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La Russia rurale incontra il progresso. Una famiglia di contadini e la loro umile fattoria sono l'elemento ancorato alla storia di una terra e del popolo che la abita, mentre il rumoroso sferragliare nelle vicinanze del loro podere costituisce l'inevitabile avanzare della tecnologia. Una mucca ed un treno; l'animale fonte di sostentamento irrinunciabile e il mezzo di trasporto a indicare la possibilità di abbracciare orizzonti diversi. Entrambi a tracciare un'ipotetica linea di congiunzione tra usanze cristallizzate nel tempo minacciate da uno sviluppo necessario, all'occorrenza spietato nel cancellare in un sol colpo qualsiasi ancestrale tradizione. Ispiratissimi gli squarci onirici e i tocchi surreali per questo racconto di cui sono protagonisti un bambino e una mucca. Al solito le animazioni di Alexander Petrov sono vere e proprie opere d'arte, in grado di aumentare il fascino e l'effetto poetico di questa fiaba estratta da una realtà agreste destinata a mutare in modo radicale.
Poco da dire. Resto a bocca aperta vedendo tanta semplicità infantile ed esprimere perfettamente il mondo di un bambino, l'importanza della natura, il ciclo della vita. Mi vergogno profondamente io, per chi ancora non conosce Petrov. E allo stesso tempo un pò mi fa piacere, è come godere di qualcosa che conosci solo tu e pochi altri.