magic in the moonlight regia di Woody Allen Francia 2014
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magic in the moonlight (2014)

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locandina del film MAGIC IN THE MOONLIGHT

Titolo Originale: MAGIC IN THE MOONLIGHT

RegiaWoody Allen

InterpretiEileen Atkins, Colin Firth, Marcia Gay Harden, Hamish Linklater, Simon McBurney

Durata: h 1.38
NazionalitàFrancia 2014
Generecommedia
Al cinema nel Dicembre 2014

•  Altri film di Woody Allen

Trama del film Magic in the moonlight

L'illusionista cinese Wei Ling Soo è il più celebrato mago della sua epoca, ma pochi sanno che il suo costume cela l'identità di Stanley Crawford, uno scorbutico ed arrogante inglese con un'altissima opinione di sé stesso ed un'avversione per i finti medium che dichiarano di essere in grado di realizzare magie. Convinto dal suo vecchio amico, Howard Burkan, Stanley si reca in missione nella residenza della famiglia Catledge, in Costa Azzurra: Grace la madre, Brice il figlio (Hamish Linklater) e Caroline la figlia. Si presenta come un uomo d'affari di nome Stanley Taplinger per smascherare la giovane ed affascinante chiaroveggente Sophie Baker che risiede lì insieme a sua madre. Sophie arriva a villa Catledge su invito di Grace, la quale è convinta che Sophie la possa aiutare ad entrare in contatto con il suo ultimo marito e, una volta giunta lì, attira l'attenzione di Brice, che si innamora di lei perdutamente.

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Voto Visitatori:   6,65 / 10 (56 voti)6,65Grafico
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Voti e commenti su Magic in the moonlight, 56 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Filman  @  22/06/2022 10:27:13
   8 / 10
Forse l'unico reale difetto di MAGIC IN THE MOONLIGHT è il suo aprirsi e chiudersi come un film puramente romantico, privo di sfumature di qualunque altro sapore al di fuori dello zuccheroso, pur dovendo ammettere la sincerità nel non promuoversi mai come qualcosa di diverso. Questa fotografia così accesa e pastellata è una soluzione che Woody Allen stava ricercando da diversi film e qui finalmente trova la sua massima forma e applicazione, un tocco irrealistico, barocco e irritante che in un questo contesto sdolcinato, essendo volutamente caricato, diventa virtù e non difetto, regalando veramente una sequenza di bellissime immagini rococò che si sposano benissimo con il tipo di racconto, di scrittura e di recitazione. Pochi personaggi, nessuna sotto-trama ed un solo motivo conduttore: la nuova moda di nicchia sui sensitivi è una tematica che viene fatta funzionare attraverso la semplicità, parlando d'altro e non assillandovi lo spettatore.

Budojo Jocan  @  23/09/2019 13:43:07
   4 / 10
Ennesima "commedia" sentimentale di Allen che ormai dovrebbe andare a godersi i suoi risparmi alle 6 ascelle (già con questa pessima battuta resto comunque superiore a quello che si ode in questo film). Dialoghi spaventosamente banali; scomparso ormai completamente il suo genio comico.
Si avverte chiaramente nei tempi delle battute che non c'è più la sua magia, è tutto uno stanco trascinare avanti la propria vecchia carcassa, sperando di arrivare alla panchina più vicina in cui abbioccarsi.
Le musiche jazz che accompagnano le immagini sono ormai irritanti, non servendo più come fionda gravitazionale per sparare le sue battute nella ionosfera, ma rimangono a terra, come cacche appiccicate alle nostre suole.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  09/01/2018 20:24:22
   6½ / 10
Filmetto leggero leggero che lascia poco o nulla ma che si fa guardare in maniera spensierata e scorrevole. Una pellicola tipica dell'Allen recente, più apparenza che sostanza, ma con l'indubbia capacità di coinvolgere lo spettatore.

Buba Smith  @  20/12/2017 01:18:33
   4 / 10
Piuttosto deludente.

Di una banalità sconcertante. Scontato dall'inizio alla fine.

Più che un film di Allen, sembra più la sua ombra.

Wilding  @  18/05/2017 22:01:11
   7 / 10
Solito piacevolissimo film di Woody Allen; due grandi interpreti, una prima parte eccellente, perde poi un pò di brio nella seconda parte.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  29/03/2017 18:14:33
   6 / 10
Chi conosce Allen sa bene che quando si tocca l'esoterismo o il tema della religione in generale la conclusione non puo' che essere quella di un ateo.
La preghiera interrotta di Firth verso la fine non puo' di certo sorprendere, ne' il finale convulso.
E' in ogni caso una simpatica commedia sentimentale con tocchi leggerissimi di mistero. Allen ha fatto sicuramente di meglio ma recentemente anche di peggio...

xymox  @  03/01/2017 09:13:45
   7½ / 10
non sono un fans di Woody Allen, i suoi film li vedo volentieri ma quasi sempre non mi esaltano.
Ho deciso di commentare questo film, perchè di recente ho deciso di vederne alcuni e questo è quello che più mi ha colpito, molto piacevole e ben recitato.
Bella anche l'ambientazione

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  02/06/2016 15:18:40
   6½ / 10
Pellicola in cui Woody Allen ricicla il suo stesso cinema, il risultato è però gradevole. Commedia scontata ma raffinata, un po' banale ma non stupida.

