speriamo che sia femmina regia di Mario Monicelli Italia 1985
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speriamo che sia femmina (1985)

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locandina del film SPERIAMO CHE SIA FEMMINA

Titolo Originale: SPERIAMO CHE SIA FEMMINA

RegiaMario Monicelli

InterpretiLiv Ullmann, Philippe Noiret, Bernard Blier, Catherine Deneuve, Stefania Sandrelli, Lucrezia Lante Della Rovere, Giuliana De Sio

Durata: h 1.56
NazionalitàItalia 1985
Generecommedia
Al cinema nel Gennaio 1985

•  Altri film di Mario Monicelli

Trama del film Speriamo che sia femmina

In un bel casale di campagna di proprietà del conte Leonardo, vive la moglie Elena, che lo ha lasciato da anni per via dei suoi continui tradimenti, insieme alla figlia minore Malvina, al vecchio zio Gugo e alla bambina di sua sorella Claudia, che vive a Roma dove fa l'attrice. Mentre la figlia si occupa dei cavalli, Elena gestisce la proprietà con l'aiuto dell'amministratore con cui ha una relazione da anni, il fattore Nardoni. In casa si serve dell'aiuto della fida domestica Fosca, madre anche lei di una ragazzina. Un giorno Leonardo, che vive a Roma con Lolli, la sua amante, arriva per chiedere ad Elena l'ennesimo prestito perché vuole realizzare un progetto: riaprire e sfruttare le vecchie terme che esistono nelle sue terre.

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Voto Visitatori:   7,78 / 10 (18 voti)7,78Grafico
Miglior filmMiglior regiaMiglior sceneggiaturaMiglior attore non protagonista (Bernard Blier)Miglior attrice non protagonista (Athina Cenci)Miglior produttoreMiglior montaggio
VINCITORE DI 7 PREMI DAVID DI DONATELLO:
Miglior film, Miglior regia, Miglior sceneggiatura, Miglior attore non protagonista (Bernard Blier), Miglior attrice non protagonista (Athina Cenci), Miglior produttore, Miglior montaggio
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Voti e commenti su Speriamo che sia femmina, 18 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

alex94  @  04/10/2023 11:33:23
   7½ / 10
Monnicelli,di nuovo alle prese con la tematica della famiglia,questa volta sceglie di mettere in risalto le figure femminili,quasi a voler suggerire che siano queste a mantenere in piedi la baracca.
Il risultato finale è ovviamente molto buono,i personaggi sono tratteggiati in modo perfetto,tutti dotati di gran personalità e che vanno a comporre con precisione uno splendido lavoro corale.
Il cast ovviamente contribuisce alla buona riuscita dell'insieme con delle bravissime Ullmann, Deneuve e Cenci che ovviamente svettano,mentre nel cast maschile c'è da ricordare il bravo Noiret ( che purtroppo esce di scena un po' troppo presto).
Bella l'ambientazione toscana e la fotografia calda,a sottolineare il clima disteso, suadenti le musiche di Piovani.
Certo ogni tanto c'è qualche calo di ritmo ma siamo davanti ad un lavoro rilassante e piacevole, sicuramente degno di una visione.

Sepuldeath  @  02/11/2020 20:56:59
   10 / 10
Gran bel film!

Oskarsson88  @  14/04/2020 01:32:55
   6½ / 10
Visto in qualità video e audio pessime, il che non ha aiutato, devo dire che il marasma di personaggi all'inizio risulta non del tutto digeribile (ma forse di nuovo, colpa della qualità video che neanche si distingueva bene i personaggi), via via però lo sviluppo si fa più interessante fino alla sempre più chiara contrapposizione femminile vs maschile, come fa capire anche il titolo. Una misto tra dramma e commedia, in cui si analizza con un po' di cinismo la vita borghese di campagna e di città, con incomprensioni e fallimenti. Nel finale mi ha fatto anche ridere un po'. Tutto sommato però l'ho visto con molto distacco e un po' di fatica.

