monsieur ibrahim e i fiori del corano (2003)

Un anziano musulmano adotta un giovane ebreo; a dispetto di quello che si pensa, però, questa storia non si basa sulle contrapposizioni (e magari gli scontri) tra le due fedi. E' bensì una lezione di vita che trascende la religione, una serie di insegnamenti sull'apprezzare le cose belle della vita e magari lasciarsi trasportare dal destino...il chè non significa per forza subirlo. Anche in questo film si riscontra la tematica del viaggio che porta a scoprire cosa c'è fuori di noi ma allo stesso tempo è un viaggio dentro di noi. Omar Sharif, qui in uno dei picchi della sua carriera, è l'anziano saggio che ha una risposta per tutto e che ciascuno di noi vorrebbe come amico, anche se per poco. E' una storia lieve ma allo stesso tempo intensa, dove alla fine le lacrime sono più di gioia che di dolore. Purtroppo a mio parere la sceneggiatura avrebbe potuto approfondire maggiormente alcuni discorsi che vengono lasciati in sospeso come la relazione tra il protagonista e la madre. Comunque è una storia di formazione da vedere.

una perla del cinema francese..bellissimo davvero..Omar Sharif al meglio della sua bravura..una storia che ti lascia davvero affascinato..fotogragia e colonna sonora bellissima..ottimo film

Il lirismo di fondo riesce a far accostare, anche poco intonati tra loro, colori come il rosso e il verde in un atmosfera calda, realizzando un quadro incantevole tra un ragazzo abbandonato e un vecchio mussulmano. Le prove di quest'ultimi valgono la visione, coinvolti in una storia che man mano che prosegue dilaga in un viaggio che possiede il suo senso, ma che il poco tempo a disposizione lo fa assomigliare ad una forzatura. La bellissima colonna sonora lega i piaceri con i dispiaceri.
Se il film nella sua metafora del fiori del corano, dovrebbe aprirsi e sfoggiare la bellezza della vita, il finale chiude un ciclo e ne riapre un altro in modo infantile, coprendo e oscurando quel fiore che fino a poco prima se ne stava a cielo aperto.

film che si snoda tra filosofie di pensiero comunque condivisibil , condite dal viso + che espressivo di un omar sharif ad alti livelli .
Si entra piano nel film fino a toccare la realtà che ci mostra con estrema sensibilità e quasi sentendosi un po' invadenti in casa d'altri , poi si diventa amici e si affianca al vicenda condividendo le scelte poichè non serve + ormai, criticare dato che tutto diviene condiviso...nel finale l'intensità viene a mancare un tantino ma si perdona l'epilogo del film che diviene semplicemente il cerchio che si chiude ....quasi discreto...

Un film che valuto con obiettività, altrimenti, dovendolo votare emotivamente e per quanto mi ha trasmesso personalmente, gli darei un nove...è che non voglio che poi qualcuno si immagini un'opera fuori dal comune, In ogni caso è un film semplice e profondo che tratta della storia di un ragazzo che impara a conoscere la vita, facendone esperienza e conoscendo il sesso, l'amore, l'amicizia, l'abbandono, il dolore e i valori che veramente contano.

Il film parte abbastanza bene ma poi le vicende si sviluppano in maniera troppo frettolosa e banale.
Finale orribile.
Film che vorrebbe fare l'impegnato ma che non lascia niente.

film da vedere assolutamente. leggero ma appassionante perde un po nel finale purtroppo

Il racconto del passaggio alla vita adulta del ragazzo si snoda piacevolmente per tutta la prima parte, tra incontri con materne prostitute e l'inizio dell'amicizia protettiva e amorevole con Monsiuer Ibrahim.
Poi si perde un po' tra il didascalico e lo scontato a discapito della leggerezza con cui era iniziato.
Ciò nonostante buona parte del messaggio che la storia vuol dare non va comunque persa.
Ottimo Omar Sharif, bello il suo viso dolce ed espressivo, e le canzoni che puntellano le immagini (soprattutto quella che apre e chiude il film, che ne racchiude un po' il senso)
Mezzo voto in più per questo motivo.

Film dai ritmi lenti ma non per questo difficile da seguire. Buona l'ambientazione e in parte anche la storia, anche se va sottolineato che nella seconda parte l'attenzione e il coinvolgimento tendono a calare. Non più della sufficienza...

Questo è il mio primo commento di un film su questo forum( che tra l'altro trovo molto divertente e stimolante): sarò breve.
Tralasciando regia, ambientazione ed interpretazione dei personaggi, devo dire di buon livello, ci sono alcune cose nella storia che non mi convincono, soprattutto nella seconda parte, mi riferisco in particolare al viaggio (anche se alcuni dialoghi non sono male), e poi il finale è veramente discutibile: io l'ho trovato un pò deprimente..
Bouno il tentativo di mostrare l'islam nel suo volto più saggio e sereno, chiaramente l'ebraismo viene colto nei suoi aspetti negativi e meno edificanti.
Non capisco veramente come si possa dare un voto tipo 10 o 1 : comunque "de gustibus"; penso semplicemente che dando un voto così "forte" bisognerebbe esprimere un commento un pò più articolato.
E' un buon film, non un capolavoro, ma un buon film...