Alex22g  @  16/04/2016 17:01:29
   9 / 10
Sarà che adoro Woody Allen ma anche qui siamo su altissimi livelli. Una commedia sottile e colta come da aspettative. Grande cast, fotografia e musiche . Strizza l'occhio un po a "Scoop" ed un po a "Midnight in Paris" ma si differenzia quel tanto che basta da dargli una personalità propria. Firth e la Stone sublimi ma anche i secondari risultano ottimi nei rispettivi ruoli. Nessuno riesce a parlare dell'uomo in modo tanto profondo quanto leggero secondo me. Consigliato a chi in una commedia cerca più di una futile risata .

vivi79  @  19/02/2016 12:42:05
   7½ / 10
Moto molto carino, bellissima la trama e l'ambientazione, mezzo voto in più per la musica di sottofondo anni 20.

Invia una mail all'autore del commento pikke71  @  26/01/2016 21:18:20
   7 / 10
Io sono di parte, perchè venero Allen, ma ho trovato la commedia elegante e sofisticata, come il personaggio snob e altezzoso interpretato davvero bene da Firth

marcogiannelli  @  12/01/2016 09:52:37
   6 / 10
più un esercizio di stile che altro, perché nella prima ora la commedia fatica a decollare...poi una mezz'ora più interessante nel finale, ma nulla a che vedere con il miglior Allen

Goldust  @  13/10/2015 17:32:04
   7 / 10
ATTENZIONE SPOILER PRESENTI

Formalmente elegantissimo, con i dialoghi di nuovo protagonisti della vicenda come da anni non succedeva, l'ultima fatica di Allen è un'opera sì leggera eppure di grande sostanza, che sembra quasi rinverdire i fasti del passato. Guai però a gridare al capolavoro, la storia dell'amore / odio tra l'illusionista scorbutico e la graziosa finta medium - in cui Colin Firth e la sorpresa Emma Stone fanno bella mostra di sè in una gara di bravura che finisce pari - è fin troppo facile da decifrare, happy ending finale compreso. Eppure il regista gioca con il suo passato, con l'illusione dell'amore e con le sue passioni ( la magia, gli anni '30 ), in un viaggio laico a ritroso nel tempo alla ricerca delle proprie radici e di quelle del suo cinema: mica male per un pur arzillo cineasta quasi ottantenne.
Dai tempi di "Sogni e delitti" è, forse, il suo miglior lavoro. Accontentiamoci.

topsecret  @  06/06/2015 16:52:31
   6 / 10
L'ironia tagliente ma sempre divertente che Allen ci mette nelle sue commedie è sempre stato il suo punto di forza e quello che ho perennemente apprezzato di lui, specialmente in quelle dove era protagonista in prima persona. In MAGIC IN THE MOONLIGHT non c'è quella magia divertente e frizzante già citata prima, non sempre almeno, e la storia risulta essere un po' troppo verbosa e poco fluida, forse anche per demerito di una caratterizzazione dei personaggi che non mi è piaciuta.
I dialoghi sono alla base di ogni film che si rispetti, a maggior ragione in quelli di Allen, ma stavolta non mi hanno convinto nè divertito come mi aspettavo. Evidentemente il regista e (sempre meno) attore newyorkese ci ha abituati troppo bene e quando una sua opera non convince pienamente salta subito all'occhio.
Molto carina la Stone.

sagara89  @  01/06/2015 19:23:32
   8 / 10
Allen per me e' ancora un grande mistero. Si va da film ottimi a film pessimi (From Rome with love) a piccole perle della commedia come questo film. Ovviamente il grande successo della pellicola e' dovuto anche alla presenza scenica e alla, sempre grade, recitazione di Firth. La storia non e' particolarmente complessa e in alcuni tratti anche un po' scontata ma, comunque, si segue molto bene e con piacere fino alla fine.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  03/05/2015 12:57:40
   6 / 10
Lontanissimo dai suoi picchi creativi,Allen ci regala questo film che per la sceneggiatura non demerita affatto,essendo essa un confronto fra il razionale e il metafisico,quindi anche interssante.
Purtroppo i film di Allen sono ultimamente un pò troppo convenzionali,senza quell'inventiva folle di vent'anni fa..
Bella fotografia,musiche,montaggio e attori molto bravi soprattutto Firth...
Però c'e' sempre una piattezza generale che pervade tutto il film.

hghgg  @  26/04/2015 11:15:38
   5½ / 10
Uff... Non c'è niente da fare, l'ultimo Allen a me non dice proprio nulla; quando non se ne esce fuori con vere e proprie schifezze ("To Rome With Love" la dice lungai) si ritrova a scrivere simili commedie romantiche che personalmente trovo veramente scialbe e noiose, senza un guizzo, senza un'idea e a dire il vero senza nemmeno quel "mestiere" che negli anni '90-primi '00 gli aveva permesso di realizzare film gradevolissimi ("Misterioso omicidio a Manhattan" o "La dea dell'amore").
Ecco, mi sarei volentieri accontentato di buone e frizzanti commedie come quelle senza avere l'eccessiva pretesa di voler ritrovare oggi, da Allen, il Genio espresso in alcuni film della seconda metà dei '70 e della prima metà degli '80.

