Lo stile di vita che Amy conduce è quello della party girl, eterna festaiola felicemente single; fino a quando non realizza di essersi innamorata di un ragazzo, rimanendo coinvolta in una serie di divertenti situazioni che le faranno perdere totalmente il controllo.
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Judd Apatow si lascia andare, cadendo nel cesto delle commediuncole americane, quelle volgari, quelle ignoranti, quella secondo cui basterebbe dire la parola "sesso" o nominare i genitali per far ridere, mentre nei primi film comunque si provava a parlare di crescita, morte, crisi di coppia e neo-genitori. E infatti TRAINWRECK fa poco ridere, conseguenza dell'aver abbassato l'asticella per raggiungere un pubblico molto molto generalista. E tutto questo fan service di star che interpretano loro stesse è solo una marchetta fastidiosa che dimostra il già noto lobbismo dietro questi film.
Apatow è il classico regista pompato dalla critica senza motivo, i suoi film sono interessanti nel soggetto ma all'atto pratico peccano sempre di tante cose. Le più irritanti qui sono : - la durata che è di quasi 2 ore e chiunque con un minimo di cultura sa che far durare una commedia sopra i 90 minuti è un azzardo, specie se il film già dopo mezzora ha esaurito la vena comica. - le gag : strampalate e degne di una commedia di franco e ciccio ma con la pretesa di essere intelligenti, risultando ancora più irritanti - la Schumer, che è un altra McCarthy ovvero la classica comica grezza e non attraente che cerca di far ridere per il suo lato da camionista.. che è l'ennesima macchietta
Judd Apatow si conferma ancora una volta con questo prodotto mediocre e poco divertente. La sua comicità sboccata stride con l'accozzaglia di buoni sentimenti e lacrimucce gratuite. Le premesse di una commedia irriverente ed originale vengono presto affossate da una trama banalotta e incredibilmente convenzionale. Da evitare.
Apatow ha troppo autostima di sé per sottrarre le sue commedie di minutaggio, 2 ore francamente sono ingestibili per il cinema di Apatow, soliti temi apparentemente superficiali lui resta uno dei pochi registi americani in grado di nobilitare la commedia sentimentale e romantica puntando sulla demenzialità intelligente, il sesso nel suo cinema è frustrazione, ossessione viene sacrificato all'altare della risata amara, è uno spot per la gag, lo spoglia di erotismo, spesso addirittura lo colloca nella ouverture ( anche ne 'Le amiche della sposa' c'è il suo zampino pur non avendolo diretto in prima persona). La pompatissima (inspiegabilmente) Amy Schumer gioca a fare la Bridget Jones, la Zellweger sembra aver trovato la sua erede, invero con la moglie che si ritrova Apatow avrei gradito anche del bieco nepotismo.
La saga del rivisto in una commedia che dura più di due ore. Tralasciando la recitazione che tranne pochi elementi è veramente scarsa (John Cena e LeBron James? WFT??!!). Piena di stereotipi tipici di queste commedie, è la solita storia d'amore tra una ragazza particolare e un giovane più sistemato, con diversi tempi morti e un trattamento dei rapporti familiari con padre e sorella al limite del banale, non fa ridere praticamente mai, coinvolge molto poco, è povera di contenuti e non brilla nemmeno tecnicamente, si trascina fino alla fine molto lentamente, ma lo spettatore può spengnere già a metà film, perché il finale non è difficile da immaginare. Male.
Film che all'inizio scorre più o meno senza infamia e senza lode,ma in un secondo momento si trasforma in una noia mortale che veramente diventa una sfida al resistere sulla poltrona del cinema (sfida che non ha vinto,alla fine i pochi coraggiosi incluso me hanno preferito abbandonare). Ma più che altro non ho capito perché prendere come un attrice così poco carina e poco meritevole di un ruolo da protagonista...di solito queste commedie venivano assegnate alla jennifer Aniston o Lindsay Lohan di turno,ed era molto meglio,sia per gli occhi che per la recitazione. SCONSIGLIATISSIMO!