i mostri (1963)

Film a episodi che rappresenta in modo ironico (e critico) l'Italia degli anni '60 ma anche quella di oggi, perchè l'italiano medio mica tanto è cambiato, sempre opportunista come da tradizione e peggiori stereotipi.
Fondamentale alla riuscita di un'opera così frammentaria l'apporto di due mostri sacri come Tognazzi e Gassman, fulminanti negli brevi spazi che conedono i vari sketch.
Ovviamente alcuni episodi sono meglio di altri, il migliore a mio parere è quello dell'orfanello cieco. la migliore interpretazione è quella dell'avvocato (Gassman) nell'episodio del testimone.

Ottimo film di critica sociale di Dino Risi, alcuni episodi sono davvero geniali. Mostri sono i personaggi degli episodi ma mostri sono anche i due protagonisti capaci di rivestire così tanti ruoli e renderli perfetti.

Commedia ad episodi ancora oggi attualissima. Eccezionali alcuni episodi, come per esempio l'ultimo, "La Nobile Arte". Da vedere assolutamente anche per ammirare le interpretazioni di un grande Tognazzi e di un memorabile Gassman.

Un cult del cinema italiano che però risente parecchio del passare degli anni.
La maggior parte degli episodi, che forse al tempo potevano risultare originali ed efficaci, visti adesso appaiono ingenui e telefonati.
Si ha l'impressione di incompiutezza del film, non tanto per la sua natura episodica, ma piuttosto per i singoli episodi che sembrano appena abbozzati (anche per colpa della brevità degli stessi). Se si fossero dimezzati sviluppando meglio il tema portante si sarebbe potuto ottenere un risultato molto più omogeneo e coerente.
Alcune storie vengono salvate solo dalla bravura di Gassman e Tognazzi, che però non riescono sempre a esprimersi al meglio.
Insomma se l'intento di Risi era descrivere con sarcasmo un'Italia in pieno boom economico, con tutti i suoi difetti e le sue contraddizioni, non ci riesce, non riuscendo mai a graffiare e lasciando il rammarico di un'occasione sprecata.

Non il capolavoro assoluto di cui ne ho sentito parlare, ma decisamente una pellicola molto attuale. Alcuni episodi sono decisamente riusciti, altri meno. Tognazzi una spanna sopra Gassmann, a tratti caricaturale.

Cinque, perché comunque la notevole mole di episodi non annoia grazie alla maestria poliedrica dei due attori, però sono quasi tutti estremamente telefonati (anche nel 1963 lo erano perché facilmente suggeriti dal contesto presentato). Tra tutti, ho preferito quello dell'onorevole: l'ho trovato il più amaro.

Cult della commedia italiana con 2 mostri sacri,film con una ventina sketch in cui se ne vedono di tutti i colori...
I miei episodi preferiti sono:
La giornata dell'onorevole
Testimone volontario
Vernissage
La nobile arte (a tinte drammatiche).

Un cult, pur non amando particolarmente i film a episodi, non posso non apprezzare queste pillole di comicità nostrana, di satira caustica e maliziosa, che mettono alla berlina i vizi e i tic degli italiani dell'epoca e forse anche di oggi. Gasmann e Tognazzi gigioneggiano a tutto tondo, come solo loro sapevano fare. Spassoso e a tratti amaro, ha un gusto decisamente agrodolce.

Di Caprio si... Di Caprio no... Si parla tanto dell'Oscar che il buon Leo probabilmente porterà a casa... Ma se volete togliervi qualsiasi dubbio su una vera interpretazione da Oscar..beh..guardatevi il Vittorio ne nazionale in questa feroce satira su usi e costumi deglii Italiani... Prova Mostruosa!!!!!!!!

Grandissimo film che fotografa in maniera splendida l'Italia de boom economico. Ironico e graffiante, ancora oggi, dopo più di mezzo secolo, è un film tristemente attuale. Se negli anni '60 "L'oppio dei popoli" era la televisione, oggi sarebbe internet, e l'episodio si potrebbe riproporlo identico.
Un classico del cinema italiano, e in quanto classico sempre attuale. Grandissimi Tognazzi e Gassman.

quando in italia si facevano bei film!

