Il Ritorno di Mary Poppins è ambientato a Londra durante la Grande Depressione degli anni '30, ventiquattro anni dopo gli eventi del film originale. Michael Banks lavora nella stessa banca in cui lavorava suo padre e vive ancora al numero 17 di Viale dei Ciliegi con i suoi tre figli Annabel, Georgie e John e la domestica Ellen. Quando la famiglia subisce una perdita personale, Mary Poppins ritorna magicamente nella vita dei Banks e, con l'aiuto di Jack, li aiuta a ritrovare la gioia di vivere e il senso della meraviglia.
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Ho aspettato qualche anno prima di vederlo perche non ci volevo credere.
La Disney continua ad uccidere dei capolavori che dovrebbero finire li, nessuno li deve piu' toccare, quella deve essere una biblioteca di Alessandria che va in fumo senza lasciare tracce. E invece dopo aver deturpato la saga di "Star Wars" ecco qui un altro dei miei ricordi piu' belli avere un seguito assolutamente inutile fatto solo di ricerca di denaro.
Tolto il fatto che le canzoni non sono paragonabili, non ne esiste nemmeno una orecchiabile ma che sforzo hanno fatto gli sceneggiatori se non riportare sulla scena gli stessi identici avvenimenti del primo film?
Al posto di uno spazzacimini c'è un "elettricista"?, non entrano in un dipinto ma in un vaso, i bambini stavolta non hanno problemi a rifarsi la stanza ma a farsi il bagno, non si finisce sul tetto per le risate ma perche c'è una casa che gira (ruolo pessimo per la Streep) e la vecchietta con i piccioni diventa la signora in giallo con i palloncini?
Era cento volte meglio fare un remake.
Stima solo per il cameo di Van Dye...quello vero...
Ennesima operazione commerciale targata Disney di un remake mascherato da sequel di un classico amato da grandi e piccini. Le canzoni sicuramente non rimarranno impresse nella memoria come quelle dell'originale, belle comunque le scenografie, gli effetti grafici ed i costumi. Alla lunga finisce per annoiare, la scena con Meryl Streep forse la più malriuscita...Emily Blunt carina e graziosa ma neanche lontanamente si avvicina alla Andrews pur imitandola sfacciatamente... Colin Firth mamma mia!!! Sicuramente prodotto di intrattenimento familiare. Supercalifragilisticexpialidocious
Una Mary Poppins 2.0 nella nuova politica Disney che punta al remake dei grandi classici. Un seguito/remake che vive di luce riflessa e che non aggiunge nulla di nuovo al film.Tutte le scene infatti seguono lo stesso copione facendo giusto delle piccole variazioni,basti pensare alla figura del lampionaio che ricalca pari pari Bert. La cosa però che forse più di tutti penalizza il film sono le musiche : se nell'originale le canzoni erano memorabili, iconiche e restavano nella mente qui si fa fatica a ricordarne anche solo una. Di buono comunque c'è l'ottima fotografia,le animazioni e sopratutto i camei che sollevano nell'ultimo quarto d'ora le sorti del film e ci mettono addosso quella lieve sensazione di malinconia che ci farà correre a cercare la VHS dell'originale del 64 concordando su come sia una "stupendosa idea" risentire supercalifragilistichespiralidoso!!!
Avevo gli occhi pieni di lacrime alla fine del film per la caterva di sbadigli che Rob Marshall e compagnia cantante mi hanno tirato fuori per quasi due ore di durata. Avrei preferito 1000 volte di più guardare una parodia porno (tipo Mary Pompins) piuttosto che questo pallosissimo, inutile e fastidiosissimo sequel fuori tempo massimo. Una noia indescrivibile, un patetico tentativo di rinverdire un classico Disney che ormai ha fatto il suo tempo e sarebbe stato meglio lasciare nel candido e antico ricordo d'infanzia. C'è poco da salvare, per quelli che sono i miei gusti in fatto di musical, ma tra questo poco di sicuro non ci sono le insulse canzonette spaccamaroni.
