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Dichiaratamente teatrale e simpatico anche per questo. La dea ha quel titpo di volto, seppur dalle linee più incerte, che rivedremo nei primi classici, mentre la parte musicale si divide tra la melodica (pesante) superficie e il più sanguigno sottosuolo. Nessuna azione eroica, antagonista non così brutto come ci si aspetterebbe, fiale abbastanza diplomatico...
Oggi, probabilmente, il rapimento della fanciulla sarebbe cambiato in una tipa con la cresta moicana blu che da quattro calci rotanti al diavolaccio.
Un po' sottovalutato, in realtà questo corto è stato molto importante principalmente per due motivi: il primo è che, in modo ancora più spinto dei corti precedenti, la musica non sarà esclusivamente una base su cui animare i "gesti", ma anche un supplemento tramite il quale enfatizzare la storia; il secondo motivo è l'animazione dei personaggi umani, che sarà molto utile per Biancaneve: al momento i disegni in sé sanno anche essere convincenti, il problema semmai sono le animazioni ancora molto ingenue, infatti tutto il resto, specie le ambientazioni, è eccellente. Non il corto migliore, ma è senza dubbio importante e vanta un'ottima introduzione che ahimè man mano si sciupa andando avanti con la visione.
Tra il 1933 e il 1934 assistiamo a un radicale cambiamento in positivo della qualita' dell'animazione dei corti Walt Disney! Basta vedere la bellezza de movimenti della protagonista! Promossa anche la nevicata che in qualche precedente episodio era quasi fastidiosa alla vista! Un musical non semplicissimo da interpretare nel finale per chi come me non conosce quella "strana" lingua...
Una silly caratterizzata dall'ottimo grado di animazione, in cui spicca tutta l'ambientazione infernale di notevole livello tecnico, considerando l'epoca.