Film molto particolare e per certi versi coraggioso, dolce e malinconico. Da vedere

Saggezza, dolcezza e poesia: ecco, riassunto in tre parole, il commuovente film di François Dupeyron "Monsieur Ibrahim e i fiori del corano" .Tratto dal poetico romanzo di E. Schmitt, il film narra la storia di una tenera amicizia fra Momo, un ragazzino ebreo abbandonato a se stesso, e M. Ibrahim, anziano e saggio droghiere musulmano; splendida l'interpretazione del grande Omar Sharif (Ibrahim), Leone d'Oro alla carriera , vicino al quale il giovane attore Pierre Boulanger(Momo) sembra a suo agio e fa decisamente la sua bella figura.
Ciò che mi ha forse più colpito di questo film è stata però la capacità di dare una nuova "versione" dell'Islam che tutt'oggi è andata quasi perduta: ogni volta che si sente parlare di musulmani la prima parola che viene in mente è o non è TERRORISMO? Con questo film Dupeyron riesce a mostrare il lato saggio e poetico di questa religione, di questo "modo di pensare" che attraverso le splendide parole del saggio Ibrahim appare come, ve lo assicuro, non lo avete mai visto...Un film che consiglio decisamente di vedere a chi, desideroso di saggi e tutt'altro che banali consigli, a tempo e voglia di ascoltare.

Carina la storia,anche se la seconda parte penalizza un pò il film.
Tutto sommato merita una piena sufficienza,per le ottime interpretazioni e ambientazioni.

oh i commenti prima sono scritti molto bene, io penso sia un film discreto, il termine "furbetto" lo rappresente molto bene. Vorrei sottolineare il fatto che la regia mi è piaciuta molto, la storia in se nn è realistica, comunque se volete farci la morale.... bellissima ambientazione.
Sono un copione. e me ne vanto.

Simpatica storiella pregna di edificante ottimismo che racconta la non facile crescita di un ragazzino francese ebreo, Momò, a Parigi, aiutato da un vecchio ed insolito amico-benefattore musulmano, Ibrahim. Colori e musiche si sprecano. Personaggi e situazioni curiose anche. Paradossalmente il film è costituito da una prima parte, apparentemente statica, che si svolge interamente tra il condominio di Momò, la strada sottostante e la bottega di Ibrahim, che risulta invece molto ritmata e convincente ed una seconda parte, apparentemente dinamica, che mostra il viaggio iniziatico dei due verso la terra d'origine di Ibrahim, che risulta invece lenta e poco incisiva. Discreta interpretazione di Omar Sharif nei panni di Monsieur Ibrahim e ottima del giovane Pierre Boulanger in quelli di Momò. Nel complesso discreto.

Un remake, opportunamente riadattato, del ben più incisivo e graffiante "La vita davanti a sé", ove una straordinaria Simone Signoret è una vecchia e alcolizzata prostituta ebrea che si prende cura di un ragazzino arabo.
Il problema dell'integrazione e del dialogo fra culture diverse (anzi, purtroppo, in questo caso antagoniste) è sempre lo stesso: solo che nell'originale nessuno pretendeva di dare lezioni a nessuno. C'erano solo la solitudine, l'emarginazione e il disperato bisogno di dare e cercare affetto.
"Monsieur Ibrahim" è un film furbetto, ben girato, a volte commovente, ma con qualche passaggio 'ad effetto' un po' fastidioso (bastano i bidoni della spazzatura a far capire se siamo in Svizzera o in Albania?).
Insomma, un film guardabile, ma da non prendere troppo sul serio. Il problema della convivenza fra etnie diverse è molto più complesso.

Ci volevano andare il Papi con Pierina ma poi sono andati a vedere Rambo 7

Voto di simpatia

Forse mi aspettavo troppo...
nel complesso "piacevole"

Storia di una bella amiciza tra un uomo anziano e un ragazzino di religioni diverse. L'ho molto apprezzato

Noiosissimo film.
Uno Sharif sprecato.

Il film è fatto bene, Sharif è bravissimo. Solo due appunti:
1) mi sembra un film un pò troppo filo-musulmano (l'immagine dell'ebraismo che ne deriva non è molto oggettiva...)
2) Il finale mi sembra abbia un pò troppa equivocità, non mi ha convinto.

Ma nel complesso è un film godibile e che sa coinvolgere, nonostante un pò di lentezza.

molto delicato e sensibile. simpatico l'affresco di vita quotidiana nelle strade del quartiere parigino ;molto belle le inquadrature delle montagne dell'Anatolia

grande omar sharif, forse senza di lui sarebbe stato un film mediocre

Il primo aggettivo che mi viene in mente è...delicato, molto bella l'interpretazione di sharif ed alla fine lascia un non so che...di buono quasi.Consiglio davvero di andarlo a vedere

Bel film, bella storia, belle atmosfere.

