Il più famigerato assassino del mondo e il peggiore buono a nulla di New York vengono scambiati l'uno per l'altro in una pasticciata situazione che si determina in occasione dell'affitto di una casa sulla piattaforma Airbnb. I due si troveranno forzatamente costretti a comunicare e collaborare per potersela cavare.
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Levando il fatto che e' meglio non guardare il trailer perche' dura un'ora e un quarto e ti sputt@na tutto il film facendo degli spoiler agghiaccianti che ti viene voglia di mettere le mani addosso a chi l'ha montato.il film e' molto divertente perche' i due protagonisti ci sono nati nei loro fottuti ruoli.A Kevin Hart riesce benissimo la parte del babbo di minchi@ goffo e imbranato che non sa fare un c@zzo e che poi risolve tutto e Woody Harrelson da' sempre il meglio di se quando fa la parte del pazzo pisicopatico senza valori che ti scoperebbe la madre a pecore nella sala da pranzo di casa tua ,se gli dessere dei soldi per farlo.Di scene da c@garsi addosso dal ridere ce ne sono parecchie,come quando il killer di Miami sta per sparare in faccia a Hart e gli dice "adesso ammazzo te e poi il tuo amico di Toronto" ma come diceva Eli Wallach ne "Il buono,il brutto,il cattivo" "quando si spara non si parla,si spara!" e truuuunnnnnn arriva una macchina guidata dall'uomo di Toronto e gli fa fare un volo di una ventina di metri,magari a voi str0nzi della ideologia "woke" non fa ridere perche' non e' politicamente corretto,ma a me fa ridere,anzi vorrei che arrivasse un'auto e truuunnnnnnn vi facesse fare anche a voi un volo di 20 metri,b@stardi ! quindi ottimo film e non c@gatemi il c@zz0
Il film non è malaccio. Vi sono dei bei momenti divertenti che vi strapperanno qualche risata, ma resta ad ogni modo una trashata. Insomma azione e comicità spesso demenziale e poco (anzi niente) altro.
Storia già vista e rivista in altre pellicole del genere con l'imbranato che per un caso fortuito viene scambiato per un altra persona. Kevin Hart dovrebbe far divertire ma è un umorismo troppo forzato ed il doppiaggio non aiuta. Woody Harrelson impersona il sicario freddo e spietato ma le scene action stentano a decollare ed è un pò sprecato come uomo di Toronto. La formula di Hughes comincia a stancare...
Ufffff, che noia. Esattamente ciò che ti aspetti, come te lo aspetti. Sorpresa zero, originalità zero, divertimento zero. Anche il buon Woody Harrelson, che mi piace, sarebbe ora che beneficiasse di personaggi di maggior spessore, che sarebbe benissimo in grado di interpretare più che degnamente, ma haimè viene sempre impiegato nello stesso ruolo che, francamente, ormai ha stancato. Così come il "collega" ingenuo e sprovveduto che assolve al compito della simpaticoneria esilarante, che esilarante non è. Tutto già visto, trito e ritrito.
Vado contro tendenza, per me al commedia è pianamente sufficiente. Ci sono un paio di scene che fanno sbellicare, non raggiunge il 7 pieno perchè il filone narrativo è trito e ritrito, ma merita sicuramente di essere visto.
I due precedenti film di Patrick Hughes sono stati il mio guilty pleasure dell'estate e quindi avevo grandi aspettative per questo The man from Toronto. L'idea di Hughes dei sicari come dei simpaticoni mi affascina e lui continua con questo andazzo regalandoci un Woody Harrelson meraviglioso, un Hitman spietato ma allo stesso tempo incapace di vivere il mondo di tutti. Ovviamente Kevin Hart è la linea comica del film, ma purtroppo io con lui proprio non riesco a empatizzare, non fa ridere mai. Alcune scene d'azione divertono così come alcune sequenze basate su un'interazione poco probabile. Peccato, dunque, per Hart, per alcune cadute di tono e per la ripetitività di alcuni momenti, poteva essere un bel cult.
La comicità logorroica di Hart non mi ha mai fatto impazzire e la scelta di affiancargli Harrelson è la solita, trita riproposizione di una sceneggiatura dove una strana coppia messa in piedi da situazioni altrimenti senza via d'uscita. Per quanto i due si impegnino il film resta abbastanza modesto, stupendo poco e divertendo solo a tratti. Va però sottolineata la rissa in palestra finale in soggettiva sulle note rock dei Wolfmother, molto particolare, e anche la fattura d'insieme è superiore alla media. Insomma niente di eccezionale ma c'è di peggio.
Hughes prosegue nel suo percorso del buddy-movie di azione. La ricetta è sempre quella e non ci sono, a livello narrativo alcun tipo di variazione e di novità. Rimane comunque la sensazione di un film fatto un po' con il pilota automatico in cui a parte qualche sequenza da combattimento nella parte finale, non offre scene di action memorabile e le battute fanno sorridere qualche volta ma nulla di più. Inoltre l'ho trovato squilibrato nella perfomance dei due attori. Mentre Hart è all'altezza nel suo personaggio linguacciuto, Harrelson mi è sembrato uno spreco. Malgrado la sua sia una presenza carismatica e potente è portato ad essere troppo "spalla" di Hart, depotenziando un personaggio che meritava spazio maggiore. Per cui il film con due personaggi all'opposto nel carattere non mi è sembrato all'altezza delle aspettative, anche in considerazione del valore degli attori.
Abbastanza dinamico, miscela gradevolmente azione e humor, nel più classico stile action-comedy. I protagonisti se la cavano bene, la regia fa il suo e la visione scivola via liscia fino alla fine, intrattenendo in maniera sufficiente.
Kevin Hart è spess'usato nei buddy movie anche se il suo umorismo isterico non divert'affatto, e così Netflix flopp'ancor'una volta (voto in linea con RT e Metacritic).