scandalo a philadelphia regia di George Cukor USA 1940
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scandalo a philadelphia (1940)

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locandina del film SCANDALO A PHILADELPHIA

Titolo Originale: THE PHILADELPHIA STORY

RegiaGeorge Cukor

InterpretiKatharine Hepburn, Cary Grant, James Stewart, John Howard

Durata: h 1.52
NazionalitàUSA 1940
Generecommedia
Al cinema nel Settembre 1940

•  Altri film di George Cukor

Trama del film Scandalo a philadelphia

Anni Trenta. Nel mondo ricco e sofisticato di Filadelfia, l'ereditiera Tracy è in procinto di sposarsi per la seconda volta con un uomo politico. Proprio alla vigilia delle nozze però un intraprendente giornalista si insinua nella vita di Tracy e ne rintuzza le asperità del carattere.

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Voto Visitatori:   8,50 / 10 (26 voti)8,50Grafico
Migliore attore protagonista (James Stewart)Migliore sceneggiatura non originale
VINCITORE DI 2 PREMI OSCAR:
Migliore attore protagonista (James Stewart), Migliore sceneggiatura non originale
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Voti e commenti su Scandalo a philadelphia, 26 opinioni inserite

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Godbluff2  @  01/06/2022 17:54:09
   8½ / 10
L'altro capolavoro della Commedia Screwball insieme a "Bringing Up Baby" di Hawks. "Philadelphia Story" è insieme la vetta raggiunta e il canto del cigno di un genere e di un modo di fare commedia a Hollywood, non perché sia l'ultima screwball realizzata in assoluto ma perché, all'alba degli anni '40, ne certifica la fine del periodo di maggior successo e brillantezza.
Per quanto mi riguarda, questo film è anche il migliore della carriera di Cukor, gran professionista del cinema che qui realizza un film praticamente perfetto.
Nato dalla determinazione di Katharine Hepburn, che acquistò i diritti per la trasposizione cinematografica, li rivendette alla MGM pretendendo il ruolo da protagonista e scelse personalmente l'amico George Cukor alla regia, suo regista prediletto in quanto a rapporti lavorativi e riformò l'affiatata coppia con Cary Grant; tutte scelte azzeccatissime.
Dopodiché l'abile regia invisibile di Cukor e la sceneggiatura straordinariamente ricca e brillante di Stewart (Donald eh, non Jimmy) hanno fatto il resto, e che resto.
Ha persino un vantaggio rispetto al "Baby" hawksiano: il vortice di situazioni e dialoghi è un po' meno torrenziale, giusto quanto basta per non finire il film con l'emicrania, pur restando su un ritmo rapido e sferzante.
Questa qui è forse la più grande interpretazione di Hepburn (ce ne sono molte, è ardua la scelta, perché scegliere poi, in fondo) che giganteggia nella maniera più assoluta, è stellare, è perfetta, è un vortice di carisma che accentra tutto verso di se. In un tipo di cinema che non si curava troppo di approfondire le psicologie dei personaggi, lei riesce comunque a restituire una notevole gamma di emozioni, di forza e insicurezza legate assieme, è adorabile, è di una bravura pazzesca.
Il film sarà la sua grande rivincita dopo gli insuccessi (alcuni abbastanza inspiegabili, tipo appunto "Susanna") della seconda metà degli anni '30 e la consacrerà definitivamente come una delle più grandi star nella storia di Hollywood. Katharine Hepburn è di una bravura avvolgente, ma James Stewart non le è poi da meno, totalmente a suo agio nel registro della commedia e Cary Grant, che fa il solito Cary Grant ma lo fa bene, conferma una naturale intesa con la sua partner prediletta di set, con duetti-duelli che sembrano coreografie formate da parole.
Non è solo il trio protagonista però a mandare al massimo i giri dei motori, c'è tutto uno stuolo di personaggi secondari ben caratterizzati e memorabili, interpretati molto bene da attori in grande sintonia con una sceneggiatura oliatissima che esalta i protagonisti e da comunque il giusto spazio agli altri dando la sensazione di una coralità generale davvero gustosa. Almeno l'interpretazione di Ruth Hussey va applaudita, perché è stata perfetta in un personaggio che è forse forse il mio preferito di "Philadelphia Story". Dialoghi e scambi di battute sono di altissimo livello e a livello formale, vabè, lì è improbabile trovarci cose che non funzionano.
Un film bellissimo, divertente, trionfo della commedia classica hollywoodiana, un piccolo capolavoro ancora oggi tutto da assaporare.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR 1819  @  30/06/2021 20:30:00
   8 / 10
Commedia storica e riuscitissima, con interpreti straordinari.

Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  04/01/2021 09:37:13
   7½ / 10
Commedia invecchiata malissimo in termini di ritmo, che si lascia guardare soprattutto per le magistrali interpretazioni del terzetto di protagonisti (Hepburn in testa). Resta un bel manifesto di un certo tipo di fare cinema che di lì a poco avrebbe ceduto il passo a commedie più brillanti (soprattutto grazie a Billy Wilder).

Goldust  @  11/08/2020 18:11:12
   8½ / 10
Sottilmente critico verso un mondo borghese descritto come naif e assolutamente trascinante nell'allestire una baraonda di situazioni comiche al limite dell'assurdo - tra dialoghi sagaci e ricorso a scene slapstick - quel geniaccio di Cukor firma forse la sua commedia più celebre ed esalta le caratteristiche mimiche ed interpretative di un trio di attori eccezionali che sembrano nati per recitare insieme. Oggi una storia del genere non sarebbe presa sul serio, ai tempi invece faceva sognare. E allora anche se di anni ne son passati tanti noi continuiamo a perderci nel sex appeal discreto della Hepburn - forse mai così bella come in questo film - nello charme impenitente di Cary Grant, nella goffaggine irresistibile di Stewart ( tra l'altro premiato con l'Oscar ). Gente così tutta insieme non si vedrà più. Rifatto nel 1956 ( "Altà società" ) con meno brio e più canzoni.

Dottor Fener  @  16/06/2017 22:08:03
   8½ / 10
George Cukor era noto per essere "il regista delle donne" ed in questa commedia remarriage da sfogo a tutta la sua abilità nel dirigere la vispa e deliziosa Katharine Hepburn affiancata da altri due grandi interpreti della commedia americana: Cary Grant e James Stewart.
Il film è una divertente ed effervescente parabola che mostra con toni sottili e graffianti gli alti e bassi umorali dalla gente che compone l'alta società.
Non è tutto oro quello che luccica e grazie ad una sceneggiatura a dir poco perfetta abbiamo la fortuna di assistere ad uno degli esempi più sofisticati e pungenti di commedia romantica in cui ogni secondo che scorre sembra scandito da un orologio svizzero.

tereuno  @  02/10/2013 13:56:31
   9 / 10
Certei film rimangono piccoli gioielli nel firmamento cinematografico, dei diamanti fra le commedie ... Sceneggiatura perfetta, attori magistrali. Secondo me, anche la Hepburn avrebbe meritato un Oscar.

bm_91  @  23/06/2013 16:06:46
   9 / 10
Il terzetto d'eccellenza: Grant-Hepburn-Stewart dà vita ad una delle commedie più belle che siano state realizzate.

steven23  @  08/03/2013 21:03:42
   9½ / 10
Senza ombra di dubbio una delle migliori commedie sofisticate di tutti i tempi: storia perfetta nella sua semplicità, sceneggiatura impeccabile e un terzetto di attori che farebbe impallidire chiunque. La Hepburn è divina con quella sua espressività senza tempo, Cary Grant irresistibile e James Stewart (pur considerandolo un gradino sotto entrambi) si dimostra decisamente all'altezza.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  21/09/2012 21:23:12
   7½ / 10
Difficile trovare una commedia con un cast migliore di questo,cosi affiatato e credibile, oltretutto lavorano insieme tre dei miei attori preferiti del "bianco e nero"!
Aiutati da una sceneggiatura brillante i tre si divincolano tra i preparativi di un matrimonio tra bugie e doppi sensi...
Anche i comprimari non sono da meno.
Divertente ma non ai livelli delle commedie di Wilder o Hawks,secondo me...