L'atmosfera, i dialoghi, la storia in sé sono molto carini. Ma "quelnonsocché" manca...

Noto con piacere che frency ha notato un "non sò che"non presente nel film:concordo. Comunque l'interpretazione risulta geniale e la storia scorre abbastanza liscia. Inoltre il toto dei messaggi che si possono recepire danno prova di grande "apertura" mentale,di cui gran parte della popolazione "globale"necessita...Ma chi ve la fatto fà de votare Berluscao Meravigliao....eheh ;o)

vale la pena vederlo almeno per quegli insegnamenti di ibrahim, regalati con dolcezza al ragazzo... un film delicato, pieno d'atmosfera... ma manca qualcosa, ma che cosa....

NN è un gran che anzi....

una storia troppo delicata che nn mi ha entusiasmato per nada!

si fa guardare

un film da vedere dopo una pesante giornata di lavoro: leggero, semplice...

Molto molto bello.

In alcune parti non mi è sembrato all'altezza, ma tutto sommato rimane un gran bel film.

Mi è piaciuto abbastanz il primo tempo. Da metà in poi (cioè da quando inizia il viaggio verso l'Anatolia) il film si colma di quella spiritualità becera che di solito si respira nei romanzi sudamericani, di quel senso dell'etereo che ha tanto il sapore di new age.

Molto bello.

Una storia tenera e delicata. Ti lascia qualcosa nel cuore.

decisamente un film da vedere con attenzione

Non è da 10 ma è comunqu uno splendido film, ciao.

Finalmente un film che diffonde un sentimento di serenità e pace verso culture sconosciute e ingiustamente temute. Leggete il Corano!

A me è piaciuto moltissimo, mi è sembrato un film stupendo.

L'idea è molto bella ed alcune situazioni sono davvero magiche, però il tutto non mi convince. Avrebbe potuto essere un film molto più bello e coinvolgente, ma invece le varie situazioni si susseguono con degli automatismi un po' forzati. Anche il doppiaggio non mi è parso all'altezza. Potrebbe essere un film da 8/9 ma ci sono troppe ingenuità e mi fermo al 7. La media giusta sarebbe 7,5. Ciao.

se non mi piace non mi piace, che ci devo fare

E' un bellissimo film, il migliore in questo periodo, andate a vederlo.

E' un bellissimo film. Delicato e pregiato.

stupendo.

molto molto bello

Un film sorprendente (e che lo SFORZO sia con voi!).

Bellissimissimo super! Andate a vederlo.

Un film eccezionale, magnifico, insuperabile.

Ho visto molti film quest'estate e Monsieur Ibrahim è stato sicuramente quello più bello.

noiosissimo

Ricordate " I quattrocento colpi" ? Un Antoine Doinel piu` fortunato nel trovare un padre "vero" e anche piu` aperto alla vita (e alle ragazze di vita!)

niente di eccezionale

in poche parole: FANTASTICO

Capolavoro dell'anno.

bel film... soprattutto i fiori

Davvero un bel film.

fresco e divertente
descrive l'uomo nella dimensione adolescente e più che matura svelando dinamiche emotive con una sincerità difficilmente riscontrabile nella vita, per questo è anche molto poetico. barvi barvi bravi

Ogni commento è superfluo: Entra, aspetta che si spengano le luci...e ti accorgi come la vita si svela sotto i tuoi occhi

fantastico, da vedere e riflettere

Un forte e delicato insegnamento ad avere sempre fiducia nella vita. Coinvolgente.

Wow, non pensavo che questo film fosse così bello! Che dementi quelli che hanno votato uno, non hanno capito proprio niente!

E' un film splendido, complimenti a François Dupeyron.

Eccellente andate a vederlo ciao.

Molto bello

bel film... non c'è che dire

Abbastanza bello, anche se a tratti un po' scontato, cmq delicato e vedibile con un sorriso

E' un film delicato, che non urla mai, ma molto intelligente e coinvolgente. Un gran bel film tutto sommato.

E' proprio bellissimo!

Scontato. A parte quakche cosina.

Molto interessante e ben realizzato.

Ma chemm erda Omar Sciariff, un vecchio rugoso bavoso.
Ah cmq er firme nun me` piaciuto!

Film davvero deprimente. Mi stupisce che un'artista come Isabelle Adjani abbia accettato una simile parte!

Delizioso

Bello ma, è vero, poteva essere migliore. Il mio è un voto d'incoraggiamento.

Film che prometteva bene, ma purtroppo non regge fino alla fine. Poteva essere meglio, insomma....

Wow che bel film!

profondo...rapisce la sua saggezza...

Gran bel film lo consiglio a tutti.