Recensione anno uno regia di Harold Ramis USA 2009
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

Recensione anno uno (2009)

Voto Visitatori:   5,06 / 10 (61 voti)5,06Grafico
Voto Recensore:   1,00 / 10  1,00
Dimensione testo: caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi

locandina del film ANNO UNO

Immagine tratta dal film ANNO UNO

Immagine tratta dal film ANNO UNO

Immagine tratta dal film ANNO UNO

Immagine tratta dal film ANNO UNO

Immagine tratta dal film ANNO UNO
 

Harold Ramis è sempre stato un punto di riferimento irrinunciabile per un certo tipo di immaginario cinematografico. Grazie al suo apporto autorale a uno dei film di maggior successo di tutti i tempi, "Ghostbusters", è entrato di diritto a far parte della storia della settima arte. E ha avuto sempre un certo garbo nel proporsi non solo come scrittore di commedie un po' illogiche ma anche dietro la macchina da presa con il meritevole "Ricomincio da capo".

Pertanto si è tenuti ad avere determinate aspettative nei confronti dei suoi lavori. In questo caso una commedia che si annunciava un po' scollacciata e senza troppe regole, una pratica che era già in embrione molto tempo fa, redatta per Bill Murray e John Belushi. E invece cosa succede? Ci si trova di fronte a quello che non avremmo mai voluto vedere...
Ramis imbastisce una storia nella quale osserviamo le gesta di Zed (Jack Black), tozzo cavernicolo che non è bravo né come cacciatore né come raccoglitore, gli unici lavori fattibili nel piccolo popolino preistorico dove vive. Combina incidenti in ogni dove ma è simpatico con gli altri, soprattutto con la bella Maya e con Oh (lo sgraziato Michael Cera), candido contadino raccoglitore di frutti. Zed è la gradita barzelletta del posto ma niente di più. Sembra un uomo senza qualità e soprattutto mancante di una dote necessaria all'epoca, il coraggio. Quello che invece ha Marlack, il muscoloso cavernicolo capo del villaggio, pronto a consegnare alla sua bella tutte le teste di cinghiale che riesce a catturare.

Un giorno, Zed mangia il frutto proibito dell'albero del bene e del male e, sotto la pressione del capo e dei suoi abitanti, è costretto a lasciare il gruppo. Nella convinzione che il creato non finisca oltre il primo gruppo di montagne, inizia un viaggio attraverso il mondo antico.
I riferimenti storico-biblici, come il richiamo ad Adamo e lo scontro irriverente e ultrasarcastico tra Caino e Abele, sono il misero e unico spunto che mette in moto la vicenda la quale passa attraverso l'invenzione della ruota, la riscoperta delle città di Sodoma e Gomorra e di figure come il patriarca Abramo e suo figlio Isacco, in un susseguirsi di fatti completamente slegati tra loro, come se fossero parte di un film a episodi, giusto per dare credito all'abbozzo di qualche battuta comica e giustificare una qualsiasi opinione sui pericoli delle fedi religiose.

Ramis incrocia un'idea che vorrebbe ripercorrere alcuni fatti rilevanti della Bibbia con una prospettiva che ammicca alla farsa ma non è mai in grado di far sorridere. Si inabissa piuttosto in un rutilante e anarchico circo senza domatore provvido solo di battutacce sugli organi genitali.

Jack Black, fin qui indiscusso ed eccelso protagonista dell'ilarità moderna più scomposta, si annulla e scompare in un ruolo senza alcuno spessore. Punta tutto sulla sua goffa figura carnale e confluisce in un'insignificante personaggio finto carismatico.

Nel corso delle loro scorribande i nostri eroi (a Zed si aggiunge quasi subito Oh) incontreranno nuovamente la tribù di inizio avventura, quelli del villaggio natìo, in una reunion imbarazzante votata alla reciproca protezione delle spalle (e dei sederi!) "contro quei sodomiti di Sodoma". Il film procede stancamente elencando un'eresia dopo l'altra, le battute avanguardiste si limitano a stabilire chi sodomizza chi, al fatto che massaggiare il petto di un uomo sia "così tremendamente gay" e via sconvenientemente dicendo.

Nella città di Sodoma, a parte qualche fulmine a ciel sereno scagliato da lassù, gli unici a morire tra le fiamme dell'inferno sono donne vergini e checche travestite da Grandi Sacerdoti. La corteccia cerebrale dello scritto è talmente consumata che si arriva subito all'osso: la protezione e l'esaltazione del machismo a ogni costo. Chiaro il messaggio?
Pensate che gli autori hanno cercato conforto in scene dove si vomita, si mangia in modo disinvolto la pupù, si orina e si scoreggia allegramente. Alla coprofagia, lontana ahinoi da quella di Waters in "Pink flamingos", si aggiungono i profondi dibattimenti sulla lunghezza e l'utilizzo del pene, attrezzo in perenne pericolo da possibili tagli di prepuzio, o sulle lacerazioni dello scroto per chi vuol aspirare alla posizione di eunuco. La scena di Michael Cera che si fa la pipì addosso mentre è appeso a testa in giù fa rimanere a bocca aperta (almeno noi che possiamo) tanto appare surreale e inconcepibile.

