the hitcher - la lunga strada della paura (1986)

Pellicola thriller on the road degli anni '80 veramente di riguardo.
Un film che se inizialmente lascia prevedere degli esiti poco interessanti e statici, si rivela invece pieno zeppo di risvolti e accadimenti ad alto tasso di tensione condotti a un ritmo frenetico.
Decisamente coinvolgente e sviluppato ottimamente, vanta un Rutger Hauer
in ottima forma che sviluppa un serial Killer memorabile, con Blade Runner forse il punto più alto dell'attore.
Buoni anche i comprimari e le musiche.
Giustamente un cult da riscoprire.

che film...un cult proprio
stupenda la sequenza iniziale,adoro quest'inizio...con la strada deserta,e i fari della macchina che spuntano da lontano,le adoro..
Recitato da DIO da Haue, un film che non mi stancherò mai di vederlo..pure ora ricordandolo mi vien voglia di riguardarmelo.

Buon film anche se non uno dei migliori.
Molto leggero: non si vedono scene cruente, anzi, il tutto è lasciato all'immaginazione dello spettatore.

Rutger Hauer azzeccato nel suo ruolo.

SPOILER

Gran bel thriller...
Rutger Hauer perfetto nel ruolo dello psicopatico omicida...
Il finale un pò "americano" diciamo che mi costringe ad abbassare un voto che sarebbe potuto essere ben più alto...
Però lo consiglio a tutti gli amanti del genere!!!
7 !!!

che c'è da dire..bisogna vederlo....gandissimo.

cavolo ! questo thriller mi ha tenuto incollato sulla poltrona dall inizio alla fine! fantastico , semplicemente stupendo, uno dei migliori thriller che abbia mai visto , atmosfere da urlo, hauer semplicemente da brividi.ai livelli di duel anche se i film sono molto diversi , ma tutti e due sono degli on the road. fantastico. con un brutto seguito

Film culto degli anni 80 con un magnifico Rutger Hauer, uno psicopatico perfetto.
Un film dall''ottimo ritmo, claustrofobico ed emozionante.
Un film che, pur non avendo una straordinaria trama, riesce comunque a conivolgere lo spettatore fino alla fine.
Un film privo di retorica, del buonismo americano, un film ricco di odio e di sete di vendetta. Harmon riesce molto bene a rappresentare i stati d''animo dei suoi due protagonisti delineando molto bene i tratti psicologici del ragazzo e riuscendo a mantenere nell''ombra la psicologia del killer, quasi a dimostrare l''impossibilità di entrare in quell''oscuro meandro che è la mente umana.
Una nota di merito a Harmon, che dimostra di saperci fare con la camera, peccato che successivamente si è perso. Un altro talento del cinema che si è perso nel mercato.

Tensione ed adrenalina a mille,ti lascia incollato allo schermo.. mi aspettavo però un finale con qualche colpo di scena, tipo che Hauer (attore ideale per fare la parte del maniaco) fosse il padre del ragazzo..cmq da vedere!

molto carino fino a tre quarti, poi inizia ad essere un pò pesantuccio e noiosetto! la tirano troppo per le lunghe con sto tizio malato e sembra più immortale di highlander! anche il finale lascia in sospeso tanti punti di domanda, e la cosa nn mi è piaciuta per niente! in conclusione, avvincente all'inizio, ripetitivo alla fine!

il film si deve prendere con le molle...non ha secondo me molto senso come storia ma ha il merito di essere avvincente e ricco di scene emozionanti!
la cattiveria di Hauer è esagerata e non trova nessuna risposta...finale un po deludente!
carino

Uno spasso dall'inizio alla fine.
Il Thriller on the road al suo meglio.
La quintaessenza del male è rappresentata da un Rutger Hauer perfetto nella versione maniaco omicida. Un pelino sotto Duel, ma che tachicardia spontanea.

Mi aspettavo una media decisamente più alta!
Un thriller fantastico con un grandissimo Hauer che colleziona un altro stupendo ruolo dopo quello di Balde Runner.
Un cult assolutamente impedbile con un finale stupendo.
Da vedere assolutamente!
...e tra poco arriverà il remake con Sean Bean al posto di Rutger Hauer...

SPOILER

Bellissimo questo film, Hauer di ghiaccio e agghiacciante, il ragazzo un po' più spaesato.. Film carico di inquietudine e angoscia, concordo con goat che ha detto che assomiglia a Duel, infatti c'è sempre la strada come protagonista e una mancata motivazione logica che spinge il pazzo ad uccidere. Comunque The Hitcher l'ho trovato nell'intreccio e negli eventi molto più verosimile di Duel, inoltre l'atmosfera di The Hitcher è molta più bella e malsana.

"Poliziotto: Dove abiti?
John Ryder: A Disneyland."

Film on the road carino, anche se non ha molto senso nel complesso... Chissà perchè ossessionava il ragazzo...
Rutger Hauer incredibile, nato con una faccia da killer!

