premonitions (2015)

Chi si aspetta un thriller convenzionale può rimanere deluso, perché in fondo Solace (il titolo nella v. italiana è incomprensibile, visto che il titolo originale costituisce una grande chiave di lettura della pellicola di Poyart) è un film dalle fondamenta profonde, che attraverso l'artificio della sfida scacchistica tra "detective" e "criminale", coglie l'occasione per toccare temi delicati quali il lutto, il fine vita e l'autodeterminazione. Personalmente, trovo che entrambe le anime di Solace siano costruite bene e che il film centri pienamente il proprio obiettivo, lasciando più di qualche elemento su cui riflettere dopo lo scorrere dei titoli di coda. Molto sottovalutato.

Da un cast come questo mi sarei aspettata molto di più.
La prima parte incuriosisce nonostante la poca originalità, il resto risulta davvero insapore. Non lo riguarderei.

Assolutamente pessimo. Nella recitazione, incomprensibile, nella banalità dell'esperto paragnosta che s'era ritirato, in diversi passaggi ove non c'è consequenzialità né spiegazioni.

Bel thriller...

Thriller ben costruito che sembra una "partita a scacchi" tra lo psicanalista sensitivo Anthony Hopkins e il killer,dotato anche lui di poteri,e sembra sempre un passo avanti all' FBI Un killer con una "missione" che va a toccare argomenti delicati e difficili.CHio vincera' questa "partita a scacchi" , o comunque ,secondo da che parte si guarda non c'e' un vincitore e non ci potra essere.Grandi interpretazioni di Farrel e Hopkins,storia senza buchi di sceneggiatura che in un thriller e' fondamentale

...un film completo

Bel thriller. Il ritmo è ottimo e non ci si annoia mai. Si sta sempre con il fiato sospeso, la storia scorre molto bene ed i colpi di scena non mancano. Consigliato.

Film dignitoso, un pò sopravvalutato forse, buona interpretazione degli attori, poi Opckins è una garanzia..

SPOILER

buon thriller su poteri sensoriali girato molto bene e con un grande attore come Anthony Hopkins

Thriller dalle sfumature sovrannaturali, intrigante fino a metà film abbondante dove si ha un netto cedimento con il pathos che va a scemare una volta scoperta l'identità del serial killer.

un buon thriller, con una buona trama che fa il suo anche grazie alle buone interpretazioni dei protagonisti.... godibile

Un buon giallo-thriller con un sempre bravissimo e carismatico Hopkins.

Thriller soprannaturale sorretto dagli attori, soprattutto Colin Farrell. Hopkins un po' svogliato. Comunque un buon intrattenimento.

Non mi è piaciuto.
Tema intrigante, ma sviluppo confuso tra flashback e trama.

Ottima pellicola, i grandi attori arruolati non deludono le aspettative, dando vita ad un thriller degno di nota, leggermente lento all'inizio per poi esplodere nella seconda parte. Buon finale.

L idea e' originale, nel mondo Dei thriller sui serial killer e' difficile fare qualcosa di nuovo. Purtroppo non e' un Vero e proprio thriller perche' la suspance e' poca veramente, cosi' come l azione. Di positivo la recitazione e L originalita'. Farrel in un ruolo difficile, mezzo buono/mezzo cattivo.Nel complesso comunque consigliato.. e' un film drammatico a tratti poliziesco (stile Criminal Minds) non un vero e proprio thriller

Decido di vedermi sto film visto che quando è uscito, è passato leggermente inosservato. Mi trovo davanti una trama molto particolare, leggermente paranormale, ben narrata, ricca alla fine di ogni dettaglio. Buona la fotografia e le scene di ricostruzione... Finale drammatico, meritevole.

Anthony Hopkins & Colin Farrel, son loro la coppia che danno alla fine il pregio di seguire in modo assiduo la vicenda, simili ma diversi!
Jeffrey Dean Morgan, suo ruolo fondamentale nella prima parte, poi lascia spazio alla sua compagna di lavoro, pregevole, attore emergente da Walking Dead, ci sa' fare!
Abbie Cornish, è lei la donna al centro delle nuove attenzioni, brava attrice, valutato ampiamente la sua figura come attrice! Brava, carismatica!

Il regista brasiliano, nuovo, coinvolte e svolge un ottimo film, suo primo vero lungometraggio, recente ma bene studiato e ricco. Cura la fotografia, i dettagli, le piccolezze, e alla fine chiude il cerchio... Promosso!

