lezione 21 regia di Alessandro Baricco Italia 2008
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lezione 21 (2008)

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locandina del film LEZIONE 21

Titolo Originale: LECTURE 21

RegiaAlessandro Baricco

InterpretiJohn Hurt, Noah Taylor, Clive Russell, Tim Barlow, Leonor Watling, Natalia Tena, Andy Gathergood, Daniel Tuite

Durata: h 1.32
NazionalitàItalia 2008
Generedrammatico
Al cinema nell'Ottobre 2008

•  Altri film di Alessandro Baricco

Trama del film Lezione 21

Incentrato sulla rievocazione da parte di uno studente della lezione più bella del suo professore universitario Mondrian Kilroy, sul mistero della genesi della Nona Sinfonia di Beethoven.

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Voto Visitatori:   6,53 / 10 (16 voti)6,53Grafico
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Voti e commenti su Lezione 21, 16 opinioni inserite

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Light-Alex  @  03/07/2014 21:26:10
   5 / 10
Lezione 21 è un film che ha moltissimo di Baricco. A partire dall'ossessione sul senso della bellezza, passando per l'ambientazione surreale e i personaggi fiabeschi e grotteschi. L'esperimento non mi ha però convinto molto. Forse la pagina scritta è più facile per parlare in questo modo. Lì il surreale e l'indefinito si mescolano con la fantasia del lettore e l'effetto è buono. Qui, trasposto in film, le immagini perdono molto della potenza delle parole, e diventano un carrozzone di tipi strampalati che si fatica a seguire.
Il surreale e il grottesco delle false interviste o degli strani abitanti del villaggio per me sono risultati per nulla evocativi o immaginifici, ma fini a sé stessi.
Il film ruota inoltre intorno ad un concetto, la visione Baricchiana della nona di Beethoven come simbolo della bellezza perduta, in sé per sé esile, sul quale da solo si fatica ad impostare un film intero.
Ci sono delle belle riflessioni, e il concetto in sé è interessante, ma ci si gira intorno per troppo tempo e quando ci si arriva ci si è già annoiati.
Ci voleva qualcosa di più di una singola idea, per fare un lungometraggio. Il tentativo di Baricco è da rivedere. La sensibilità è giusta ma ci vuole qualcosa di diverso per un film.

eraserhead  @  25/11/2008 10:56:45
   4 / 10
Uno scrittore mediocre non poteva che scrivere una sceneggiatura mediocre e girare un film mediocre. Mediocre, se non si fosse capito.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  07/11/2008 21:53:01
   4½ / 10
Io sono abbastanza inca.z.z.ato con Baricco, se avessi la fortuna di conoscerlo non so cosa gli direi per questo MOSTRO che ha partorito.

Per una serie di motivi trovo Lezione 21 indecente e molti tralasciano anche la qualità cinematografica proposta.

Allora non è che per il fatto di chiamarsi Baricco allora si hanno le abilità di Fellini o Bergman, Baricco sarà anche un buon scrittore (francamente conosco solo Novecento, per il resto non è che mi attiri, eppure so che ha molti detrattori ad ogni modo diamo per buono che sia un grande scrittore) ma forse non sa che cìè una differenza tra lo scrivere un libro e il girare un film.
Perchè il film è apprezzabile come soggetto, veramente notevole e sicuramente trasmette la passione per la musica, ma difficilissimo da realizzare.
Quale ego infinito, quale enorme presunzione può spingere un regista nella sua opera prima a cimentarsi in una simile impresa?
I SOLDI DELLO STATO perchè se fosse stato lui a dover cacciare i milioni necessari ci avrebbe pensato due volte.
Lezione 21 è un chiaro esempio di dispendio del danaro pubblico, perchè è un film d'elitè, come l'Opera, con la differenza che l'opera è e resta parte integrante della nostra cultura e patrimonio internazionale per profondità e raffinatezza mentre Lezione 21 è uno sterile esercizio di stile malriuscito almeno in granparte.

Dire che sia tutto da buttare sarebbe troppo severo ed è anche vero che ci sono delle trovate visive tutt'altro che trascurabili.
E' anche un film da festival, sicuramente un esperimento troppo elitario, da intellettualoide, lontano anni luce sia da un intento divulgativo (iniziale poi si perde), sia dall'intrattenimento.
Non è nemmeno un film per cinefili perchè alla fine non c'è niente di veramente nuovo a parte virtuosismi da camera e una bella fotografia.
E sopratutto il film si perde, proponendo poi un fusione cinema-musica (e in parte anche il teatro) che è una cosa splendida nelle intenzioni ma assolutamente nulla nel risultato.