Ma in questo "Magic in the Moonlight" non ho visto nulla. Certo c'è una certa "gradevolezza" di fondo, un interprete di classe come Colin Firth, attore che apprezzo molto e anche alcune battute sferzanti e ironiche che una risata te la strappano ma non basta. Questo film è smorto, per almeno 70 minuti si trascina stancamente nel più totale nulla, con un soggetto esilissimo e una sceneggiatura priva di verve e davvero piattissima senza che uno stanco Allen riesca a dare il minimo guizzo dalla macchina da presa. Non è nemmeno brutto è semplicemente... vuoto.
Poi arriva il "colpo di scena" (si, e volevo vedere che continuava in quel modo fino alla fine, mi sparavo prima) ma è tanto per far succedere qualcosa perché se è vero che a quel punto il film sembra rivitalizzarsi almeno un po' in realtà non è che l'accompagnamento ad un terribile e banalissimo happy-ending orribilmente stucchevole e indegno di un regista come Allen, soprattutto pensando agli intelligenti e riusciti finali di "Annie Hall" o anche solo il già citato "La dea dell'amore".

In un film del genere anche il cast è penalizzato: Hamish Linklater che è un buon attore di commedie teatrali qui è meno che inutile mentre la graziosa Emma Stone, che in altri lidi ha dimostrato di essere anche brava ("Birdman" ma forse è stato un caso non so) qui è solo graziosa e null'altro.

Mi dispiace ma questo è un film impalpabile, non brutto, ma smorto e privo di personalità, di anima. Insomma mi ha fatto due palle così...

A questo punto ho forti dubbi sul vedere uno dei pochissimi Allen che mi mancano ovvero "Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni" del 2010, perché se siamo su lidi simili oddio lasciamo perdere.

2 risposte al commento
Ultima risposta 26/04/2015 15.49.29
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eruyomè  @  23/04/2015 20:30:23
   7 / 10
Ho "scoperto" Allen da relativamente poco, e sono rimasta ovviamente folgorata dai suoi primi lavori, in cui traspare il genio assoluto. Ovviamente è l'Allen che preferisco, quello cinico, cattivo, pungente, scorrettissimo, sarcastico e disilluso ai massimi livelli.
Le commedie più leggere degli ultimi anni sono decisamente su un altro livello, ciò non toglie che qualcosa da offrire ce l'abbiano pure loro.
L'originalità non la si può certo pretendere da un regista ottantenne, che ha già sfornato più capolavori di quel che ci si aspetterebbe normalmente da una carriera, per quanto grandiosa. Ci pensassero altri ad essere originali, lui ha già dato!

Quindi va benissimo così: niente di trascendentale, ma una commedia leggera, garbata, raffinata e confezionata benissimo, una fotografia eccellente e dei signori attori, diretti come si deve.
Se qualche regista americano contemporaneo sfornasse qualche commedia anche solo vicina a questo standard minimo di buon gusto, griderei al miracolo. Mi accontenterei di non dover perdere troppi neuroni durante la visione.
Con Allen di sicuro non ce li perdi. Poi magari la trama non sarà granché (in effetti è esilissima), il finale è davvero troppo "glicemico", per i miei - ma pure per i suoi - standard, però riesce nel complesso ancora a tirar fuori dialoghi brillanti e qualche battuta fulminante che fa ridere e, soprattutto, riflettere.
E comunque vedere in trasparenza questo Allen "ammorbidito" fa anche tenerezza. Quindi passi anche questa dolcezza acquisita nella vecchiaia, e questa ricerca del lieto fine, o quanto meno del compromesso per cercare di essere più o meno felici, anche se mai del tutto.
Non è che son contraria per principio, (Anche se io, nel caso specifico, l'avrei fatto finire quei bei 5 minuti prima, con quel bel retrogusto amaro..ed ero più contenta :) ) però, nel caso, almeno li costruisca un po' meglio questi happy end! Che qui siam precipitati vicinissimi alla melassa, e della più stucchevole.

Poteva fare di meglio.
Non consigliatissimo ai duri e puri del vecchio Woody, ma non male. A me tutto sommato è piaciuto, mi ci son divertita e, complice una serata al cinema in bella compagnia, rimane un bel ricordo, oltre ad essere forse il mio primo approccio ad Allen.
E poi qualcosina in più anche solo per l'ambientazione, e quindi la realizzazione di scenografie e costumi...ma io i favolosi anni '20 li adoro a prescindere!