Film thriller molto particolare, non originale, ma che sà condizionarti, ti ci lega alla vicenda, ti ci porta a seguirla fino ad una degna, quanto drammatica fine.

Film consigliato, meritevole!!

Film che gioca sugli "strani" poteri del protagonisti arrivando fino alla fine senza annoiare.
Forse esagerate le possibilità di lettura del futuro di John, comunque buon livello di recitazione.

A mio avvviso un ottimo thriller, avvincente. Consigliato.

Buon thriller del genere paranormale, ben girato, ben recitato, decisamente suggestivo. Hopkins invecchia bene, nel senso artistico del termine, le sue "performance "sono sempre superlative. Non è particolarmente originale la trama, tuttavia nel complesso è piacevole.

Un signor thriller per nulla banale e che suscita diversi spunti di riflessione.Magnifico come sempre Hopkins.Da rivalutare

Sembra una puntata di CSI..un falso dio che vuole "aiutare" i malati e un altro che si accorda con la polizia x acciuffare l'addetto all'eutanasia...film guardabile ma poco interessante non tanto x l'argomento serio ma x come e stato girato..appunto sembra un film tv

Film da una visione. Cast di ottimi attori che rendono la visione piacevole.
Niente di speciale comunque.

Thriller tra il metafisico , il paranormale,bene nella prima parte molto simile a Seven nella seconda è invece piuttosto pasticciato e cerca di stupire lo spettatore con un misto di effetti speciali e flashback .
Veramente confusi anche i dialoghi tra Hopkins e Farrel , difficile seguirli e interpretarli.
peccato perchè l'idea poteva anche starci.Bene Farrel,Hopkins a me è sempre piaciuto ma a un certo punto credo sia meglio faccia bene a godersi la pensione.

senza infamia e senza lode.
l'inizio fa presagire a qualcosa di veramente valido, ma man mano che passa il tempo, si materializza invece la classica occasione sprecata.
a tratti superficiale, nonostante seppur senza scossoni, si mantenga su livelli dignitosi.

Da un soggetto interessante ne esce un filmaccio modaiolo pieno di effetti speciali!
La prima mezzora o poco più mi aveva catturato e fatto ben sperare ma poi diventa scontato e caciarone a causa sopratutto di una regia totalmente fuori contesto e fuori controllo!
Un pò "The Gift" e un pò "Seven" ma poi alla fine è una putt.anata....
Anthony Hopkins si è venduto malissimo in questa fase discendente della sua carriera.

Film con un'idea per nulla originale e dallo sviluppo confuso e non del tutto lineare.

Film visto rivisto e stravisto!!! Non ci sono più idee e si vede

Sorpresona. Arrivati con l'umore del costretto, come quando si partecipa alla festa (o al funerale) di una persona spregevole, quasi certi di vedere un cagòtto, ci ritroviamo a uscire dalla sala con il volto nella classica espressione di soddisfazione.
Perché a sto filmetto una volta accettato il comodo espediente della chiaroveggenza, gli si può rimproverare poco o nulla. L'indagine sul killer che non lascia tracce funziona alla grande, il ritmo è perfetto, i personaggi sono scritti bene e le interpretazioni ottime; specifichiamo una cosa in merito, Jeffrey Dean Morgan è un grandissimo attore, meriterebbe più notorietà.
Paradossalmente il film ha un calo notevole con l'entrata in scena dell'assassino, diventa troppo diretto e più "americano", con l'accezione negativa del termine (sempre che ne abbia di positive), e questo gli fa perdere molto perché il mistero teneva alto l'interesse.
Ma la vera sorpresa di "Premonitions" non è tanto che sia un thriller fantascientifico fatto bene, non è tanto che nasca da un'idea intelligente seppur furbetta e presa qua e là, ciò che mi ha veramente colpito è la componente emozionale, mai e poi mai mi sarei aspettato di vedere un film toccante, e lo è in più di un'occasione.
E poi il finale l'ho trovato sublime. Qui entriamo nell'anima del veggente John Clancy grazie a un flashback e il protagonista prende peso, in funzione di alcune frasi nel confronto con Ambrose si forma del tutto, e diventa un personaggio memorabile.

