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Questa pellicola non mi ha convinto. Idea di base non per niente originale ma che comunque ci può stare, parte bene nella prima parte ma poi si perde e mette troppe cose in pentola ( body horror, slasher, pazzia, splatter). Troppa confusione, il film prende un pò quì, un pò lì, un pò di tutto da altri generi ( e altri film) e li mette insieme... Il risultato finale è una pellicola molto poco originale e scontata. Salvo solamente la protagonista, ottima interpretazione.
Forse sono severo col voto ma l'ho trovato proprio scontato e banane, mentre dal mio fruttivendolo le banale al chilo aumentano sempre più. Si può vedere, certo, ma è una parabola discendente che finisce dritta dritta dentro al cesso, in quanto è tutto già visto. Buone le interpretazioni e la parte splatter, ma la storia fa sbadigliare
Nonostante qualche idea originale e la buona prova della protagonista (oltre che al make up) il film mi ha annoiato a morte e l'ho trovato scontato nell'evoluzione oltre che figlio di una sceneggiatura confusa.
Ecco questo è uno di quei film che non sono riuscito ad apprezzare completamente,è un film abbastanza particolare a metà strada tra l'horror e il dramma,realizzato abbastanza bene tecnicamente e ben recitato. Il problema secondo me sta nella trama che almeno io ho trovato poco coinvolgente,non mi ha mai colpito e nonostante presenti delle buonissime ed interessanti scene dopo un po ha incominciato ad annoiarmi. Nel complesso è un film che merita sicuramente una visione devo ammettere che ha delle indubbie qualità,nonostante non mi abbia fatto impazzire.
Starry Eyes è un'occasione persa per sviluppare intorno a un cuore settario e demoniaco, una trama che vira sul dramma di una cameriera con ambizioni frustrate di attrice, alle prese con scatti autopunitivi. I due registi però non riescono a confezionare un film riuscito nella sua completezza, anche se ci sono belle sequenze sparse qua e là: la protagonista che si strappa i capelli in bagno, l'incontro "erotico" con il produttore, la riunione della setta nel finale, il bagno di sangue nell'appartamento, e la resurrezione con la ragazza rinnovata.
Alcuni momenti sono rivoltanti e riusciti (i vermi vomitati nella vasca) però sono tutte sequenze che mi sono sembrate troppo scollegate da una struttura centrale, che rimane troppo esile, perchè non spiegata a sufficienza. Mi ha ricordato Contracted, che seppur meno ambizioso nella trama, mi ha intrattenuto di più e annoiato molto di meno. Quello rappresentato in Starry Eyes è un mondo marcio che non dilaga e non colpisce come ci si aspettava, anche in considerazione dell'aura settaria/demoniaca che aleggia sul film.
Irritante e mal scritto dramma di un'aspirante attrice mascherato da teen horror domeniaco. O forse è il contrario. E allora è anche peggio, perché la spocchia del regista è quella di dare un (confuso e banale) contributo al cinema che divora cinema, ambizioni, uomini. Intellettuale come un bigliettino del cinese. Dimenticabillissimo e francamente inutile.
Se qualcuno gira un film e lo spaccia per un horror, mi aspetto di vedere un horror. Invece STARRY EYES è il dramma di una aspirante attrice che violenta se stessa per accettare dei compromessi che le assicurano una fama che forse non le verrà mai riconosciuta e che la porta ad estreme conseguenze, mostrandole il vero volto malato e malvagio del volere essere famosa ad ogni costo. A parte la performance della protagonista, l'unica cosa da evidenziare è la noia che mi ha accompagnato per gran parte del film e sicuramente non bastano gli ultimi 10 minuti di sangue e gore per convincermi a concordare con gli altri utenti sulla bontà di questo prodotto. Ci sono altri esempi di film che si descrivono come horror e invece nascondono all'interno la vera natura drammatica di tematiche psicologiche esistenziali (ALYCE o MAY, tanto per fare qualche titolo) ma è un "nuovo" modo di intendere l'horror che non mi appassiona più di tanto, specialmente se portato all'eccesso. Forse non per tutti.