oltre le regole - the messenger regia di Oren Moverman USA 2009
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oltre le regole - the messenger (2009)

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locandina del film OLTRE LE REGOLE - THE MESSENGER

Titolo Originale: THE MESSENGER

RegiaOren Moverman

InterpretiBen Foster, Samantha Morton, Woody Harrelson, Jena Malone, Eamonn Walker, Peter Friedman, Lisa Emery, Halley Feiffer, Sam Kitchin

Durata: h 1.45
NazionalitàUSA 2009
Genereguerra
Al cinema nell'Aprile 2010

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Trama del film Oltre le regole - the messenger

Will è nell'esercito degli Stati Uniti. E' appena tornato dall'Iraq dove ha passato molto tempo in un ospedale a causa delle ferite riportate in azione. Ma le cicatrici non gli hanno solo segnato il corpo. Will deve ancora servire per 3 mesi e viene trasferito al dipartimento "notifiche perdite", ufficio che ha il poco invidiabile compito di informare i parenti della morte in combattimento dei loro cari. Will si troverà confrontato con un dilemma etico quando conosce la vedova di un ufficiale deceduto con la quale inizia una relazione.

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Voto Visitatori:   6,98 / 10 (27 voti)6,98Grafico
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Voti e commenti su Oltre le regole - the messenger, 27 opinioni inserite

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Sbrillo  @  11/03/2014 14:33:04
   6½ / 10
Nulla da dire contro il duo Foster-Harrelson....in fondo, il loro dovere lo fanno, risultando anche credibili.....Anche l'idea di base non è malvagia....
il problema è che il film, che dovrebbe essere un dramma riflessivo sui temi morte-amicizia-amore incentrati sulla figura del soldato e del mondo che lo circonda, non entusiasma, non appassiona, non coinvolge....
sarebbe ingiusto chiedere un pò più di ritmo ad un film del genere, ma dopo un pò la noia ha preso il sopravvento....e mio malgrado devo affermare che il film non mi ha preso emotivamente...rimane comunque un film apprezzabile!

Burdie  @  28/01/2014 21:05:45
   7 / 10
benzo24  @  24/01/2013 18:39:54
   8 / 10
Bellissimo film, toccante e magnifici gli attori.

thetruth34  @  26/10/2011 19:20:24
   7½ / 10
bello, profondo,commovente il film purtroppo rappresenta un aspetto reale della vita di chi va in guerra. davvero notevole perchè riesce a far cogliere allo spettatore tutti i sentimenti e gli stati d'animo dei vari personaggi, dalla disperazione delle famiglie alle riflessioni sulla vita dei militari. non serve aggiungere altro, vi consiglio la visione che è sicuramente meglio ;-)

Ermac  @  22/08/2011 16:43:32
   7 / 10
Molto triste, bravissimo Woody Harrelson (candidato all'Oscar)

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  08/07/2011 23:44:58
   7 / 10
Il lato nascosto della guerra e forse uno dei piu' drammatici...la notizia di un figlio o di un marito morto che arriva come una mannaia all'inizio della giornata!
E come dice il personaggio interpretato benissimo da Harrelson : "quando partono grandi feste,poi arriva la notizia che sono morti e non riescono ad accettarla,ma dove credevono che andassero?"
Un film sulla guerra che pur non mostrando mai una sola scena dal campo di battaglia ci fa vivere il conflitto come se fosse dentro di noi!
L'incipt iniziale è ottimo e originale,poi pero' il film scade con la storia d'amore del protagonista e finisce privo di idee...
Un film toccante che urla di disperazione...

Gruppo REDAZIONE Pasionaria  @  06/07/2011 18:51:35
   7 / 10
Film che sa molto di già visto, tuttavia colpisce per il suo equilibrio fra dramma, amore e amicizia, il tutto lievemente dosato ma con impennate giuste per una riflessione profonda. Insomma un film ben diretto e ben interpretato ma è un po' piatto e purtroppo non lascerà il segno.

