Voto Visitatori: | 5,46 / 10 (38 voti) | Grafico | |
Voto Recensore: | 5,00 / 10 | ||
"Autopsy" è un film che può essere preso come rappresentante dell'horror che si è fatto prepotentemente largo negli ultimi 10-15 anni.
L'horror, come ogni genere cinematografico, subisce continui cambiamenti ed evoluzioni che comportano variazioni del prodotto sul mercato.
Nel passato l'horror veniva presentato attraverso location molto suggestive, inquietanti e contornate da una trama con una lentezza dosata, atta ad aumentare il climax di terrore, che spesso esplodeva nelle sequenze finali.
"Amityville horror" di Rosenberg, "La casa dalle finestre che ridono" di Avati, " Profondo rosso" di Argento sono tutti esempi di questa categoria di pellicole.
Con il progredire del tempo si è percepito un cambiamento di registro abbastanza evidente, essendosi affacciato il genere del torture-porn, uno stile di film che ha come tematica principale quello dello splatter.
Esempi lampanti sono "Hostel" di Roth, "Martyrs" di Laugier, "Saw - l'enigmista" di Wan. In questo genere la trama diventa quasi accessoria, un elemento secondario, un qualcosa in più, non necessario ai fini del film.
Il regista, attraverso effetti speciali più o meno buoni, cerca di disgustare e lasciare sgomento lo spettatore attraverso scene di forte impatto visivo.
Autopsy rientra proprio in quest'ultima categoria.
Cosa funziona e cosa è da rivedere in questo film ?
"Autopsy", fin dalle prime battute, propone un gruppo di teenager che vivono la loro vita e, tra feste, sballi e divertimenti vari, il gruppo di ragazzi non ha motivo di annoiarsi.
L'incipit iniziale è in verità parecchio confusionario e poco chiaro, dato che i protagonisti vengono presentati attraverso sequenze di fotografie e di brevi video, frammentati da una regia "videoclippara" che rende poco chiaro il tutto, ma questo in fin dei conti non è realmente importante, perchè la trama risulta essere un qualcosa di non indispensabile (come detto prima ).
Il film ha il grandissimo pregio di non perdersi in lungaggini e preamboli francamente inutili, dato che i cinque ragazzi saranno presto coinvolti nell'incubo (da questo momento è possibile leggere SPOILER).
In viaggio verso New Orleans, verranno coinvolti in un incidente d'auto e saranno costretti a chiamare i soccorsi e a farsi ricoverare, a causa di alcune ferite più o meno gravi, in un ospedale che, già a primo impatto, risulta essere atipico e non propriamente rassicurante.
Del gruppo di ragazzi, il primo a farne le spese sarà Bobby, il ragazzo della protagonista, il quale, estraendosi un coccio di vetro dall'addome (scena impressionante), sarà ricoverato d'urgenza perché privo di sensi.
Il secondo che verrà allontanato dal gruppo sarà Dimitry, il ragazzo russo giunto per ultimo nella sventurata combricola.
I cinque ragazzi non tarderanno ad accorgersi che l'ospedale ha effettivamente qualcosa che non va : è una struttura immensa, gestita da tre infermieri ed un dottore quantomeno particolare e sembrerebbe che la struttura non abbia contatti con l'esterno da tempo immemorabile.
Da questo momento in poi inizia una tremenda lotta per la sopravvivenza, nella quale i protagonisti pagheranno carissima la colpa di essere al posto sbagliato al momento sbagliato.
"Autopsy" ha dalla sua parte un'ambientazione veramente inquietante, che la fotografia riesce a valorizzare in maniera più che discreta: l'ospedale è sempre stata luogo fecondo di storie inquietanti e perfino nei videogame (si pensi a DOOM 3, oppure Dead space) l'ambientazione ospedaliera ha un ruolo importantissimo nella costruzione della tensione.
La componente splatter è sicuramente il punto di forza del film ,perchè riesce a proporre almeno tre o quattro sequenze che, dal punto di vista dell'impatto, non lasciano assolutamente indifferenti: è importante, per esempio, citare l'estrazione dello stomaco a Dimitry, oppure l'albero di organi che vengono sottratti a Bobby e lasciati penzolare sopra di lui, quasi a costituire una inquietante ed indescrivibile struttura pulsante di sangue.
Insomma, per gli amanti del gore non c'è da rimanere delusi.
"Autopsy" perde invece sotto l'aspetto dei personaggi, della loro caratterizzazione e sulla solidità della sceneggiatura.
Questo tipo di film purtroppo lascia pochissimo spazio all'approfondimento orizzontale, cioè a quell'approfondimento che non amplifica la trama, ma che offre una caratterizzazione ai personaggi che si muovono nella vicenda, infatti i cinque protagonisti non hanno nessuna caratteristica peculiare, nessuna qualità che li riesca a contraddistinguere l'uno dall'altro, e di conseguenza si tende a non simpatizzare per loro perchè in fin dei conti sono parecchio anonimi.
Quindi i ragazzi non sono altro che carne da macello, delle vittime pronte ad essere sacrificate per far procedere il film.
Per quanto riguarda la sceneggiatura, bisogna aprire un capitolo a parte.
Le incongruenze di trama emergono in maniera palese e spesso portano a non valorizzare ulteriori aspetti del film, che potrebbero invece risultare interessanti, per esempio un elemento che avrebbe arricchito il mosaico poteva essere la presenza di pazienti all'interno dell'ospedale, i quali avrebbero potuto assumere il ruolo di testimoni degli efferati delitti nella struttura ospedaliera.
Purtroppo le poche apparizioni dei pazienti non riescono ad incidere, ed il più delle volte tali momenti assumono anche carattere quasi paranormale, che mal si adatta alla trama della pellicola.
Un altro elemento che, dal punto di vista logico, traballa non poco è quello della giustificazione di tutto il sangue versato.
Il medico ha una moglie che è malata terminale ed attraverso le sperimentazioni sulle vittime cerca un modo di curare la sua amata.
Purtroppo non si riesce a cogliere il nesso tra una cura per un male incurabile, ed un medico che utilizza un trapano arrugginito per cavare la testa alla nostra seducente protagonista.
La trama è lasciata molto al caso e la componente splatter non riesce a mascherare totalmente la disarmante mancanza di idee, che dovrebbero fungere da impalcatura ad un film di questo genere.
Neanche i dialoghi riescono a soccorrere una sceneggiatura con l'acqua alla gola ed il più delle volte non riescono neanche a valorizzare alcuni momenti grotteschi che potevano invece apparire quantomeno singolari e simpatici (ad esempio la scena del poliziotto e dell'infermiere che trasporta una barella piena di organi freschi).
Il film, tra pazienti dall'aria spettrale, infermieri loschi e poco raffinati, medici che assaggiano il liquido spinale con aria soddisfatta ed organi penzolanti dal soffitto, sicuramente non annoia e permette di intrattenere lo spettatore per la classica ora e mezza, ma la conclusione della vicenda non aggiunge veramente nulla di nuovo, sia al filone, che al film stesso.
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Recensione a cura di carsit - aggiornata al 25/11/2013 17.04.00
Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it
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