topsecret  @  04/05/2015 16:54:23
   7 / 10
Dramma matriarcale quello imbastito da Monicelli che mette in contrapposizione uomini e donne con una netta preferenza verso le ultime, dotate di acume, forza e carica emotiva. Di contro gli uomini di questa famiglia non fanno e non hanno una gran figura.
Il film scorre bene, velato da momenti di humor che intervallano i tanti momenti invece seri, ben evidenziati da un buonissimo cast che si fa carico delle sorti del film offrendo una discreta prova, sentita e credibile.
Non male anche la fotografia e la colonna sonora.

hghgg  @  25/08/2014 11:11:45
   7½ / 10
Bel film del tardo Monicelli, un'opera corale che è una sorta di ode alle donne, ben lontano dai livelli del miglior Monicelli ma comunque prodotto raffinato, equilibrato e molto gradevole.

Se infatti la storia, l'andamento della narrazione e la sceneggiatura, pur ben scritta e senza pesanti sbavature, non mi hanno sempre pienamente convinto il film è nobilitato dall'attenta ed esperta regia di Monicelli, bravissimo nell'inquadrare perfettamente i vari "scorci" familiari corali che si susseguono e bravo soprattutto nella direzione dell'affollato e importante cast (ovviamente quasi tutto al femminile) che il regista gestisce in modo sublime dando il giusto respiro ad ogni attore e permettendo loro di mettere in mostra il loro talento con grande classe ed equilibrio; e appunto se la regia e la direzione degli attori sono due tra le cose migliori del film c'è poi la più che soddisfacente prova generale del cast. Facile quando hai attrici di questo calibro e quando queste sono così ben gestite certo. Un cast che si divide in mostri sacri (Liv Ullman, soprattutto, e Catherine Deneuve) grandi vecchie conoscenze di Monicelli (Philippe Noiret, Bernard Blier) qualche attrice giovane e di sicuro talento (Giuliana De Sio) qualche "vecchia" gloria del cinema italiano anni '60 e '70 (Stefania Sandrelli) e caratteristi abili e di grande professionalità (Athina Cenci). Da segnalare anche la presenza di Giuliano Gemma (di cui non mi importa nulla e che non mi è davvero mai piaciuto) e il debutto (di cui non si sentiva il bisogno) di una giovanissima Lucrezia Lante Della Rovere che si è ritrovata a lavorare con Monicelli e a recitare al fianco di Liv Ullman non sa nemmeno lei come e perché.

Tutta questa coralità è ottimamente gestita e gli attori danno bella prova di se. Liv Ullman solidissima e perfetta come al solito è una di quelle che spicca di più ma c'è da segnalare almeno la bella interpretazione di Giuliana De Sio che in un memorabile scontro madre-figlia si "scorna" faccia a faccia con un MOSTRO SACRO coma la Ullman con grande abilità e senza alcun timore reverenziale di sorta, quella della De Sio è una delle prove più convincenti. Così come son bravi anche Noiret e Blier con quest'ultimo che si ritaglia memorabili sipari tragi-comici con il suo zio Gugo, su tutti quello che porta alla morte del conte dove Blier e Noiret fanno scintille. Magari tra tutti è la Deneuve quella che fa più "il compitino" però lo fa bene e la sua presenza scenica ancora nel 1986 era qualcosa di ammaliante.

Inoltre l'affascinante ambientazione ben ritratta dalla fotografia da un altro punto a favore del film.

Peccato solo che in quanto a soggetto e sceneggiatura e in quanto a sviluppo della narrazione non mi convinca pienamente: ci sono dei momenti in cui il film si perde un po' e in cui non sembra voler succedere nulla di realmente rilevante, più che altro alla fine mi ha lasciato l'impressione di essere un film che non sapeva dove andare veramente a parare; si, l'ode alla solidità e alla forza delle donne ma a parte questo dopo il finale, che non mi ha convinto molto, mi son ritrovato a pensare: "e allora ?". Mi ha lasciato un senso di "non compiuto" generale, di un film che dice cose anche precise ma lo fa trovandosi poi a girare troppo su se stesso, diventando un poco inconcludente e con alcune scelte e momenti troppo forzati.

