il dottor t e le donne regia di Robert Altman USA 2000
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il dottor t e le donne (2000)

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locandina del film IL DOTTOR T E LE DONNE

Titolo Originale: DR. T AND THE WOMEN

RegiaRobert Altman

InterpretiRichard Gere, Laura Dern, Farrah Fawcett, Liv Tyler, Helen Hunt, Kate Hudson, Tara Reid

Durata: h 1.57
NazionalitàUSA 2000
Generecommedia
Al cinema nel Novembre 2000

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Trama del film Il dottor t e le donne

Richard Gere è un affermato ginecologo in piena crisi esistenziale, totalmente in balia delle donne che lo circondano: la moglie, le figlie, le pazienti, la amanti...basta! Una commedia leggera e divertente, dalla firma indelebile del geniale Altman.

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Voto Visitatori:   4,76 / 10 (23 voti)4,76Grafico
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Voti e commenti su Il dottor t e le donne, 23 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

stratoZ  @  04/03/2025 14:44:40
   4 / 10
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Il buon Altman alla fine di una splendida carriera purtroppo ci ha riservato qualche passo falso, del tutto comprensibile considerata la mole di ottimi lavori ed alcune vette toccate, sicuramente questo "Dr. T & the women" è uno dei suoi peggiori film, una commedia confusionaria con ottime ambizioni che però non vengono rispettate, un soggetto sulla carta con un buon potenziale che però si perde nei meandri di un film semicorale scialbo, che presenta svariate situazioni, con protagonista un Richard Gere come al solito imbambolato e poco espressivo che diventa il punto cardine dei vari rapporti che si vengono a creare, tramite un montaggio alternato mostra questo mondo femminile nevrotico, variopinto e fin troppo macchiettistico, dal rapporto con la moglie, un po' abbandonata a se stessa che svilupperà problemi di natura psichiatrica a quello con la giovane amante, fino alle svariate clienti del dottore, essendo ginecologo, sviluppando un'altra trama parallela riguardante le due figlie, quella più giovane, in uno dei classici periodi di ribellione adolescenziale e quella più adulta, in procinto di sposarsi ma con un grande segreto che pian piano emergerà.

Fatta qualche eccezione in cui Altman mostra la solita mano esperta, come il pianosequenza iniziale, il film sembra non approfondire mai per bene le questioni, più che il suo tipico ritratto corale ne esce un film frammentario che sembra prendere spunti da commedia rosa e coming of age un po' puerili, oltre al fatto di aggiungere ben poco alle tematiche in realtà già splendidamente sviluppate nel corso della carriera, rimane un po' l'amaro in bocca perché il cast femminile aveva un ottimo potenziale, dalla Dern a Helen Hunt, dalla Hudson a Shelley Long, sulla carta grandi nomi che risentono della sciattezza del film e rendono poco.

kafka62  @  09/03/2018 11:59:26
   5 / 10
"Il dottor T e le donne" è un'opera decisamente minore di Robert Altman, il quale, nonostante qualche sprazzo degno della sua fama (penso al piano sequenza d'apertura, orchestrato con la solita maestria), non riesce mai a trasformare il film, sovraffollato di presenze femminili, in una riflessione metaforica sullo spaesamento dell'uomo moderno nei confronti dell'altra metà del cielo, complice l'afasia interpretativa di Richard Gere e, soprattutto, la disomogeneità delle storie di cui è composto. Così, mentre Gere (attore e personaggio) non è né il Mastroianni di "8 e ½" né il Denner de "L'uomo che amava le donne" (quello con il film di Truffaut è stato il parallelo più fuorviante, perché il dottor T è completamente passivo nei confronti delle donne, incapace di conoscerle veramente e quindi di amarle al di là dell'involontario fascino che emana nei loro confronti), le varie vicende che ruotano intorno a lui oscillano continuamente dalla farsa alla commedia sofisticata, dal film adolescenziale a quello melodrammatico o sentimentale, e questa discontinuità impedisce che si inneschi (nonostante il fondamentale apporto della musica e perfino delle condizioni atmosferiche) un efficace crescendo nel caos che sopraffà il protagonista. Insomma, quello che in altre pellicole era una positiva e piacevole sensazione di confusione e di improvvisazione, che Altman governava con sopraffina abilità, qui è solo sovrabbondanza narrativa, affastellamento di simboli (alcuni mediocri, come l'insegna "Godiva" sopra la fontana nella quale la moglie del dottore fa il bagno nuda) e povertà di idee.

