Un racconto gotico sull'ossessione tra una giovane donna perseguitata nella Germania del 19esimo secolo e l'antico vampiro della Transylvania che la perseguita, portando con sč orrore inaudito.
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Sicuramente coraggioso Eggers a cimentarsi in un opera che vede ben due classici/capolavori e un film di culto come quello di Coppola, però sbaglia completamente, il film risulta a tratti comico, ridicolo e le interpretazioni sono imbarazzanti soprattutto quella della Depp
debole , non mi ha convinto . Troppo frammentario , personaggi male caratterizzati ( Van Helsing , Renfield ) , troppo a scatti nel montaggio e con sbalzi di volume francamente insopportabili . L'unica cosa bella alla fine è la fotografia .. oscura e torbida, quella è fatta bene.
I continui sbalzi di volume (trucchetti da serie B) non contribuiscono a mantenere alto il livello di qualità. che rimane su atmosfere prolisse, stantie, in parole povere...noiose... Ho faticato per arrivare alla fine, due ore buttate...
Esteticamente è fatto bene, ma è piuttosto prolisso e non tocca tanti punti apicali, mi aspettavo molto di più. Come ha detto qualcuno prima di me, non è un brutto film, ma è un film inutile. Condivido pienamente.
Che la visione di Bram Stoker del vampiro fosse la metafora del puro desiderio sessuale femminile insoddisfatto? Perché tale è questo Nosferatu di Eggers. Viene chiamato chissà come da una mezza psicopatica negli anni adolescenti della solitudine, bramosa di sesso. Lui la soddisfa per un po', poi lei vergognandosene lo "ghosta", come si direbbe oggi, finché il nuovo promesso sposo non viene chiamato a visitare tale conte Orlok per concludere un affare, salvo che questo conte è proprio la famosa entità. Il vampiro si manifesta in tutta la sua "putritudine" come un gigantesco valacco coi baffoni, lo sguardo torvo e le mani aguzze, involontariamente ridicolo nei modi e nelle parole, e mette a dura prova la resistenza fisica del malcapitato, che comunque riuscirà a salvare le penne. Come avrete intuito, la storia è un delirio totale, in parte prende spunto da Stoker e dai due film di Nosferatu ma... nessuno ci dice nulla di lui, tranne che sembra un'entità spirituale, non si sa come e non si sa perché "dormiente" fino appunto all'evocazione compiuta dalla ninfomane travestita da suora. Sono guai per il suo promesso sposo, che brilla in tutto fuorché di prontezza intellettiva, visto che per lui gli atteggiamenti da pazza della tipa erano perfettamente "normali". Così se la deve pure sorbire in veste stile "L'esorcista". Secondo me pure lui non doveva chiudere molto la porta, visto che si s***a letteralmente una malata di mente e quell'altra poi si fa a sua volta un mezzo cadavere. I dialoghi sono imbarazzanti, la musica non è malaccio e le ambientazioni suggestive, ma siamo di fronte a tutt'altro che un capolavoro. Ma cosa andiamo a confrontarlo con Coppola (che già aveva i suoi grattacapi), e i grandi registi e attori precedenti. Tempo perso. Il film non ha nulla a che fare con essi, poteva anche chiamarsi in altro modo, "liberamente ispirato" al conte Dracula/Nosferatu. Ma no, bisognava far soldi con l'operazione-nostalgia anche su questo tema, stile Goldrake U. La frittata è servita. Anzi il sangue, che copiosamente viene vomitato da tutti i protagonisti di questa modesta pellicola.
Costumi e fotografia ok, tutto il resto no. Eccesso di splatter e scene in CGI, si poteva fare decisamente meglio. Prova spesso a spaventare con sbalzi di volume come nei peggiori teen movie. Peccato.