Sono varie storie accocchiate con un minimo comune denominatore labile e il tutto tremendamente noioso, fortunatamente il film non dura tanto.......almeno quello.

HA INCASSATO BEN 100.000 fra un centinaio d'anni forse ricoprirà i costi di promozione.

5 risposte al commento
Ultima risposta 01/12/2008 14.52.50
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Gruppo COLLABORATORI ULTRAVIOLENCE78  @  28/10/2008 22:21:27
   5 / 10
Un pretenzioso esercizio di stile fine a se stesso, al quale Baricco tenta maldestramente di unire una serie di riflessioni sull’arte e sulla senilità, che vorrebbe far passare come profonde e seriose, ma che in realtà si rivelano un mero pretesto teso a proporlo come nuovo regista impegnato e intellettualoide del panorama cinematografico internazionale. La sceneggiatura è farraginosa e colma di forzature, che culminano nell’intento di ribaltare la concezione di opere riconosciute come capolavori, in particolare la sinfonia n. 9 di Beethoven, per mettere a nudo l’uomo che, con tutte le sue debolezze e i suoi limiti, si cela dietro l’immagine del grande artista.
Un film che non mi ha per niente convinto. Si salvano soltanto alcune interpretazioni e le scenografie, anche se dal punto di vista tecnico si denota la mano inesperta delle’esordiente (ma questo è comprensibile).

fosco85  @  24/10/2008 00:43:58
   4½ / 10
Mi sono registrato apposta per commentare questo film, dal momento che i temi trattati mi interessano e coinvolgono molto a livello emotivo. detto questo che può anche essere messo tra parentesi, dal basso della mia ignoranza mi piacerebbe ricordare però a Baricco una cosa tanto banale quanto indiscutibile, e cioè che i giudizi estetci sono per forza di cosa soggettivi. Non ha assolutamente senso parlare di sottovalutazione o sopravvalutazione di un'opera proprio perchè ci sono tante opere quanti sono i fruitori dell'opera stessa. Ci sono tante None, e non è detto che la Nona di Baricco coincida con la mia... quindi personalissima opinione è che l'ideologia di base del film sia completamente errata; se poi Baricco aveva intenzione di scandalizzare qualcuno facendo a pezzi la Nona, penso proprio che fosse fuori strada, perchè non è il primo che sputa su questi cosiddetti "monumenti". Quello di cui proprio non mi capacito però è la testardaggine velleitaria di voler fare un film su qualcosa di variabile, incomunicabile e intimo come un singolo giudizio di valore estetico. Per quanto riguarda i dati tecnici del film devo confessare che mi si è palesata abbastanza chiaramente una certa insicurezza registica soprattutto nel taglio formale della fotografia (naturalmente scusabile data l'inesperienza). Trama priva di qualsivoglia sviluppo, e questo non è necessariamente un problema. Ma i rimandi e le citazioni al teatro dell'assurdo, a Carmelo Bene, alla nave di d'Annunzio denunciano che Baricco ha bisogno di molte stampelle per reggersi in piedi... Bella invece la colonna sonora, ma non bisogna dirlo al regista altrimenti si offende.....

3 risposte al commento
Ultima risposta 07/11/2008 21.55.25
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Lady Agnew  @  21/10/2008 21:52:40
   5½ / 10
Non entro nel merito del COSA ,cioe' della tesi sostenuta da Baricco,ma del COME,
cioe' del linguaggio usato per tradurre visivamente la tesi:
una grande fantasia di immagini e situazioni che ,supportata anche da ambientazione , fotografia
e costumi ,a volte e' suggestiva e affascinante ( il paesaggio innevato ,la luce tersa,
il fiabesco e l'onirico ,l'albero con le gabbie di uccelli,
lo scalpiccio dei cavalli sul ghiaccio che si trasforma in musica,l'immagine iniziale
degli orchestrali che si dispongono nella neve...) ,ma che mi e' sembrata spesso
fine a se stessa,non funzionale ai fini del racconto.
Ecco, diventa una ricercatezza pomposa e stucchevole.

Che senso hanno la vicenda del professore di violino, gli strani personaggi
del villaggio,il veliero,il bowling in cui vive il professor Kilroy ??
E i vari piani narrativi mi sono sembrati piu' che altro accostati e non ,invece,
incastrati.
Ovviamente c'ho ritrovato la piccola vena paradossale e umoristica del suo modo
di raccontare con la voce,solo che con le immagini mi sembra funzionare molto meno.

In definitiva preferisco decisamente Baricco divulgatore con la voce e le parole
piuttosto che con le immagini.

4 risposte al commento
Ultima risposta 22/10/2008 18.27.30
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