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  23/04/2015 19:41:40
   6 / 10
Una commedia elegante e piena di belle citazioni, peccato che Allen non colpisca al cuore con quest'ultima fatica. Anche la regia degli attori non è impeccabile, Firth resta troppo ingessato, a tratti irritante.
Film piatto.
Appena sufficiente e solo nella forma.

vale1984  @  16/04/2015 10:17:37
   6½ / 10
Molto brava la protagonista a fare una parte interessante ed originale... non eccezionale il film che comunque resta leggero e piacevole.

Invia una mail all'autore del commento albatros70  @  15/04/2015 22:31:44
   6½ / 10
Commedia carina anche se al di sotto degli standard cui Allen ci ha abituati. Buona l'interpretazione di Firth, il tutto contornato da una fotografia decisamente azzeccata..... Merita la visione.

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  12/04/2015 15:16:19
   6 / 10
Film difficile da giudicare, o forse il 6 è il suo voto visto che si lascia guardare, seppur con alti e bassi, ma è carente dell'originalità tipica di Woody Allen. Attori sottotono.

pieroscoop  @  12/04/2015 10:48:39
   7 / 10
Commedia deliziosa ed atmosfere davvero piacevoli.
Poteva essere più incisivo ma nel complesso carino.

werther  @  06/04/2015 10:12:32
   7 / 10
Ecco come fare una commedia romantica delicata, con dialoghi brillanti e una sceneggiatura originale, non solo sentimento ma anche ragione,riflessione e un pizzico di occulto che non guasta anzi incuriosisce. Davvero ben fatta.

Jambalaya  @  08/02/2015 12:16:44
   5 / 10
Non mi ha proprio preso, abbastanza scontato e banale.

Trixter  @  19/01/2015 13:28:16
   6½ / 10
Film piuttosto originale, in pieno stile Allen. Apprezzabilissime le location, la musica, le immagini che conferiscono una piacevole spensieratezza ed una godibile superficialità alla trama. La prima parte è davvero frizzante e simpatica, dove spiccano dialoghi funambolici e siaparietti accattivanti. Peccato che il film soffra una seconda parte un pò logorroica ed evanescente, dove si susseguono botta-e-risposta ripetitivi e situazioni stantìe, dove è fin troppo evidente che son lì solo per allungare il brodo. Dopo una 40ina di minuti, infatti, sembra che il regista abbia già detto tutto ciò che c'era da dire. Ad ogni modo, Magic in the moonlight si fa apprezzare, anche per la vèrve di attori in parte e di battute e spunti, comunque, interessanti.

Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki  @  14/01/2015 14:54:02
   6 / 10
Dopo il periodo inglese, spagnolo, francese, è seguito quello tragico italiano, poi capatina sotto il Golden Gate e rieccolo come norma vuole che l'assassino ripassi sul luogo del delitto, Allen torna oltralpe a rievocare i fasti di una mezzanotte a Parigi. E alla soglia degli 80 anni non tradisce la cadenza annuale, appena assunto da Amazon per dirigere una serie tv e con un altro film in cantiere con la nuova musa Stone, Allen instancabile stacanovista non lesina qualche cartolina ritraente la Costa Azzurra, qualche ripresa en plein air per non scordarci che siamo in presenza della culla dell'impressionismo, il clima suscita quell'atmosfera da sognatore, come Owen Wilson turista tra i vicoli, tra i bouquinistes lungo la Senna, formalisticamente non sbaglia una virgola, lucido ed accademico, però volente o nolente il suo è un disco rotto, la punta della sua matita è ormai smussata, i canovacci reiterati, macguffin che conducono sempre al solito epilogo, anche la direzione stavolta è sommessa, cambiano le location ma il suo è un autoplagiamento continuo, nelle intenzioni riproporre quell'ottimo ritratto di un alter ego cinico-pessimista, Boris, e il suo sguardo sul mondo in 'Basta che funzioni' dove tanto per parafrasare il titolo funzionava pressoché tutto, nel quale tra Larry David e la Wood c'era una chimica palpabilissima, cosa che qui non gli riesce. Compitino o no il film mantiene l'allure alleniano, non scade nel grezzo come a Roma, ma in relazione al suo magnum opus è qualitativamente sotto media e questo da metà anni '90 in su non è più una novità.


davide corsico  @  12/01/2015 17:01:48
   8 / 10
la pellicola è davvero ben fatta, molto più che godibile: la regia è eccellente così come lo sono gli interpreti. la Atkins dà ottima prova di sè, con una parte scorrevole, naturale... le calza perfettamente. lui è bravissimo e ha saputo creare un personaggio davvero spassoso. peraltro, apprezzo molto il crescente impegno dimostrato da Colin Firth nell'arte recitativa. ormai l'abbiamo visto rivestire in modo sempre magistrale i ruoli più diversi (re Giorgio ne "il discorso del re", lo sfigato nella commedia "Gambit",e ora l'egocentrico e scontroso Stanley Crawford).
il colpo di scena è ben assestato. certo, un po' prevedibile, ma non è certo il fulcro del film. la sceneggiatura verte sui profili psicologici e caratteriali dei personaggi e su come si evolvono nel corso della storia. da buon Woody Allen, una commedia spiritosa, e molto originale. assolutamente da vedere.

barone_rosso  @  04/01/2015 19:22:17
   4½ / 10
Ogni tanto Woody qualche cartuccia buona riesce ancora a spararla. Non è questo il caso. Ormai è da "Midnight in Paris" che non tira fuori qualcosa di interessante. Questo "Magic in the moonlight", partendo da buone premesse, si perde nei soliti dialoghi che fanno venire mal di testa, assolutamente fini a sé stessi.

