Recensione all'ovest niente di nuovo regia di Lewis Milestone USA 1930
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

Recensione all'ovest niente di nuovo (1930)

Voto Visitatori:   8,42 / 10 (19 voti)8,42Grafico
Voto Recensore:   9,00 / 10  9,00
Miglior filmMiglior regia
VINCITORE DI 2 PREMI OSCAR:
Miglior film, Miglior regia
Dimensione testo: caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi

locandina del film ALL'OVEST NIENTE DI NUOVO

Immagine tratta dal film ALL'OVEST NIENTE DI NUOVO

Immagine tratta dal film ALL'OVEST NIENTE DI NUOVO

Immagine tratta dal film ALL'OVEST NIENTE DI NUOVO

Immagine tratta dal film ALL'OVEST NIENTE DI NUOVO

Immagine tratta dal film ALL'OVEST NIENTE DI NUOVO
 

"La storia qui raccontata non è un atto di accusa, nè una confessione, tantomeno si tratta di un'avventura, per quanti l'hanno vista in faccia la morte non è un'avventura molto più semplicemente abbiamo solo cercato di raccontare la storia di giovani vite che, pur sopravvissute alle bombe, sono rimaste profondamente segnate dagli orrori della guerra".

Con queste parole, scritte insieme ai titoli di testa, si apre quello che probabilmente è uno dei film di guerra più famosi e importanti di tutti i tempi: "All quiet on the western front".
Il successo non fu immediato: il pubblico criticò aspramente la brutalità con la quale veniva rappresentato il conflitto bellico, ed i contenuti palesemente antimilitaristi non piacquero né alla Germania di Hitler né all'Italia di Mussolini, infastiditi dal messaggio che il film portava, fondamentalmente opposto allo spirito nazionalista che veniva in quel periodo mostrato dal regime totalitarista.

Lewis Milestone girò il film in due versioni, una muta più lunga di trenta minuti, ed una sonora tagliata a più riprese dai produttori della Universal sotto la pressante richiesta di molti paesi d'Europa; la cosa non suscita meraviglia più di tanto, se si considera che ancora prima dell'uscita del film, il celebre romanzo di Erich Maria Remarque "Im westen nichts neues", al quale il regista si è ispirato, aveva subito la stessa sorte.

"All'ovest niente di nuovo" racchiude tutti gli elementi necessari alla realizzazione di un film di guerra: l'opera di convincimento ed il reclutamento di giovani studenti; l'addestramento delle reclute con il processo di educazione alle armi; la spersonalizzazione e la sottomissione dei giovani soldati. L'esercito viene così a configurarsi come istituzione con la quale si misura il senso di appartenenza dei singoli individui, il percorso attraverso il quale, con prove di coraggio, missioni al fronte e sopportazione agli stenti ed agli orrori, le giovani reclute diventano dei "soldati veri"; i valori del cameratismo, il senso del dovere, l'amicizia fraterna.

Dietro a tutto questo, che serve a formare un leitmotiv ineludibile è presente una costante, immancabile: la morte.
Ci si chiederà: "come poteva mancare in un film di guerra?", giusto! E' normale dare per scontato che in ogni conflitto bellico la falce della grande consolatrice faccia ombra su ogni individuo, ma nello sguardo spaventato dei giovani protagonisti della pellicola di fronte a questa ovvietà si legge qualcosa di diverso che la semplice rassegnazione alla fine, di fronte a questa implacabile ineluttabilità gridano, piangono, si disperano, pregano. Più dei fucili e delle granate è il pensiero della morte a far paura.
Non va dimenticato che il film è stato girato nel 1930, un periodo in cui in Europa iniziava a circolare un clima di euforia decisamente malato, che non avrebbe portato a nulla di buono, la propaganda fascista cominciava a diffondere le proprie idee, più o meno deformate, per persuadere le masse, e furono molti i registi che si prodigarono, con i loro film, ad offire un'interpretazione classica del fenomeno bellico, nacquero così pellicole indimenticabili come "La grande parata" di king Vidor (1925); "Westfront 1918" di George W. Pabst (1930); "Addio alle armi" di Frank Borzage (1932), nonché i film di avanguardia dalla Russia: "Ottobre" di Sergej M. Ejzenstejn (1927); "La fine di San Pietroburgo" di Vsevolod I. Pudovkin (1927); "Arsenale" di Aleksandr P. Dovzenko (1927).

Milestone, al pari di tanti colossi della cinematografia mondiale che seppero mostrare gli orrori della guerra intrecciando l'azione spettacolare con l'analisi introspettiva, riuscì attraverso accurati procedimenti come i decisi stacchi di montaggio, l'incessante sottofondo sonoro composto da scoppi, spari e sibili e magistrali carrellate della macchina da presa, a trasmettere allo spettatore tutta l'angoscia che deriva da un'esperienza bellica.

La storia si può annoverare tra quelle classiche dei film di guerra: siamo in piena prima guerra mondiale; in un villaggio tedesco un professore convince, con esaltanti discorsi nazionalisti, i suoi alunni ad arruolarsi tra le fila dell'esercito così da mostrare il loro spirito patriottistico. L'entusiasmo dei giovani si spegne quando, una volta al fronte, inizieranno a vedere i cadaveri dei loro compagni abbattuti dal nemico: mutilazioni, sangue, urla di dolore, decapitazioni diventano il loro pane quotidiano; la razione di atrocità è giornalmente servita dal comando supremo che dispensa ordini, la stupida logica della guerra è messa in atto.

