influencer (2022)

Meno peggio di quello che mi aspettavo,parte in modo carino per poi però andare a svilupparsi in una serie di twist sempre più improbabili.
Riesce comunque a creare un minimo d'interesse e curiosità ( che sfortunatamente non collimano con un finale all' altezza),i personaggi sono giustamente di rara antipatia e la regia e l'aspetto tecnico ( bella la fotografia) risultano più che dignitose.
Insomma l'intrattenimento è salvo ma se cercate qualcosa di più questo non è il film che fa per voi.

Mi aspettavo peggio.
Le ambientazioni sono bellissime e la storia alla fine funziona come intrattenimento. Buono il livello di tensione.

SPOILER
Probabilmente gli influencer rappresentano una delle pochissime categorie umane (insieme ai pedofili e ai politici) per le quali se c'è un serial killer che li elimina si tende a fare il tifo per lui e questo poteva rappresentare sulla carta un modo originale per approcciarsi ad un film che per il resto rispetta tutte le regole strabollite del genere (in particolare i cretini che, pur avendo le prove che una persona è una criminale, invece di rivolgersi alla polizia vanno ad affrontarla a casa sua, da soli, di notte…).
Il problema di fondo è che uno che odia gli influencer io me lo immagino un po' come me, ovvero come uno che un social non sa neanche com'è fatto e che è abituato a pensare sempre con la propria testa e a non interessarsi minimamente dei caxxi altrui, mentre qui la tipa elimina gli influencer per poi prendere il loro posto e diventare influencer a sua volta per cui il discorso fatto sopra non tiene.
A parte questo, se si cerca di guardare al di là di una sceneggiatura che non sta né in cielo né in terra, emerge timidamente una sottile critica a questa nuova categoria di imprenditori digitali, interscambiabili fra loro in quanto immagini vuote prive di una propria personalità, che tende a sfruttare l'idiozia altrui per fare i soldoni (e farebbero anche bene a mio avviso se solo non tendessero a prendersi così maledettamente sul serio).
L'enigmatico sorriso dell'assassina che chiude la pellicola (per tutto il film ho pensato che ci fosse un legame fra i suoi comportamenti e la sua faccia per poi scoprire che l'interprete, la cui vita è sicuramente più interessante di questo film, è proprio così…) offre un'ulteriore chiave di lettura, ovvero che questa agisse fondamentalmente a fin di bene, per fare uscire l'influencer dalla sua bolla extraterrestre ed insegnarle a vivere davvero.
Sempre ammesso che potesse valutare come possibile l'ipotesi che questa riuscisse a sopravvivere per un mese su di un'isola deserta, senza cibo né acqua e soprattutto senza wifi (ma con salone di parrucchiere a disposizione suppongo, dato che dopo tutto quel tempo aveva ancora la piega perfetta).

Sto Influencer ha un grosso, grossissimo problema di fondo: è "telefonato", e ciò succede praticamente immediatamente, nei primi minuti. Poi si continua a guardarlo per inerzia giusto per vedere come va a finire... e va a finire proprio in modo altrettanto scontato e prevedibile.
Trascurabile.

Incipit interessante per il particolare thriller diretto da Harder che prende di mira l'odiosa e riprendendo il commento sotto "parassitaria" categoria degli influencers degli invadenti social che oramai regolano lo stile di vita della generazione odierna e non solo. Cassandra Naud nel ruolo di "CW" risulta esattamente odiosa come da copione nel ruolo della stalker truffatrice ed assassina e quella particolare voglia sul viso rende il personaggio ancora più credibile. L'ambientazione esotica nella splendida Thailandia sempre affascinante con ottima scelta della fotografia che rende "Influencer" elegante e stilisticamente ben curato. Il film svolge il suo compito con evidenti forzature nella sceneggiatura che non permettono di elevarsi al di sopra dei soliti clichè del genere. L'epilogo finale facilmente intuibile.

In tutta franchezza mi aspettavo di peggio, molto peggio. Invece questo qualche buono spunto ce l'ha e devo dire che sfrutta adeguatamente il mio disprezzo verso la razza parassita degli influencer, categoria fra le più odiose sulla faccia della terra. Quindi un killer che uccide influencer non può che incontrare la mia simpatia incontrastata. Certamente la sospensione dell'incredulità per certe svolte narrative bisogna tenerla a portata di mano, però il modo in cui CW attira, manipola ed inganna questi personaggi, in fondo utilizzado i loro stessi mezzi è piuttosto accattivante. Il perchè lo faccia non viene mai spiegato realmente e si lascia lo spettatore alla sua intepretazione. Non un capolavoro, però un'occhiata si può dare.

Alcune grandi fesserie narrative nel finale non pregiudicano la riuscita del film, che si attesta su livelli discreti per quanto concerne l'aspetto visivo e funzionale della storia.
Bene cast e regia, un po' meno la sceneggiatura, livello thrilling sufficiente e ritmo narrativo abbastanza disinvolto, per un prodotto intrattenente quanto basta per meritare una considerazione positiva.

Bello ed accattivante (anche se da un certo punto in poi diventa intuibile) il modo con cui si sviluppa la trama, anche se non si capisce subito dove vuole andare a parare.
Fotografia curata e un bell'impatto visivo... complice la scelta delle ambientazioni e, ormai, la tecnologia è talmente avanti che, avendo un minimo di tecnica, si può raggiungere una qualità visiva piuttosto elevata a costi ragionevoli.
Mi è piaciuta anche l'idea

SPOILER
Un po' semplicistico il contrasto che emerge

SPOILER
A parte qualche elemento di modernità, non mi sembra aggiunga nulla di particolarmente nuovo al teen horror/thriller.

Thriller ben realizzato con più di un plot twist e che, seppur non originalissimo, tiene incollati allo schermo ed a tratti angoscia irritando.
Bene il cast e la regia, ottima la colonna sonora e splendide le location tailandesi.
Film fresco ed interessante che si eleva dalla media.