miami vice (2005)

Chi nell'andare a vedere questo film si aspetta di trovare il glamour dei telefilm anni '80 con Don Johnson puo' restarsene a casa. Questo "Miami Vice" (nonostante l'ideatore della serie fosse sempre Mann) è un action movie dal ritmo icalzante. E' un film cupo, come molti di questo regista (basti ricordare Collateral), ambientato in una città che è simbolo dell'ambiguità tra crimine e legalità. E' una pellicola che parla del lavoro sottocopertura e di quanto questo rischi di farti perdere il contatto con la tua identità iniziale. La regia è curata in ogni dettaglio, la colonna sonora mi sembra molto adatta all'andamento del film. Il finale mi è piaciuto molto. Anche gli attori sono "in parte", brava Gong Li e... vabbè per me Colin Farrell (subisco totalmente il suo fascino).

Credo che il voto qui su Filmscoop sia un tantino eccessivo.

Trovo che Miami Vice sia un buon film d'azione, ma che non aggiunga nulla al genere. La regia di Michael Mann, si vede, è esperta, ma a volte sembra ripetersi e ricalcare le scene di Heat o Collateral.
Sonny e Rico sono dei duri perfetti, hanno i ruoli costruiti alla perfezione, ma non soddisfano del tutto. Colpa forse di una sceneggiatura un po' lacunosa, paradossalmente sembra preferiscano recitare più con gli sguardi che con le azioni.
La trama passa di palo in frasca e si segue con difficoltà. Si perde talmente tanto tempo a trattare e a discutere che nel montaggio devono aver depennato diverse scene d'azione, facendole finire bruscamente o durare quasi nulla.
Le riprese sono mosse e troppo ravvicinate, frastornando non poco lo spettatore, costretto a mettere a fuoco con la mente ogni scena.
Certo, si salva un po' nel finale e tutti gli attori, compresi quelli minori, fanno un lavoro ottimo, non me la sento di stroncarlo, ma da Mann mi aspettavo quel tocco registico che elevasse Miami Vice come l'unico riuscito tra gli altri disastrosi Film-Telefilm.

Riuscito a metà.

Non capita spesso di vedere due bei film uno dietro l'altro, di due generi e fattura diversi, bhè dopo The BLack Dalia di DePalma ecco il Miami Vice di Mann a strapparmi il nove. Mann riesce a creare un atmosfera ed un fascino riconoscibili e difficilmente imitabili nei suoi film e questo non fa eccezione, dopo Collateral anche Miami Vice ci porta una storia reale, secca, ambigua; i due agenti infiltrati non sono affatto i due eroi vomita pallottole e paroloni di altri facili action-movie ma bensì due uomini che fanno il lavoro che fanno pur amandolo e odiandolo allo stesso tempo. Il regista non cade nel tranello di trasformare tutto in una facile ricorrenza di effetti speciali e anzi, sembra quasi dosare le scene adrenaliniche preferendo che siano la ciliegina sulla torta, una torta fatta di sentimenti come l'amicizia, l'amore, la giustizia; neanche i cliche comodi delle altre pellicole d'azione trovano posto nel lavoro di Mann, niente cattivi chiacchieroni, niente momenti ironici, niente lieto fine e assolutamente niente scontro finale. Se molti alla ricerca del solito action rimarranno delusi questo secondo me è il modo per girare un film d'autore nel genere. La fotografia e la colonna sonora collimano alla regia nel ricreare alla perfezione ciò che è stato ricercato dal regista ( autore anche della buona scneggiatura); il finale e l'inizio di grande impatto. Quello che non convince purtroppo è Farrell, una sola espressione non può bastare in un film come questo sopratutto per uno che debba interpretare un ruolo così, molto più bravo di lui Fox. Sicuramente un film da vedere e rivedere.

SPOILER

Ottima regia, bellissime le inquadrature stile real tv..ma sceneggiatura e trama povera, poverissima, nonostante la buona recitazione da parte dei protagonisti.Cmq vedibile.

SPOILER

belle solo le sparatorie, la storia non decolla e non coinvolge, la prima mezzora è al limite dell'inseguibile, una serie di scene senza scopo e logica

michael mann nei suoi film mi fa sempre vivere delle emozioni con le sparatorie che durano sempre sui 3 minuti fantastico
colonna sonora perfetta finalmente un bel film d'azione
e poi i due attori molto bravi azzeccati
un film da vedere a tutti i costi

Ancora un Mann strepitoso.
Il grande regista, in pratica della serie televisiva, riprende Miami e il nome dei personaggi. Per il resto è tutto aggiornato ai nostri tempi e i patinati anni '80 sono lontani anni luce.
Quello che più colpisce di Mann è lo stile. Sequenze memorabili a iosa, primi piani indimenticabili, che riescono a rendere interessante persino il viso del monocorde Farrel, il montaggio e gli stacchi sono ormai il marchio di fabbrica di un regista geniale.
E i personaggi sono i classici di Mann. Notate come 2 protagonisti dalla prima all'ultima scena sono completamente deditial loro lavoro, che occupa tutta la loro vita. Il film inizia in medias res, nello splendido incipit nella discoteca, in cui vediamo Sonny e Rico nel bel mezzo di un'operazione. Sono sbirri infiltrati, hanno identita fittizie che possono essere distrutte in pochi secondi. Non sono pronti, ma sempre determinati.