Poco male, pur essendo un'opera assolutamente minore di Monicelli, "Speriamo che sia femmina" rimane un bel film a tutti gli effetti, da vedere almeno una volta per apprezzare il raffinato operato di un grandissimo regista e l'ottima prova corale di un cast extra-lusso molto ben sfruttato.

Dick  @  03/08/2014 20:12:53
   8 / 10
Un bel film corale, soprattutto al femminile, che racconta appunto le vicende delle donne di questa famiglia senza tralasciare però le figure maschili come quelle di Philippe Noiret e di Bernard Blier. Sobrio e mai sboccato, si differenzia dal tipo di cinema italiano che ormai andava in quegli anni e che sembrava quasi non riuscire a trovare altri sbocchi. Cosa che succede molto ancora oggi purtroppo.

Paolo70  @  09/06/2013 11:59:53
   6½ / 10
Commedia accettabile ambientata soprattutto in un cascinale di campagna dove protagoniste sono le donne. Discrete interpretazioni. Scena finale un pò fuori dall'abituale.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR pier91  @  04/06/2013 04:52:51
   8 / 10
Schifato dal cinema che vuole darsi un tono, dedito alla sottostima dello spirituale, menefreghista, antiesistenzialista, suo malgrado splendidamente sentimentale, Monicelli schizza con formidabile acume una caratteristica (per quanto insolita) sacca di resistenza femminile. Sostenuto dall' intelligenza dell' amica Suso Cecchi D' Amico, rigetta gli occhi sulle mogli disgraziate del Perozzi, del Mascetti, del Necchi. Le preleva dai loro angolini bui, le ribattezza, dedica loro un film. Sempre in bilico fra calore e glacialità, lontanissime dai precetti dell' amicizia ortodossa, le donne del casolare non contemplano pacche sulla spalla, complicità, indulgenze (anche le madri, quando difendono, non assolvono). Ma in questo man' man's man's world infine coalizzano, spinte da un' indole dolcemente logorroica, dalla necessità prettamente umana di coralizzare la tristezza.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  18/04/2011 19:24:14
   6½ / 10
Rivisto dopo parecchi anni e devo dire che non mi ha confermato del tutto l'impressione positiva di tanti anni fa. E' impeccabile nella direzione degli attori, nella sceneggiatura, ma forse troppo raffinato per la vena caustica di Monicelli nettamente più sfumata rispetto ad altri suoi film. Rimane comunque un film da vedere, seppur stilisticamente diverso.

Gruppo REDAZIONE maremare  @  17/05/2010 10:34:05
   8 / 10
Ottima commedia all'italiana di un Maestro del genere

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  17/05/2010 08:56:48
   8 / 10
Finalmente sky passa qualcosa di bello in questi giorni!
Ho rivisto con gioia uno dei film che amo di più degli anni 80. Un film diretto magistralmente da Monicelli che ci racconta la forza, le speranze, le angosce e i divertimenti di un gruppo di donne. Una grande famiglia allargata che non si risparmia battute e scontri generazionali. Bravissime tutte le interpreti, splendida Liv Ullmann, grandiosa Athina Cenci e già grintosa la De Sio.