Thriller culto degli anni ’80 ,che vide il debutto di Robert Harmon dietro la macchina da presa.The Hitcher è un incubo claustrofobico , nonostante si svolga per intero nei grandi spazi del deserto americano attraversato dalle anonime route,è infatti un dramma senza spiegazione dal quale non si puo’ fuggire,è un delirio senza motivazioni,se non quello della violenza insita nell’essere umano.
La pellicola ha una partenza fulminante,senza perdite di tempo la distinzione tra buono e cattivo,tra bene e male,è netta…l’incubo di Jim (un convincente Thomas Howell)ha inizio,solo la violenza potra’ mettere fine ai suoi patemi,quella violenza che tanto bene conosce non solo il suo aguzzino, ma anche coloro i quali dovrebbero proteggerlo cioe’ i poliziotti e che costringera' il ragazzo a trasformarsi a sua volta in carnefice.
In mezzo a questo incubo si staglia con grazia e leggerezza il personaggio interpretato da Jennifer Jason Leigh,un mix di innocenza ma anche di rassegnazione,in mezzo al mare della pazzia.
Rutger Hauer inquieta,il suo personaggio,estremamente sadico e violento è apparentemente mosso da un istinto sanguinario senza particolari motivazioni il che lo rende ancor piu’ malvagio e sinistro.
La trama è incalzante e mantiene un buon ritmo per tutta la durata del film...alcune scene restano indimenticabili(quella dell’hamburger è poco raccomandabile per i piu’ impressionabili).
”The hitcher” rimane un grande esempio di cinema fatto con pochi mezzi ma con idee interessanti che nascondono dietro un apparente storia di violenza il lato oscuro di un America selvaggia ed oscura.

Ottimo thriller, venato horror, con ottimi interpreti, soprattutto il cattivone, sadico, malato, sporco, e stro//o!!, anche il protagonista buono era bravo, e soprattutto mi stava simpatico, e buona anche la prestazione di Jennifer Jason Leight (l'ho apprezzata anche nel thriller "L'ultima Eclissi" di King, affiancata da Kathy Bates" che aveva già fatto protagonista nel cult "Misery" sempre del maestro King...ma quella è un'altra storia :), ottima la trama che già dopo il 1 minuto (si è vero!) sei già nel pieno della storia: angosciante e malata. Buona la fotografia, e opprimenti i paesaggi (avete presente La Casa del Diavolo e Vampires? ecco quelli), veramente azzeccati, e la tensione si sente (soprattutto nella prima e ultima parte!). Memorabile il finale.
Ma, poi il bello è che il film parte su una strada e poi ne cambia la rotta: il protagonista buono viene sospettato, poi rinchiuso nel carcere, incontra la ragazza, poi ritorna il matto...beh insomma un bel film veramente, anzi ottimo!
Da vedere, anche se gli amanti del genere lo avranno già fatto, perchè è un punto fondamentale del cinema thriller/horror!

Ah dimenticavo: buoni gli effetti speciali ;)

John.

ottimo road-horror movie, bravissimi i due protagonisti che sembrano legati quasi da un filo invisibile...
numerose scene ad alta tensione; un film da avere!

Ottimo questo thriller anni '80. L'atmosfera è resa perfettamente dall'ambientazione solitaria "on the road" e dalla colonna sonora giusta per sottolineare i vari momenti del film. Il ritmo dell'azione è coinvolgente, gli interpreti validi. Un film da vedere.

Il paragone con "Duel" sembra inevitabile, e infatti molti si sono soffermati su questo punto. Ma il paragone è anche fuorviante, perché in realtà "Hitcher" è un'altra cosa. Se non altro perché il protagonista e il suo nemico si vedono in faccia fin dal primo momento.
Il misterioso, sanguinario autostoppista non ha un nome (solo alla fine Jim gliene inventerà uno), ma questo non è molto importante, dato che il criminale sembra non avere altro scopo che appropriarsi dell'identità di Jim, della sua libertà e della sua stessa vita. L'autostoppista non è un comune serial killer: tutti i suoi delitti sembrano commessi unicamente in funzione di Jim, per provocarlo ed esasperarlo. Moriranno molte persone, famiglie innocenti e poliziotti poco avveduti, ma Jim resterà sempre un bravo ragazzo restio ad uccidere. Fino a quando il 'mostro' non riuscirà a toccare le sue corde più intime, istigandolo alla vendetta personale.
C'è da chiedersi: perché l'autostoppista provoca continuamente Jim a un duello mortale? Esiste davvero l'autostoppista? E se esiste, è un alter ego di Jim? Una proiezione del suo percorso dall'adolescenza all'età adulta? O che altro?
Che nel film ci siano implicazioni omosessuali è evidente (spoiler). Ma se il fantomatico John Ryder è un potenziale partner omoerotico di Jim, lo è solo per essere distrutto. Jim troverà la forza di scontrarsi con il suo ingombrante 'doppio' in un decisivo conflitto finale.
Ma al di là di ogni digressione psicanalitica, "The Hitcher" resta un thriller di quelli che fanno veramente paura, che non danno tregua allo spettatore, incalzato dall'incessante incombere di eventi magari prevedibili, ma comunque spaventosi. Ci libereremo veramente dal persecutore? Oppure il persecutore è dentro di noi?












