Raffinato ed elegante come un gentleman inglese, altissimo, esile, affascinante, Jeremy Irons è nato nella mitica Isola di Wight nel 1948, figlio di Paul Dugan Irons e Barbara Anne Sharpe. Terminati gli studi alla Sherbone School nel Dorset, dove si diploma nel 1965, si iscrive alla Old Vic Theatre School di Bristol per studiare recitazione. Contemporaneamente si dedica alla musica, come batterista, nella rock-band 'Four Pillars of Wisdom', e fa il giardiniere per mantenersi.
Nel 1968 entra a far parte della compagnia dell'Old Vic Theatre e, per circa due anni, recita in diverse produzioni, sia di autori classici, che contemporanei. Si trasferisce poi a Londra e, nel 71, si mette in evidenza con il ruolo di Giovanni Battista nel musical religioso 'Gospel'. Seguono diversi altri ruoli, sempre sui palcoscenici del West End, come Petruccio in 'La bisbetica domata' e don Pedro in 'Molto rumore per nulla', entrambi di Shakespeare; e Nick in 'Il custode' di Pinter. Appare inoltre in alcuni TV movie, come 'The Voicey Inheritance' e 'Notorius Woman' e, soprattutto, si fa notare, per l'incisività con cui interpreta il ruolo di Charles Ryder, nella versione per il piccolo schermo del romanzo di Evelyn Waugh, 'Ritorno a Brideshead'.
Del 1980 è il suo primo lungometraggio, nel film di maniera "Nijinski", basato sulla breve vita del famoso ballerino russo, che non ottiene, però, un grande successo. Ben più fortunata è la sua seconda apparizione: il drammaturgo Harold Pinter, che lo aveva diretto in teatro, lo segnala al regista Reisz per "LA DONNA DEL TENENTE FRANCESE", tratto dal romanzo di John Fowles. E' semplicemente impeccabile, ed ottiene una nomination al BAFTA, nel doppio ruolo dell'affascinante tenente e dell'attore che lo interpreta sul set di un film, che vive una romantica e tormentata storia d'amore con la coprotagonista (un'altrettanto ispirata MERYL STREEP).
La ricercatezza, la misura e la puntualità della sua recitazione lo fanno divenire ricercatissimo e, ben presto, molto popolare. E' il capo operaio di un gruppo di immigrati polacchi in Inghilterra che lavorano in nero, nell'intenso "Moolighting". Impersona, con sofferta intensità il proustiano Swann, e la sua tormentata gelosia per Odette, nell'impegnativo ed elegante "UN AMORE DI SWANN", ed è ancora superbo, nel dramma intimistico "Tradimenti", tratto dall'omonima piece di Pinter.
Il richiamo del palcoscenico, però è irresistibile e, nell'83 torna sulle scene di Broadway con la Royal Shakespeare Company con il dramma di Tom Stoppard 'The Real Thing', che gli fa vincere un Tony Award come miglior attore.
Il cinema lo reclama e, nell'86 indossa superbamente il saio di un gesuita, coraggioso e determinato nel difendere la sua MISSIONe nella giungla sudamericana, nello spettacolare e, visivamente maestoso, "MISSION" di Roland Joffé, Palma d'oro a Cannes.
Per David Cronenberg, nell'inquietante "INSEPARABILI", interpreta il doppio ruolo di due gemelli ginecologi, che condividono tutto, compreso le amanti.
Un po' a disagio, ma sempre puntuale e perfetto nella recitazione, si rivela nella commedia 'tipicamente british' "L'opera del sedutore", o, nell'improbabile "Australia" o, nell'orwelliano "DELITTI E SEGRETI".
Nel 91 vince l'Oscar, il David di Donatello e il Golden Globe, con "Il mistero von Bulov", nel ruolo di un ambiguo, snob dongiovanni, accusato di aver ridotto in coma la ricchissima moglie. Nel crudo e realistico "IL DANNO", una sorta di dolorosa rappresentazione dell'eros, interpreta il ruolo di un magistrato inglese, preso da cocente passione per la fidanzata del figlio. Dopo l'incerto "Waterland - Memorie d'amore", è la volta del kolossal, controverso ed enfatico, "LA CASA DEGLI SPIRITI", tratto, molto liberamente, dal romanzo omonimo di Isabelle Allende, nel quale, Irons appare chiaramente fuori ruolo.
Torna grande e, come sempre, raffinato interprete dell'ambiguo melodramma "M. Butterflay", ancora di Cronenberg, che sonda il cupo dramma di un diplomatico francese in Cina, quando scopre che la donna per cui ha sacrificato tutto, carriera, famiglia,patria, in realtà è un uomo e una spia.
Più di maniera è il personaggio del maniaco terrorista nel fortunato action-movie "Die Hard - Duri a morire", ma, la sua classe torna a risplendere nell'affresco generazionale di Bertolucci "IO BALLO DA SOLA", a cui seguono una serie di opere non del tutto riuscite o anacronistiche, come il melò "CHINESE BOX", o il patinato "LOLITA (1997)", stereotipato remake di A. Lyne del capolavoro omonimo di Kubrick, o del film di cappa e spada, ennesima rivisitazione delle gesta dei tre moschettieri, "LA MASCHERA DI FERRO".
Interpreta poi, e non si capisce bene perchè si sia lasciato convincere a farlo, l'inqualificabile "Dungeons & Dragon", tratto da uno dei primi giochi di ruolo, seguono poi,il reazionario "IL QUARTO ANGELO", il lelouchiano "And now - Ladies and Gentlemen", lo zeffirelliano "CALLAS FOREVER", di cui nessuno sentiva il bisogno, e il fantascientifico "THE TIME MACHINE".
Attualmente è impegnato sul set di "IL MERCANTE DI VENEZIA", dalla commedia di William Skakespeare, per la regia di Michael Radford, a fianco del mostro sacro AL PACINO e dell'affascinante JOSEPH FIENNES.
Nel 1998 ha ricevuto dal governo francese, il titolo onorifico per le Arti e la Letteratura. Nel 2000 ha ricevuto il premio César onorario.
Si è sposato due volte: la prima, fugacemente, con Julie Hallam, nel 1969; la seconda, nel 1978, con l'attrice Sinéad Cusack, ed insieme hanno interpretato "Waterland" e "IO BALLO DA SOLA".
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Biografia a cura di luisa75 - ultimo aggiornamento 11/02/2004
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