bagninobranda  @  19/04/2012 02:04:13
   8 / 10
vedo che molti non apprezzano la grandissima interpretazione di James Stewart con quelle espressioni sempre un pò scorbutiche evidentemente volute per la buona riuscita del ruolo che interpreta, è lui la star di questo film, non a caso vinse l'Oscar

topsecret  @  17/12/2011 09:47:34
   8 / 10
Rimarcare qualcosa di ovvio forse è indice di scarsa fiducia nei propri mezzi e nelle proprie idee, ma mai come stavolta sono propenso a concordare su tutto con i vari commenti positivi che mi precedono e che inneggiano alla bontà di questa commedia brillante, appassionata e sapientemente calibrata tra fine ironia e fervente romanticismo.
Altra cosa ovvia è quella di sottolineare come la bravura del cast, capitanato dal magnifico trio Grant-Hepburn-Stewart, conferisca alla pellicola quel tocco, e che tocco, di carisma, fascino e spessore interpretativo che ne fanno una visione eccellente sotto tutti i punti di vista.
Da vedere.

dave89  @  13/08/2010 14:57:17
   8 / 10
bel film ma non uno dei migliori per entrambi i 3 grandi attori presenti.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR pier91  @  14/07/2010 15:05:07
   8½ / 10
Incantevole commedia d'altri tempi con un guizzo romantico attualissimo

Gruppo COLLABORATORI atticus  @  05/05/2010 00:18:28
   9 / 10
Forse è la commedia sofisticata per eccellenza, inimitabile satira dell'alta società americana diretta con insuperabile eleganza da un maestro del genere come Cukor. Un devastante susseguirsi di battute e situazioni fulminanti per humour e acume dissacratorio in una sceneggiatura di raro splendore, interpretata da un cast che sarebbe riuscito senza alcuna fatica a vendere padelle sfondate allo spettatore: il trio maschile (con un Grant squisitamente sornione) non sbaglia un colpo, anche se la vera mattatrice qui è la divina Kat, assolutamente imbattibile per verve e sensualità.
Un divertentissimo classico senza tempo, mai l'alta borghesia era stata tanto irresistibile al cinema.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  07/12/2009 14:51:36
   9½ / 10
Una tra le più perfette commedie americani di tutti i tempi: attori in stato di grazia (Grant in particolare è a dir poco amabile), dialoghi fantastici, sceneggiatura e regia al massimo livello. Difficile trovare qualcosa che non vada. Al confronto un'operina esile e simpatica come "Alta società" (remake del 1956 con Grace Kelly Bing Crosby e Sinatra) ci fa una ben magra figura.
Un'appassionante ritratto proprio dell'"alta società" descritto con cinica irriverenza da Cukor.
Alla sceneggiatura collaborava fra l'altro Christopher Isherwood, autore di "Addio a Berlino".
Letteralmente straordinario

Gruppo REDAZIONE VincentVega1  @  12/04/2009 14:56:31
   8 / 10
Graziosa e intelligente commedia targata Cukor, che grazie a tre interpreti a dir poco fantastici riesce a farsi apprezzare anche con 70 anni di ritardo.
La Hepburn credo raggiunga la sua vetta di sensualità più alta qui, mentre Grant e Stewart fungono da ottimo contorno alla già citata bellissima attrice.

Sceneggiatura scorrevole seppur alcune situazioni si ripresentino inesorabilmente.

Oscar a Stewart, ma se l'ha preso per questa interpretazione (di altissimi livelli ma non il suo meglio) allora ne doveva prendere un'altra decina (già con "Scrivimi fermo posta" dello stesso anno).