Filman  @  05/08/2015 15:52:10
   5 / 10
DR. T AND THE WOMEN parte come una visione psicologica e introspettiva sulla femminilità e l'essere femminile, temi già trattati in precedenza da Robert Altman, per poi prendere una direzione abbastanza banale e trasformarsi in una commediuncola poco profonda nel complesso. Il risultato è un film sobrio, grottesco che da un senso di eterna indecisione, poca lucidità e con tratti di eccessiva superficialità, che trova la sua forma migliore in un finale tipicamente Altmaniano, dove il senso delle cose stravolge in un modo particolarmente irrisorio e tragicamente tagliente l'inettitudine umana, anche se perdendosi pure in tale frangente.

desertoceano  @  04/02/2013 21:30:48
   3 / 10
Una commedia leggera e divertente???????? Non é né l'una né l'altra! Un film pesante, con delle donne una più insopportabile dell'altra, e degli sviluppi poco interessanti. Non mi é piaciuto affatto!

ValeGo  @  21/11/2010 16:45:36
   3 / 10
Davvero da evitare!

Stanleyna  @  13/10/2010 17:38:29
   8 / 10
a me è piaciuto molto e l'ho rivisto con piacere su popcorntv!
un film gratis non è per niente male, adoro il cinema!

Gruppo REDAZIONE amterme63  @  22/11/2009 19:34:59
   7 / 10
Altman è stato accusato di essere misogino. Come prova si citano i film “Pret à porter” e soprattutto “Il dottor T e le donne”. In effetti l’universo femminile non è un mondo di facile lettura per chi ne è estraneo e attirato allo stesso tempo. Almodovar è uno dei pochi cineasti che è riuscito a penetrare in questo universo e a renderlo in maniera molto sentita e comunicativa. Gli altri lo vorrebbero possedere, dominare e di fronte al loro fallimento reagiscono quasi con stizza e acredine.
Altman è uno di quelli che non è mai riuscito a rappresentare l’animo femminile in sé, ma che l’ha impiegato più che altro per esprimere alcune sue idee generali sul mondo. In “Images”, per esempio, ha usato una donna per dimostrare la labilità della mente umana. In “Tre donne” ha esplorato il mondo dell’irrazionale e dello stregonesco. Con “Il dottor T e le donne” invece utilizza il mondo femminile per attaccare la futilità, la superficialità e l’idiozia imperanti nel mondo attuale.
La prima parte del film ci mostra impietosa la solita baraonda americana: frenesia collettiva, sfoggio di vanità, culto dell’apparenza, spettacolarizzazione, infantilismo. Le protagoniste sono le donne perché secondo Altman sono loro il vero motore di questo modo distorto di concepire il mondo.
Richard Gere (in pratica l’unico uomo del film) impersona un ginecologo di grido per le viziate donne della “buona” società di Dallas. Del resto nemmeno lui è “innocente”. Infatti asseconda e tollera le manie delle sue assistite e soprattutto è convinto che nella vita conti l’aspetto materiale e la ricchezza. Ne fa le spese di questo atteggiamento la moglie, forse stanca del mondo di falsità e convenienze, la quale perde il lume della ragione e retrocede mentalmente al mondo libero e spensierato dell’infanzia. Il personaggio della moglie è però lasciato colpevolmente in ombra e poco sviluppato. Le protagoniste sono le figlie, persone indifferenti al mondo esterno e prese dalle loro frivole piccolezze.
Il Dottor T ha i suoi svaghi nelle partite di caccia con gli amici uomini, ma anche qui si trova a che fare con manichini più che con persone. Va meglio con il golf dove incontra Bri, una ragazza semplice, sicura, decisa, intelligente, finalmente una Donna con la D maiuscola. Ma è proprio qui l’ironia della sorte. La Donna con la D maiuscola non ha più bisogno della tutela di un uomo, è indipendente, è lei che adesso mena le danze e decide cosa fare.
Nel finale Altman interviene un po’ nella storia e fa in modo che tutto crolli addosso al Dottor T, il quale si trova addirittura perseguitato dalla Natura stessa. L’unico barlume di speranza è nel poter ricominciare dai fondamenti, dalla funzione nuda e cruda, senza l’impalcatura della ricchezza e dell’apparenza.
Stilisticamente Altman scimmiotta e mette alla berlina il mondo delle soap opera. Non a caso il film è ambientato a Dallas (non vi dice niente questo nome, patiti di telenovelas?). Gli oggetti e le forme di questo stile stavolta mostrano il vero volto del mondo che tipicamente vi viene rappresentato. C’è da dire che questo tipo di intrattenimento (derivato dai film di Altman degli anni ’70) è seguito per la quasi totalità da donne. Forse è per questo che Altman ce l’ha tanto con loro.
Questo film rappresenta l’antitesi di “Speriamo che sia femmina” di Monicelli.