Bellissima Gong Li, e molto bravo anche Jaimie Foxx. Farrel è inespressivo.
Le sequenze da antologia sono diverse. Ma basti guardare il montaggio della sequenza della sparatoria finale, per capire che Mann è davvero uno dei migliori registi viventi.
Grande, grande cinema.

Un film da non perdere... con moltissime scene mozzafiato... bravissimi tutto il cast e la regia... bello bello bello

Questo film mi è piaciuto moltissimo e non poteva essre altrimenti con Mann dietro alla macchina da presa; mi aspettavo un film d'azione, devo essere sincero, lessi un recensione che lo criticava per aver voluto essere un semplice revival della serie televisiva, e invece con la serie televisva inaspettatamente c'entra ben poco, a parte i protagonisti, le belle macchine e i ruoli che svolgono. Sì perchè la città, MIAMI, non è la protagonista della storia, con i suoi colori sgargianti, tipici anni 80, qui i protagonisti sono le psicologie di due poliziotti, assistiti da lontano dai loro colleghi, chiamati a infiltrarsi in una banda malavitosa del narcotraffico.
Questo film è un vero e proprio manuale dell'agente sottocopertura, un sorta di "docu-fiction", messo in scena da Mann in forma, che firma il tutto con una fotografia perfetta, realistica, con una cura per il suono strabiliante (sentite l'assordante scontro finale) e un look very cool, sebbene ci offre una Miami scura, violenta. La sua presenza dietro la macchian da presa si nota subito, è sempre presente il dualismo delle tonalità azzurre-verdi.
Attori in grande spolvero, Colin Farrel, Jamie foxx (un po' in ombra per scelte narrative) e la splendida e affascinante Gong Li.
Se gli manca qualcosa, quel qualcosa sono i dialoghi fulminanti della prima parte di Collateral, per il resto niente da obiettare.. Mann è un maestro della forma, che sa manipolare storie, sia quando sono originali, sia quando non lo sono.
O si ama, o si resta indifferenti. Nessuna alternativa. Io sto per la prima.

bel film da vedere

SPOILER

belle ambientazioni e buone le prove degli attori, per non parlare della tecnica di mahn che è veramente unica! ma qua manca la trama, non è avvincente, a volte scade nel banale e rende il film a tratti noioso! peccato, i mezzi per fare un ottimo film c'erano tutti, dal regista agli attori, dal budget ai personaggi ben sfruttati negli anni 80!
purtroppo la sceneggiatura è la pecca, e per questo non raggiunge la sufficienza, almeno dal mio punto di vista!

C'è un equivoco di base che potrebbe ingannare le aspettative sul nuovo film di Micheal Mann: il suo titolo. Scordatevi completamente la serie televisiva degli anni 80, questo film non è un remake nè tantomeno un sequel. I due progetti del regista americano sono lontani più di 20 anni nella sua filmografia e svariati anni luce in termini di contenuti: in comune i due "Miami Vice" hanno solamente il nome dei due detective. Ad una visione un pò superficiale della pellicola si potrebbe affermare, in sintesi, che il film è il solito poliziesco dove inevitabilmente dopo una moltitudine di scene d'azione e sparatorie, i buoni (poliziotti) sconfiggono i cattivi (criminali). In realtà nel cinema di Mann quello che conta veramente non è ciò che accade, ma come Mann lo racconta. "Miami Vice" estremizza la segmentazione visiva di "Collateral": ogni singolo fotogramma è un'esperienza emotiva, intriso di adrenalina e interorità dei protagonisti, il montaggio è sincopato e coadiuvato da un sound avvolgente. Luci, ombre, controcampi sono di rara perfezione e bellezza. I gesti, i movimenti, gli sguardi sono spesso più efficaci di qualsiasi dialogo nel rivelare la profondità delle emozioni. Mann ancora una volta, con uno stile inimitabile e sempre più sperimentale, ci regala un "gioiello" che lo conferma "fuoriclasse di genere". Non resta che ammirare...

Stupendo! Ambientazione fantastica, fotografia sublime soprattutto nelle atmosfere notturne, Jamie Foxx straordinario, storia complessa ma spiegata benissimo e un ritmo che alterna momenti soft (bellissime le scene d'amore) a momenti di pura adrenalina.


Da vedere!

Regia raffinatissima e fotografia da togliere il fiato: per il resto un film anonimo, sanza infamia e sanza lode. Peccato, da Mann m'aspettavo uno sforzo maggiore, non solo uno sfoggio di quella che sappiamo già essere la sua immensa classe.