Il professor Gianni Buridano è un filosofo di fama internazionale, Samantha la bellissima ragazza delle pulizie che lavora all’università dove Gianni insegna. Nonostante le enormi differenze sociali e culturale Gianni e Samantha hanno deciso di sposarsi, inconsapevoli che sul loro amore incombe una terribile maledizione pronta a scatenarsi proprio il giorno delle nozze.
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Una pisciata di 97 minuti, e già potrei esser'accusato di spoilerare 'st'aborto d'un regista dalla presunzione sconfinata: più accumula questioni serie, impegnative o perfino drammatiche e più manifesta una disastrosa inettitudine nel gestirle con una cifra stilistica opportuna e adeguata. Grottesco, surreale, dark comedy? Alla resa dei conti, sguaiato e blasfemo anche per un ateo. Se poi nel 2023 ancora si ricorre alla macchietta del frocio per alleggerire il tono, l'ambientazione nel cesso è l'unica scelt'azzeccata.
Un film dai toni leggeri, da commedia di genere ma solo in apparenza, perchè porta dentro alcune tematiche trattandole in maniera mai banale e lasciando degli ottimi spunti di riflessione. Un matrimonio nato in maniera improbabile di due individui agli antipodi per estrazione sociale ed allora bisogna stabilire se nel rapporto tra i due c'è qualcosa di reale o una reazione inconscia di una celebrazione che non s'ha da fare di manzoniana memoria. Una sposa arrivata in chiesa infortunata ed uno sposo costretto ad una pisciata letteralmente interminabile al bagno. Non sempre Amato riesce a trattare in maniera adeguata tutta la materia in questione, anche perchè c'è tanta, forse troppa carne al fuoco, ma il cast di attori aiuta tantissimo grazie ad una buona definzione dei caratteri, sia dei due protagonisti, sia dei comprimari, quest'ultimi sempre utili alla narrazione e mai resi in maniera macchiettistica. Una commedia per nulla accomodante, anche in considerazione di un finale tutt'altro che consolatorio.
Un matrimonio surreale. Commedia simpatica, elogio del grottesco, interpretata al meglio delle proprie possibilità di un cast variegato e affidabile, diretto bene e corredato da dialoghi tra la commedia pecoreccia e la filosofia, con tanto di citazioni. Si segue bene, si sorride e si trascorre del tempo con leggerezza ma anche con un po' di sana retorica esistenzialista. La chiosa finale è da applausi.