Lory_noir  @  08/03/2010 16:40:35
   6 / 10
Mi ha un pò troppo annoiato. Riconosco comunque il talento dei protagonisti.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  20/04/2009 23:53:21
   7½ / 10
Il successo di questo film è dovuto in particolar modo alla bravura dei suoi protagonisti!
E' un piacere vedere Liv Ulmann ancora in splendida forma e facilmente riecheggiano nella memoria alcune sequenze dei suoi splendidi film con Bergman!
Con grande garbo ci viene raccontata una storia "familiare" che anticipa i temi di "parenti serpenti" e lo fa con un certo "femminismo" fino al bellissimo finale!
Da vedere

anna..bertozzi  @  16/04/2009 15:53:27
   9½ / 10
Ho letteralmente adorato questo film! E' veramente un piccolo capolavoro che analizza con amarezza ma anche benevolenza, e sotto diversi punti di vista, una famiglia allargata che vive nella campagna toscana.
Mi ha ricordato il successivo "Parenti serpenti", anche se quest'ultimo risulta ben piu' cattivo ed amaro, ma beninteso non meno divertente.

In effetti la comicità amara presente in questo film è quella che piu' mi piace e la visione di questa perla cinematografica è stata davvero una bella sorpresa pasquale...Grazie dunque a LA7 per averlo mandato in onda in prima serata!

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Raggio  @  11/06/2008 16:20:20
   8½ / 10
Non saprei dire bene cosa ha fatto si che questo film mi convincesse fin dalla prima visione, avvenuta ormai più di venti anni fa. Trovo ci sia poesia, spensieratezza, amarezza, gioia e dolore.
Un cast eccezionale sotto la guida esperta del Grande Mario Monicelli. A volte ho sentito qualcuno definire questo film “inutile”, ma quale sia stato il suo concetto di utilità resta per me un mistero!

drugo78  @  25/02/2008 23:55:05
   7½ / 10
NON è NIENTE DI TUTTO CIò A CUI IL SOMMO MAESTRO MONICELLI CI HA ABITUATI..NON CI SONO LE SITUAZIONI ESILARANTI E I DIALOGHI PUNGENTI CHE HANNO CARATTERIZZATO CAPOLAVORI TIPO BRANCALEONE,AMICI MIEI ECC..è COMUNQUE UNA BELLA COMMEDIA, ANCHE SE A TRATTI MALICONICA, (PUO' SEMBRARE STRANO MA è COSì)..E.. MOLTO FEMMINISTA COME CONFERMA IL TITOLO..LE FIGURE FEMMINILI SONO AL CENTRO DELLA STORIA,SONO LORO CHE VIVONO SOFFRONO E ,ALLA FINE, SI RISCATTANO..OVVIAMENTE CI SONO ANCHE LE SITUAZIONI DIVERTENTI (STIAMO PARLANDO DI UN FILM DI MONICELLI)..IL TUTTO CONDITO DA UN CAST DI ATTRICI FENOMENALI..(MA CHE FINE HA FATTO LA BRAVISSIMA GIULIANA DE SIO?)

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  12/11/2006 14:46:22
   8 / 10
Sembra celebrare l'epilogo (definitivo?) di un certo modo di fare cinema in Italia, un filo conduttore che ha tonnellate di classe e di stile in piu' rispetto alle pretese - non sempre convincenti - della recente Francesca Comencini.
Puo' non piacere, ma la direzione delle attrici è semplicemente inarrivabile, e lo scontro generazionale tra la De Sio e la madre amareggiata (splendida Liv Ullman) quasi epocale...
poi non manca un tocco di francesismo, come nei personaggi di contorno, dal nonnetto Blair all'irresistibile Hendel che colleziona "nastri di canzoni folk"...
Per Monicelli, l'ultima grande prova di un certo spessore, a cui seguono altri film dimenticabili, ma solo perchè i tempi cambiano e lui non se ne dà pace...
Forse il trionfo inarrestabile del "cinema dei papà" (in tal caso delle madri) che Nanni Moretti da innovatore ha sempre contestato, ma se è l'ultima frontiera qualitativa di un soggetto carissimo al cinema italiano, e non solo, ben venga questa superba prova di ottima referenzialità d'autore

regista  @  04/02/2006 15:35:17
   9½ / 10
bellissimoooooooooooooooooooooooo!

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