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Vorrei tanto poter dire che tutte le commedie italiane del dopoguerra fossero capolavori...ma soprattutto in questo caso non posso. La cosa paradossale è che Simonelli, mettendoci di mezzo i fantasmi, tenta di fare qualcosa di originale ed invece il risultato è un film addirittura inferiore alla media. L'unica cosa che si salva è il cast costituito da molti bravi attori del periodo, in particolare un Tognazzi che vale tutta la pellicola, ma per il resto va in scena una storia davvero stupida piena di sciocche scene demenziali che non sfigurerebbero nei peggiori cinepanettoni odierni; non si ride quasi mai ma ci si annoia molto. Mi piange il cuore a dargli un voto basso...ma questo è il prezzo dell'obbiettività.
Noiosa e stanca commedia diretta da Simonelli con un Tognazzi semi gregario che sciorina battute ma che non diverte e non convince. Storia abbastanza lineare nella prima parte, diventa poi stucchevole e caotica nella seconda, complice anche gli intermezzi musicali che disturbano una visione già fiacca di suo.
Ugo Tognazzi in questo film è una sorta di Groucho Marx sempre pronto a far battute e riesce anche a impersonarlo "fisicamente" anche se per pochi secondi quando,sul bus,si travestira' da alcuni comici famosi come appunto Marx ma anche Chaplin e Pierrot! La prima parte del film è la piu' divertente,e cioe' quando ci troviamo all'interno del castello! Una volta fuori il film perde mordente e comicita',sono troppi i protagonisti che tolgono la scena a Tognazzi. Il fantasma poi...un po troppo "fisico" per essere un fantasma...