teten  @  13/02/2009 10:01:01
   4 / 10
veramente noioso, si salva un po' Gere ma non si salva certo il film. Lo vidi anni fa al cinema e mi deluse parecchio, perdetevelo tranquillamente.

DarkRareMirko  @  11/01/2009 14:21:19
   9 / 10
Media atrocemente bassa per un altro ottimo film (surreale e grottesco) del maestro Altman dotato di un grandissimo cast in cui il seppur non indicatissimo Gere se la stracava comunque.

Brave e belle anche la Hunt, la Tyler e la Dern, che ultimamente non lavora più moltissimo purtroppo.

Come dice il Morandini è poi il surreale ed indicatissimo finale a valere tutto il film.

Da vedere senza però farsi e fare inutili paragoni e con una certa apertura mentale.

topsecret  @  06/12/2008 21:11:58
   4 / 10
Sin da piccolo volevo fare il ginecologo o l'attore. Vedendo Richard Gere in questo film, mi sono pentito di non aver fatto nè l'uno nè l'altro. Un film che nonostante il cast di stelle, non riesce ad interessare neanche per sbaglio. Freddo e noioso come un ghiacciolo nel retto, questo film va evitato nella maniera più accurata.

Dutch Schultz  @  05/02/2008 08:04:51
   3 / 10
Richard Gere, recita da cani da quando ha cominciato questo "duro" mestiere, Di sicuro è immanicato come il 90% degli attori di hollywood, con qualche potente lobby.

Gruppo COLLABORATORI martina74  @  04/12/2007 16:28:09
   3 / 10
Se inciampassi in un medico come il dottor T, scapperei a gambe levate.
Tediosissimo film... chissà cosa stava bevendo il povero Robert mentre lo girava!?

Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  19/11/2007 10:51:56
   4 / 10
Questo film è la negazione del cinema.
Lento, che non si capisce dove voglia andare ad apparare.
Altman la fa grossa, per carità forse demenza senile, forse un passo falso del tutto giustificabile, fatto sta che il dottor t e le donne è orribile, se non fosse per alcune trovate di regia e alcuni punti di riflessione sottesi, sarebbe veramente da condannare

the saint  @  24/10/2007 12:25:59
   2 / 10
mamma mia.. la noia impervasa..

Beefheart  @  04/06/2007 16:16:44
   7 / 10
Carina questa commedia corale, un po surreale, tendente al rosa e targata Robert Altman che, rispetto ad altri più famosi, fortunati e meritevoli lavori del regista, appare un po più soft e commerciale ma sempre piacevolmente apprezzabile in quello che è un vero e proprio marchio di fabbrica. Mi riferisco all'abbondanza di personaggi, dialoghi e situazioni originali, mirata, al solito, alla rappresentazione anticonformista della variegata follia che contraddistingue gli americani e che, in questo caso, si concentra sul genere femminile, dotato di ansie, manie e tendenze proprie, tipiche ed esclusive. Forse giocando a fare il moderno Cukor, anche Altman, attraverso "il suo ginecologo" che fatica a capire le donne ed amandole troppo nuoce loro, si immerge in questo universo, non sempre ospitale, ma certamente, curioso, socialmente fervido e cinematograficamente fertile, riducendo invece quello maschile ad un mediocre concentrato di interessi e manifestazioni goffamente virili e di modesta entità. La trama, molto semplice, racconta di un affermato ginecologo di Dallas, il dr. Sullivan Travis (Richard Geere), comunemente detto "T", che annovera tra le sue clienti le signore più in vista della città, ammaliandole con professionalità e fascino. Inevitabilmente circondato ed assillato da realtà femminili sul lavoro, a casa non se la passa meglio, alle prese con una moglie mentalmente malata e regredita ad un'imprecisato stato infantile, due figlie abbastanza particolari, una delle quali lesbica ma in procinto di sposarsi ed una cognata separata, stralunata e svampita con tre figliolette infanti al seguito. A completare il quadretto non poteva mancare la presenza di un'amante che non lo corrisponde come lui vorrebbe. Fiaccato e provato, sia mentalmente che fisicamente, T troverà sollievo in una fuga notturna, sotto la pioggia, che lo purificherà e rigenererà attraverso un finale surreale e metaforico molto efficace e funzionante. Il numeroso cast fornisce una prova all'altezza, soprattutto per quanto riguarda la bellissima Farrah Fawcett che, alla considerevole età di 53 anni, mostra ancora una froma fisica del tutto invidiabile e, nella parte di Kate, la moglie malata del protagonista, appare convincente. A livello di sceneggiatura non manca qualche banalizzazione, ma niente di insopportabile. Ironico, divertente, cinico e realistico. In definitiva non si può dire di trovarsi di fronte al miglior film del regista, ma nemmeno di rimanerne delusi.