1 risposta al commento
Ultima risposta 07/01/2015 21.24.23
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genki91  @  01/01/2015 19:20:40
   7½ / 10
Forse perché ricalca quasi perfettamente il mio modo di pensare, o forse perché è il Woody da commedia malinconica che ho sempre adorato, questo film dall'aria semplice e serena mi ha comunicato più di tanti capolavori sui generis.
Firth è semplicemente eccezionale, buona la Stone.
Ce ne fossero di più, non mi stancherò mai di dirlo.

TonyStark  @  28/12/2014 13:41:08
   6½ / 10
sulla falsariga degli ultimi film di woody, che propone sempre lo stesso tipo di protagonista, nevrotico, depresso e fondamentalmente infelice. commedia comunque godibile, con alcune citazioni degne di nota.

rocksoff  @  26/12/2014 18:07:55
   9 / 10
Condivido il paragone con il, secondo me splendido "Midnight in Paris".
Bentornato Maestro

shep  @  25/12/2014 23:09:58
   7 / 10
film piacevole, con un buon ritmo che lo fa scorrere senza risultare pesante; dialoghi piuttosto brillanti e "concreti" .Il difetto è che da una trama con un buon potenziale si poteva fare meglio, il film infatti risulta un pò piatto e il finale è in parte scontato e deludente.

GTX33guitar  @  23/12/2014 23:52:46
   6½ / 10
Prevedibile e scontato sul finale ...ma comunque godibile...

Light-Alex  @  23/12/2014 12:21:47
   7 / 10
Woody Allen invecchia e ci propone un film dove, come spesso gli succede, parla di sé stesso e del suo rapporto con la spiritualità e la ragione, rifugiandosi in una Provenza bucolica ed idilliaca.
Il film gioca tutto intorno al dualismo tra raziocinio e magia contornati da un'ambientazione da anni 30 (già esplorata nel suo Midnight in Paris) e retti su dialoghi intelligenti quanto abbastanza macchinosi e costruiti, che tuttavia risultano interessanti spunti di riflessione.
Un film arguto e brillante che pone in maniera lineare e a modo di semplice storiella un interrogativo chiave dell'essere umano. Siamo effettivamente solo logica e ragione o al mondo c'è qualcosa in più?

Forse ciò che manca un po' a questo film è la trama, senza un grosso mordente.
Per quanto non si possa annoverare tra il meglio del regista statunitense è comunque un film che in quanto ad intelligenza e contenuti è sopra la media.
E la magia almeno io l'ho sentita: la scena finale un sorriso lo ha lasciato anche a me.

Jim17  @  23/12/2014 01:56:39
   7 / 10
Film, per certi aspetti, simile a Midnight in Paris, anche se distante dalla eccezionale vicenda e magia rievocata dal predecessore. La pellicola di Allen, tuttavia, si lascia guardare serenamente, lasciando spazio a qualche flebile spunto riflessivo e strappando sporadici e generosi sorrisi. La media del voto è innalzata dalla superba prova recitativa di Colin Firth.

BrundleFly  @  22/12/2014 16:00:37
   6½ / 10
Negli ultimi anni Woody Allen ci sta abituando ad alti e bassi un anno sì e uno no.
Questo, purtroppo, è l'anno del 'basso'.
Il film è simpatico e strappa qualche sorriso, ma non si avvicina neanche lontanamente ai vecchi lavori del regista, o anche solo al recentissimo 'Blue Jasmine'.

Invia una mail all'autore del commento marlamarlad  @  20/12/2014 18:06:12
   6½ / 10
Non eccezionale. Alcune frasi e circostanze sono interessanti, e la pellicola intrattiene piacevolmente senza alcun disturbo; si sorride e si riflette, pero' il film non entusiasma.

luis 98  @  18/12/2014 18:29:19
   6 / 10
la prima parte lo trovat molto interessante ...mentre la secona è di una noia mortale(va a finire che è un semplice film d'amore).

il cast è buono anche se colin firth mi sta antipatico qua fa la sua parte in maniera piu che buona.

da guardare ...ma nulla di che

BlueBlaster  @  17/12/2014 00:31:46
   7½ / 10
Un film in linea con il Cinema di Allen dell' ultimo decennio, quello riuscito intendo...assomiglia per molti aspetti (epoca, recitazione, fotografia e regia) a "Midnight in Paris" ma questa sceneggiatura l'ho apprezzata di più anche se è meno originale.
Una bella storia di amore e magia e permeata dall'immancabile cinismo caustico che il regista newyorkese a sempre instillato nelle sue opere...vengono affrontati le solite tematiche filosofiche ed umane che il pubblico si aspetta da un suo film!
Una bella storia che parla di scetticismo e razionalità fino a "trattare" l'animo umano e la religione, più di una citazione a Nietzsche, ed alcuni passaggi (in specie il monologo-preghiera) mi fanno pensare che il proverbiale ateismo di Woody Allen stia ormai vacillando vista la soglia degli 80 anni ormai prossima.

