Dorian Gray, giovane e bello, vive un'esistenza sregolata. Ama contemplare un suo ritratto e si accorge che, con il passare del tempo, l'espressione del volto nel quadro si fa dapprima più dura e poi sempre più orribile. Quando si innamora della bella Gladys e sa di esserne indegno, in un accesso di rabbia pugnala il quadro: muore, mentre il ritratto torna ai suoi tratti iniziali.
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Reduce dalla lettura del romanzo, ho deciso di vederne la trasposizione cinematografica. Non mi ha deluso! Molto fedele al romanzo tranne che per qualche dettaglio, scorrevole e a tratti inquietante. Gli inserti a colori sono mozzafiato. Tutto è perfetto, dai tempi agli ambienti e agli interpreti. Forse Dorian fisicamente non rispecchia esattamente colui che ci si immagina leggendo il romanzo, ma ha comunque quell'aria innocente e affascinante che fa funzionare il personaggio. Veramente perfetto invece Lord Wotton. Se vi piace il romanzo, non perdetelo.
Ottima trasposizione del celebre romanzo di Wilde. Un film ben fatto che coinvolge in pieno e non annoia. Merito della splendida storia. Un film da vedere.
diciamo che è molto più fedele al libro di quella porcheria che è uscita recentemente e per questo merita, però i dialoghi sono piatti e pecca della passione e del mistero che avvolge il lettore del romanzo
Solo perchè c'è Paul McCartney...cioè, Angela Lansbury, questo film merita. Forse questo film è più simile al romanzo ma è anche fin troppo bacchettone, sarà per l'epoca...Comunque godibile.
Trasposizione del romanzo elegante ma troppo fredda ed illustrativa. Sebbene depurato delle allusioni omosessuali il film ha dalla sua una riuscita messa in scena, l’atmosfera cupa e la giusta attenzione all’inquietudine del protagonista. Purtroppo però il racconto è tedioso e didascalico, senza ritmo e tensione, spesso affidato ad una voce fuori campo che pare dica molto più delle immagini. Personalmente credo che Wilde sia sopravvalutato come artista, provocatore più nella sua vita privata che nelle sue opere.
Non mi ha convinto. Appena è apparso l'attore che interpreta dorian gray sono rimasta male e questa prima brutta impressione mi ha accompagnato per il resto del film. Parlando in generale una bella faccia non fa un bravo attore, ma visto il ruolo in questione un protagonista con più fascino non avrebbe guastato. Due note positive: l'interpretazione di henry wotton e la riproduzione delle cupe atmosfere londinesi
Anonimo.. questo ritratto dipinto senza passione, e quindi senza vero artista..
daltronde visto il modello di base -il sublime immortale fiore all'occhiello di quel dandy il cui capriccio durava più della passione- temo fosse impossibile usarlo semplicemente come pretesto per dire l'incredibile e fare l'improbabile, cinematograficamente parlando la trama doveva necessariamente restare inviolata ma suonare solo due note e non salire al di sopra del re ne ha decretato una resa insapore..
niente tentativo di affermare un cinematografico dandismo insomma.. , vista la storia e chi la scrisse si doveva assolutamente osare di più
il protagonista inizialmente non convice (wilde ne da una diversa versione nel libro) man mano il film si sviluppa guadagna più credibilità ma non carisma
carina la lansbury nei panni della sventurata sybil anche se mio avviso il visetto da donna arguta (che la eleggerà a pieni voti una strepidosa donna in giallo) la allontana un po' dall'ingenuo e romanticamente sensibile personaggio del libro
e purtroppo decisamente sottotono il mitico Lord Henry e il caro pittore Basil
peccato...
devo però ammettere che il DorianDipinto del suo squallido animo corrotto merita la visione del film... notevole soprattutto se si calcola che è un film del 1945!
Ottimo e fedele addattamento del celebre romanzo di Oscar Wilde, decisamente riuscito sia per la scelta degli interpreti, sia per la capacità di filtrare nel grande schermo il narcisismo sopra le righe dello scrittore inglese (per inciso: amato e/o detestato). Lewin ne fa quasi un noir sociale, dimostrando a modo suo l'influenza esercitata da autori come Jacques Tourneau. Interessante tutta l'ultima parte, il resoconto della sregolatezza di Dorian illustra efficacemente la decadenza di un Patto Impossibile con la giovinezza e la bellezza. Unico neo, l'attore protagonista, incisivo ma ben poco carismatico