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Tra i migliori esponenti del cinema horror degli ultimi anni,il lavoro di David Freyne attinge a piene mani dal cinema di Romero per dar vita ad un film politico che che comporta alcune variazioni significative al classico zombie movie. L'elemento di novità che Freyne introduce all'interno della sua pellicola sono i "guariti" e cioè gli umani contagiati dal virus che grazie ad una cura sono tornati normali,ci sono solo due piccoli problemi,la cura non ha effetto su tutti gli zombie ed il soggetto guarito ricorda tutto ciò che ha combinato in precedenza,in parole semplici ricorda di essersi mangiato della gente. Il film di Freyne analizza bene tematiche come diversità ed emarginazione,senza tralasciare argomenti che riguardano i sentimenti come il perdono (e sopratutto in non poter perdonare). Il regista intelligentemente evita di prendere posizione lasciando che sia lo spettatore a dare il suo giudizio agli eventi che vengono raccontati nella pellicola, eventi che ovviamente non ci metteranno molto a degenerare nuovamente. Un film cupo e a tratti inquietante,un riuscito miscuglio di dramma e horror,a mio avviso una pellicola poco conosciuta purtroppo ma da recuperare assolutamente.