed uno di questi, il più babbeo per l'esattezza, come nel Corvo, si chiama proprio Skank. Anche il modo di agire nelle esecuzioni è più o meno lo stesso. Che sia una semplice coincidenza?

P.P.S. Senza presunzione, volevo solamente chiarire a chi non fosse avezzo di cinema che i film il 90% delle volte non vengono girati in sequenza. Perciò chi è convinto che Lee sia morto durante la scena in cui lo crivellano di colpi sopra il tavolo di Top Dollar si sbaglia. Lee è stato ferito a morte nella scena in cui Fanboy gli spara per la seconda volta dopo avergli bucato la mano.