Nell'ipotetico paesino piemontese di Santa Vittoria, si produce un ottimo vino. Per non lasciarselo trafugare dai Tedeschi in ritirata, gli abitanti ne nascondono un milione di bottiglie e riescono a salvare quella la loro unica fonte di sussistenza.
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E' un film che mi è sembrato un fritto misto di molti elementi, tra commedia con qualche punta di dramma, ma resi sullo schermo in maniera schematica e superficiale. I classici stereotipi sugli italiani salgono immancabilmente sugli scudi e gli argomenti seri che questo film tratta sono ridotti in maniera banale. Sprecato un cast del genere, quasi tutto italiano che recita in inglese, per un film che certamente è intrattenimento, però paradossalmente non intrattiene e non diverte come se Kramer cercasse in qualche modo di immettere la commedia italiana, ma appiattendola per un pubblico americano. Volendo mettere di tutto un po' non soddisfa alcun palato.
Ispiratosi da un fatto realmente accaduto, IL SEGRETO DI SANTA VITTORIA è una commedia spigliata, divertente, ben interpretata e capace di offrire una visione dinamica e decisamente piacevole. Piccoli accenni drammatici con l'entrata in scena delle SS, qualche momento sentimentale e poi quasi 2 ore di autentico divertimento con dialoghi spiritosi, scene simpatiche e interpretazioni degne di nota. Anna Magnani nella sua penultima interpretazione prima della scomparsa nel 1973.
Condivido in pieno il commento precedente al mio, è un film godibilissimo nonostante le sue pecche. Io l'ho sempre accomunato a "La figlia di Ryan" di Lean uscito meno di un anno dopo: due occasioni mancate da due grandi registi che non hanno saputo rendere al meglio due bei soggetti.
Film modesto sulla sostanza narrativa, ma ricco di ritratti e luoghi veri che colorano il film di autenticità. Buone le idee ma il racconto si sfilaccia in un mare di luoghi comuni e in una mancanza di approfondimenti delle scene critiche come quella della bella amante (Virna Lisi) di Giannini. Grandi attori e finale coregrafico.