Thriller discreto che non sfrutta a pieno le sue possibilità. Bravo Hopkins.

L'intreccio di Premonitions è piuttosto convenzionale in fondo, malgrado la volontà e l'ambizione di fare un thriller leggermente diverso dal solito dove l'elemento sovrannaturale funge da contatto stretto fra i due contendenti. Bisogna dire che di positivo ha un buon ritmo, una certa linearità nella narrazione e l'attenzione rimane comunque desta grazie anche ad un buon cast d'insieme. Risente certamente di una certa schematicità specialmente quando si mette in gioco questioni morali e una tematica forte come l'eutanasia. Un discreto film di genere dove forse la particolarità è proprio nell'assassino e nelle sue forti motivazioni.

Alla fine è davvero un film di poco conto, se non fosse che la trama non è poi affatto male. Se non ci fosse Sir Anthony, sarebbe destinato a cadere nel dimenticatoio e a non essere nemmeno considerato. Purtroppo manca qualcosa. La pellicola lascia l'amaro in bocca, come se mancasse di qualcosa. Difficile poi fare qualcosa di originale in questo mini filone già usato ad oggi da troppi film. Se proprio vi capita fra le mani, dategli un'occhiata, altrimenti non perdete poi tanto.

Due attori in gamba sprecatissimi per un film fatto abbastanza male, peccato perchè c'erano buone premesse. L'idea delle premonizioni è stata sfruttata malissimo e in modo confuso (premonizioni del futuro, del passato, del presente, un casino...).

La particolarità di tale thriller è quella di toccare un tema attualissimo come l'eutanasia, su cui mai niente di definito si potrà certo affermare ma e' da apprezzare l'intento analitico della pellicola di Poyart a tal proposito. La trama infatti ci presenta un serial killer precognitivo che si aggira dando la morte a malati terminali il cui destino è già segnato. A dargli la caccia un manipolo di poliziotti più un ex agente (Hopkins) dotato anche lui del dono della preveggenza e che anni prima ha perso una figlia, morta per leucemia al termine di una lunga sofferente attesa.
Non dico nulla di più sugli sviluppi della vicenda per non rivelare dettagli importanti; dico semplicemente che si tratta di un thriller di onesta fattura, capace di suscitare l'interesse dello spettatore senza mai incedere a cadute di ritmo e preamboli troppo dilunganti. I personaggi rispettano le loro andature e creano un senso di inquietudine palpabile. Non è un capolavoro Premonitions, ma se non altro, un film che offre quello che promette in partenza e lo fa senza voler stupire a tutti i costi.

Film veramente avvincente dall'inizio alla fine. Bella trama intrigante e bravissimi gli attori.
Anch'io voglio avere i straordinari poteri come nel film. Mammamia cosa farei.. bocca mia taci.
(Lunedì su canale 5 inzia "50 sfumature di grigio", miraccomando tutti davanti alla tv!!! SIIIIII facciamo auditel!! dai dai daiii).

Thriller assolutamente fantastico,tiene incollati alla sedia dall'inizio alla fine,bravi tutti gli attori,Hopkins,ovviamente su tutti.Davvero una sorpresa questa pellicola che si lascia seguire tutta d'un fiato senza mai annoiare.Finiamola con sto inutile vizio di collocare un film nel genere copia/incolla,già visto,etc...ad un certo punto,soprattutto per chi come me,si affaccia agi "anta" poche sono le pellicole che non sanno di già visto,oppure ascoltare una canzone che non sia un probabile"plagio" di qualche altra...è logico che lo spunto,come le idee e le situazioni alla lunga si ripetano,il film merita davvero,i paragoni,sono completamente fuori luogo.

La regia forzatamente ricercata di Poyart ha inciso e non poco sulla sceneggiatura, in sostanza una ricerca ossessionata dello "stile" a discapito della storia e dei personaggi, peccato vedere Hopkins annacquato, nonostante l'età ha ancora mestiere da vendere occasione mancata

Ho iniziato a vedere il film con la garanzia di Anthony Hopkins e Colin Farrell, ho visto un'ora (perché oltre non ho resistito ) di un film girato malissimo, con dialoghi inutili,attori pessimi e inespressivi (a parte Hopkins)doppiatori pessimi e un budget del film sicuramente bassissimo (l'unico costo forse solo il cachet di Hopkins e Farrell).Un attore del calibro di Hopkins non credevo scendesse così in basso.Metto 3 perché mi sono fidato del 6 che stava tra le recensioni, cerco di aiutare qualcuno che usa il sito per non prendere bidoni.Mi verrebbe da chiedere ai recensori che hanno dato 6 che film hanno visto? Evitatelo!

