Trama del film Un piedipiatti a beverly hills: axel f
Axel Foley fa il suo trionfale ritorno nell'assolata California, assegnato a una delicata indagine sulla diffusa corruzione all'interno del dipartimento di polizia di Beverly Hills. A dargli manforte nell'investigazione - in seguito alla morte di un vecchio amico - ci saranno sua figlia e l'ex fidanzato di lei.
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Eddie Murphy ci riprova dopo il flop del sequel de "Il Principe Cerca Moglie", rispolverando il protagonista della celebre saga che lanciò in maniera definitiva il simpaticissimo comico americano negli anni ottanta. L'effetto nostalgia è già garantito con la scena iniziale sulle note di "The Heat Is On" di Glenn Frey. Vengono riesumati tutti i protagonisti di "Beverly Hills Cop" a partire dalla coppia di poliziotti Judge Reynhold "Rosewood" e John Ashton "Taggart", Paul Reiser e l'indimenticabile Bronson Pinchot, l'effeminato "Serge". New entry Gordon-Levitt e la garanzia Kevin Bacon. Stavolta "Axel Foley" ritorna in California per aiutare la tenace figlia "Jane", avvocata in lotta contro la corruzione dilagante nel dipartimento di polizia. Sceneggiatura poco originale che replica gli episodi precedenti della saga, qualche riuscita sequenza in primis quella con l'elicottero e lo scontroso rapporto padre-figlia crea qualche buon effetto. Chi non conosce il celeberrimo tema "Axel F." di Harold Faltermeyer...
No. Non si può sostenere un intero film giocando sull'effetto nostalgia: gli stessi personaggi, le stesse musiche (si ok, ascoltare "The heat is on", ad esempio, mi ha emozionato adesso, come mi emozionava allora, ma non basta: tanto vale che mi vado a risentire gli Eagles, che adoro). E' tutto fuori luogo, stonato: come se i personaggi di allora siano stati fatti viaggiare nel presente fino al 2024, vestiti uguali a 40 anni fa, ma con lo smartphone. Ed al di là del fascino anacronistico che, ancora una volta, può fare presa solo sui nostalgici (ma neanche), dopo la prima mezz'ora il giochino non funziona più. E non è per Eddie Murphy che comunque ce la mette tutta e mi è sempre stato simpatico, così come il resto del cast che fa quello che deve, è per tutto l'insieme: trama intuibile, almeno nelle linee essenziali già dal trailer, sviluppo stereotipato. Mi ha fatto venire voglia di rivedere il primo, sì, questo si.
Ennesimo franchise riesumato a distanza di tanti anni, con risultato mediocre ma tutto sommato non disastroso. I problemi maggiori sono un ritmo troppo blando e un'indagine poco coinvolgente con i soliti poliziotti corrotti, non c'è vero divertimento se non nell'ultima parte che, quella sì, ci riporta ai primi "Beverly Hills Cop". Eddie Murphy ha una naturale simpatia ma gli anni passano anche per lui e per il ruolo in questione risulta visibilmente invecchiato. Oltretutto per noi italiani c'è anche la nota negativa (ma questo ovviamente non è da intendersi come un difetto del film) del cambio di doppiaggio: Fabrizio Vidale è bravo e fa (bene) il suo ma per noi pubblico italico Eddie Murphy è troppo legato alla voce del mitico Tonino Accolla). Dall'altra parte c'è un Kevin Bacon sempre bravissimo ma interprete di una parte scontatissima per un personaggio il cui ruolo è facilmente intuibile fin dalla sua prima entrata in scena. Per quanto riguarda il resto del cast c'è qualche gradito ritorno e un Gordon-Levitt abbastanza anonimo. Poi c'è Taylour Page che è ok come interpretazione, ma questi rapporti padri e figlio/a con i due che si vogliono bene ma che per i più futili motivi non si parlano da anni salvo poi riallacciare i rapporti ecc. hanno francamente scassato i cabasisi.
Secondo me è un film che va bene solo per i nostalgici che sentivano la mancanza del piedipiatti Axel Foley.
Dopo aver visto quella schifezza de "Il principe cerca figlio" (pessimo tentivo di rispolverare un classico di Murphy degli anni '80) mi aspettavo la stessa cosa per questa "reunion" e "quarto" Beverly Hills. Ero partito prevenuto dunque, ma non è stato così orribile come temevo. Non siamo chiaramente sui livelli dei capitoli del passato per ovvi motivi, uno su tutti l'indimenticabile doppiaggio italiano di Eddie che dava un valore enorme al personaggio di Axel (Tonino Accolla era unico). Beverly Hills Cop 4 è un action abbastanza divertente e godibile per quanto mediocre nel suo voler tornare sul grande schermo con quell'effetto nostalgia che nella maggior parte dei casi a me fa storcere il naso.
