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Ida Lupino dimostra di saperci fare anche dietro la macchina da presa con un thriller di sorprendente fattura che coniuga bene la risolutezza del fuorilegge disperato da una parte e la pavidità di una coppia piccolo borghese dall'altra. Sullo stesso soggetto si ritornerà spesso in futuro ma questo lavoro spicca per asciuttezza ed essenzialità. Cast non eccezionale ma in parte.
Ispiratore come già scritto di "The hitcher", questo bel road-thriller riesce sempre come già scritto a coinvolgere soprattutto grazie alla tensione ciesi crea tra i due ostaggi e l' assassino. Non ci sono cali di ritmo e il film risulta così sempre intenso, anche grazie alla non eccessiva durata. Le strade con una bell' alternanza tra l' assolato e il cupo poi danno quel tocco in più al tutto.
Discreto thriller on the road (qualche inquadratura iniziale verrà ripresa quasi ugualmente da Robert Harmon per il capolavoro dell'86 The Hitcher) portato avanti principalmente dalle convincenti interpretazioni del cast (sopratutto l'assassino, freddo e spietato). Generalmente non ci sono cali di ritmo (anche grazie alla corta durata), e per essere del '53, è davvero originale (basti pensare alle migliaia di film simili realizzati in seguito). Rivederlo quasi sessant'anni dopo però non è la stessa cosa, purtroppo oggi appare tremendamente trapassato, anche con tutti gli sforzi cinefili immaginabili. Impossibile non apprezzarne il contenuto e la regia (unica) della sceneggiatrice Lupino, ma allo stesso tempo risulta difficile esserne coinvolti appieno. Vale comunque una visione, i dialoghi sono ottimi, gli interpreti come già detto bravi e un paio di sequenze riescono comunque a tenere col fiato sospeso (es. la "gara di tirassegno").
Due amici presi in ostaggio da un'autostoppista psicopatico. Bel thriller diretto da un'inedita Ida Lupino nelle vesti di regista che fa della suspence, del rapporto vittima-carnefice i suoi punti forti e la breve durata fa in modo che non ci siano grosse cadute nel ritmo, offrendo anzi diverse situazioni sul filo del rasoio. Si può considerare il precursore a pellicole come The Hitcher di Robert Harmon e William Talman (il pubblico ministero antagonista di Perry Mason della serie classica, per intenderci) è bravissimo nella parte del folle assassino.