Invia una mail all'autore del commento wega  @  13/12/2008 13:25:43
   8½ / 10
Bellissima commedia sofisticata di George Cukor ai tempi delle "Screw", un autore più affine e coprotagonista nel mercato alle sofisticazioni di Lubitsch ("Scrivimi fermo posta" uscì lo stesso anno), che agli svitati di Hawks e Capra. Se per questi ultimi c'è sempre e solo un duetto, e per l' autore berlinese vale la regola del mènage a trois, in questo caso, seppur con tutti gli elementi classici della commedia americana, abbiamo un rinvigorimento dello schema imperniato su un quartetto di classe ed eleganza. Grande Cary Grant, forse esagerato l' Oscar per Stewart perchè la vera regina qui è Katharine Hepburn.

2 risposte al commento
Ultima risposta 13/12/2008 13.57.24
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  25/11/2008 17:24:35
   10 / 10
Una delle vette assolute del della commedia sofisticata americana.
"Scandalo a Philadelphia" ha 60 anni, ma non ha eguali, e ancora oggi è assolutamente divertente.
L'incredibile eleganza dell'inconfondibile George Cukor (al quale comunque- personalissimo parere- preferisco Hawks), al servizio dei dialoghi frizzanti di uno script premiato agli Oscar.
Il grande regista, maestro del genere, racconta le girandole sentimentali di una donna appartenente all'alta boghesia, e lo fa con occhio cinico e molto ironico.
Lo stesso Cukor vinse l'oscar, battendo John Ford, Alfred Hitchcock e William Wyler che erano candidati lo stesso anno.

Ma "Scandalo a Filadelfia" è anche una lezione di recitazione: Grant-Hepburn-Stewart sono in stato di grazia.
Stewart vinse l'Oscar. La Hepburn non è mai stata così sexy. Le espressioni di Grant sono inconfondibili e non si dimenticano.
Questi ultimi due esano stati usati l'anno prima da Howard Hawks in "Susanna", altro inestimabile capolavoro della commedia americana.

Notate tra i produttori la presenza di un altro grandissimo della storia del cinema americano: Joseph L. Mankiewicz.

Gruppo COLLABORATORI ULTRAVIOLENCE78  @  24/05/2008 00:15:31
   7 / 10
Commedia intelligente e sofisticata, nella quale si mette in risalto l'aspetto vacuo delle etichette e convenzioni dell'Alta Società (con qualche velata invettiva a qualsiasi forma di pregiudizio classista) nel contrasto con il sentimento puro e sincero dell'amore che alla fine trionfa su tutto. Non manca anche la critica alla impertinente e inutile stampa scandalistica la quale, qualsiasi piega prendano gli eventi che riguardano personaggi famosi, sembra sempre trarre da essi dei frutti (come pare dimostrare l'epilogo della storia). Se da un lato mi ha colpito l'arguzia con cui Cukor ha messo in scena la realtà dei ceti ricchi, dall'altro devo riconoscere che, sotto il profilo del puro intrattenimento, THE PHILADELPHIA STORY mi ha strappato solo qualche sorriso.
Bravissimi i tre attori principali, che trovano in questa pellicola una intesa davvero eccellente.

Gruppo COLLABORATORI julian  @  18/12/2007 23:33:43
   8 / 10
Ho già parlato di questa storia nel commento ad "Alta società" remake a colori di questo film anni '40.
Inutile dire che questo sortisce ben altri effetti grazie al cast che George Cukor ha raccolto intorno a sè: Katharine Hepburn sicuramente meno vistosa esteticamente della bellissima Grace Kelly ma più brava, Cary Grant e il giovane James Stewart che verrà sostituito da Frank Sinatra.
Commedia semplice, raffinata con un affascinante trio amoroso.
Senza tempo.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Giordano Biagio  @  15/07/2007 11:42:58
   8½ / 10
Geniale commedia borghese con sceneggiatura superlativa, duetti verbali di grande penetrazione psicologica e ironia sferzante.