elmoro87  @  29/05/2007 00:57:52
   5 / 10
Film scialbo, non meritevole della sufficienza... Particolarmente fastidiosi sono gli spezzoni di un quarto d'ora in cui viene ripresa la sala d'attesa dello studio in cui le pazienti si cimntano in quel chiacchiericcio atroce e, come ho detto prima, fastidiosissimo!

se lo rivedete in tv, cambiate canale!

Gruppo COLLABORATORI fidelio.78  @  20/04/2007 12:11:00
   4½ / 10
Mediocre film di Altman con una sceneggiatura fastidiosa e tediosa. Dove sia finito il maestro di Nashville e America oggi è un mistero.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  18/08/2006 21:57:11
   5 / 10
Beh onestamente non saprei come giudicarlo, a parte il fatto che è davvero impossibile sopportare Gere nel ruolo del seduttore in camice bianco...
eppure paradossalmente questo ennesimo film di Altman (a tratti, detto tra parentesi, involontariamente atroce) dice qualcosa in piu' riguardo la crisi dell'uomo moderno e della sessualità nel mondo contemporaneo, un tema che il bistrattato "terapia di gruppo" aveva affrontato decisamente meglio.
Diverse sequenze sono il trionfo del kitsch, e proprio per questo dovrebbero entrare di diritto in un'antologia degli orrori del cinema Camp.
Artefatto il messaggio pretestuoso della prima parte, soprattutto in un finale al cui confronto una telenovela è un'opera di Marcel Proust
Giudizio salomonico, via

Anders Friden  @  05/04/2006 21:43:20
   3 / 10
Brutto bruttissimo noioso e insignificante. Fin troppo leggero.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento thohà  @  02/03/2006 17:34:10
   7 / 10
Io non l'ho trovato così male.
L'ironia non manca, a partire dalla prima scena dove una signora, attempata anzichenò, si lascia... anzi 'apprezza' la sua visita con il cappellino infiocchettato in testa.
Mai visto un film con tante donne tutte assieme, si può immaginare il povero dott. T!
Problemi di donne da ogni parte: con la moglie, con le figlie, con un'amica 'particolare', con un'ospite in casa con tre figliolette femmine...
Da non saper più dove mettere le mani.
Un finale idiota, che strappa un sorriso sul demente.
Che si vuole di più da un cast eccezionale per un filmetto di tutto relax?

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR bodego  @  16/06/2005 12:58:20
   3 / 10
brutto, Gere sarà bravo quanto volete ma la storia è veramente pessimo

Invia una mail all'autore del commento Drughetto  @  16/12/2004 19:31:09
   4 / 10
Altman che ti è successo??? il peggior film che abbia visto di recente.
davvero senza parole...

1 risposta al commento
Ultima risposta 16/12/2004 19.50.42
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dragonfly  @  14/12/2004 16:33:44
   7 / 10
Ho sempre apprezzato Altman, ma devo dire che qui (a parte l'eccellente cast e la comicità irresistibile) mi ha un po' deluso. In questo film si nasconde una vena maschilista non apprezzabile e qualche grossa caduta di stile (il finale è a dir poco ridicolo, ma anche la scena del matrimonio lascia abbastanza perplessi).
Ad ogni modo da non perdere la grande serie di battute, le situazioni border line, e lo spettacolare cast di attrici che pur di lavorare con Altman accettano parti alquanto minime.

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