desiderio (2006)

A ama B da quando sono bambini. Un giorno, lui incontra C e se ne innamora, senza perdere i sentimenti per A. è possibile amare due donne nello stesso tempo? è possibile averle o perderle entrambe? è possibile una scelta? Finale tragico e aperto. Da una regista esordiente, questo piccolo film tedesco parte da un'idea apparentemente banalissima (il triangolo amoroso che non s'a da fare) e si dimostra una gradita sorpresa. Anti-hollywoodiano in extremis, girato per ellissi, soffermandosi sui silenzi e sui momenti morti, inquadra un iperrealismo assoluto (con attori non professionisti, senza mezzi, senza set precostruiti), riuscendo a incutere emozioni davvero profonde. Una storia d'amore fondamentalmente senza amore (i personaggi sono volutamente vacui e silenziosi, impedendone l'approfondimento psicologico, ma offrendo l'immedesimazione), che si conclude con uno splendido finale aperto. Dieci minuti di silenzio, uno sparo improvviso.
Dei bambini raccontano il film stesso, dall'inizio, come se fosse una parabola. Didattico, non didascalico. Un film veramente bello e complesso. O si ama (per la bellezza di certe immagini, vedasi la donna che piange senza ragione nel momento in cui il marito la tradisce) o si odia (per un eccessiva sottolineatura della lentezza), ma senza dubbio è di notevole valore.