Magnifica la prova di Colin Firth calato perfettamente in questo ruolo nichilista ed arrogante.
Carinissima, dolce e simpatica Emma Stone e saggia la vecchia zia interpretata da una composta Eileen Atkins...il resto del cast semplicemente fa da contorno elegantemente senza stupire o invadere la scena.
Una bella storia, garbata e mai noiosa e pure un pizzico originale oltre che divertente al punto giusto.
Come sempre grandissima cura nei dialoghi che non sono mai banali e sopratutto ogni termine usato e ben pesato...una cosa che ho sempre apprezzato nei dialoghi alleniani è la scelta di un lessico variegato e forbito (spesso intellettuale) usato in maniera naturale e spontanea, un concetto non è mai espresso con la stessa parola!

La regia è davvero elegante, lineare ed avvolgente...trasmette quel senso di intimità che ben si presta ad un film per la maggior parte fatto di dialoghi e ritmi dilatati.
Fotografia "calda" tipica del regista che immortale perfettamente gli splendidi paesaggi del sud della Francia scelti come location per questa magia sotto le stelle, come sono raffinate le scenografie e curati i costumi in modo tale che gli anni 20 rivivano per questa ora e mezza.
Ovviamente non si può scordare l'immancabile accompagnamento jazz che in questo caso ho trovato ancor più azzeccato ma sopratutto gradevole per tutto il tempo.

Un Allen piacevole da vedere, forse un pò venduto al buonismo nel finale, sopratutto per chi stima e conosce il regista/attore...sinceramente speravo in un bel film e devo dire che ho ricevuto anche di più di ciò che speravo.

simonssj  @  16/12/2014 23:26:35
   8 / 10
Una sedicente, bellissima medium e un mago smaschera-truffatori giocano una splendida partita a scacchi in cui si punzecchiano, si annusano, duellano e tra una frecciata e l'altra, sullo sfondo della Costa Azzurra, filosofeggiano sul senso della vita, la solitudine dell'uomo, il valore dei sentimenti, il ruolo della ragione, delle illusioni, della felicità, della magia.
Gioiellino, non per tutti

gemellino86  @  16/12/2014 19:53:24
   6 / 10
Strano scivolone di Allen dopo il buon "Blue Jasmine". Comunque è un film che si può guardare. Gli attori a parte Firth sono tutti anonimi.

Kerpen  @  15/12/2014 10:36:13
   6½ / 10
Solita commedia gradevole di Allen, senza particolari acuti a livello di trama. Cast ottimo; finale un po' troppo sdolcinato e scontato.

pak7  @  15/12/2014 10:01:51
   6½ / 10
Woody Allen, che pian piano si sta girando il mondo (Barcelona, Roma, Parig per esempio), dirige con mestiere quest'anno una commedia gradevole, piacevole. Il momento che dà il titolo al film è però veramente ridotto all'osso, e il finale è fin troppo zuccheroso, ma questo ad Allen lo si riesce a perdonare.

6.5

Invia una mail all'autore del commento cupido78  @  14/12/2014 12:26:17
   4½ / 10
evitando quella paccottiglia di pessime commedie nostrane, tutte caratterizzate dal manifesto tipo:SFONDO BIANCO, FACCIONI DEI SOLITI NOTI, TITOLO DEL FILM ROSSO. Che sconforto. Opto per Allen che, male che vada, passi un'oretta e mezza godendo di qualche spunto letterale che esce dalla bocca di personaggi sempre particolari e curiosi. Niente di tutto questo. Il film è noioso, scritto senza cura, puerile e bidimensionale. L'ottimo cast, bravi tutti, anche Hamish Linklater, il giovane ricco con l'ukulele, che da' prova di come un vero attore possa lavorare su tic e sfumature in maniera creativa e personale.
Alla prossima. Woody un film ogni due anni sarebbe meglio.

Macs  @  13/12/2014 21:52:57
   7 / 10
Film molto carino e interessante, soprattutto per gli attori fantastici. L'ho visto in inglese e ho apprezzato tanto la recitazione, di Firth, la Stone e Eileen Atkins nella parte della zia Vanessa. Firth interpreta il ruolo di un misantropo arguto, sagace, assolutamente adorabile. Come al solito nei film di Allen, i dialoghi e le riflessioni (queste ultime però un po' superficiali) sono il piatto forte. Alcuni personaggi un po' macchiettistici come Brice, è il marchio di fabbrica di Allen. Ottima la fotografia, con ambienti e colori caldi. Il finale è un po' buonista e ad alto livello glicemico, ma ci sta in una commedia frizzante e leggera.