SPOILER

Thriller con dosi di tensione e violenza alternate magari non proprio lineare, ma abbastanza coinvolgente e con un Rutger Hauer veramente sadico.

bellissimo questo thriller on the road.
ricorda duel non solo perchè quasi totalmente ambientato sulla strada,ma anche per il terrore creato dall'ignorare i motivi che fanno di howell la preda di uno psicopatico.
grandissimo rutger hauer,vale mezzo film.

Sono rimasto colpito dai voti estremamente bassi dati ad un film che non mi sembra poi così male!!! Thriller"on the road" con un grandissimo Rutger Hauer, in effetti qualche "buco" è presente però voti come 2 o 3 onestamente mi sembrano troppo severi!

Una buona prova di Hauer, una sorta di 'DUEL' in cui il tuo persecutore ha un volto.
Niente a che vedere con la tensione di DUEL, ovvio. In confronto piuttosto burroso.
Del tutto irreale in alcune parti.

che obrobrio...non spiegano chi sono i personaggi,ne spiega perchè lui continua a uccidere le persone solo lì...incomprensibile,sa di poco,fondamentalmente potevano evitare di farlo...pessimo

porco cane ma cosa volevano fare metersi sui livelli di "DUEL" ma per piacere !!!! film con momenti di noia mortale,poco ritmo,pause paurose,e poi perche' alla fine il ragazzo riconosce il killer ("ma questo e' jack Ryder" e gli sputa in faccia) ma non spiegano chi era? O sono io che non l'ho capito???comunque il film fa pena

Classico filmone "de paura", di quelli che fanno paura veramente.... e non si chiede di più!

Thriller movie on the road di altissimo profilo con un grande Rutger Hauer

Ho visto il film per la prima volta oieri sera, dopo anni di attesa! Partendo dal fatto che il film è sicuramente di qualità : ossia ben diretto e ben interpretato, non mi ha entusiasmato poi cosi tanto. I colpi di scena che si susseguono sembrano quasi telecomandati ma soprattutto ci sono alcuni dettagli troppo legati al caso, come il finale che sembra appiccicato lì solo per chiudere il film. Ma non vengono spiegate le motivazioni psocologiche, i legami...Insomma un buon film senza dubbio con un magnifico rutger hauer, ma non ho visto questo "capolavoro" che pensavo. Nel genere azione/thriller/road consiglio vivamente Breakdown con Kurt Russell, veramente magnifico.

Un perverso gioco tra preda e predatore, ambiguo e violento, senza alcuna pietà per nessuno.
Rutger Hauer assolutamente perfetto in quello che è il suo ruolo più riuscito della sua carriera cinematografica.
C. Thomas Howell insolitamente ed efficacemente misurato.
Jennifer Jason Leigh non ancora diva, ma con una personalità già ben definita.
Un film importantissimo degli anni '80, tuttora punto di riferimento per numerose pellicole del genere (su tutte, la lunga sequenza iniziale di Jeeper Creeper).
Il regista Robert Harmon dirige il tutto con bravura (da vedere "le strade della paura", purtroppo non sempre facilmente reperibile)

Visto ieri sera, colpi di scena uno dietro l'altro! thrillerone da paura...

Un' horror da manuale, se si vedono i film che fa oggi Harmon non ci si crede proprio.

Perfetta costruzione temporale e ottimo uso degli spazi e della musica, con immagini anche molto forti per un film in cui si racconta la maturazione e la presa di coscienza psichica e sessuale di un adolescente nel suo passaggio all'età adulta.
Ma alla base di questo film vi è sopratutto la magistrale sceneggiatura di Eric Red, di cui oggi purtroppo pochi si ricordano. Negli anni '80 Red reiventò in qualche modo il road movie, scrisse oltre a questo, la sceneggiatura di "Il buio si avvicina" di kathrin Bigelow, e diresse lui stesso uno dei migliori polizieschi degli anni '80, "Le strade della paura", con Roy Shreider e Adam Baldwin (quello di "Full metal jacket").

Rudger Hauer è semplicemente bravissimo, questo e quello del replicante in "Blade Runner" sono i suoi due ruoli veramente degli di nota.
Tra i thriller -horror - road movie, alla "Duel" questo di Harmon non si dimentica.

Gran bel film di Harmon, che non riuscirà più a ripetersi.
Un Hauer bravissimo interpreta un persecutore fondamentale per il passaggio di un bravo ragazzo al ruolo adulto.

ps: il genere in cui è stato catalogato il film è sbagliato