maitton  @  06/07/2011 15:39:20
   5½ / 10
l'argomento e'quello che e', oggettivamente chiedere del ritmo a questo film sarebbe davvero improponibile.
ma oggettivamente la lentezza che lo caratterizza a tratti e'davvero estrema, basti pensare che la prima cosa che ho pensato alla fine e'stata: non lo potrei mai rivedere.
avrebbe tutte le carte in regola per catturare lo spettatore da un punto di vista emotivo, e invece riesce nell'operazione contraria, e cioe' distaccarlo totalmente dallo svolgimento degli eventi.
qualcosa non ha funzionato se e'vero che i dialoghi, molto ben fatti per la verita', risultino spesso fuori luogo.
nemmeno il cast mi e'piaciuto.
una buona occasione sprecata, forse una storia un po troppo pretenziosa.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR oh dae-soo  @  01/05/2011 01:10:41
   6½ / 10
E' veramente strano. Chi mi ha letto anche soltanto una volta sa che cado spesso, forse anche troppo spesso, nelle debolezze delle emozioni suscitate dai film che vedo. A volte forse mi faccio anche "fregare" dalla pellicola, ipnotizzare dalla sua retorica.
In Oltre le regole invece, un film che aveva tutte le caratteristiche per essere una vera bomba emotiva non solo nello script, ma addirittura nello stesso soggetto, non ho provato quasi niente. Probabilmente non c'è spiegazione, è questione di empatia o no. Il film è buono, forse ottimo ed ha la grande qualità di raccontare la guerra da una prospettiva particolarissima, quella degli ufficiali dell'esercito Usa addetti a notificare ai parenti la scomparsa in guerra dei loro cari. E' normale che in una trama del genere la richiesta di forte coinvolgimento emotivo da parte dello spettatore sia quasi obbligatoria, in mancanza di questo qualcosa rimane, ma non troppo.
Will è a 3 mesi dal congedo, è un eroe di guerra che ha rischiato di perdere la vita per salvare i suoi compagni. Come ultimo impegno viene affidato a Tony (un sempre grande Harrelson) per svolgere il ruolo, appunto, di Messenger, addetto alla notificazione vittime. Si innamorerà di una delle vedove di guerra da lui "avvertite".
Sapete cos'è? Non sono riuscito affatto a provar simpatia per Will, il protagonista interpretato da Ben Foster. Ho trovato il suo tentativo di approccio ad Olivia (Samantha Morton, praticamente Jodie Foster ingrassata e un pò imbruttita) insopportabile, fintamente rispettoso. La scena nella cucina di Olivia mi ha dato terribilmente fastidio. Lei, appena perso il marito in guerra, non se la sente di iniziare una nuova storia, lui accetta e dice di capirla ma gli sta per 10 minuti con la bocca a 1 cm aspettando chissache. Anche la scena del matrimonio l'ho trovata troppo forzata, quasi irreale e ancora fastidioso il comportamento di Will. Insomma, malgrado il regista mi abbia offerto tutte le carte per capire il profilo psicologico del protagonista, non ho mai trovato i suoi comportamenti plausibili, condivisibili, lineari. Eppure Will è senz'altro l'eroe della pellicola in tutto per tutto.
Per il resto film abbastanza verboso, troppe e troppo lunghe le parti di dialogo tra i due militari. Non mancano le scene riuscite (a mio parere quella della notifica con interprete su tutte) e sono senza dubbio forti le riflessioni a cui il film può portare. Nel cinema abbiamo sempre visto le morti in guerra, qui, fuori dal teatro bellico, possiamo apprezzare l'effetto devastante che la notizia di tali morti può suscitare su chi, vanamente, aspettava il ritorno a casa dei propri cari. Credo che sia davvero una vita frustrante, non saper nulla di quello che accade a tuo marito, a tuo figlio, e avere il terrore di vedersi presentare davanti casa due ufficiali dell'esercito. E' vero, il tutto è da mettere in conto, ma una cosa è temere per la morte di un proprio caro, un'altra, perdipiù attraverso un gelido discorso di circostanza, venirne a conoscenza.
Anche fosse solo per questo, il film merita una visione.

davmus  @  05/01/2011 18:27:37
   8 / 10
Il film è riuscito a catturarmi, a farmi riflettere su chi davvero svolge quei compiti...bello!

