non drammatizziamo... e' solo questione di corna (1970)

Quarto capitolo delle vicissitudini sentimentali di Doinel,meno riuscito degli altri ma comunque grazioso ed in grado di ricreare l'autenticità del rapporto di coppia,pervaso da una affettuosa ironia nei confronti dei protagonisti ( aspetto che ce li rende ancora più simpatici), piuttosto bozzettistico e caricaturale nei confronti dei personaggi di contorno.
Leggero, caratterizzato da dialoghi mai banali e da una regia molto personale,non racconterà forse molti eventi ma tanto sulle persone, penalizzato giusto un po' dal finale ( perde qualche colpo) ma certamente una commedia da vedere.

Il compianto maestro francese ha fatto sicuramente di meglio. Storie di tradimenti, raccontate con toni faceti e leggeri, ne abbiamo visto tante, questa non si eleva rispetto alle altre, mantenendosi in un "aurea mediocritas" per citare Il poeta Orazio.

Il tono è vispo come sempre, la storia è invece di modesto interesse. L'inizio è infatti simpatico, e lo spettatore è portato ad immedesimarsi nelle vicende della giovane coppia di coniugi Doinel; peccato che cammin facendo la storia scada nell'anonimato, con litigi e riappacificazioni tipiche del più scontato menage et trois, e che Antoine diventi sempre più egoista.

Dopo aver superato l'impatto con l'incredibile traduzione Italiana posso commentare le vicissitudini sentimentali di Antoine in questo quarto capitolo della saga!
L'ho trovato allo stesso tempo divertente e scialbo...in effetti la trama si basa su di una sceneggiatura piuttosto tiepida dove non succede altro che quello che si vede in moltissimi film sui tradimenti...
In questo film ho trovato sempre piu' antipatico il giovane Leaud!

"Le persone di valore sono come gli oggetti belli: sono quelli che perdi o ti rubano prima".
Imprescindibile episodio della Saga.
In questo film tra l'altro è presente la scena più bella e profonda di tutti e cinque i film: "sei la mia sorellina, mia figlia, mia madre!" "avrei voluto essere la tua donna".
Commedia/dramma della fedeltà assoluta di Christine e del tradimento incongruo di Doinel (anche se giustificato da manuale). La Jade "fidanzatina del cinema francese" alla migliore prova.
"Vai a farti fottere"..donne e buoi dei paesi tuoi, dicevano.

Commedia francese molto godibile che, sebbene alle volte soffra di momenti prolissi, riesce ad offrire un quadro ben strutturato degli accadimenti che possono avvenire all'interno della vita matrimoniale.

bah, io l'ho sempre considerato uno dei Truffaut meno interessanti, più banali e mediocri. tranquillamente evitabile. il titolo italiano si commenta da solo...

Titolo del film su cui non si deve fare nessun commento, lo fa dà solo leggendolo, purtroppo Truffaut non è stato fortunato con i titoli dei suoi films in Italia. Fa parte della serie di Antoine Doinel intepretato da Leaud, attore feticcio del regista. Una commedia vivace e con quel tono di leggerezza che distingue tutta la la filmograiofa di questo autore. Truffaut è un maestro e come tale non è facilissimo parlare di lui, date le mille e mille documentazioni interviste e pareri che ci sono su di lui o che lui ha lasciato scritto. semplicemente ho visto il film e mi ha colpito per la schiettezza dei suoi protagonisti, con una ironia che ci prende e ci coinvolge, ed un 'amarezza pessimistica, anche cinica che ci lascia nel finale. Uno studio sulla fedeltà e su come questa venga gestita, trattata quasi come un sentimento poco naturale.
Un regista di cui è stato detto tutto, ed un maestro per tanti che non riescono molte volte a capirne la vera essenza. Si sa le cose più semplici non sono quelle meno complesse...sembra facile..!
Leaud.Il suo ruolo che lo ha contraddistinto dai 400 Colpi in poi, e ormai è lui solo, infatti nel cinema oltre Truffaut, ha fatto non molto o lamneo cose da ricordare espressamente, come il regista
Claude Jade.Molto carina e disponibile al ruolo, si assomiglia molto alla notissima, oggi, Emanule Beart

Il quarto episodio della saga di Antoine Doinel è per me quello più divertente. Leaud sembra sempre più a suo agio nella parte e giogioneggia ancora di più, col suo repertorio di smorfie e facce stranissime.
E' un film che vale la pena vedere già solo per la relazione extramatrimoniale con la giapponese. Ma anche il matrimonio con Christine riserva di tutto, dalle litigate furibonde ai momenti di relax e più frivoli.
Una riflessione sull'amore e sul tradimento ancor più marcata che in 'baci rubati': Antoine giustifica il tradimento considerandolo come 'una relazione con una donna di un'altra cultura, quindi non proprio definibile come un tradimento' eheheh.