Recitazione di tipo teatrale che trova con il cinema un potenziamento delle emozioni trasmesse dai personaggi. Ciò grazie all'effetto di impressione di realtà dovuto all'immagine in movimento ben supportata dai primi piani e dalle variazioni delle distanze di ripresa, cose quest'ultime che il teatro non può avere.

Racconto molto scorrevole e recitazione straordinaria. Regia impeccabile.

quaker  @  29/05/2007 22:56:33
   8½ / 10
Mi è piaciuto, senza veramente entusiasmarmi. E' senza dubbio una delle commedie sofisticate (genere oggi quasi impensabile, e che certo risente molto dei segni del tempo) più classiche, un film (penalizzato anche del fatto di voler ricalcare l'opera teatrale su cui è basato) molto americano, attentissimo a mixare una certa ironia verso la upper class, con una sostanziale venerazione per il danaro. I ricchi in fondo sono come noi... . Bravissima la Hepburn, sul cui personaggio tutto il film è costruito, ma Cukor sa dare la battuta giusta ad ogni comprimario, dalla mamma alla sorellina, al papà, al maggiordomo.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  08/11/2006 12:01:48
   9 / 10
Un film fantastico. La Hepburn è insuperabile, la sua interpretazione è eccellente, ogni sfaccetatura del carattere del suo personaggio compare in un'espressione o in un gesto, nulla è lasciato al caso. La sua presenza però non oscura la buona performance di Cary Grant e nemmeno quella di James Stewart.
La commedia è brillante, divertente, non ha momenti bassi, il ritmo è incalzante.
Da vedere, un classico della commedia.

edo88  @  30/08/2006 00:25:42
   7½ / 10
Bè...mi stupisce vedere un 9 e un 10!
La trama non mi ha preso molto...soltanto alla fine quando si movimentano un pò le cose è più interessante, sennò rimane sempre sullo stesso piano.
Il finale è a dir poco grottesco (come idee), anche se LA attrice e LE SUE battute lo rendono migliore.
Il mio parere è che la Hepburn faccia davvero impressione...è talmente brava che riesce ad incarnarsi nel suo personaggio pur facendoti vedere che sta recitando.
Io almeno la vedo così, perchè il suo viso è talmente naturale e ADATTO alle azione che il corpo (e la mente) compie che se quello che lei impersona accadesse davvero, la donna che agisce non potrebbe usare le stesse perfette movenze o sguardi o toni! Sarebbe meno naturale nella sua veridicità!
Vabbè...comunque il voto per me il film lo raggiunge soprattutto per questa straordinaria e ineguagliabile attrice che con 4 premi Oscar nella sua carriera ha davvero lasciato il segno.
Unica e da non perdere!!
Questa fin'ora è la sua migliore interpretazione che vedo, seguita da quella di "Indovina chi viene a cena", che nel generale è però un film migliore.

Dick  @  14/06/2006 14:12:27
   9 / 10
Commedia molto divertente con trio di protagonisti in gran vena e che prende in giro il mondo dell' alta società e quello gossipparo (molto attuale ancora oggi purtroppo).

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR frine  @  08/05/2006 02:39:37
   10 / 10
Magnifica commedia superbamente recitata, con la Hepburn a livelli insuperabili. L'alta società della East Coast si scontra, con sublime e sorniona levità, con l'invadenza un po' guascona dei giornalisti. Ma tutto si aggiusta, ciascuno riprende il ruolo che gli spetta, non senza però un invito alla riflessione per protagonisti e spettatori. Da antologia il monologo finale della Hepburn, insospettabilmente spregiudicata ("ero davvero così indesiderabile?").
Il remake musicale con Grace Kelly non regge nemmeno lontanamente il paragone, nonostante la presenza di musicisti e cantanti straordinari.

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