Febrisio  @  06/11/2010 10:16:50
   5½ / 10
Delusione. Per quanto il soggetto sia drammatico, non mi ci ha trasportato emotivamente, anzi. Ho avuto l'impressione di starmene sempre come solo spettatore, guardando il solo succedere dei fatti, sperando in una buona sceneggiatura. Mi sembrava che il regista si "divertisse" ad essere triste, che usasse l'argomento più che trattarlo, che mancasse di sentimento vero e proprio. Le interpretazioni dei protagonisti mi sembravano anch'esse forzate. Forse ho semplicemente guardato "Oltre le regole" nel modo sbagliato, avendo questa brutta sensazione. Anche se nel complesso porta un forte messaggio, io non riesco a dargli la sufficienza.

ide84  @  24/10/2010 23:00:24
   7 / 10
mmm..non male, ma molto sopravvalutato. Forse mi aspettavo un pò più di "verve", si trascina fiacco da metà film fino alla fine. Ottimi comunque gli attori protagonisti, una sfida a chi è il più bravo. Lo scorderò in fretta.

Clint Eastwood  @  09/09/2010 12:09:22
   7 / 10
Un film che oltre ad avere una solida sceneggiatura (ma non del tutto calibrata, lasciando parecchi spazi vuoti) presenta una manciata di bravi e giovani attori. Sempre tornando alla questione irachena degli americani, il cinema del genere (ormai) calca apparentemente nuovi temi, di fatto ci mostra qualcosa di nuovo sulla guerra, ovvero parla di certi messaggeri che hanno il duro compito di informare i famigliari del soldato appena caduto, la morte, in tempi brevi, e spesso questi messaggeri non sono altro che soldati in congedo oppure dei veterani ancora in servizio. A parte questa specie di rituale, abbiamo lo stesso contesto iracheno, soldati in crisi, persino situazioni già sentite e viste. A questo punto l'azione si sposta sui due personaggi principali (Foster/Harrelson), inizialmente distanziati nonché diversi uno dall'altro, ma successivamente si riveleranno molto amici, fidati, con una comune tragedia.

Un film consigliato dal finale commovente.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  29/08/2010 10:33:03
   7 / 10
La guerra di chi aspetta e di chi porta messaggi di morte. La guerra non combattuta ma non per questo meno lacerante e distruttiva.
Questo film dell'esordiente Oren Moverman è un colpo ben assestato allo stomaco di ogni spettatore.
Un film asciutto e duro, lineare e concreto.
I protagonisti sono i più primari e umani sentimenti.
Veramente ben descritta l'immagine dei due soldati portatori di lutto nelle famiglie.
Ottima prova del cast.