grandissima delusione...lontano anni luce dal Dracula di Coppola,bella la fotografia ma basta...orlock con i baffi che ricorda mr eggman di Jim Carrey non ha nemmeno la metà del carisma e fascino diel personaggio di Gary oldman, poi non è ben chiaro come nasce il rapporto tra Orlock e la protagonista.....ripeto davvero una delusione.peccato
Il terzo film sul secondo vampiro più famoso del cinema dopo Dracula(anche se a tutti gli effetti ne sarebbe un surrogato pur essendo stato rappresentato "per primo")presenta ottime premesse ma a conti fatti funziona più sulla carta:Eggers(anche co-produttore e co-sceneggiatore)per me ci ha azzeccato con "The Witch mentre i successivi film non mi hanno convinto quindi ho tenuto le aspettative moderate pur sperando vivamente in un buon film.Tecnicamente ineccepibile(ma sarebbe stato strano il contrario dato il genere di film)e con un'ottima prima parte dove si percepiscono l'atmosfera mortifera e il senso di oppressione grazie alla fotografia "ombrosa" che richiama alle atmosfere del muto e porta il colore vicino al B/N.E funziona il ritmo dilatato e onirico che caratterizzava l'esordio del regista.La coppia Taylor Johnson-Depp funziona e il personaggio di Ellen è giustamente aggiornato ai tempi odierni.Ma se all'inizio il suo legame con Orlok sembra la versione estremizzata dell'amore per Mina per Dracula del film di Coppola(da cui questo film sembra trarre ispirazione più che da quelli di Murnau ed Herzog,più un pizzico di "L'esorcista" e "Possession" per le sequenze in cui Ellen è preda dell'influsso del vampiro)ossia la liberazione delle oppressioni e la realizzazione della sessualità attraverso l'orrore,nella seconda parte diviene una tradizionale vittima sacrificale in virtù della salvezza altrui a cominciare da un marito che l'ha sempre trascurata.E anche il resto si fa sbrigativo ed abbozzato(vedi la questione dei rituali,forse nella director's cut vengono esplicati meglio).Ed ora veniamo ad Orlok.Look a parte(che ha fatto storcere il naso a parecchi e anche a me personalmente non ha convinto e si lo so che Eggers si è ispirato a Dracula ecc che il romanzo ecc che Vlad ecc ma non mi ha convinto lo stesso,chevveddevodì???)se è efficace perchè si vede poco il problema vero è che parla troppo,risultando più che altro una copia sbiadita del Dracula di Coppola e una sorta di Bronson-zombi più che Nosferatu.Tutte cose che perlopiù finiscono per vanificare la performance di Skarsgard,il cui accento nella versione originale risulta poco convincente.Poi non ho capito il perchè del prologo e della faccenda del contratto che Hutter firma sotto ipnosi:se anche questo è collegato ai rituali mi auguro lo spieghino meglio nella versione estesa perchè così mi sembrano insensate(perchè Orlok è entrato in contatto con Ellen 10 anni prima di passare all'azione?E perchè ha dovuto far firmare il contratto a Hutter per vincolarsi a Ellen?).E Dafoe come in "Beetlejuice Beetlejuice" è puramente accessorio,anche se fortunatamente evita in toto l'overacting.In conclusione trovo che purtroppo anche stavolta Eggers non ha sfruttato al meglio le possibilità che aveva,anche se non parliamo di un fallimento totale sia chiaro.E infatti il pubblico per ora sembra apprezzare parecchio(al botteghino sta andando bene).Riprese effettuate a Praga,nella Repubblica Ceca,In Transilviania e a Lubecca.
Prima delusione cinematografica dell'anno. Si tratta forse di un film brutto? Assolutamente no. Si tratta forse di un film inutile? Assolutamente sì, il che è anche peggio a mio avviso, considerate le potenzialità e le aspettative. Da Eggers mi aspettavo qualcosa di più incisivo rispetto alla pedissequa riproposizione di un'opera ormai stra-risaputa, che impiega 133 minuti per dire quello che Herzog aveva detto in 107 e Murnau in poco più di un'ora, senza aggiungere nulla di davvero rilevante e senza provare a dare una chiave di lettura personale. Già con the Northman il nostro aveva dato le prime avvisaglie di non essere più particolarmente smanioso di proporre qualcosa di originale, mettendo di fatto in scena l'ennesima versione dell'Amleto…però aveva avuto almeno l'intuizione di non ambientarlo nella Danimarca del XVI secolo ma nel misterioso e suggestivo mondo dei vichinghi e, grazie alla sua indiscutibile maestria tecnica e registica, aveva dato perlomeno l'impressione di non essersi adagiato troppo sugli allori dopo i primi due bellissimi film. Qui invece, non so se per scarsa ispirazione o per timore reverenziale verso i modelli storici di riferimento, sembra non averci neanche provato a dire la sua e le uniche variazioni "rilevanti" che ha avuto "l'ardire" di apportare rispetto a quanto già arcinoto e arcivisto sono inutili vezzi stilistici, a partire dall'aspetto del conte (un cosacco-zombi fisicato con un brutto enfisema), molto meno impressivo rispetto ai suoi predecessori (anche se in molti hanno levato gli scudi rimarcando che quello sarebbe l'aspetto più fedele alla descrizione che ne fa Stoker nel romanzo e rifacendosi addirittura all'iconografia del tristemente noto Vlad III di Valacchia detto l'impalatore - sic!) e al singolare modo in cui attinge il sangue dalle sue vittime (i celeberrimi canini non vengono saggiamente mai mostrati ma io mi sono chiesto che tipo di dentatura potesse avere per riuscire a perforare lo sterno). Si aggiungono al passivo il cast "à la page" ma insipido (Hoult è corretto ma poco incisivo, la Depp si limita a gemere e a contorcersi come Regan, facendole pure il verso in una sequenza ridicola, Taylor-Johnson è totalmente fuori parte, Skarsgard irriconoscibile e quindi invalutabile e Defoe aggiunge un altro tassello alla lunga lista delle inutili comparsate degli ultimi tempi), l'uso/abuso dei jumpscare degno di un qualunque "The Nun" ed un paio di sequenze oggettivamente imbarazzanti. Sul versante tecnico nulla da eccepire ovviamente…scenografia, fotografia, costumi, sonoro, musiche…siamo su livelli di eccellenza…anche perchè se riuscivano a cannare anche lì… Personalmente posso dire che non ne sentivo il bisogno e mi tengo ben stretta la versione di Herzog (per capire quanto sia impietoso il paragone basti confrontare le sequenze della pestilenza con l'invasione dei ratti). E comunque, per concludere, vorrei precisare che, nonostante i danni fatti da Coppola, questa non dovrebbe essere una storia d'amore, né – tantomeno – di travolgente passione fisica…suvvia… Torna ai soggetti originali, Robert.