sons of anarchy - stagione 6 (2013)

Per adesso è la mia stagione preferita di Sons of Anarchy (comunque solo di poco superiore alle già superbe prima e quarta). Si tocca la perfezione, e ci si può solo inchinare di fronte a tale compattezza narrativa e a schemi che, seppur simili alle precedenti stagioni, fanno esplodere tutta la cattiveria accumulata. Secondo me ciò che rende irripetibile la sesta stagione (esplosiva, violentissima, e a tratti esilarante) è la presenza di tre fodamentali centri di gravitazione in contrasto tra loro: Jax e il suo club (con la scheggia impazzita Juice ad emergere come fattore destabilizzante); la moglie Tara che aumenta in carisma e decisione diventando sempre più un problema per Jax e Gemma; e infine il grande Ron Perlman che dona una fisicità imponente a Clay, che dal carcere regala momenti feroci ed epici (uno su tutti lo sclero durante il sermone del prete in John 8:32).

Resta da dire che in questa stagione aumenta anche il tasso di tamarraggine nelle gesta dei nostri eroi, ma è elevata allo stato dell'arte, e il divertimento non può che aumentare. Final season shockante. Capolavoro.