claudio54  @  16/08/2010 16:16:39
   7½ / 10
Un film davvero molto bello, da non perdere. Non mi dilungo sul film, dato che tutti i post precedenti ne hanno parlato esaurientemente, e mi soffermo sul titolo. Ma come si fa a tradurre The messenger in "oltre le regole"? Ma come si fa ad essere così demenziali nella traduzione dei titoli? Esigenze di mercato? Ma fateci il santo piacere! Sarebbe ora di finirla con questi scempi!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  03/08/2010 15:23:38
   7 / 10
La guerra osservata da lontano,non per questo meno penosa o distruttiva nei confronti di chi l’ha subita più o meno direttamente.Oren Moverman propone l’ennesima divagazione sul tema, trattandolo con misurata compostezza adoperando le impressioni dei cosidetti Angeli della Morte,soldati designati a notificare la dipartita dei loro colleghi impegnati sul campo ai famigliari delle vittime.Un compito arduo,fortemente logorante per il quale è richiesta una grande solidità emotiva.
Ne sanno qualcosa il sergente Montgomery,reduce dal fronte causa ferimento e catapultato in un inferno forse ancor più intollerabile,ed il Capitano Stone,il veterano che a dispetto del granitico cognome dissimula la sua grandissima fragilità mediante una fitta coltre di cinismo. Una coppia teoricamente male assortita che invece entra più volte in solidale contatto,non solo per via di una solitudine determinata da un reinserimento sociale difficoltoso,ma accomunata da un destino che li rende come paria ,messaggeri di morte da osservarsi con il terrore ancor prima che compaiono sull’uscio di casa,involucri di carne imperturbabili,in realtà devastati e atterriti dentro,consapevoli di dover esprimere le frasi più spaventose per le orecchie di un genitore,di un coniuge,di un consanguineo.Paradossalmente la splendida complessità dei personaggi è anche limitante,il loro percorso non è sempre facilmente accessibile,si insinua in pieghe talmente profonde a tratti impossibili da sondare con la giusta perizia.A volte il film pare rimanere prigioniero di un dolore troppo violento da potersi esprimere con semplici parole o gesti.E’ sintomatico dello smarrimento dell’America,incapace di metabolizzare un conflitto in cui non crede più da tempo,divenuto un pietoso teatrino degli orrori da cui mungere continuo profitto,all’interno del quale gli uomini vengono sfruttati sino all’osso e poi rigettati in una società incomprensibile per chi ha vissuto tali orrori.
Grande prova di Foster,Harrelson e Morton,attori che si gradirebbe vedere di più.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  01/08/2010 10:17:59
   7½ / 10
Presentato a Berlino nel 2008, dove ha vinto (meritatamente ) per la miglior sceneggiatura, è finalmente arrivato in Italia questo film dell'esordiente israeliano Moverman.
E' un film del filone post bellico, che parla dell'Iraq, ma è ambientato negli Stati Uniti, dove i veterani cercano di superare il trauma della guerra, Il filone di pellicole come "Giardini di pietra " e "Nella valle di Elah".
Questo di Morerman è raccontato attraverso lo sguardo , insolito , di due soldati che per lavoro sono messaggeri di morte. Asciutto, sobrio, lontano da facili soluzioni e banali drammatizzazioni, "The messenger" non è privo di clichè (il veterano fuori di testa) tipici dell'esordiente, ma è anche un film estremamente forte e commovente, che si basa su uno script estremamente solido.
Rimarrà in mente il personaggio rozzo di Woody Harrelson (mai visto così bravo). Rimarranno in mente un paio di sequenze fortissime, come quella in cui i due protagonisti annunciano a Steve Buscemi la morte del figlio, quella finale, in cui il rozzo e finto duro interpretato da Harrelson mostra la sua fragilità, o quella (meravigliosa) in cui Foster e la Morthon si guardano e si abbracciano nella casa di lei e iniziano la loro ambigua relazione.
Bravissimi sia la Mothon, sia Foster, ma il mattatore è Harrelson, candidato all'Oscar, poteva anche vincerlo.

popoviasproni  @  26/05/2010 19:29:48
   8 / 10
Un dramma duro, antiretorico, e pieno di speranza, sostenuto da riuscite e inesorabilmente toccanti interpretazioni (il duetto Foster-Harrelson è eccellente).

Moonsafari84  @  18/05/2010 20:42:02
   7 / 10
Bello e delicato

corbi91  @  10/05/2010 14:20:49
   6 / 10
L'idea è ottima gli attori sono bravissimi la trama è buona. unica pecca troppo lento.. annoia un po'.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  09/05/2010 00:30:59
   7 / 10
Piccole fugaci presenze in tanti film di guerra questi messaggieri di lutti, annunciando la morte di un soldato per poi scomparire anch'essi. Lo spunto originale è proprio il vedere dal loro punto di vista con la camera che si sostituisce al loro sguardo nel vedere le reazioni di dolore. La loro è una vita di sopravvissuti, messaggeri di dolore altrui e custodi del proprio. E' un film dai toni dimessi, che non cerca la lacrima facile o che formula denunce contro la guerra, ma che al contrario interiorizza le emozioni, una rabbia sorda che fatica ad emergere, resa in maniera ottimale da Ben Foster, bravissimo protagonista.

Izivs  @  08/05/2010 08:20:58
   6 / 10
Veramente poteva essere migliore in quanto l'idea di base non era affatto male. Secondo me, tuttavia, l'approfondimento psicologico dei due protagonisti non viene sviluppato a dovere, ma lascito sul fondo e all'immaginazione degli spettatori.

TheLegend  @  06/05/2010 22:50:26
   7 / 10
Un film che consiglio di vedere.
Forse un pò troppo ripetitivo ma gli attori compensano.

Gruppo REDAZIONE maremare  @  01/05/2010 00:56:34
   6½ / 10
Film che analizza gli orrori della guerra da dentro le anime di due messaggeri di morte. La realizzazione è buona, le interpretazioni ottime, ma il tutto sà di già visto in un dramma troppo verboso.