Un buonissimo film firmato Dino Risi!
I Mostri è un film di una ventina di episodi e raccontano in maniera divertente e un po' cattiva i vizi degli italiani di quegli anni.
Alcuni episodi sono straordinari, altri invece un po' lenti e non mi hanno detto molto, qualcuno in meno avrebbe fatto solo del bene alla pellicola e l'avrebbe resa in alcuni momenti meno ripetitiva e meno noiosa! certi episodi invece sono fortissimi e attualissimi! seppur siano passati 50 anni dalla uscita del film.
Gassman e Tognazzi sono stati straordinari, Gassman mi è piaciuto di più, ma bravo lo stesso anche Tognazzi.
Si ride e si riflette, l'affresco di un epoca italiana divertente ma anche pungente. Guardabile.

ovviamente molto del gusto originario lo perde perchè ci sono diverse situazione che sono figlie dell'attualità di quel periodo in cui e da cui il film prende vita, ma alcuni episodi sono riusciti benissimo.
splendidi gli interpreti, ma qui si scopre l'acqua calda.
deliziosi anche i titoli di testa.

Film a episodi che ne alterna qualcuno più riuscito (su tutti "L'educazione sentimentale" in cui Gassman insegna al figlio la disonestà, e "Scenda l'oblio", in cui Tognazzi, assistendo con sua moglie alla scena di una fucilazione di civili, ha in mente solo come guarnire il muro di cinta del suo giardino sul modello di quello dell'esecuzione) ad altri meno. Nel complesso mi ha lasciato poco, forse anche perchè 20 episodi sono eccessivi, visto che il ritmo risulta troppo spezzato.

Film ad episodi pensato per il solo Sordi (che poi fece invece il Maestro di Vigevano)Gassman e Tognazzi al top acuta satira sociale sui vizi italici anni 60

Rappresentazione di un'Italia e di un popolo non molto edificante. Bella l'idea degli episodi che però tronca un po' il ritmo. Alcuni validi altri un po' meno... comunque un film istruttivo...

Io l'ho trovato sublime. Altro che la satira odierna.

ottimo film con due grandi interpreti.

Uno spaccato della nostra società attraverso tanti episodi, qualcuno spassoso, altri trascurabili. Il filo conduttore è la contraddizione e il costume del nostro paese, alcuni episodi funzionano ancora dopo 50 anni.
Gassmann e Tognazzi incredibili nella loro versatilità.
Avrei tolto qualche episodio, al film avrebbe giovato.

Divertenti spaccati di vita tradotti in pellicola da due attori che adoro...
Assolutamente da vedere.

Gli attori sono bravissimi e le scene sono abbastanza divertenti e molto intelligenti. Alla lunga mi ha leggermente annoiato (troppe "scene") e mi sono stancato meno nel guardare il seguito, "I Nuovi Mostri".

Ironico e divertente come carta vetrata. E' un elogio al cinismo che mette in risalto personaggi con un senso della morale poco edificante, interpretati ottimamente da un Gassman ed un Tognazzi affiatati e in grande evidenza.

bel film di dino risi... molto divertente e bravi gli attori....

Gran bel lavoro di Risi, molto cattivo e solo in parte alleggerito da ironia.
Il secondo episodio marcherà tra l'altro ancor di più questo cinismo, mentre per il terzo capitolo diretto da Oldoini lasciamo pure perdere.

Il migliore fra i 20 episodi (tutti comunque buoni)?

Forse I due orfanelli (quello dei due poveri che cantano, di cui uno non vedente; un medico si presenta per strada, fà sapere al soggetto senza handicap che certe cure per l'amico sono possibili, ma questo comunque se ne infischia bellamente per poter continuare indisturbato a raccattare danaro), molto cattivo ed al contempo molto reale.

Un pezzo di commedia all'italiana da antologia.

Attori memorabili.

Da vedere come il seguito, dove a Risi subentreranno altri 2 grandi registi, ossia Scola e Monicelli.

La fama di questo film indurrebbe chiunque a procurarselo il pirma possibile; per certi versi la giustificazione ci sarebbe, per altri meno.
Divertentae solo in alcuni episodi, notevoli sono le interpretazioni di tutti e soprattutto ci gran valore la sceneggiatura che mette in risalto vizi e virtù della socientà italiana di trent'anni fa così come quella moderna, forse più furba e maliziosa , ma di sostanza invariata.
Interessante, da vedere, per lo meno per certi episodi.

I film a episodi di solito non mi entusiasmano ma solo perchè raramente sono di tale livello. Un ritratto spietato ma azzeccato dell'Italia che usciva dal boom economico, qua e là caricaturale ma sempre aderente alla realtà. La capacità di andare in pochi minuti, se non secondi, al nocciolo della situazione che si vuole descrivere, senza fermarsi alla superficie testimonia le grandi capacità professionanli e intellettuali di chi in quel periodo lavorava nel cinema italiano (registi, attori, sceneggiatori e non solo). Una lezione di satira intelligente.