Lo spettacolo è quanto di più basso, infimo e frustrante si possa immaginare nella realizzazione di un film. Non crederete ai vostri poveri occhi: 60 milioni di dollari buttati al vento per la realizzazione di un pasticcio colossale, sovraccaricato da un umorismo bieco e da uno slapstick pacchiano tanto da far venir la voglia di correre a casa e rimettersi in carreggiata con un tuffo nella filmografia dei Monty Python.

Cinematograficamente asfittico e vecchio come l'epoca e l'anno che vuol rappresentare, il film è drasticamente eletto a riciclarsi come bufala dell'anno. Di nessun interesse nemmeno per i nostalgici delle pellicole di serie B votate a una malinconica impronta in stile peplum, non sta in piedi nemmeno come tentativo caricaturale dei sacri decreti religiosi; vorrebbe far male ma non può (direttive di produzione di Judd Apatow?).

La legge di Dio rimane intatta, a uscire del tutto frantumato è il cinema. Per una volta gli auguriamo la fortuna di poter realizzare tanti sequel. Chissà che, tra qualche "Anno", non possa raggiungere la decenza. Per il momento, visto il titolo che porta, non gli si può che attribuire un voto e uno soltanto.

Commenta la recensione di ANNO UNO sul forum

Condividi su Facebook Condividi recensione su Facebook


Recensione a cura di pompiere - aggiornata al 13/11/2009

Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico

200% lupoall we imagine as light - amore a mumbai
 NEW
anime sbullonateanora
 R
anywhere anytimeapocalisse z - inizio della fineappartamento 7abambi: the reckoningbeetlejuice beetlejuiceberlinguer. la grande ambizionebestiari, erbari, lapidaribuffalo kidscaddo lakecampo di battagliaclean up crew - specialisti in lavori sporchicloudcome far litigare mamma e papa'desire' (2024)disclaimer
 NEW
do not expect too much from the end of the worlddon't moveeterno visionariofamiliafinalementfino alla fine (2024)flow - un mondo da salvarefrancesca cabrinigiurato numero 2goodbye juliagrand tourhalloween parkidduil buco - capitolo 2il gladiatore iiil maestro che promise il mareil magico mondo di haroldil ragazzo dai pantaloni rosail robot selvaggioil sogno dei pastoriil tempo che ci vuoleinter. due stelle sul cuoreio sono un po' matto... e tu?italo calvino nelle citta'joker: folie a deuxjuniper - un bicchiere di ginla bambina segretala banda di don chisciotte - missione mulini a ventola bocca dell'animala cosa migliorela gita scolasticala misura del dubbiola scommessa - una notte in corsiala storia del frank e della ninala storia di souleymanela testimone - shahedl'amore e altre seghe mentalil'amore secondo kafka
 NEW
le deluge - gli ultimi giorni di maria antoniettale linci selvagge
 NEW
leggere lolita a teheranlimonovlinda e il pollolonglegslove lies bleedingl'ultima settimana di settembrel'ultimo drinkmadame clicquotmaking ofmaria montessori - la nouvelle femme
 NEW
modi - tre giorni sulle ali della follianapad - la rapina
 NEW
napoli - new york
 NEW
nasty - more than just tennisnever let go - a un passo dal malenon sono quello che sonooutsideozi - la voce della forestapaolo vivepapmusic - animation for fashionparthenopepeter rabidping pong - il ritornorebel ridgericomincio da taaacsalem's lot (2024)saturday nightshakespea re di napolismile 2snot e splash - il mistero dei buchi scomparsispeak no evil - non parlare con gli sconosciutisquali
 NEW
stella e' innamoratastranger eyessuper/man: the christopher reeve storytaxi monamourterrifier 3the apprentice - alle origini di trump
 NEW
the beast (2024)the conciergethe dead don't hurt - i morti non soffrono
 NEW
the devil's baththe killer (2024)the redthe shadow straysthe substancethelma (2024)this time next year - cosa fai a capodanno?timor - finche' c'e' morte c'e' speranzatransformers onetrifole - le radici dimenticate
 NEW
una madre
 NEW
una terapia di gruppoun'avventura spaziale - un film dei looney tunesuno rossovenom: the last dancevermigliovittoriavolonte' - l'uomo dai mille volti
 NEW
wickedwolfs - lupi solitariwoman of the hour

1055967 commenti su 51412 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

A DIFFERENT MANL'OMBRA CHE CAMMINAMY OLD ASSSONO LILLO - STAGIONE 2THE OUTRUN

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

in sala


ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net