Strappa la sufficienza per la simpatia di Eddie Murphy , per le atmosfere e il mood di quel cinema anni 80/90 che hanno saputo ricostruire. Un film che cavalca l'effetto nostalgia riproponendo tutti gli stilemi e la narrativa dei classici action movie anni 90, con il motivetto della colonna sonora che accompagna tutto il film, i dialoghi a effetto, le ingenuità narrative e le sparatorie caciarone. Bello ritrovare lo storico cast con un Eddie Murphy che seppur invecchiato e imbolsito riesce ancora a cavarsela, anche il doppiaggio non è male seppur insostituibile la voce di Accolla. Storia semplice, prevedibile e priva di colpi di scena
cioè si capisce dal trailer che il villain è Kevin Bacon
.Un film di cui forse non si sentiva il bisogno, fuori dal tempo massimo e domani lo si sarà anche dimenticato ma un pò come successe per il "principe cerca figlio" più che un film per chi è cresciuto con quelle pellicole questo è una rimpatriata di vecchi amici.
come si vede nella scena finale dove Foley si intrufola nell'auto dei colleghi che lo stanno sorvegliando e gli propone di andare a mangiare insieme...esattamente come capitava nel primo film
non riesco ad essere troppo cattivo con questo film che è sicuramente uscito fuori tempo massimo, ma che temevo potesse essere ben peggio.
i punti forti sono: - i personaggi che non sono cambiati di una virgola e sembra che gli interpreti non abbiano mai smesso di interpretarli. - il fatto che siano tornati tutti i vecchi interpreti
poi il film si dimostra fin troppo ancorato alla sua classicità e gioca sul sicuro, riprende il classico canovaccio, prova ad innovarsi un poco con il personaggio della figlia di Axel e ricalca moltissime scene dei vecchi film giusto per calcare l'effetto nostalgia
non mancano i difetti in primis il rapporto con la figlia abbozzato e spiegato con scene imbarazzanti, il cattivo che si sgama subito quando invece sarebbe stato meglio un po' di ambiguità
che il personaggio di Kevin Bacon fosse losco era palese tanto da farmi pensare che il colpo di scena sarebbe stato che invece era pulito e avrebbe aiutato Axel ed invece era davvero il cattivo... non si sono impegnanti più di tanto... nonostante ci siano quelle scene non sense dove si cerca di farlo passare per un gran detective, da Taggart poi...
tutte cose che non rovinano la visione del film ma che se gestite meglio avrebbero sicuramente giovato.
Questo Axel F. si adegua nella storia e nelle situazione al primo Beverly Hills Cop. In pratica ne replica la storia con qualche piccola variazione come il rapporto padre/figlia che tutto ha tranne che un minimo di originalità. Il personaggio di Murphy non sembra cambiato di una virgola rispetto al suo esordio ed in fondo nemmeno i suoi coprotagonisti. Si spinge molto sul nostalgico ed in aggiunta ha una garanzia come Kevin Bacon che essendo un attore con i fiocchi sa essere credibile nel suo ruolo di Villain di turno. E' un film attualizzato ma che in fondo non ha nulla di nuovo da proporre. Tuttavia si segue bene, le scene action sono di buona fattura e si arriva alla fine senza sforzo.
Gli anni 80 non fa più ridere, non intrattiene più il distruggere auto in scena tanto per... La trama è semplice, di un semplice che dire semplice è limitativo (cit. Aldo Baglio)
Però questi film comico/poliziesco una trama troppo articolata non sarebbe utile. Il vero guaio è voler fare personaggi giovani, ma con il fisico di adulto...non salti più il muretto, sopra il cofano dell'auto, inseguimento a piedi, al massimo fai 5 riprese/Stacchi per mostrare la fuga per le scale...
Non ci sono grandi battute, non ci sono personaggi che potrebbero nascere dal film e dare vita a un seguito spin-off. Sono simpatici alcuni personaggi di contorno che fanno da spalla a Eddie Murphy qui e la nella storia. Superata la prima parte della storia e abbandonato il confronto con il passato, la trama si sviluppa e si fa interessante. Ma è tutto poca cosa.
il 6 lo merita credo pieno non era facile fare un buon lavoro ed è molto meglio de IL PRINCIPE CERCA FIGLIO del 2021 il seguito de IL PRINCIPE CERCA MOGLIE
Questo seguito dopo quarant'anni dal primo film (che rimane il migliore della serie) si lascia anche guardare ma è tutt'altro che esaltante. A mio avviso è un po' banale in sceneggiatura e nemmeno troppo divertente, Eddie Murphy fa il suo ma non mi è sembrato in formissima. Ho letto poi che hanno speso 150 milioni per realizzarlo, mi sembrano tanti rispetto a quello che si vede sullo schermo.
Il fatto di riprendere saghe e personaggi a distanza di 20/30 anni dall'ultimo capitolo denota, a mio avviso, una mancanza di idee valide per i botteghini e la speranza di incassare soldi facilmente. Purtroppo, il più delle volte, questi "nuovi" capitoli appaiono fuori tempo massimo, sia per l'età dei protagonisti, che avanza inesorabile, e sia per una certa ripetitività del soggetto che non riesce a stare al passo coi tempi e si ritrova a proporre cose stantìe e poco appetitose. E' il caso di questo AXEL F., quarto capitolo del personaggio portato in auge da Eddie Murphy, che si tiene sù con lo sputo e solo grazie alla simpatia e verve dell'attore newyorkese. Si potrebbe obiettare che il genere action-poliziesco non abbia grandi margini di manovra in quanto a originalità ma, in questo caso, manca quasi del tutto di spettacolarità (scena con l'elicottero a parte) e di grande sostanza, anche nei dialoghi. La regia esordiente fa quello che può e il cast, i nuovi innesti soprattutto, offrono un apporto sufficiente rispetto alla vecchia coppia Ashton-Reinhold e a un dosato Bacon, rendendo di fatto il film vedibile anche se non esaltante. Lontano, comunque, anni luce dal primo capitolo.