Crudo, allo stesso divertente ma in realtà anche amaro, spaccato dell’Italia degli anni 60 invecchiato meglio di quanto sia lecito attendersi…
Come tutto i film ad episodi il livello non può mai essere costante e quindi si alternano corti riusciti ad altri evitabili o che comunque potevano essere gestiti in maniera migliore… Quasi tutte le storie sono abbastanza scontate è vero ma alla fine di ogni corto si sorride amaramente e si rimane pensare a determinate situazioni… E va anche detto che alcune delle storie sono ancora oggi discretamente attuali…
Il film vola via tra momenti di crudeltà unica (Scende l’Oblio) e situazioni parecchio divertenti per arrivare poi ad un finale amarissimo…
Cameo per un giovane e quasi irriconoscibile Mario Brega…

Di mostri veri e proprio poi nel film ce ne sono due speciali… Uno è il solito stratosferico Gassman (il monologo al telefono è qualcosa di impressionante), l’altro il solito eccellente Tognazzi… Film e attori del genere attualmente in Italia ce li sogniamo…

Eccellente commedia
Il monologo al telefono intepretato da Vittorio Gassman è da antologia.
A parte l'unico grande sopravvissuto (Gigi Proietti), non so se oggi ci sia ancora qualcuno in grado di farlo con un' unica inquadratura.

Da vedere assolutamente.

Grande spaccato di vita quotidiana con tinte grottesche e situazioni surrealissime. Un film come non se ne fanno più, cinico e spietato. Da vedere, of course

Un crudo spaccato dell'Italia del '60.Splendidà ironicità alle volte molto realistica.

E questo è un altro gran film italiano sull'Italia.
Risi volge uno sguardo all'Italia del boom econimico per vedere cos'è successo alla popolazione: la triste conclusione è la perdita di moralità, la desacralizzazione dei valori.
I mostri è una raccolta di 20 piccoli e grandi episodi dell'italiano cinico, raccolta che inchioda cittadini comuni, borghesi, politici ed ecclesiastici senza risparmiare nessuno.
E', se vogliamo, un altro esempio della tragicommedia italiana.

Gli episodi più belli e significativi, a mio parere, sono:
L'educazione sentimentale, una spietata lezione di vita improntata sulla disonestà e sul non rispetto del prossimo e riassunta in brevi e memorabili pillole di saggezza ("con un si ti impicci, con un no ti spicci");
Come un padre, la più classica situazione d'adulterio tra moglie e amico del marito. La bellezza dell'episodio si coglie in pieno con la battuta finale "cara, domani vengo a pranzo da te";
Testimone volontario, un brillante esempio di come il povero onesto cittadino possa esser manomesso e incastrato da chi sa padroneggiare la forza irrazionale del logos;
Scende l'oblio, brevissimo ma forse tra i più crudeli di tutti;
La nobile arte, il migliore, uno dei più lunghi e senz'altro il più drammatico.

Gassman e Tognazzi sono semplicemente magnifici e nell'ultimo episodio danno il meglio di sè.
Composto da alti e altissimi, tassello fondamentale della commedia italiana.

una carrellata di simpatiche scenette volte a mettere in evidenza l'imperfezione umana: viziosa, meschina, grottesca. Alcuni sono episodi molto efficaci altri purtroppo meno: il film risulta quindi spezzettato e altalenante, una maggior fluidità e continuità (magari ipotizzando un intreccio) avrebbero di sicuro giovato.
Nel complesso un film consapevole che si lascia vedere grazie anche alle ottime interpretazioni di gassman e tognazzi senza i quali la pellicola sarebbe rimasta nell'ombra.

Visto ieri per la prima volta.
Un film "avanti" visto che già nel '63 viene fotografata la situazione di un'Italia in cambiamento. Le nuove tecnologie (tv, auto, ...) che entrano nella vita di tutti ma che non portano solo miglioramenti!
Un grande cast per un film che fa sorridere ma che ti lascia anche un po' di amaro in bocca.