Una delle avanzate contro i francesi ci regala una sequenza straordinaria, Paul (il giovane protagonista) si ritrova in una buca prodotta da una bomba con un soldato nemico, la colluttazione che ne consegue lascia quest'ultimo agonizzante, il giovane si rende conto di aver fatto una cosa aberrante e chiede perdono al soldato francese promettendogli di scrivere alla moglie dopo averne vista la foto estratta dal taschino, l'uomo gli muore tra le braccia, è un momento molto toccante del film.
Dopo una breve licenza per andare a trovare la madre malata Paul torna al fronte, niente è cambiato, l'orrore della guerra lo sta aspettando, in tutte le sue forme, in quella dell'amico ritrovato che gli muore sulle spalle mentre cerca di portarlo in salvo o in quella, paradossale, sotto forma di ali di farfalla.

Nonostante l'assenza di attori di grido il film venne insignito dell'oscar per il miglior film e la migliore regia.
Quando a Berlino proiettarono la prima, la platea fu bersagliata di topi morti scagliati dai nazisti; quest'orribile gesto la dice lunga sull'importanza che ha avuto "All'ovest niente di nuovo" nel panorama pacifista e antimilitarista del cinema mondiale.

Commenta la recensione di ALL'OVEST NIENTE DI NUOVO sul forum

Condividi su Facebook Condividi recensione su Facebook


Recensione a cura di Marco Iafrate - aggiornata al 02/02/2009

Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico

100 di questi anni30 notti con il mio exa different mana real paina working manamichemaianoraapril, come she will
 NEW
arsaattack on titan: the last attackbastion 36berlino, estate '42biancaneve (2025)black dogblack mirror - stagione 7blur: to the endbridget jones - un amore di ragazzocarlo mazzacurati - una certa idea di cinemacharlotte, una di noicherry juicecloudcome se non ci fosse un domani (2025)death of a unicorndi noi 4diciannovedreamsdrop - accetta o rifiutae poi si vedeeden (2025)elfkins - missione gadgeteyes everywherefamiglia imbarazzi - la maledizione dello zoccolofiume o morte!follementeg20gen_generazione romanticagioco pericolosoglobal harmonyguglielmo tellguida pratica per insegnantiheretichokage - ombra di fuocohollandi colori dell'anima - the colors withini peccatoriil bambino di cristalloil caso belle steineril complottistail critico - crimini tra le righeil migliore dei maliil mio amore, ti fara' sparireil nibbioil seme del fico sacro
 NEW
in viaggio con mio figlioio non sono nessunoio ti conosco
 NEW
julie ha un segretokaiju no.8: mission reconla casa degli sguardila citta' proibita (2025)
 NEW
la fossa delle mariannela gazza ladrala storia di patrice e michella vita da grandil'albero (2025)
 NEW
l'amore, in teoriale assaggiatricile donne al balcone - the balconetteslee millerl'erede (2025)l'orto americanolove (2024)l'ultima sfida (2025)mickey 17misteri dal profondomoon il pandamr. morfinamuori di leinella tana dei lupi 2 - panteranoi e lorononostanteoperazione vendettaopus - venera la tua stellapaddington in peru'prophecypuan - il professorequeersconfort zone - stagione 1screamboatsenza sangue
 R
september 5 - la diretta che cambio' la storiasilenzio!sons (2025)sotto le fogliestoria di una nottestrange darling
 NEW
the accountant 2the alto knights - i due volti del criminethe bayouthe breaking icethe chosen - ultima cenathe last showgirlthe monkeythe shrouds - segreti sepoltithe woman in the yardtornando a esttu quoqueu.s. palmeseun film minecraftun posto sicuro (2025)una barca in giardino
 NEW
una figliauna viaggiatrice a seouluna vita da sogno - l'abbaglio
 NEW
until dawn - fino all'albavoci di poterew muozzart!

1060791 commenti su 52013 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

ANUJADICK JOHNSON E' MORTOHACKS - STAGIONE 2HACKS - STAGIONE 3IL BRAVO GATTO PRENDE I TOPIMEGALOPOLIS (2008)THE ONLY GIRL IN THE ORCHESTRA

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

in sala


SEPTEMBER 5 - LA DIRETTA CHE CAMBIO' LA STORIA
Locandina del film SEPTEMBER 5 - LA DIRETTA CHE CAMBIO' LA STORIA Regia: Tim Fehlbaum
Interpreti: John Magaro, Leonie Benesch, Peter Sarsgaard, Ben Chaplin, Zinedine Soualem, Georgina Rich, Corey Johnson, Marcus Rutherford, Daniel Adeosun, Benjamin Walker, Ferdinand Dörfler, Solomon Mousley, Caroline Ebner, Daniel Betts, Leif Eduard Eisenberg, Sebastian Jehkul, Rony Herman, Jeff Book, Robert Porter Templeton, Stephen Fraser, Leon Dragoi, Doris Meier, Mark Ruppel, Christine Ulrich, Günther Wernhard, Antje Westermann, Harry Waterstone, Andreas Honold, Stefan Mittermaier
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

THE ORDER (2024)
Locandina del film THE ORDER (2024) Regia: Justin Kurzel
Interpreti: Jude Law, Nicholas Hoult, Tye Sheridan, Jurnee Smollett, Alison Oliver, Morgan Holmstrom, Odessa Young, Marc Maron, Philip Granger, Sebastian Pigott, Matias Lucas, Bradley Stryker, Phillip Forest Lewitski, Victor Slezak, Daniel Doheny, Bryan J. McHale, Ryan Chandoul Wesley, Geena Meszaros, George Tchortov, Daniel Yip, Sean Tyler Foley, John Warkentin, Vanessa Holmes, Rae Farrer, Carter Morrison, Huxley Fisher, mandy fisher
Genere: thriller

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net