Impossibile tentativo di fare un sequel (mezzo remake in realtà, visto il ripetersi di tante scene quasi uguali all'originale) del leggendario film Disney. Non è un disastro totale, ma non se ne sentiva proprio il bisogno (anche se di libri su Mary Poppins ne sono stati scritti ben 8). La trama non è quella del libro a cui pretende di ispirarsi, ma, appunto, ricalca in gran parte il film del '64. E sono proprio le parti nuove ad essere più noiose: per quanto mi riguarda, l'intero personaggio dello spazzacamino, le sue canzoni e le scene di ballo coi suoi compari sarebbe stato meglio tagliarle. Idem la scena con Meryl Streep. Il finale risolleva tutto coi camei delle vecchie glorie del cinema (che hanno solo l'effetto di far rimpiangere le 2 ore appena perse). Di buono ci sono costumi e coreografie. Gli attori sono quasi tutti imbalsamati.
Alle netto delle numerose canzoni (anche troppe per gli amanti del genere a mio avviso), sarebbe una favoletta piacevole e rilassante. Purtroppo questi miscugli da semi-musical annoiano parecchio e il costo del biglietto non è affatto al netto!! Dolcissima e brava la Blunt, ma non basta di certo a salvare la pellicola.
La brutta copia del primo. Non mi ha lasciato nulla (ed è davvero difficile che io non apprezzi un prodotto disney). Non ricordo mezza canzone, personaggi come il lampionaio inopportuni. Stima invece per Emily Blunt che ha provato e in parte è riuscita a riportare sullo schermo il personaggio di Julie Andrews. Ribadisco però quello che ho detto all'inizio, brutta copia del primo con scene identiche ma personaggi diversi. Da evitare
Immane, sontuosa, grandiosa, gigantesca boiata, che simboleggia alla grande un regista bollito e privo di carattere come Rob Marshall. Questo ritorno di Mary Poppins si presenta come una sceneggiatura in carta carbone del primo film, quasi scena per scena, con Ben Winshaw (inconsistente come al solito) a ricoprire la parte che fu del vecchio signor Banks, sua sorella a ricoprire quella che fu della madre, 3 bambini invece di 2, un lanternaio invece di uno spazzacamino, Meryl Streep nel ruolo che fu dello zio matto, la sequenza animata (parte migliore del film), ecc. ecc., però il tutto con meno stile, meno magia, meno poesia, attori incredibilmente peggiori, musiche pallose e prive di nerbo. E allora, scusate, ma mi riprendo il vecchio dvd e mi vedo quello, 100 volte ed altre ancora.
Emily Blunt comunque è brava come al solito e ce la mette proprio tutta, ma predica del deserto visto l'infimo livello dei suoi comprimari. Carini comunque i camei di Dick Van Dyke e Angela Lansbury.
Mah che dire, un buon intrattenimento coloratissimo con musiche orchestrali coinvolgenti, ma.... Emily non c'entra, non fala parte della protagonista principale, si vede che si sforza ad avere lo stesso carisma della bravissima Julie ma non ce la fa ha sempre quello sguardo da "la ragazza del treno" pensieroso e a volte triste infatti in questa pellicola se vedete bene non ride quasi mai, troppo distacco con i bambini il ruolo della bambinaia Poppins non le si addice anche se la stessa Andrews ha spinto il suo profilo per la parte nel film. Meryl Streep ha ricoperto un ruolo di nicchia, solo una piccola comparsa che secondo me per un personaggio di quel calibro ha poco senso. La signora dei palloni è stata la migliore, le rughe della Angela Lansbury hanno fatto breccia con il suo sguardo troppo ma troppo da nonnina amorevole. Posso dire che come film si lascia guardare, ma non fate paragoni con il vecchio e celeberrimo cult movie della storia del cinema.