Lory_noir  @  10/12/2014 12:09:01
   8 / 10
Impossibile andare al cinema a vedere un film di Woody Allen senza pregiudizi o aspettative, che sia in negativo o in positivo. Io adoro questo regista, malgrado ammetta che negli ultimi anni spesso non abbia dato vita a film brillanti.
Magic in the moonlight non è un capolavoro ma mi ha lasciato un buonumore che solo pochi film, come Midnight in Paris, mi hanno lasciato. La sceneggiatura e i personaggi sono semplici ma efficaci e la regia è elegante. L'ho trovato adorabile.

Rollo Tommasi  @  09/12/2014 22:03:12
   7 / 10
Per una fan dei film di Woody Allen (non tutti...) mi è difficile commentare un'elegante commedia romantica desaturata dal tipico cinismo del Maestro, il tocco diabolico e tagliente che sa imprimere nei propri soggetti e nelle proprie sceneggiature.
Nonostante questo, Magic in the Moonlight è accattivante, godibile, una versione sfumata ed allegorica di Ragione e Sentimento, con ottimi interpreti sempre credibili (una menzione speciale per i protagonisti Emma Stone e Colin Firth). Non è casuale che ultimamente Allen si affidi ad attori di eccezionale talento, forse conscio di avere smarrito una parte della propria verve creativa (le proverbiali sue "ninfe a scroscio").
Se lo guardi dalla prospettiva critica del cinefilo appassionato di Allen, il film, però, non delude, può solo creare un torpore, una vaga nostalgia di certe esilaranti pellicole, come Hollywood Ending o Pallottole su Broadway; aggiungeresti il pathos di Crimini e Misfatti; sfrutteresti di più la grottesca e credulona Jackie Weaver, magari creando delle sinergie con la simpatica Zia...forse con il risultato di copiare un'altra commedia alleniana, "Scoop".
Si tratta, nel complesso, di una commedia leggera spituale e spiritica adatta alle atmosfere natalizie, a cui manca sicuramente il sacro fuoco del capolavoro. Blue Jasmine era di un altro livello...

Federico  @  09/12/2014 13:44:20
   7 / 10
Inferiore a Midnight in Paris ma comunque gradevole. Forse avrei preferito qualche dialogo in meno e qualche momento "poetico in più" (la parte all'osservatorio è stata liquidata troppo velocemente secondo me).
Sicuramente meglio dei soliti cinepanettoni

1 risposta al commento
Ultima risposta 09/12/2014 14.17.30
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento Giordano Biagio  @  09/12/2014 09:47:09
   8 / 10
Un'andatura gradevole, con dialoghi e scene raffinate. Belle anche le sorprese previste nella sceneggiatura. Il solito stile di Woody Allen che non stanca mai...

GianniArshavin  @  08/12/2014 21:34:21
   6½ / 10
Sebbene negli ultimi anni Woody Allen abbia perso qualche colpo e abbia iniziato un po a ripetersi , i suoi lavori continuano ad avere su di me un grande fascino che me li fa apprezzare al di la dei difetti e del confronto con le pellicole del periodo d'oro.
Personalmente ho sempre preferito il Woody nevrotico ,cinico e graffiante a quello conciliante delle commedie romantiche, cosa che fondamentalmente "Magic in the moonlight" è , ma nonostante questa mia preferenza l'ultima fatica del regista mi ha pienamente soddisfatto.
A dispetto di alcuni commenti precedenti , ho trovato il ritmo abbastanza alto e i dialoghi brillanti , che sovente toccano temi come la filosofia , la religione , la psicologia e quant'altro , rendendo difatti il titolo bello consistente a livello di scrittura delle battute.
La storia in se è il punto debole del film , troppo banale e prevedibile con un finale sinceramente molto poco alleniano. Fortunatamente i già citati dialoghi,l'ottima confezione tecnica e la caparbia prova degli attori coprono questo comunque non trascurabile difetto.
Certamente "Magic in the moonlight" non è un film indimenticabile e in fin dei conti non lascia poi tantissimo su cui riflettere a visione ultimata, ma lo stile di Allen è presente , e il suo modo di fare cinema rimane ancora piacevole e intelligente , caratteristiche che collocano le sue opere su un piano superiore rispetto ad altre commedie uscite negli ultimi anni.