I protagonisti de "I mostri" siamo noi. Uomini, donne e bambini qualunque che conducono un'esistenza che non pretende in alcun modo di essere speciale, nè esclusiva. I vari episodi che compongono il film parodistico e pungente di Dino Risi mettono in scena la realtà che tutti viviamo.
"L'educazione sentimentale" presenta un padre che in un modo del tutto personale educa il figlio alla vita. Gli insegna come rubare senza farsi vedere, come prendere a pugni i compagni per difendersi o come "saltare la fila" al luna park ingannando gli altri. In "come un padre" il traditore ha le sembianze del migliore amico. "La giornata dell'onorevole" offre invece uno spaccato,tutt'altro che rassicurante, della vita quotidiana di un politico.
"In presa dalla vita" un 'anziana signora viene letteralmente usata da un gruppo di "aiuto-regista" per girare scene da controfigura.
Ma è forse "scenda l'oblio" il più acuto e tagliente fra tutti gli episodi, poichè riproduce il trionfo dell'indifferenza nei confronti di una ferita italiana ed europea che nonostante lo scorrere del tempo non si è mai rimarginata.
E poi ancora molti altri in cui il sarcasmo la fa da padrone, in cui l'ironia del regista non può che "lasciare l'amaro in bocca". Ciò che prende forma sullo schermo tuttavia, noi tutti lo possiamo sperimentare nel vissuto quotidiano. Vittorio Gassman e Ugo Tognazzi sono i due protagonisti che si alternano senza fatica tra un episodio e l'altro. Loro hanno dato vita a "i mostri" che hanno fatto la storia del cinema del nostro magnifico quanto tormentato paese.

ottima commedia italiana organizzata in episodi..attraverso i quali, e con la bravura di due grandi attori come gassman e tognazzi, si racconta l'italia attraverso i personaggi più cialtroni che la caratterizzano.. il tutto in maniera cinica e spietata...

Uno dei rispettabilissimi film del "boom", ma non mi ha impressionato granché. Certo la comicità di Gassman e Tognazzi è divertente, ma forse sarebbe stato meglio concentrarsi di più su alcuni episodi invece di farne 20! Da vedere per relax.

Alcuni episodi sono da 10...o quasi...altri sono mediocri...il mio voto è una media di tutti gli episodi.

Alcuni episodi sono strepitosi, altri un po meno e alla lunga il film diventa un po pesante; però l'idea di mettere in scena con cinismo ed umorismo i vizi dell'Italia, attraverso piccoli episodi è originalissima, e il film merita di essere visto. Avrei voluto mettere un 8 per la presenza di Tognazzi che adoro, ma mi sono trattenuta...

una serie interminabile di episodi: da quello carino a quello brutto, da quello fracassone a quello penoso! nulla mi è rimasto impresso in un film che sinceramente poteva benissimo essere evitato! il voto se lo meritano tutto quei due 'mostri' che sono tognazzi e gassman, fosse per me il titolo dovrebbe riferirsi soltanto a loro! volerci trovare altro in un film del genere lo trovo forse un pò troppo eccessivo!

Ogni commento è superfluo.

SPOILER

Uno dei vertici della commedia all'italiana con due indimenticabili protagonisti che mancano moltissimo al nostro cinema.

Grande film ad episodi di Dino Risi, sarcastico e graffiante, sulle miserie dell'italietta e dei borghesi piccoli piccoli.
Da non perdere.

un documentario eccellente sulla polvere sotto lo sfarzoso tappeto dell'italia del boom. descritta con abbondanza di malizia, di ironia, di coraggio (l'episodio del prete farebbe imbestialire mezzo vaticano adesso figurarsi negli anni '60),non che di preveggenza (l'episodio del tifoso e del teledipendente sono attualissimi); azzeccata poi dopo tanta "cattiveria" la malinconica scena finale. ovviamente bravissimo Gassman,bravo Tognazzi.
un'esempio immortale di cinema sociale

commedia ad episodi senza infamia e senza lode...sono troppi venti episodi da poter produrre qualcosa che rimanga storico!
a mio avviso l'episodio piu simpatico è il primo dove Tognazzi impartisce lezioni fuori dal comune al figlio(oltretutto figlio anche nella realtà)...
per il resto ordinaria amministrazione...

Una passerella di personaggi per rappresentare ciò che era l'Italia del Boom economico, che coglie l'essenza del nostro lato oscuro di allora e, visto l'andazzo imperante, quello che siamo oggi (perchè no? Anche di domani). Pur non essendo formalmente perfetto, cosa di per sè abbastanza prevedibile vista la sua struttura ad episodi, il film possiede ancora una forza tale da non renderlo assolutamente datato, malgrado i suoi quaranta e passa anni dalla sua uscita. Inoltre una coppia di "mostri" sacri come Tognazzi e Gassman oggi non esistono più.

il film si divide in due parti: gli episodi di Gassman e quelli di Tognazzi.
I primi sono divertenti, a tratti da sbellicarsi, nei quali Vittorio il Grande spazia in personaggi sempre diversi, ma sempre piacevoli (dallo zoppo al padre di famiglia, dall'attore di teatro al pedone, dal cardinale all'avvocato, passando per una donna di cultura...)
Gli episodi di Tognazzi li ho trovati tutti noiosi, nei quali lui interpreta quasi sempre lo stesso personaggio...(mi è piaciuto solo quello del cinema)
per cui il voto finale è una media tra il 10 a gassman e il 6 a tognazzi...