Gruppo REDAZIONE K.S.T.D.E.D.  @  25/04/2010 20:12:07
   7½ / 10
Un esordio dietro la macchina da presa, quello di Moverman, che non ti aspetti. Dal co-sceneggiatore di "Io Non Sono Qui", grottesco ed allucinante documentario su Bob Dylan, infatti, un film così scarno e lineare è l'ultima cosa che ci si potrebbe aspettare.
Il tema non è certo nuovo, è stato già affrontato, e verrà affrontato ancora, parecchie altre volte, tuttavia Moverman riesce a caratterizzare questa sua pellicola, rendendola intima e personale ed evitando quelle banalità che avrebbero fatto di “The Messenger” una pellicola dai buoni propositi ma sostanzialmente anonima e magari in cerca della lacrime facile. Il regista israeliano, invece, descrive con assoluta lucidità gli effetti della guerra sui due militari, lo scudo con il quale si erano difesi dall'inumanità della guerra e che ora li separa dall'umanità del mondo reale, quello stesso mondo in cui non riescono a rientrare. Per far ciò Moverman si serve di una regia essenziale che indaga e comunica in gran parte attraverso primi piani, quasi fossero i volti dei protagonisti l'unica cosa degna di interesse; fa del silenzio la voce della pena di Montgomery e lo contrappone al continuo parlare di Stone che quel silenzio, che è anche il suo, non riesce e non vuole ascoltarlo.
Ciò che fa davvero male in questo film non è tanto la disperazione dei parenti delle vittime che ricevono la notifica della morte dei loro cari quanto l'impotenza di Montgomery e Stone, la loro voglia di condividere se stessi con un mondo che è nuovamente davanti a loro ma che non riescono più neanche a toccare. Vi è un piano sequenza che descrive ciò in maniera perfetta e che è in tutta probabilità la scena più importante dell'intera pellicola, ossia quella in cui Olivia invita Montgomery ad entrare in casa. Dura più di 8 minuti, per tutta la sua durata sprigiona una potenza emotiva che comunica allo spettatore tutti i sentimenti che il regista vuol far passare e che si chiude come meglio non poteva: “Ti dispiace se... resto qui per qualche minuto”.

La prova degli attori è ben più che all'altezza, anzi. Estremamente convincente Ben Foster nel ruolo di Montgomery, ottimo come caratterista Buscemi, davvero brava la Morton e perfetto Woody Harrelson, che già in “Natural Born Killer” e in “Larry Flynt – Oltre lo Scandalo” aveva dimostrato che non aveva più niente da dimostrare.

In quante sale sarà uscito qui in Italia? Un paio?

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dominus  @  25/04/2010 20:07:10
   7½ / 10
bello bello da vedere bravi gli attori

axel90  @  13/04/2010 13:56:36
   7½ / 10
Raccontare i dolori e i problemi che può provocare un trauma post-bellico senza scadere nel banale non è mai semplice, ma questo Moverman pare riuscirci dirigendo una pellicola di guerra senza mai mostrare una scena di guerra. Inguaribile e senza via di ritorno, la vita delle sergente Montgomery è un succedersi di delusioni dal ritorno dalla guerra: la fidanzata che lo molla, un lavoro che non lo soddisfa e un compagno con cui non riesce ad avere un rapporto idilliaco. La verità cruda e nuda che la guerra trasforma l'uomo molto più di un intervento chirurgico e lo cambia profondamente nell'intimo. Così proclamato eroe di guerra, a Will viene affidato il compito di annunciare ai parenti cari delle vittime il cordoglio, l'estremo saluto, prima che queste lo vengano a sapere dai telegiornali. Ed è così che in qualche modo Moverman non scade nella banalità, costruendo una pellicola asciutta nel mostrare il dolore più puro della scomparsa di un figlio e concentrandosi più verosimilmente sul volto del giovane Will che deve affrontare ogni giorno le delusioni di un paese che manda allo sbaraglio i propri giovani a morire. Il film poi è aiutato da una bellissima sceneggiatura (merito anche di Alessandro Camon, padovano doc) e da due interpreti eccezionali quali Ben Foster e il sempre più bravo Woody Harrelson. Così il film è una lenta risalita alla vita, al credere ancora che forse nonostante i ricordi della guerra ci sia ancora modo di vivere.

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