La fabbrica chiude e licenzia, l'ennesima nel torinese. Tre uomini, per protesta, per rabbia, per solidarietà, si ritrovano insieme una notte a occupare una torre della fabbrica. Sono Salvatore Brogna (Francesco Pannofino), operaio, Giorgio (Roberto Citran), operaio rappresentante sindacale, e Luca (Carlo Giuseppe Gabardini), impiegato ipovedente e autistico. Tre percorsi, caratteri, visioni politiche, del tutto opposti. Abbandonati da tutti, nella disperata attesa che arrivi qualche giornalista, forse una tv, questi tre punti di vista così diversi sul mondo ripercorrono gli ultimi trent'anni della vita del Paese, gli anni che li hanno portati su quella torre pericolosa. Dal sequestro Moro alle manifestazioni a Mirafori, dalle stragi di Mafia al terremoto in Irpinia, dai volti e le parole del mondo Fiat di Gianni Agnelli e Cesare Romiti, a quelli di Tangentopoli di Di Pietro, Mario Chiesa, Raul Gardini, e ancora Craxi, Berlinguer, Berlusconi, passando per i mondiali di calcio del 1982 e il rigore sbagliato di Roberto Baggio nel '94. Fino alla fabbrica di questa notte. Anni di occasioni sprecate, di speranze tradite, di crimini e stragi, di ribaltoni e giochi di potere. Li rivediamo anche noi questi anni, attraverso immagini e memorie d'archivio e, come contraltare di questa danza degli eventi, rimane il semplice buon senso di tre uomini senza alcun potere, appesi in cima ad una torre, che aspettano qualcuno, chiunque, mentre senza accorgersene costruiscono un'amicizia.
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