Abbastanza noioso e che per stupire viene arricchito di sciocchezze. Già il fatto che si basi sulle premonizioni, superstizioni che ancora misteriosamente sopravvivono, fa cadere le scatole dallo sconforto.
Farrel si riconferma uno degli attori più inutili della storia del cine.
Davvero una storiella banale, non capisco questo entusiasmo.
Ho sbadigliato molto.

Il film è buono, intrattiene. Ma è anche piuttosto prevedibile per non dire meglio di scarso interesse una volta capito il meccanismo narrativo come fu ad esempio per Next con Cage, uguale simile.
Giocano a favore gli attori e l'ambientazione. Farrell sprecato, compare giusto per un paio di dialoghi e via.

La boluevard degli attori che crollano è piena di tizi che predicono il futuro. mi viene in mente quella vaccata di red lights che in comune con premonition ha fin troppo. a partire dagli attori must, si prosegue con un plot twist da amianto in gola e si conclude con la filosofia spicciola che fa male alle orecchie, tanto per farcire di cliché un prodotto già di per sé idiota. poi qui abbiamo anche i classici mulder e scully che credono / non credono, cosa si può voler di più?

Discreto thriller,buoni attori e storia coinvolgente.

INCOMPLETO.

Che ansia

Film con una sceneggiatura robusta e l'azione che scorre lineare fino a due terzi del film, poi le cose tendono a complicarsi e per lo spettatore inizia a diventare difficile lasciarsi coinvolgere nel complicato vortice di una realtà che si alterna a visioni e previsioni.

Buona performance di Anthony Hopkins, intenso e maestoso come sempre, che come al solito tiene in piedi tutta la vicenda.

Maldestra e fuorviante la traduzione italiana del titolo originale "Solace", che invece è perfettamente calzante.

Afonso Poyart dirige Anthony Hopkins, Abbie Cornish, Jeffrey Dean Morgan e Colin Farrell in un thriller giocato sulle premonizioni e sulla possibilità di poter scegliere se cambiare il corso degli eventi, avendo di fronte agli occhi tutti gli scenari possibili. Un inseguimento e uno scontro tra due potenti menti, che gira intorno al filo conduttore del tema dell'eutanasia.
Premonitions è una produzione che non vuole lasciare niente al caso: c'è azione, soprattutto nella seconda metà del film, tensione e tanto pathos, che più che colpire l'animo dello spettatore coinvolge i sensi quali la vista e l'udito, con immagini impressionanti e da ritmi musicali coinvolgenti. Uno spettacolo fatto di suoni, colori e musica. Personaggi ben caratterizzati le cui storie personali si vengono a scoprire poco a poco.
Il film è da vedere, ma concludo elogiando un'attrice spesso poco in evidenza, l'australiana Abbie Cornish, che riesce sempre ad incantarmi con la sua bellezza e bravura in tutti i suoi film (partendo da Somersault e passando da Paradiso+Inferno, Bright Star, Sucker Punch, W.E.… fino a quest'ultimo lavoro), quindi mezzo voto in più solo per questo.

Spoileroso.

A parte il copia-incolla di molti altri film, ultimo per cronologia l'efficace Thriller esoterico The Calling con Susan Sarandon e Topher Grace, questo SOLACE ha pregi unici: è scorrevole senza vuoti pneumatici di noia, rivitalizza un personaggio adattissimo al talento ever-green di Anthony Hopkins, alla prese con un antagonista non banale, ed ha alcune soluzioni negli effetti speciali davvero incredibili con solide basi scientiche (vedere la resa dello sdoppiamento di Farrell come un unico flusso, espediente a mio avviso tratto o cmq ispirato dal c.d. Paradosso del gatto di Schrodinger..).

Qualche concessione allo stereotipo ed allo spiegone in metropolitana fa perdere qualche punto.

Film per tutti (divieti ai minori a parte)

Thriller diverso dai canonici, con una trama accattivante e soprattutto una regia dinamica che coinvolge, o meglio travolge, lo spettatore. Hopkins straordinariamente inquietante in una pellicola ricca di spunti interessanti. Dopo l'entrata in scena di Farrell, paraddossalmente perde un pò di tono.

