Un uomo che faceva il killer di professione ed autoesiliatosi per cambiare vita, viene a conoscenza di un piano architettato per assassinare il Presidente. Costretto dagli ideatori del piano a ritornare sulla scena suo malgrado, cercherà in tutti i modi di scoprire l'identità del vero killer per smascherare il piano omicida.
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SHOOTER
Intervista a Marc Wahlberg
Ecco un esclusiva intervista rilasciata da March Wahlberg, protagonista di Shooter in occasione della Premiere inglese a Londra del film.
Puoi parlarci brevemente del tuo personaggio, Bob Lee Swagger?
Si, è probabilmente uno degli "eroi" più duri, modesti e tosti che avete visto negli ultimi tempi.
Hai lavorato con registi di alto calibro, ma secondo te cosa rende diverso dagli altri Antoine Fuqua?
Basta vedere il film per capirlo. E' una macchina, non smette mai di lavorare e riesce a spingerti fino ai tuoi limiti. E' perfetto in questo genere di film. Non so però se farei con lui una commedia romantica… (RIDE). No scherzo, farei qualunque tipo di film con lui, siamo diventati grandi amici.
Cosa ne pensi invece del tuo co-protagonista, Michael Peña, e del suo personaggio?
Adoro il personaggio che interpreta. E' il tipo di personaggio per cui avrei partecipato ad un casting, sperando di essere scelto, 5 anni fa. Lui si trova catapultato in questa situazione dove deve interagire con me. Viene "usato" fin dall'inizio del film. E ha anche delle battute fantastiche. E Michael poi è un attore davvero fantastico. Siamo stati fortunati ad averlo nel film.
E' vero che hai dovuto frequentare una scuola di addestramento per "cecchini", per poter interpretare il tuo personaggio? Che cosa hai imparato?
Ho imparato come ucciderti da grandi distanze! (RIDE) Ma non preoccuparti, non userò quello che ho imparato nella mia vita reale. No, al di là degli scherzi ho imparato molto: anche a come tenere le persone in vita. E' un addestramento veramente duro quello a cui si sottopongono.
Tra gli aspetti principali del film troviamo il tema della fiducia e della determinazione. Ti ritrovi nelle caratteristiche di Swagger?
Oh si, certamente. Le persone di cui mi circondo sono persone verso cui sono leale e di cui mi fido. La fiducia, la lealtà e l'onore sono infatti per me dei valori molto importanti.
Nel film c'è sia una dose di patriottismo ma anche di cospirazione di corruzione. E' stato difficile farle combaciare insieme?
Si, ma è quello che volevamo. Intendevamo infatti realizzare un film che avesse qualcosa da dire, che andasse a toccare alcuni tasti.
Ci chiedevamo come fosse finita tra il tuo personaggio e quello interpretato da Kate Mara? Puoi spiegarcelo meglio?
Si, sono in qualche posto sperduto della Costa Rica a fare figli insieme, dei piccoli Swagger… (RIDE)
Finora hai certamente dimostrato di essere più che all'altezza in ruoli di film d'azione. Ti piacerebbe cimentarti in qualche altro genere?
Sicuramente si. Mi piacerebbe provarli tutti, dalla commedia alle storie d'amore.
In questo film ci sono alcune scene ad altissimo concentrato d'azione. Quale pensi sia stato il tuo apporto personale date le tue precedenti esperienze per arrivare a questo risultato?
Mi sono ritrovato nella vita reale in molte situazione "difficili", alcune delle quali abbastanza pericolose. Penso di metterci sempre un po' di me stesso in tutti i personaggi che interpreto.
Qual è stata la sfida più difficile mentre giravi questo film?
Stare al passo con Antoine (il regista, ndr). Era letteralmente instancabile durante le riprese. E poi ho trovato difficile stare lontano dalla mia famiglia, visto che giravamo in location veramente sperdute.
Qual è stata invece la tua scena preferita del film?
Quella in cui andiamo a trovare l'esperto di armi nel Tennensee: era un tale personaggio, veramente originale!
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