20 episodi raccolti in una pellicola frizzante con due grandissimi interpreti e un regista tra i migliori italiani.
Un ritratto della personalità degli italiani tra meschinità e arroganza, ma sanno scoprirsi sempre capaci di gesti eroici e positivi.
Si ironizza su diversi argomenti legati all'attualità della vita di ogni giorno.
Dalla famiglia all'educazione stradale, dalla cultura alla giustizia, dal sesso alla religione, dallo sport alla povertà.
Il tutto è condito con un pizzico di moralismo.

Gassman un tantino sopra le righe. Riesce a caratterizzare ogni personaggio in maniera impeccabile e con simpatia ssoluta.

Da ricordare:


SPOILER

Film a episodi, molti dei quali a dir la verita' dei semplici "sketch", con protagonisti un buon Tognazzi e uno strepitoso Gassman costantemente sopra le righe.

Nel complesso un ritratto amaro e pungente dell'Italietta anni 60, con alcuni episodi spassosissimi che si alternano ad altri decisamente meno efficaci.

I miei preferiti: il primo episodio, "L'educazione sentimentale", che e' forse il migliore di tutti; i brevissimi ma graffianti "Il mostro", "Scende l'oblio" e "Il testamento di Francesco", il corrosivo "L'oppio dei popoli". Tra i peggiori, ci metto il prevedibile "Come un padre" (avevo gia' capito subito come finiva), l'estenuante e svenevole "Il sacrificato" , il pretenzioso ma sonnolento "La giornata dell'onorevole", gli inutili "Presa dalla vita" e "Latin lovers".

Un film che rimane, comunque, soprendentemente attuale sugli usi e costumi degli ItaGliani, sulle loro continue ipocrisie e meschinita', pur essendo, ormai, di 44 anni fa (l'espressione da ebete di Gassman e Tognazzi davanti ai flash dei fotografi, nell'episodio "Il Mostro", mi ricorda tanto quella, equivalente, di un nostro famoso politico italiano).

concordo, un film ke rimane attuale ancor oggi, ke non scade e ke risulta piacevole da vedere, per la brevità degli episodi e per l'immensa bravura dei due protagonisti, sempre pronti a cimentarsi in parti diverse..xkè non li abbiamo + certi attori?..

Che formidabile ritratto delle nostre lugubri miserie... peccato solo che venti episodi o piu' non siano tutti all'altezza delle intenzioni, che anzi si sfiori il macchiettismo, la farsa, la superficialità. Ma solo a volte.
Pero' come non restare affascinati da una storia come quella del "pugile suonato", di una ferocia, di un sarcasmo, di una crudeltà senza pari?
E come non disperarsi per la sorte di quel povero ragazzo costretto a raccattare e vendere la propria miseria cantando con voce sgraziata "sassi" di Gino Paoli senza poter vedere con i propri occhi l'uomo (Gassman) infame che gli sta davanti? Ricorda e forse è un caso una bellissima novella di Schnitzler.
Panorama di un'Italia che c'era e che verrà, un capisaldo della commedia all'italiana, pur con i suoi inevitabili vizi e difetti

Naturalmente questo film non può essere un capolavoro, nè Risi può stare alla pari con Bergamn, Kubrick o Fellini. Però io, per differenziarlo, gli tolgo solo mezzo punto. Perchè, anche superati gli anta, rimane un film attualissimo amaro, graffiante, spietato sui vizi degli italiani. La commedia all'italiana ed il film ad episodi (anzi qui addiritura ci sono siparietti di poco più di un minuto) raggiungono il vertice, e ne fanno un film insuperato: Gassman, in particolare, in almeno due episodi (la scrittrice toscana ed il marito fedifrago) è ai massimi livelli.
E' mai possibile che quella stagione del cinema sia tramontata per sempre e che oggi non ci sia più un solo film italiano che ci dipinga (siamo del resto ottima materia) come fecero, nei loro anni migliori, Risi, Monicelli ed amici?

Un dieci all'italia affrescata nel film, lo dovrebbero proiettare di continuo in tutte le case italiane :)

Comicità perfida e cattiva, due grandissimi interpreti diretti da un maestro della commedia italiana

Film a episodi, ottimo affresco dell'Italietta del boom diretto dal maestro della commedia all'italiana. Da vedere.