Mi è piaciuto, un cast eccellente. Scorre bene, anche se recupera frame e temi di film già trasmessi.

E' sempre più difficile riuscire a vedere thriller di buon livello, se ne producono sempre meno. Ecco però che Premonitions, nonostante un plot abbastanza lineare, centra l'obiettivo. Senza strafare, Poyart confeziona una discreta pellicola, non particolarmente adrenalinica ma ben girata e, soprattutto, ben interpretata. Hopkins, da solo, riempie lo schermo ed anche Colin Farrell, a mio parere, sfodera un'ottima prova attoriale.
E se l'indagine poliziesca sia solo un pretesto per affrontare tematiche delicate e profonde come la buona morte o il fine-vita, l'opera è comunque ben strutturata ed intrattiene a dovere, calibrando tutti gli obiettivi modulandoli sapientemente all'interno di una storia coinvolgente.

Buon thriller: semplice, lineare, scorrevole, con un giusto mix di indagine e azione. Ne consegue che il tema portante della film è relativamente originale, ma lo sviluppo è molto classico. Si può paragonare a "Next", anche se l'atmosfera ricorda di più "Seven". La vera forza del film è comunque il cast: ovviamente Hopkins sopra tutti, Farrell nel suo ruolo ideale, ma anche Dean Morgan è impeccabile e meriterebbe maggiore attenzione ad Hollywood.
La regia tipicamente spagnola, quasi in stile finto documentario, non mi esalta ma rende tutto più veritiero. Il vero difetto è che il tema dell'eutanasia non viene "risolto", probabilmente per non addentrarsi in un tema fortemente divisivo.

Do 7 , perché l'inizio di questo thriller è davvero coinvolgente, ti lega alla poltrona del cinema con le cinture di sicurezza. La seconda parte cala un po' per quanto riguarda la tensione, ma fa il sul dovere lo stesso.
Se avesse mantenuto la tensione per tutto il film, ci saremo trovati di fronte ad un opera di spessore.
Regia e Hopkins, di livello.

Veramente un bel thriller denso di mistero e con una trama davvero interessante, cattura l'attenzione fino alla fine, con un finale davvero degno di tutto ciò che si è visto prima. Hopkins è uno di quei pochi attori per cui il prezzo del biglietto si paga volentieri.

Thriller dignitoso con un ottimo Anthony Hopkins che ha avuto non pochi problemi nella sua realizzazione ma che nonostante tutto mantiene una sua dignità.
Il plot è di quelli già visti e rivisti ma la regia, un pò televisiva a dire il vero, tiene e le interpretazioni sono convincenti.

Si lascia vedere ed oggi trovare buoni film di genere è sempre più raro.

ATTENZIONE AGLI SPOILER

Era molto che non vedevo il mio caro Hopkins al cinema, considerando che si tratta di uno dei miei attori preferiti mi son detto, perché no? Andiamo a vedere questo poliziesco con lui protagonista.
La prima mezzora ero molto, molto scettico, mi sembrava il solito poliziesco con spunti paranormali da quattro soldi, con una confezione tutto sommato carina, una regia abbastanza curata, così come la fotografia e la scenografia, nonostante cio le scene di "visione" non mi hanno convinto moltissimo. Il film però prende la giusta piega col passare del tempo, tirando anche in ballo argomenti molto delicati, passa dall'essere un comune poliziesco d'intrattenimento ad un film molto più profondo, che prende di petto lo spettatore e lo trascina al centro del conflitto, non ponendosi in nessuna reale posizione, anche se a mio parere qualche dialogo retorico di troppo si poteva tranquillamente evitare. Il tema dell'eutanasia lo fa da padrone: " E' giusto uccidere qualcuno che morirà comunque ma dopo svariate sofferenze? Tralaltro uccidendolo senza sofferenza alcuna". E devo dire che per una volta i poteri paranormali vengono utilizzati in maniera efficace, non come per tutte le altre storielle che sono uscite nel corso degli ultimi anni.
L'intreccio in questo senso è ottimo, facile da seguire, semplice semplice e che riesce a coinvolgere lo spettatore, splendidamente, ma non è solo merito dell'intreccio, c'è anche l'ottimo carisma dei due attori principali: Hopkins e Farrell, entrambi, a mio parere, qui bravissimi, Hopkins a quasi 80 anni non mi aspettavo sfornasse ancora prove del genere, rappresenta un uomo perennemente combattuto, che ha vissuto diversi drammi e sofferenze ma che allo stesso tempo vorrebbe rimediare e tornare a vivere. Farrell nella parte del serial killer è straordinario, gia guardandolo si vedono i sintomi della schizofrenia che lo stanno assalendo, impavido e coraggioso, rappresenta una specie di cattivo, ma nemmeno troppo cattivo, un buono illegale lo definirei, anche se su questa questione non ci sarà mai un vero e proprio chiarimento. Avrei preferito un altro finale, qualcosa di più significativo, invece proprio nel finale il film ritorna ad essere di puro intrattenimento, fa un passo indietro e non piazza la zampata necessaria per elevarsi a qualcosa di più. Ma tutto sommato, è un buon poliziesco, davvero niente male.