ferzbox  @  08/12/2014 15:16:52
   6 / 10
A parte il Woody Allen divertente che fu anche l'Allen che si presentò a noi molti anni fa,non ho mai troppo apprezzato le sue commedie romantiche,nonostante ne riconoscessi le potenzialità,però la vera genialità di Allen,a parer mio,si è sempre espressa con la sua ironia cinica e critica a cui deve il suo grande successo.
Non voglio dire che non sia in grado di fare ottimi film anche al di fuori di questo,ma credo che sia un regista troppo sopravvalutato che si è crogiolato grazie ad una fama quasi regalata.
Non mi sento di calcare troppo la mano perchè non sono un grandissimo conoscitore di Allen,sono ancora molti i film diretti da lui che devo vedere,ma da quel poco di cultura che ho sull'argomento ho sempre ritenuto lavori come "Prendi i soldi e scappa" o "Zelig" decisamente superiori a tutto quello che è venuto dopo.
I primi personaggi di Allen(da lui interpretati) erano una critica divertente e funzionale al sistema; aveva la straordinaria capacità di divertire facendo anche riflettere; componente che non è mai del tutto sparita,ma affievolita senz'altro(anche se un piccolo ritorno di fiamma ci fu con "La maledizione dello scorpione di giada",commedia molto più frivola ma con qualche riverbero del "classico" Allen).
"Magic in the moonlight" è il mio ritorno alle opere di Allen che avevo momentaneamente accantonato perchè non più molto attratto dal suo modo di fare cinema; ho voluto riazzardare dato che non c'era altro al cinema che mi attirasse di più(non nel multisala dove vado io perlomeno).
Ma che devo dire di questo film?....a dire il vero non mi ha detto un granchè; c'è tutta una prima parte incentrata su questo illusionista camaleontico in grado di individuare i "sensitivi" fraudolenti(secondo lui tutti quanti),incaricato di smascherare una giovane fanciulla presumibilmente autentica(e l'idea non era male),ma dura poco il carisma del personaggio,dato che la pellicola non ci mette molto a dichiarare la sua reale identità:una commedia romantica dalla buona fotografia e dagli interessanti movimenti di macchina,ma non certo appartenente alle migliori opere di tale genere viste in tutta la storia del cinema....direi proprio di no; non possiede un gran ritmo e a parte qualche sporadico caso i dialoghi non sono niente di speciale..
..finale scontatissimo tra l'altro; arriva dopo una sceneggiatura davvero insipida e nemmeno tanto profonda...
Si tratta di un film accettabile,nulla di più.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento williamdollace  @  08/12/2014 11:18:13
   6 / 10
Quanto vuole ricredersi Woody Allen. La senilità magica contro ogni logica di Basta che funzioni si ripete in Magic in the Moonlight, aprendo le cateratte della misantropia per aggiungere magia. La lucidità razionale di Boris è quella di Stanley pronto a immolare ogni sussulto romantico sul lento fuoco delle certezze immutabili. È più una nostalgia di gioventù e malinconia del non senso, immediatezza contro ogni perché, perdita, finalmente, di ogni buon senso. Più che cinema un motivo da salotto in giardino, rinfrescato da un temporale inaspettato che metta in sintonia con l'elettricità dei corpi indifesi. Allen smette di provare a difendersi e gioca con discrezione negli schemi, Woody se ci sei batti un colpo.

Liak  @  07/12/2014 14:57:25
   7½ / 10
Gradevole come Midnnight in Paris.

djciko  @  06/12/2014 03:18:07
   7½ / 10
Siamo tornati ai tempi della filosofia e del significato della vita.
Mi è piaciuto molto. Delicato, grandi interpretazioni dei due protagonisti (e due occhi da sogno) per un film da vedere, per chi apprezza l'Allen degli ultimi anni.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  06/12/2014 02:06:04
   6 / 10
Negli ultimi 20/25 anni il cinema di Allen va di pari passo con lo stakanovismo della sua produzione, e la resa artistica dei suoi film si alterna tra l'inguardabile da 2 in pagella (v. Io sciagurato To rome with love) a un'eccellente deja vu da 7,5/8. Dipende dalle angolazioni, o dalla pazienza riposta dagli spettatori, a quanto sono disposti ad accettare i suoi romantici viaggi nel mondo della nostalgia, ai suoi manierismi amarcord a base di swing e caricature. Dipende. Diciamo che come tanti suoi film recenti "Magic in the moonlight" e' impeccabile, senza sbavature, persino mirabolante nel suo equilibrio narrativo. Nuovo non direi, ormai persino i titoli dei suoi film sembrano gli stessi. E per inciso, tanta perfezione incide poco, visto quant'e' spocchiosa questa sua ultoma fatica, che amalgama N. West e Nietzsche, Cole Porter e Rossini, George Cukor e persino la buonanima di Pabst, con la naturalezza e il disincanto che gli riconosciamo. Personalmente non mi ha dato nulla, anzi mi ha annoiato parecchio, magari proprio come certi barbosi intellettuali mediatici che ci ricordano quanto il passato fosse autentico e il presente fasullo e vuoto. E a forza di dirci questo, Allen ci rifila un piatto surgelato davvero un poco falso, girato con un ritmo al cui confronto una tartaruga potrebbe vincere la prossima maratona di New York. Non me la sento di infierire, tanta e'l'eleganza che trabocca in ogni immagine, come quando Stanley e
Sophie trovano rifugio da un temporale in un'osservatorio astronomico (escamotage assai gratuito e ammiccante ma suggestivo) ma si dimentica facilmente, come se guardarsi indietro non fosse piu' una garanzia sufficiente a sostenere una certa idea di cinema. E dire che fino al 1990, piu' o meno, era un "intoccabile"...nostalgia, che provo ancora per "Manhattan", "Zelig", "La rosa purpurea del Cairo", "Crimini e misfatti"...

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Ultima risposta 07/12/2014 23.19.25
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