Esordio alla regia di Afonso Poyart. Si tratta di un thriller psicologico i cui protagonisti sono un investigatore e un killer, entrambi dotati del "dono" della premonizione, il che rende più difficile al primo catturare il secondo. L'impianto narrativo è molto semplice, non c'è margine di interpretazione perché tutto viene spiegato. Però i trip del protagonista (un grande Hopkins) lasciano interdetti e, a un certo punto, intervengono due tematiche forti che non vengono snocciolate come si deve, vista la loro importanza ai fini del racconto; mentre al killer seriale si attribuisce una pietas che non lo rende un vero e proprio cattivo. Infine non sembra sufficiente il movente che lo spinge ad agire in quel determinato modo.
Tuttavia, nonostante gli evidenti difetti, il film funziona, ha buon ritmo grazie al montaggio serrato e una colonna sonora incalzante. Cresce col passare dei minuti e di certo non ci si annoia. Alla fine gli si perdona anche qualche caduta di stile.

La regia è innovativa e originale. Il regista Brasiliano Poyart, nonostante sia una new entry ad Hollywood ci sà fare e sà giostrare bene tutto il mix per un ottima riuscita.
Infatti il risultato è assolutamente apprezzabile.
E' un thriller a tratti un pò crudo ma molto realistico, nonostante tratti tematiche mistiche e un pò surreali. Nonostante la non enorme mole di azione, il film risulta scorrevole e ben caratterizzato come luoghi, storia e personaggi.
Per Hopkins ci vorrebbe un discorso apposta per premiarne la qualità. Nonostante si avvicini agli '80 è ancora in gran forma e in grado di mostrare le sue doti al top. Tralaltro in questo film è particolarmente calato nella parte e in forma. Il lavoro dell'attore può portare miglioramente nel tempo, non a caso molti attori hanno vinto l'oscar dopo i 50. Ma arrivare agli 80 e fare ancora interpretazioni doc è una qualità rara, e Hopkins ce l'ha.
Bravi anche Jeffrey Dean Morgan (la prima volta che vedo un suo film) e Farrel (anche lui migliora la qualità col tempo, dieci anni fà era abbastanza mediocre, ora è okay).
E' una sceneggiatura ricca di spunti e curiosa per come viene gestita, "letta" e proposta al pubblico dai due protagonisti dotati poteri premonitori (Hopkins e Farrel).
Ottimo thriller, un pò fuori dalla norma, ma si fà notare nella mediocrità del genere proprio per questo, provandoci e non sfigurando affatto.

Piuttosto intenso e vivace. Hopkins è sempre una gioia per gli occhi. Colonna sonora che potrebbe dare di più, come la trama che in un paio di punti è intaccata da scene fuori coro.
Sia per il cinema, sia per la tv, il film non annoia con 2 ore di buona pellicola.

THRILLER DOC

Buon thrillerone sorretto dalla solita maestria di Hopkins, ma anche ben recitato dai personaggi collaterali, non indimenticabili ma che godono sicuramente di un certo spessore. Un po' superflue ma sempre furbescamente suggestive le scene di "preveggenza" con i personaggi che si moltiplicano nelle infinite possibilità del futuro (già visto, mi sembra, in quel filmaccio che è "next"), ma quello di cui gode questo film è un discreto approfondimento psicologico dei personaggi in questione che lo rende perfettamente godibile.
Nella norma il comparto tecnico